<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1477 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Resta il fatto che fare i conti senza l'oste non è mai una scelta saggia. Nel caso delle BEV, mi sembra che oltre all'oste mancano anche i clienti e il catering. IMHO.
 
Come già detto, è un problema complesso e necessita di un approccio sistemi co e strutturale, non a spot.

Dubito che esistano competenze sufficienti (figuriamoci nella politica e nei consigliori dei politici) a gestire quel tipo di complessità. Al limite si tratta di sistemare in maniera ipocrita la coscienza ma mi dai modo di fare un volo di fantasia pensando a quando il Mediterraneo ormai prosciugato si riempì nuovamente in una decina di anni. Pensa te che controllo abbiamo sul clima se in appena 10 anni la natura stravolge tutto. Eventi epocali e catastrofici li abbiamo conosciuti solo in relazione all'attività vulcanica e già quella basterebbe in un qualunque momento ad invalidare gran parte, se non tutti, i nostri sforzi.
 
Dubito che esistano competenze sufficienti (figuriamoci nella politica e nei consigliori dei politici) a gestire quel tipo di complessità.
Ce ne sono, Politecnici ed Università possono studiare la situazione e prospettare scenari. Sui politici e relativo mondo non posso esprimermi, ma è colpa nostra che li eleggiamo.
Però sul forum ci sono ottimi pluriesperti che hanno sempre il rimedio semplice a portata.
 
I dispacci sono presenti sui siti delle ASL, dei VVFF e delle FFOO in genere per la gestione degli interventi nelle emergenze.
Se li hanno prodotti è perché sul campo hanno "misurato" delle problematiche. Sull'entità e frequenza non saprei dire.
Sulla cronaca nostrana, cercando, non ho trovato nulla nello specifico ma in giro per la rete all'estero ci sono più notizie e comunque il problema della sicurezza è più vivo e viene affrontato spesso poiché con la corrente elettrica ci sono molti modi per trovarsi davanti a un pericolo invisibile che quando lo avverti fisicamente è già troppo tardi.

@U2511 - in questa ricerca su eventuali incidenti da folgorazione ho trovato articoli inerenti alla non sufficiente sicurezza di alcuni cavi di ricarica.
Un esempio - https://www.fleetnews.co.uk/news/investigation-sparks-electric-vehicle-charging-cable-warning

È immaginabile che con la diffusione delle auto elettriche queste patacche si incontreranno sempre di più e quindi i rischi aumenteranno esponenzialmente.
Per questo ti chiedo, me li citi?

Sul tema dei cavi insicuri, il link dice che sono cavi venduti su amazon, probabilmente robaccia di scarsa qualità(basta vedere la differenza tra le specifiche dichiarate e quanto in realtà riescono a sopportare Furthermore, all three cables were designed to run at more than 13 amps, whereas the plugs were only rated up to 13 amps), non cavi di primo equipaggiamento (al 90% forniti da Mennekes, non da Ciro Soft Sushi).
 
Nel mio quartiere Hinterland di Milano continuano ad andare a fuoco le sottostazioni ENEL per il troppo sovraccarico degli ultimi periodi dovuti all'aumento esponenziale - dice ENEL - della richiesta di energia, è la seconda volta l'atro ieri, che siamo rimasti senza corrente per ore ed hanno attaccato i gruppi elettrogeni, ENEL dice che il problema non sarà immediatamente risolvibile poiché di necessita di una profonda ristrutturazione della catena di distribuzione di tutto il comune, non so se sia per le auto elettriche, ma una ricarica tesla è come 20 giorni di mio consumo domestico
Considerando che , dai dati Terna, i consumi di energia sono ben lontani dai valori storici della prima decade del 2000, e che i mesi invernali non hanno picchi di richiesta per il condizionamento, queste cabine o sottostazioni vanno kaput per scarsa manutenzione o anzianità di progetto, non certo per i carichi.
 
i dati terna, immagino includano le industrie, che oggi non esistono piu'.
mentre i consumi degli appartamenti, son piu' che raddoppiati, tra induzione e pompe di calore, il consumo invernale e' probabilmente diventato come quello estivo, e si creano i black out come in agosto.
 
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