<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1243 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Se mai dovessimo arrivare al 100% di rinnovabili (a parte l'idroelettrico)
Dopo le 15 o le 18 d'estate, basta spegnere tutto, fornelli ad induzione, pompe di calore e aria condizionata , ricarica auto, ferri da stiro ecc. ecc. e anche l'illuminazione pubblica. Addio turni di notte nelle fabbriche. AH, ma già (che sciocco), basta mettere miliardi di tonnellate di batterie di accumulo o sperare che Eolo soffi forte sulle pale.
Ci restano le candele che con l'aumento della domanda qualche multinazionale ci farà pagare come l'oro

Il programma delle colonnine a carica lenta di A2A in Milano prevede di alimentare le colonnine di ricarica esclusivamente con energia rinnovabile.
Non sono sicuro sarà cosi ma la tecnologia esiste tutta per ricaricarle senza sprechi mi spiego: quando si crea il collegamento il sistema puó conoscere quanta energia serve e richiederla alla diga che provvede a generarla e cosi per tutte le auto connese.
Evitare di generare corrente non richiesta è già un bel risparmio che potrebbe diventare una costante per molti contatori di ricarica privati dove si paga la corrente che serve esclusivamente utilizzando quella prodotta in eccesso che andrebbe buttata.
Ora una digressione è obbligo: mia nipote è in Australia a 8.300 km di distanza via aria (si potrebbero percorrere in 9 ore senza soste intermedie mentre si fà in due tratte per complessivi 16.300 km in 22,30 ore..... io lo chiamo spreco ma non sono un pilota e forse qualcosa mi sfugge).
Tornando alla nipote quando telefona in video chiamata framite internet ci si parla come fossimo vicini. voce ed immagini arrivano meglio che dal citofono.
La colonnina che chiede energia alla diga in valtellina la ottiene in pochi istanti.
 
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Appunto, tutto in questa immensa favola è previsto...
Accudenti ma sei duretto a capire .... ci vuole tempo non si può pensare di realizzare qualcosa nel tempo in cui si commenta sulla tastiera.
È da inizio anno che "scocciano" per preparare davanti a casa mia le colonnine previste a fine 2025.
E stanno "rompendo" un pò ovunque l'appuntamento non è per domattina presto.
La transizione ... sembra si muova talvolta a piccoli passi ma sono passi importanti, con appuntamenti legati spesso ad eventi esterni ... le prime colonnine a fine 2025 tendono ad essere pubblicizzate per le olimpiadi del 2026 (che non centrano nulla ma ... sono importanti).

Ieri ho mandato una mail ad un carpentiere che mi ha fatto dei preventivi per alcuni tetti uno lo ha fatto ma poi il covid seguito dal 110% ..... gli ho chiesto di riprenderli ora in considerazione .... mi risponde stamatina: "Buongiorno. Assolutamente si, possiamo riprogrammarli, ma abbiamo in programma lavori fino al mese di agosto 2025.
Cordiali saluti".
Le cose vanno avanti.
 
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Non sapevo che il vento arrivato alle 18 timbrasse il cartellino e smettesse di soffiare.
O che i bacini delle dighe ogni giorno alle 15 o alle 18 sono vuoti.
O addirittura che gli elettrodotti che portano energia dai paesi confinanti (Francia\Svizzera ad esempio) ad un certo punto della giornata si mettano in modalità siesta.
Non lo sapevi? Ma che strano! Ho parlato tra parentesi di idroelettrico ed eolico. Messi insieme non arrivano neanche al 50%. Ma poi, quello che importiamo oggi non è detto che ce lo vendano domani, visto l'andazzo, a meno che non lo chiediamo al mago Otelma.
Vorrà dire che spegneremo la notte alternativamente numeri civici pari e dispari di antica memoria.
A proposito, ti avevo fatto una domanda. Te la ripeto: senza un garage e con colonninine a 700/1000 mt. (nei casi fortunati) tu la compreresti una BEV?
 
Ho letto le ultime pagine della discussione, che invero avevo smesso di seguire, con interesse.
Mi sembra di poter dire che le due "fazioni" siano ormai consolidate ed ognuna ferma sulle proprie posizioni.
Ho riletto dall'ottimo mazzol una considerazione che mi sembra di aver espresso anch'io in passato.
La stragrande maggioranza degli automobilisti italiani (e non solo), abbisognerebbe di meno di 10 kWh al giorno per spostarsi.
E non credo che, garage o meno, sarebbe un problema insormontabile trovarli nelle 24h (le auto stanno mediamente ferme almeno 22h, per dire).
Che non lo si trovi "sufficientemente" pratico posso capirlo.
Che non lo si possa fare è un'affermazione meno condivisibile.
Mi ripeto: 10mq. di FV alimentano una BEV media per tutta la sua vita (20.000 km./anno per venti anni).
Ma, se non c'è la volontà di farlo...

Torno nelle retrovie.
Permettimi, tutto si può fare, anche andare a piedi fino a Madrid.
Che non lo si trovi "sufficientemente" pratico mi sembra alquanto riduttivo. La domanda è : perchè dovrei rompermi gli zebedei per farlo?
 
Non lo sapevi? Ma che strano! Ho parlato tra parentesi di idroelettrico ed eolico. Messi insieme non arrivano neanche al 50%. Ma poi, quello che importiamo oggi non è detto che ce lo vendano domani, visto l'andazzo, a meno che non lo chiediamo al mago Otelma.
Vorrà dire che spegneremo la notte alternativamente numeri civici pari e dispari di antica memoria.
A proposito, ti avevo fatto una domanda. Te la ripeto: senza un garage e con colonninine a 700/1000 mt. (nei casi fortunati) tu la compreresti una BEV?
Probabile non conosci la tecnologia delle batterie di accumulo (che arrivano a 3,5 GW in Italia).
La capacità di interconnessione segue le logiche dei prezzi, finché un mercato paga più dell'altro, l'energia andrà dove è pagata meglio.

Alla domanda, che avevo perso, ti rispondo con un si, senza problemi. Ad una distanza di 10 minuti a piedi (che è anche indicato per la salute farsi delle passeggiate) non avrei problemi per attaccare per X ore l'auto ad una colonnina lenta, o fermarmi 20 minuti d una colonnina rapida. Mi cambierebbe la vita? per me no.
Un mio amico si è preso una Tesla MY, non ha il garage, parcheggia per strada. Ha un problema nel caricare? nessuno, carica dove capita (mentre fa la spesa, mentre è in giro ecc ecc). Il problema ce l'hanno chi pensa che cambi la vita in maniera radicale.
 
Il mio istinto mi dice che non sono poi così sicuro che un' auto elettrica sia meno impattante di una termica. Quanto deve durare (l' auto) per recuperare l'estrazione dei minerali, la produzione della stessa auto, lo smaltimento delle batterie?

I minerali li estrai una volta sola, e ad auto "esausta", i materiali sono ancora lì, non si sono volatilizzati nell'aria.
 
Permettimi, tutto si può fare, anche andare a piedi fino a Madrid.
Che non lo si trovi "sufficientemente" pratico mi sembra alquanto riduttivo. La domanda è : perchè dovrei rompermi gli zebedei per farlo?
E io perché dovrei rompermi gli zebedei per fare tagliandi, cambiare cinghie, olio, frizioni, volani, freni e mettere benzina quando posso farne bellamente a meno?
Punti di vista, appunto.

Riconosco che per alcuni lasciar ferma l'auto attaccata da un cavo rappresenti un fastidio oltremodo gravoso. Ma non per tutti è così.
Quindi, al solito, tra di noi rappresentiamo lo zero virgola niente dell'automobilista medio italiano che, appunto, percorre meno di 50 km al giorno e usa l'auto non più di un'ora, un'ora e mezza. Questi sono i fatti.
E per coprire queste esigenze avanzano 10 kWh al giorno.

Aggiungo: che si fanno in tre ore con qualsiasi contatore.
 
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Probabile non conosci la tecnologia delle batterie di accumulo (che arrivano a 3,5 GW in Italia).
La capacità di interconnessione segue le logiche dei prezzi, finché un mercato paga più dell'altro, l'energia andrà dove è pagata meglio.
Probabilmente non leggi bene quello che scrivo. Ho parlato di "miliardi" di tonnellate di batterie d'accumulo che con quello che costano sarebbe un vero disastro per le nostre risicatissime finanze. Quei 3,5 GW li abbiamo pagati noi con le bollette dell'energia già tra le più care al mondo.
Il tuo amico Teslaro non fa certo statistica. Ma te la vedi la mitica casalinga di Voghera o il nonno ottantenne che che con pioggia vento caldo e freddo si fa (nei casi fortunati) 2 km per andare e 2 km per ritornare a prendere la vetturetta caricata alla colonnina?
Con una utilitaria non puo certo rifornirsi ai supercharger. Una Spring, e come lei tante utilitarie, caricano al max. 7 kwh. Certo, uno si porta le parole crociate sta li tre ore e si risparmia 4 km a piedi.
La domanda è sempre la stessa. Chi te lo fa fare?
 
E le fabbriche chiudono anche :emoji_sweat_smile:
Perché spostare sempre la discussione su altri piani?

Ho fatto un corso di preveggenza: i contenuti dei prossimi post saranno:
- il litio viene estratto da bimbi in età prescolare a mani nude dalla viva roccia;
- le batterie si incendiano;
- parcheggi vietati alle BEv;
- le batterie hanno scadenza più ravvicinata di quella del latte fresco (a proposito, oltre due anni, oltre 40.000 e nessun apprezzabile calo di autonomia...);
- con le BEV è impensabile fare 1000 km. senza soste;

Dimentico qualcosa?
 
.......
Che non lo si trovi "sufficientemente" pratico posso capirlo.
Che non lo si possa fare è un'affermazione meno condivisibile.
Mi ripeto: 10mq. di FV alimentano una BEV media per tutta la sua vita (20.000 km./anno per venti anni).
Ma, se non c'è la volontà di farlo...
Innanzitutto grazie per aver letto.
Le colonnine che verranno installate nellr strisce blu di Milano avranno forse la possibilità di dialogare con il fornitore.
Già le vedo in una forma evoluta che da sotto la macchina si posizionano autonomamente (tipo il rumba aspirapolvere) sulla più vicina stazione di ricarica presente un po dovunque sotto il manto stradale, si presenta e chiede la ricarica lenta che utilizza la corrente disponibile che altrimenti andrebbe persa. Un enorme accumulo.
 
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E io perché dovrei rompermi gli zebedei per fare tagliandi, cambiare cinghie, olio, frizioni, volani, freni e mettere benzina quando posso farne bellamente a meno?
Punti di vista, appunto.

Riconosco che per alcuni lasciar ferma l'auto attaccata da un cavo rappresenti un fastidio oltremodo gravoso. Ma non per tutti è così.
Quindi, al solito, tra di noi rappresentiamo lo zero virgola niente dell'automobilista medio italiano che, appunto, percorre meno di 50 km al giorno e usa l'auto non più di un'ora, un'ora e mezza. Questi sono i fatti.
E per coprire queste esigenze avanzano 10 kWh al giorno.

Aggiungo: che si fanno in tre ore con qualsiasi contatore.
Appunto, c'è chi lo può fare e chi no. L'abbiamo detto miliardi di volte.
Nel nostro paese, ad essere ottimisti potrebbe passare all'elettrico un buon 30%. Il problema è per il restante 70%
Io per primo sono meravigliato di quel misero 3/4% che ha acquistato una BEV, Mi aspettavo almeno un 10/15% che sicuramente non avrebbe nessun problema a passare all'elettrico.
 
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