<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 633 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Ecco, siccome NON collaborano ed è un dato di fatto, direi che continuare a vessare chi è già virtuoso, non solo è "tafazzismo" ma anche in malafede e oserei dire doloso.
Ma non possiamo neppure continuare a bruciare fonti fossili come se non ci fosse un domani. Stiamo già pagando oggi gli errori del passato, una società civile dovrebbe apprendere dai propri errori e cercare di lasciare alle generazioni future un mondo un pochino migliore. A mio avviso quanto meno
 
Comprendo le vostre considerazioni, state contestando non tanto il principio quanto la sua applicazione. Mi è chiaro. Il punto che vorrei evidenziare è che la questione climatica va affrontata a livello globale perché è un fenomeno globale, non basta ridurre le emissioni in Lombardia o in Campania per avere un qualche giovamento. Se gli altri Paesi del mondo non collaborano ogni sforzo sarà inutile e chi governa questi processi deve esserne consapevole

è proprio il punto che volevo evidenziare io dicendo che la competenza nazionale in questa discussione è obsoleta, poi giustamente come diceU2511 la cosa è complessa da sbrogliare e temo che sarà alla lunga motivo di forti attriti mondiali.
E' un poco il paragone che facevo un poco di post fa, in un paese in cui c'erano decine di piccole entità nel momento in cui queste non sono state più efficaci è arrivata una nuova entità, quella nazionale, che le ha fatte fuori, purtroppo con eventi spesso drammatici.
 
Imho bisogna tenere presente che gli altri li abbiamo armati noi.
Abbiamo messo in piedi noi un sistema economico basato su costi di produzione bassi e delocalizzazione foraggiandoli e facendoli diventare dei colossi.
Poi abbiamo deciso di darci delle regole che sono incompatibili con quel sistema che avevamo creato (e non mi riferisco alla transizione che è in atto ma a quello che è successo negli ultimi decenni).
Quindi di fatto ci siamo e ci stiamo buttando fuori dal mercato da soli.
Le nostre aziende già adesso se producono qui e non si occupano di beni di lusso fanno molta fatica a essere competitive.
Più si andrà avanti con le pretese (anche giuste idealmente per carità) che varranno solo per noi e per altri no e più ci condanneremo a essere mangiati vivi.

Nel mio settore,quindi uno scenario molto più piccolo,le certificazioni funzionano come un menu.
Basta che paghi e ti certificano quello che vuoi (non tutti ovviamente lavorano così ma nemmeno così pochi).
Quindi si aggiungono costi spesso senza ottenere alcun effetto dal punto di vista delle emissioni.
 
Ma non possiamo neppure continuare a bruciare fonti fossili come se non ci fosse un domani
Ma chi lo sta facendo? L'Europa ha ridotto del 30% le proprie emissioni di CO2 negli ultimi 30 anni, questo dato l'abbiamo chiaro tutti o no? A me sembra di no, e chi vagheggia che andrebbero ridotte ulteriormente del 100% lo sta facendo da un tablet (cinese) seduto su un divano (cinese assemblato in Pakistan) chiaramente vista "bosco verticale", con indosso una felpa presa su Shein, pantaloni di Zara e ciabatte pelose da € 3.99 su Wish, il tutto prodotto se va bene nei campi di rieducazione religiosa dello Xinjiang.

Quelli che vanno a protestare in autostrada (solo lì tra l'altro, perché non vanno davanti alle fonderie a bloccare i bilici di coils?) e fanno il birignao davanti al Ministro, non sanno nulla, il nulla più assoluto, ascoltano quattro sciocchezze su TikTok (manco leggono più, perché dopo 3 frasi vanno in crisi) e fanno da pedine ad altri interessi, che non sto a dire perché vietati dal regolamento.
 
Ultima modifica:
La CINA? Quella che sta aprendo nuove centrali a carbone come fossero chioschi per il gelato? (la media attuale è di 2 nuove centrali a carbone a settimana)
Delle tre che hai nominato l'unica che rischia grosso è l'europa che dipende quasi esclusivamente dagli altri per l'energia. Gli USA hanno la più alta produzione di greggio al mondo
Non mi dire che credi veramente ai trattati di buone intenzioni che firmano intorno ad una bella tavola grassamente imbandita!?!

Hai delle basi per dire che sono menzogne?
Le centrali in Cina,quelle che te dici che aprono ogni 2 settimane, sono le autorizzate, non le costruite. E' ben diverso.
https://www.rinnovabili.it/energia/politiche-energetiche/centrali-a-carbone-in-cina-boom-2022/
i confronti poi si fanno tra anni ben diversi (come confrontare anni di covid pieno).
In Europa anche si stanno aprendo nuove centrali a metano (ccgt) eppure non mi pare che il mercato dei certificati sia una buffonata.
 
mi manca sempre l'ultimo passaggio, quindi non facciamo nulla, anche rispetto agli altri paesi, andiamo avanti cosi e quando accadono le cose pazienza.
Che poi io ancora non ho capito questi grandi sacrifici che abbiamo fatto noi cittadini negli ultimi 20 anni a livello di vita, andiamo ad Euro6 invece che ad Euro 0 di altri paesi? prendiamo il treno per andare in vacanza , gli altri manco ci vanno in vacanza. Abbiamo le ibride invece dei V6 o V8?
 
Quelli che vanno a protestare in autostrada
Al riguardo, avrete visto tutti il video del poliziotto che tentava di far ragionare quel fulminato con la barbetta che pretendeva di stabilire lui il percorso delle ambulanze (probabilmente facendo appello a tutto il suo autocontrollo per soffocare l'impulso di svitargli l'atlante dall'epistrofeo...). Quello che mi chiedo è: ma è possibile che questi perdigiorno seriali non possano essere denunciati, processati e auspicabilmente messi in galera? Io per mia fortuna ho cambiato l'idea che avevo fino a otto anni di diventare avvocato, ma così a spanne i reati di interruzione di pubblico servizio e violenza privata mi sembra di vederli.... o no?
 
A proposito di certificati ETS, proprio stamattina ho sentito che un big della ceramica nostrana (presente al CERSAIE, un nome a caso) ha visto passare il costo del singolo certificato dai 4 euro del 2011 a (progressivamente) 80 euro del 2023... Costi insostenibili, stanno pensando di delocalizzare in Paesi in cui non esiste tale meccanismo (non pensiamo sempre al sud del mondo, basta andare in Uzbekistan o qualsiasi altro "Skifezzistan" che orbita intorno alla Russia).

Risultato? Siccome per riportare in Europa i prodotti finiti serviranno mezzi di trasporto che non funzionano e non funzioneranno mai a margherite, diversamente da quello che pensano a Bruxelles, si finirà per inquinare di più. Geniale.
La via facile dell'imprenditore senza capacità è quella che dici te, andiamo verso chi posso mungere di più. L'imprenditore virtuoso invece investe in efficienza per ridurre l'acquisto di certificati.
Poi io e te sulla transizione energetica la vediamo in maniera diametralmente opposta, quindi è anche inutile lato mio cercare di spiegarti il bene che ha fatto il mondo dei certificati di emissione.
Ti posso dire solo che se il prezzo è aumentato non è perchè qualcuno un mattino si è alzato e li ha alzati, ma per la legge della domanda e dell'offerta. Con una maggior disponibilità di rinnovabile, e quindi di produttori di certificati puliti, la tendenza rialzista dovrebbe rallentare, vista l'economia non molto in forma.
 
mi manca sempre l'ultimo passaggio, quindi non facciamo nulla, anche rispetto agli altri paesi, andiamo avanti cosi e quando accadono le cose pazienza.
Che poi io ancora non ho capito questi grandi sacrifici che abbiamo fatto noi cittadini negli ultimi 20 anni a livello di vita, andiamo ad Euro6 invece che ad Euro 0 di altri paesi? prendiamo il treno per andare in vacanza , gli altri manco ci vanno in vacanza. Abbiamo le ibride invece dei V6 o V8?
no, non nulla.
semplicemente, con un minimo di attenzione, si fa il passo piu' corto della gamba, per stare in piedi.
son cose che andrebbero fatte col buon senso, non con gli ideali a manetta.
tutti vogliamo auto che non emettono nulla, volano, zero guerre e finire in paradiso.
ma la realta' e' un'altra e con quella ci dobbiamo confrontare.
l'euro 7 che benefici porta rispetto al costo?
son domande semplici
la transizione europea, che rapporto benefici (a livello globale) ha, rispetto ai costi?
a me pare che non ne valga la pena, cosi' com'e'.
tant'e' andare con piu' calma.
non essere estremisti con divieti assurdi, e lasciare il tempo di migliorare anche agli altri. quando saranno al nostro livello, si alza l'asticella.
 
Nel mio settore,quindi uno scenario molto più piccolo,le certificazioni funzionano come un menu.
Basta che paghi e ti certificano quello che vuoi (non tutti ovviamente lavorano così ma nemmeno così pochi).
Quindi si aggiungono costi spesso senza ottenere alcun effetto dal punto di vista delle emissioni.
A volte, se non si conosce il tema , si può anche evitare di scrivere.
Una certificazione ETS\EUA ,in Europa, corrisponde al saldo di emissioni di CO2. Se produci ad impatto tendente allo zero (e quello lo stabilisci in base a cosa usi per produrre) ricevi dei certificati, che a seconda del momento storico del mercato, ha più o meno valore.
L'esempio è quello di Caviro, produce il Tavernello (ed anche altri vini di maggio pregio) ma allo stesso tempo dagli scarti di vite produce il biometano, che è del tutto assimilabile al metano. Insieme agli € per la produzione (vendita) di biometano, riceve anche dei certificati per l'utilizzo di scarti per la produzione di biometano, che a sua volta può vendere.
 
no, non nulla.
semplicemente, con un minimo di attenzione, si fa il passo piu' corto della gamba, per stare in piedi.
son cose che andrebbero fatte col buon senso, non con gli ideali a manetta.
tutti vogliamo auto che non emettono nulla, volano, zero guerre e finire in paradiso.
ma la realta' e' un'altra e con quella ci dobbiamo confrontare.
l'euro 7 che benefici porta rispetto al costo?
son domande semplici
la transizione europea, che rapporto benefici (a livello globale) ha, rispetto ai costi?
a me pare che non ne valga la pena, cosi' com'e'.
tant'e' andare con piu' calma.
non essere estremisti con divieti assurdi, e lasciare il tempo di migliorare anche agli altri. quando saranno al nostro livello, si alza l'asticella.

questa che tu giustamente richiede è la normale dialettica democratica , ci si confronta , si valuta e si cerca di trovare il meglio per tutti...però per tutti...se ognuno intende la democrazia come meglio per se stesso e preservazione necessaria di tutti i benefici che ha vissuto e che probabilmente invece creavano problematiche ad altri il discorso è più ampio e complesso.
Sempre poi considerando che io che sono semplice cittadino che ho un poco studiato e che posso accedere alla rete e magari studiare qualcosa ma non è che necessariamente questa basta ad avere una visione d'insieme di come funziona il mondo
 
Che poi io ancora non ho capito questi grandi sacrifici che abbiamo fatto noi cittadini negli ultimi 20 anni a livello di vita
Se fai un giro in Kazhakistan o Nordafrica, India e pure Cina ovviamente, secondo me capisci dove stanno le differenze: se investi nell'efficienza e nel contenimento degli inquinanti (e anche della CO2 che è meno importante ma che è diventato pare l'unico problema del globo terracqueo) nei processi industriali e nei riscaldamenti ottieni assai più risultati che penalizzare la macchina di Cipputi.
Se lavori bene sui fronti maggiormente inquinanti, puoi tenerti anche il V10 8200 che inquina centomila volte meno di un fuoco di sterco come ne accendono a milioni in Nigeria (dove mi piacerebbe sapere chi monitora le emissioni) per raffinare clandestinamente il petrolio rubato dalle pipeline...
 
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