Se fosse così saremmo spacciati,e forse lo siamo.
La tecnologia è uno dei modi per risolvere i problemi.
Far cambiare almeno in parte mentalità alla gente ne risolverebbe molti altri,compresi quelli che non esistevano e sono il frutto più di capricci e abitudini sbagliate che di reali necessità.
A me è capitato l'ultima volta oltre 10 anni fa di andare all'outlet di domenica e girare come un fesso per oltre mezz'ora senza trovare un posto libero (l'outlet in questione oggi ha 3500 posti auto,forse all'epoca erano di meno ma comunque si parla di migliaia di auto ammassate assieme).
E chissà quante persone erano da sole in auto (io avevo una passeggera,se non avessi avuto quella non ci sarei proprio andato,non di domenica almeno).
Il parcheggio è un problema tecnologico che si risolverà quando le auto saranno in gradi di ripiegarsi e diventare grandi come delle valigette?
No è un problema che dipende dalle nostre abitudini che devono essere si migliori rispetto a quelle dei nostri nonni ma a tutto c'è un limite.
Stessa cosa in città,io vedo tantissima gente che pur essendo in piena salute e non avendo orari stringenti usa l'auto anche per spostamenti brevissimi.
Con tutto quello che ne consegue in termini di consumi,emissioni e occupazione di spazio per parcheggiare.
Quel problema li magari non fa tutta questa differenza ma si può risolvere in 5 minuti dicendo a chi ha la mia età o è addirittura più giovane "Tu per fare 500 metri non prendi l'auto ma usi le gambine".
E' un discorso poco piacevole?
Si.
E' un concetto che dovrebbe essere logico e non richiedere alcuna imposizione o invito da fonti esterne?
Certamente si.
Perdonami, tutto condivisibile, ma stai dicendo che quando piove, se non hai un riparo, ti bagni.
Educare le persone è la cosa più difficile che si possa fare, in assoluto.
E da quando sono genitore lo penso, se possibile, ancora di più.
E' banale dire che siamo una società che "ha perso" molti valori, ma è difficile ammettere che siamo tutti noi, singolarmente, ad averli persi.
Come sempre non si può ragionare per gli altri, si può cercare di migliorare attivamente noi stessi cercando di influenzare, con l'esempio, chi ci circonda, e nelle piccole cose.
Pur sbagliando e "godendo" di comodità e vizi come più o meno tutti, cerco nel mio piccolo di essere migliore anche dello 0,0000001% di com'ero ieri, però cerco di farlo tutti i giorni.
Quindi un giorno invece che farlo da solo chiederò alle mie bimbe di aiutarmi a dividere la carta e la plastica, il giorno dopo chiederò ad un mio amico di passare a prendermi per andare assieme con un'unica auto a far serata da amici, quello dopo ancora deciderò che fare una passeggiata al parco sia meglio di andare all'acquario in auto e così via...
Però è una cosa PERSONALE che puoi incentivare, come stato, andando a investire e premiare in certi aspetti.
Migliora DAVVERO il tp, vedrai che qualcuno in più lo utilizzerà.
Migliora DAVVERO il welfare di alcune aree problematiche, vedrai che qualcuno ci si trasferirà e le ripopolerà.
Insomma, la transizione a auto elettrica per imposizione o la diminuzione del parco circolante per IMPOSSIBILITA' economica di acquistarne una non mi paiono soluzioni, quanto piuttosto ulteriori problemi.
Giustamente qualcuno scriveva di intendere la cosa come "ad ampio respiro" e guardare anche i costi sociali indiretti che potrebbe avere questa situazione di "arretramento" (perchè bisogna chiamarla con il suo nome, per capirsi), però l'arretramento sarà sempre e solo ai DANNI di qualcuno che non potrà comprare e usare la Tesla, la iX, la 500e e così via...
E a proposito di impatto sociale, qualcuno ha pensato a cosa potrà succedere se una fetta di persone che vivono al di sopra del limite della povertà verranno ulteriormente limitate dalle scarse possibilità che hanno e verranno spinti al di sotto di tale limite?
La storia e la fisica insegnano la stessa cosa: non puoi sempre comprimere tutto e all'infinito, a un certo punto raggiungi il limite e ciò che accade è dirompente.