<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 733 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Alcune cose basta che capitino una volta nella vita, e quella volta, ad esempio, avere una termica invece di una elettrica può essere determinante ...

Tra l'altro ieri ed ieri, abbiamo fatto 2200 Km in circa 30 ore; è a malapena necessario sottolineare che non è stata una gita di piacere. Una semplice 500X diesel, ha assolto alla grande al compito che gli è stato chiesto, nonostante la pioggia che in alcuni tratti ha martellato come non mai ... ancora più superfluo che treni, aerei, ecc, ecc., non è stato nemmeno possibile prenderli in considerazione.
 
Mi chiedo come abbiamo fatto a non estinguerci dopo l'alluvione di Firenze del 1961... ohibò.

Certo, non esistevano gli sciacalli mediatici che battezzavano le perturbazioni...
 
Ultima modifica:
Però l'approccio è a doppio senso, nel senso che chi ha quello scenario dovrebbe anche capire che invece ci sono altre tipologie di automobilisti per cui un passaggio da una termica ad una EV non comporta nulla, e gli ipotetici SE nascono perchè a sua volta non riesce ad immedesimarmi nell'altro.
Ma assolutamente, ci mancherebbe altro!
Io non ho alcun problema verso chi ha fatto il passo verso i BEV ed anzi guardo con curiosità perché un EV potrebbe essere la nostra terza auto (già questo fa capire che ci vogliono le possibilità economiche). Dirò di più, non avessi le necessità (e desiderio) di mobilità che ho, un BEV potrebbe anche essere la mia auto principale (risolvendo il problema della ricarica domestica che ho ben capito essere fondamentale). Ma sono molto infastidito, per non dire altro, dall’imposizione generalizzata e calata dall’alto della “nuova normalità”.
 
Sul fatto che la sostituzione dell'auto, come di qualsiasi altro oggetto, quando non necessaria sia COMUNQUE impattante, non ci piove!

DEVO/VOGLIO cambiare auto, a pari categoria è meno impattante una BEV o una ICE nell'intero ciclo di vita?
Sennò si mischiano le carte a proprio tornaconto.

E non mi ripetete che la questione a livello globale incide poco o niente, lo so già.

Ma non è questo il punto.
 
Immagino tutta una tirata, con una sola sosta per il rifornimento senza nemmeno scendere di macchina.:emoji_anguished:

E' una provocazione, ovviamente!
So benissimo che quella sarebbe una condizione non propriamente congeniale ad un'elettrica.

Prima tirata di 1200 Km, con 2 soste caffe ed un rifornimento, una breve e l'altra più lunga perché eravamo un po in anticipo sulla tabella di marcia e ci siamo riposati un po. Soste insufficienti a pensare di ricaricare e, sinceramente, avevamo altro cui pensare.

Seconda tratta da 1000 Km, più tranquilla (si fa per dire visto la pioggia affrontata attraversando la Toscana) con un paio di sote brevi ed una per cena, in un ottimo posto appena fuori il casello e senza l'ombra di colonnine.

Lunga vita e prosperità al termico ...
 
Ma assolutamente, ci mancherebbe altro!
Io non ho alcun problema verso chi ha fatto il passo verso i BEV ed anzi guardo con curiosità perché un EV potrebbe essere la nostra terza auto (già questo fa capire che ci vogliono le possibilità economiche). Dirò di più, non avessi le necessità (e desiderio) di mobilità che ho, un BEV potrebbe anche essere la mia auto principale (risolvendo il problema della ricarica domestica che ho ben capito essere fondamentale). Ma sono molto infastidito, per non dire altro, dall’imposizione generalizzata e calata dall’alto della “nuova normalità”.

figurati, neanche io volevo accusare nessuno, anzi secondo me lo spunto mi porta a pensare quello che ho sempre un poco sostenuto, che per quanto riguarda il settore automobilistico la transizione poteva avere benissimo binari differenti a seconda delle esigenze e di dove venisse applicata, distinguendo l'ambito urbano da altri ambiti.
 
per quanto riguarda il settore automobilistico la transizione poteva avere benissimo binari differenti a seconda delle esigenze e di dove venisse applicata, distinguendo l'ambito urbano da altri ambiti.
Per me, come abbastanza noto, non ci doveva essere alcuna "transizione". Le auto elettriche dovrebbero essere semplicemente proposte sul mercato e trovare la loro clientela consapevole, senza "aiutini" di nessun tipo.
 
Per me, come abbastanza noto, non ci doveva essere alcuna "transizione". Le auto elettriche dovrebbero essere semplicemente proposte sul mercato e trovare la loro clientela consapevole, senza "aiutini" di nessun tipo.

Per come la vedo io ni, in ambito urbano non si può andare più avanti come si è andato avanti per decenni, perché non è che le città sono diventato un imbuto per colpa delle ciclabili o della transizione, in altri ambiti invece come dicevi tu si poteva lasciare la scelta
 
L'errore di fondo, sempre secondo me, è quello di investire la maggior parte delle risorse nel cercare di invertire un processo naturale, di cui alla fine della fiera non conosciamo l'origine, invece di mettere in atto misure per contrastarne gli effetti.

L'origine c'è, è l'aumento di effetto serra. Inutile discutere come mai ci sono
L'assurdità è ascoltare come oggi parlare di eventi eccezionali. Si parla sempre di emergenza.
No e no, dobbiamo ficcarci nella testa che è la nuova normalità. Dobbiamo prepararci a quello che dicono i climatologi. Superati i 1,5°C di aumento medio il cambiamento accelerarà e ciò che vediamo oggi è nulla, data fatidica si avvicina sempre più, siamo a 1,2°C. Ora si prevede la soglia fatidica per il 2030. Tra 7 anni! Abbiamo pochi anni per prepararci.
La pianura padana da clima temperato a clima tropicale. Il sud Italia deve prepararsi invece alla desertificazione.

Ho come l'impressione che non saremo pronti, ma correremo dietro ai disastri.

A quel punto l'auto privata sarà l'ultimo dei problemi.

Sono catastrofista?
 
Per come la vedo io ni, in ambito urbano non si può andare più avanti come si è andato avanti per decenni, perché non è che le città sono diventato un imbuto per colpa delle ciclabili o della transizione, in altri ambiti invece come dicevi tu si poteva lasciare la scelta
In ambito urbano usare l'auto che essa sia BEV o ICE, e che le città siano piccole o grandi è non diciamo pura follia, ma sicuramente una scelta discutibile, a meno che non si abbiamo delle invalidità, delle menomazioni o quant'altro.

Le due citta che frequento più soventemente, Alessandria e Milano, l'auto (non avendo personalmente problemi di cui sopra) non la uso quasi mai in quelle città.
Alessandria è una città a misura d'uomo c.a 100K abitanti ed attraversarla da corso IV Novembre (dove di solito parcheggio) fino ad arrivare in centro a piedi, ci voglio 15 minuti scarsi. Attraversarla tutta fino a Lungo Tanaro San Martino (zona Stadio) 25 minuti.

Milano ho una fermata della Linea 4 abbastanza vicino a casa e non mi sogno di girarla in auto sarei un folle, al limite in scooter (ma qui non vorrei aprire una polemica contro l'amministrazione in carica)

Quindi IMHO l'auto BEV non serve nemmeno in città.
 
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L'origine c'è, è l'aumento di effetto serra. Inutile discutere come mai ci sono
Non è detto che sia solo quello, e comunque hai ragione, quella che non conosciamo è la causa, più che l'origine...
L'assurdità è ascoltare come oggi parlare di eventi eccezionali. Si parla sempre di emergenza.
No e no, dobbiamo ficcarci nella testa che è la nuova normalità. Dobbiamo prepararci a quello che dicono i climatologi. Superati i 1,5°C di aumento medio il cambiamento accelerarà e ciò che vediamo oggi è nulla, data fatidica si avvicina sempre più, siamo a 1,2°C. Ora si prevede la soglia fatidica per il 2030. Tra 7 anni! Abbiamo pochi anni per prepararci.
La pianura padana da clima temperato a clima tropicale. Il sud Italia deve prepararsi invece alla desertificazione.

Ho come l'impressione che non saremo pronti, ma correremo dietro ai disastri.
...e su questo siamo d'accordo.
A quel punto l'auto privata sarà l'ultimo dei problemi.
...e sicuramente, non è la soluzione....
Sono catastrofista?
Spero di sì...
 
In ambito urbano usare l'auto che essa sia BEV o ICE, e che le città siano piccole o grandi è non diciamo pura follia, ma sicuramente una scelta discutibile, a meno che non si abbiamo delle invalidità, delle menomazioni o quant'altro.

Le due citta che frequento più soventemente, Alessandria e Milano, l'auto (non avendo personalmente problemi di cui sopra) non la uso quasi mai.
Alessandria è una città a misura d'uomo c.a 100K abitanti ed attraversarla da corso IV Novembre (dove di solito parcheggio) fino ad arrivare in centro a piedi, ci voglio 15 minuti scarsi. Attraversarla tutta fino a Lungo Tanaro San Martino (zona Stadio) 25 minuti.

Milano ho una fermata della Linea 4 abbastanza vicino a casa e non mi sogno di girarla in auto sarei un folle, al limite in scooter (ma qui non vorrei aprire una polemica contro l'amministrazione in carica)

Quindi IMHO l'auto BEV non serve nemmeno in città.

Io sono completamente d'accordo, per me in città le auto dovrebbero essere usate il minimo indispensabile, ma a prescindere come dici tu dall'alimentazione. Il discorso che facevo era più in merito alla transizione che allo auto EV, per cui si ridisegna il trasporto urbano in altro modo
 
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