Se siete d'accordo vorrei tornare un attimo sulla questione che mi riguarda da vicino, il gasdotto.
Ero ragazzino quando posarono i tubi di quello da sostituire e ricordo benissimo l'enormità di mezzi e di uomini che vi lavoravano, come ricordo le colline, i campi ed i boschi sventrati.
La "cicatrice", dopo 40 e più anni è ancora ben visibile perché il tracciato, oltre che segnalato da apposita cartellonistica gialla, viene costantemente pulito dalla vegetazione (con un tracciato netto e non bello nell'area boschiva).
Ma andava fatto, senza dubbio!
Ho preso informazioni e, logicamente, quello nuovo verrà posato a circa una 50ina di metri da quello vecchio che rimarrà in funzione fino all'entrata in esercizio dell'altro.
Nessuno ha saputo dirci cosa ne faranno di quello dia dismettere, ma si ipotizza che rimarrà dov'é a causa dei costi di una eventuale rimozione.
Poi, tra altri quarant'anni, magari ne servirà un altro.
Ma è inevitabile, neanche il gas abbiamo, per cui bisogna importarlo.
Tra i tanti vantaggi dell'energia elettrica c'è quello di poter essere prodotta localmente, anche da fonti rinnovabili (vento, sole, acqua, se vogliamo mini reattori).
Esiste secondo voi la volontà di andare in questa direzione?