Io continuo a dire che il genere umano ha spesso la presunzione di essere più potente della natura.Non potrei essere più d'accordo, anzi, guardando la classifica delle città più inquinate del 2023, non mi aspettavo di vedere Milano fuori dalla "top-3" (è addirittura "solo" in decima posizione!!!)
Anche e soprattutto perché è inserita in un contesto geografico svantaggiato, la pianura padana "senza correnti d'aria", perdipiù incastonata in una "cintura" con la maggior densità di attività industriali, agricole e zootecniche d'Italia.
E invece poi scopri che
Classifica completa delle città più inquinate d'Italia (n. giorni sforamento anno 2023):
E' stupefacente vedere come ci siano solo una decina di gg sforamento in più rispetto a una città con aria e mare come Napoli, ancora più incredibile vedere le tante città del nordest dove certamente c'è un'elevata attività industriale/agricola/zootecnica ma vedere Padova, Treviso, Rovigo o Verona con più giornate di sforamento di Milano mi ha stupito tantissimo perché non me lo aspettavo.
- Frosinone --> 70 giorni
- Torino --> 66 giorni
- Mantova-Treviso --> 63 giorni
- Padova-Venezia --> 62 giorni
- Rovigo-Verona --> 55 giorni
- Vicenza --> 53 giorni
- Milano --> 49 giorni
- Asti --> 47 giorni
- Cremona --> 46 giorni
- Lodi --> 43 giorni
- Brescia-Monza --> 40 giorni
- Alessandria --> 39 giorni
- Ferrara-Napoli --> 36 giorni
Ma comunque l'elenco di queste città ci conferma una volta in più che i volumi di inquinamento elevati non sono solamente legati al numero di persone (e, conseguentemente di auto) ma anche, e probabilmente soprattutto, alla geografia e alle attività industriali e produttive.
Questione annosa e difficilmente risolvibile, perché è praticamente impossibile cogliere sul fatto i trasgressori.In tutto questo a me avere una delle due auto (segnatamente la "piccola", c.d. seconda-auto) elettrica piacerebbe moltissimo, mi mancano però le condizioni di contorno adeguate (possibilità di ricarica domestica).
Nota di colore: ieri sera in riunione condominiale è stata accettata (con votazione a larghissima maggioranza) la possibilità che l'amministratore diffidi o intenti causa a chi, nel proprio garage, metta in carica un'auto elettrica o plug-in sfruttando l'impianto elettrico condominiale (pochi kW e sufficienti a luci dei corselli, non ci sono -o non dovrebbero esserci- nemmeno utenze di nessun tipo.
Ora, da quanto si vede e si sente di auto elettriche forse ce ne sono 3 o 4 e altrettante plug-in ma nessuno di loro ha mai contattato l'amministratore per avvisarlo di installazione wall-box su linea personale, quindi si presume che, magari limitando in qualche modo l'assorbimento, qualcuno possa mettere a rischio l'impianto condominiale.
Il tutto perchè, ovviamente, la bolletta che comprende le parti comuni coi corselli dei box, ha visto quadruplicare i kWh consumati/assorbiti negli ultimi 3/4 anni; da lì a livello condominiale si è deciso di procedere in questo modo.
Evidentemente qualche utente elettrico (segnatamente quelli che abitano nel mio condominio), ha una gestione scorretta, irrispettosa e truffaldina del problema della ricarica domestica.
Quando salterà la corrente a tutti (inclusi cancelli elettrici) ci sarà da ridere...
L'unico modo sarebbe adeguare gli impianti portando ciascuna linea al proprio contatore o installando dei misuratori presso ciascuna proprietà per poi ripartire le spese a consumo e non a millesimi.
Ma in entrambi i casi si tratta di interventi spesso molto onerosi e difficilmente un'assemblea li approverà.
Non so se sia invece possibile fare in modo di limitare la potenza disponibile al minimo sindacale necessario ad accendere le luci: in questo modo se collegassi anche solo un piccolo aspirapolvere dovrebbe saltare tutto.