<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1482 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Bah per cucinare (non solo cuocere) vado a gas, forno compreso (ordinato apposta su cucina semiprofessionale). Ho comunque microoonde multifunzione, vaporiera, tostapane, ovviamente macchina del caffè elettrici. Un piano ad induzione, rimovibile, mi piacerebbe provarlo, ce ne sono a basso costo, visti ieri all'IKEA. I vecchi fornelletti elettrici, a resistenza erano orrendi.
Noi tra un paio di mesi passiamo all'induzione. La scekta è stata fatta perché l'utenza gas serve unicamente alla cottura (e per svariate raguoni cuciniamo pochissimo in casa). Avremmo voluto, di base, solo sostituire il piano cottura con uno dotato della sicurezza gas, perché i nostro è molto vecchio e non ce l'ha. Purtroppo il tipo di cucina integrata presa all'epoca dai suoceri non poteva essere "ammodernato" così abiamo risolto di cambiare tutta la cucina (peccato per i due piani in marmo vero). E così rientriamo a norma anche per la presa d'aria (eliminata quando abbiamo cambiati i serramenti) e facilitaimo una futura vendita o affittanza. Il costo fisso dell'utenza gas ammonta a circa 120 euro annui, per cui alla fine risparmieremo da quel lato.
 
Infatti prima le case erano meno illuminate su questo non ci piove.
Se ripenso ad esempio alla casa dei miei nonni il lampadario del salotto,di quelli di ceramica mi sembra con 5 o 6 bracci,aveva quelle lampadine opache a forma di goccia.
E non si vedeva un tubo con 6 lampadine accese.
Mentre nell'appartamento di cui parlavo,quello con tantissimi faretti in ogni stanza,ci potresti operare una persona a cuore aperto.
Imho perfino troppa luce.
 
per svariate raguoni cuciniamo pochissimo in casa
Allora è come non averlo, puoi eliminare l'utenza e, sopratutto, i costi fissi che ammontano a più dei consumi. Ottimo alibi per cambiare arredamento. Per i ripiani in marmo, se no riutilizzabili, puoi vedere se il marmista li ritira e sconta dal nuovo. Personalmente ho preferito il granito, più costoso ma resistente.
 
Se siete d'accordo vorrei tornare un attimo sulla questione che mi riguarda da vicino, il gasdotto.
Ero ragazzino quando posarono i tubi di quello da sostituire e ricordo benissimo l'enormità di mezzi e di uomini che vi lavoravano, come ricordo le colline, i campi ed i boschi sventrati.
La "cicatrice", dopo 40 e più anni è ancora ben visibile perché il tracciato, oltre che segnalato da apposita cartellonistica gialla, viene costantemente pulito dalla vegetazione (con un tracciato netto e non bello nell'area boschiva).
Ma andava fatto, senza dubbio!
Ho preso informazioni e, logicamente, quello nuovo verrà posato a circa una 50ina di metri da quello vecchio che rimarrà in funzione fino all'entrata in esercizio dell'altro.
Nessuno ha saputo dirci cosa ne faranno di quello dia dismettere, ma si ipotizza che rimarrà dov'é a causa dei costi di una eventuale rimozione.
Poi, tra altri quarant'anni, magari ne servirà un altro.
Ma è inevitabile, neanche il gas abbiamo, per cui bisogna importarlo.
Tra i tanti vantaggi dell'energia elettrica c'è quello di poter essere prodotta localmente, anche da fonti rinnovabili (vento, sole, acqua, se vogliamo mini reattori).
Esiste secondo voi la volontà di andare in questa direzione?
 
Da maps il tracciato ben visibile!
Immagine.png
 
Ultima modifica:
Basta cercarlo nell'Adriatico e non lasciarlo tutto ai croati...
Non ne so niente di questo aspetto, lo riconosco.
Ma penso che tra ricerca (quanto ce ne sarebbe?), estrazione e trasporto la cosa sia abbastanza complessa.
Senza contare che le infrastrutture, credo per motivi di sicurezza, abbiano vita predeterminata, per cui in teoria sarebbe tutto uno scavare sempre a fianco dei tracciati preesistenti.
E, al solito, non è che si può continuare all'infinito.

Insomma, secondo me il problema bisogna porcelo.

Non sono contrario alle infrastrutture a prescindere, anzi, ma occorre anche ragionare sul fatto che ci stiamo mangiando tutto (risorse, acqua, territorio, fonti energetiche).

Prima che mi tacciate di ambientalismo bigotto, vi ricordo che il mio parco auto non comprende solo l'elettrica e che conduco un'esistenza tutt'altro che morigerata!
 
Forse sono state sottodimensionate rispetto alla potenza erogabile, come mettere delle gomme da 135 on 300cv...
Chi progetta cabine e dimensiona i cavi della distribuzione non sottostima mai anzi fa esattamnente l'opposto.
Poi se nel giro di vent'anni si stravolgono gli usi e i consumi non c'è molto da fare se non ripartire con una nuova progettazione.
 
Ma penso che tra ricerca (quanto ce ne sarebbe?), estrazione e trasporto la cosa sia abbastanza complessa.
Senza contare che le infrastrutture, credo per motivi di sicurezza, abbiano vita predeterminata, per cui in teoria sarebbe tutto uno scavare sempre a fianco dei tracciati preesistenti.
I croati hanno già intrapreso tutto questo percorso e vanno avanti. Si tratta anche di strategie volte a garantire sicurezza energetica, non solo consumo.
 
Chi progetta cabine e dimensiona i cavi della distribuzione non sottostima mai anzi fa esattamnente l'opposto.
Poi se nel giro di vent'anni si stravolgono gli usi e i consumi non c'è molto da fare se non ripartire con una nuova progettazione.
Evidentemente gli elettrodotti a monte e a valle non erano sottodimensionati. Se il problema è nella cabina di distribuzione qualcosa non è andato bene lì.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Back
Alto