<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La scimmia centaura... | Page 40 | Il Forum di Quattroruote

La scimmia centaura...

Questa mi solleticava parecchio
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Scusate se mi autocito, ma della rinascita di Moto Guzzi dobbiamo ringraziare il patron di Aprilia, quel visionario di Beggio, così come i Castiglioni hanno risuscitato Ducati, Talamo HD e Triumph... imprenditori che hanno scritto la storia recente della moto e che hanno rischiato e, a volte, rimesso di tasca propria...
 
Io non sono pensionato, ma la Guzzi piace pure a me. Sono un po' care... tengo la CBF...

Nel mio passato, annovero anche un Guzzi 1000 SP, direi benino per motore e telaio, sospensioni inqualificabili con la forcella a cartuccia da 34.7mm e ammortizzatori posteriori di qualità veramente infima.
Distrutto in un incidente, fortunatamente, senza conseguenze per me.
 
Appena rientrato da serata con amici "francescani"... piovigginava, ho deciso di provare le gomme in tangenziali sul viscidino... la cosa peggiore. Sono restato soddisfatto, ma mi sono fermato ai 100km/h, mentre nelle disconnessioni va tenuta sotto controllo...
 
Appena rientrato da serata con amici "francescani"... piovigginava, ho deciso di provare le gomme in tangenziali sul viscidino... la cosa peggiore. Sono restato soddisfatto, ma mi sono fermato ai 100km/h, mentre nelle disconnessioni va tenuta sotto controllo...
Mi piace molto leggere che chi bacchetta gli altri sul rispetto assoluto del CdS poi va a provare la tenuta delle gomme della moto di notte sul bagnato a 100 all'ora.....
 
Mi piace molto leggere che chi bacchetta gli altri sul rispetto assoluto del CdS poi va a provare la tenuta delle gomme della moto di notte sul bagnato a 100 all'ora.....
Mamma mia un attacco frontale bello e buono né. Be' guidare la moto sotto la pioggia è molto emozionante, magari di sera/notte eviterei ecco, ma capisco che si sia divertito ed abbia imparato delle cose perché la pioggia sposta tutti i limiti in basso e si comprende molto bene il comportamento della moto/gomme. Mentre sull'asciutto con gomme tendenzialmente morbide il limite è molto in alto.
 
Be' guidare la moto sotto la pioggia è molto emozionante, magari di sera/notte eviterei ecco, ma capisco che si sia divertito ed abbia imparato delle cose perché la pioggia sposta tutti i limiti in basso
Era una pioggerellina, infida perchè non lava la strada ma la rende viscida, oltretutto raffredda la mescola e non la fa entrare in temperatura. L'esercizio, obbligato dalle circostanze, è stato necessario anche per testare (a velocità gradualmente crescente) il grip (molto buono su asciutto e caldo, ma meno buono rispetto ai vecchi pneumatici su freddo e sconnesso, dato che quelli moderni, anche per turismo tendono ad avere un disegno e profilo orientati alle prestazioni). Ovviamente, dove i limiti imposti superano il limite con cui il comportamento resta in margine di sicurezza, ocorre darsi un limite, ma posso dire di non aver mai avvertito una carenza di tenuta, solo una minore comunicativa, pertanto ho limitato le accelerazioni (posteriore meno intagliata) e le frenate (anche se ho ABS), idem le pieghe andando giù gradualmente. Il freddo, inoltre (stamani 6°C) irrigidisce un po' le sospensione e, sulla forcella è ben avvertibile, rendendo l'assetto più solido, non dico granitico, ma piacevolmente coerente. Potendo, cerco di ricorrere il meno possibile alle pinze Nissin, ma di rallentare usando il buon freno motore ed il cambio. Per usare la seconda metà del contagiri, aspetto, chiaramente, condizioni adeguate, presumo non ne avrò sino al 2026...
 
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Era una pioggerellina, infida perchè non lava la strada ma la rende viscida, oltretutto raffredda la mescola e non la fa entrare in temperatura. L'esercizio, obbligato dalle circostanze, è stato necessario anche per testare (a velocità gradualmente crescente) il grip (molto buono su asciutto e caldo, ma meno buono rispetto ai vecchi pneumatici, dato che quelli moderni, anche per turismo tendono ad avere un disegno orientato alle prestazioni). Ovviamente, dove i limiti imposti superano il limite con cui il comportamento resta in margine di sicurezza, ocorre darsi un limite, ma posso dire di non aver mai avvertito una carenza di tenuta, solo una minore comunicativa, pertanto ho limitato le accelerazioni (posteriore meno intagliata) e le frenate (anche se ho ABS), idem le pieghe andando giù gradualmente. Il freddo, inoltre (stamani 6°C) irrigidisce un po' le sospensione e, sulla forcella è ben avvertibile, rendendo l'assetto più solido, non dico granitico, ma piacevolmente coerente. Potendo, cerco di ricorrere il meno possibile alle pinze Nissin, ma di rallentare usando il buon freno motore ed il cambio. Per usare la seconda metà del contagiri, aspetto, chiaramente, condizioni adeguate, presumo non ne avrò sino al 2026...
Ho apprezzato, sei un bel appassionato. Avevo capito che l'approccio era analitico e ben dentro i limiti, giusto così.
 
Scusate se mi autocito, ma della rinascita di Moto Guzzi dobbiamo ringraziare il patron di Aprilia, quel visionario di Beggio, così come i Castiglioni hanno risuscitato Ducati, Talamo HD e Triumph... imprenditori che hanno scritto la storia recente della moto e che hanno rischiato e, a volte, rimesso di tasca propria...
Vero.
E in seguito alle tante risorse destinate a quella rinascita, Beggio perse tutto. Anche la sua Aprila.
Beggio era un grande appassionato. Lo incontrai nel 2003 a Noale. Dialogava con noi appassionati come se fosse davvero uno di noi... purtroppo sul suo gruppo, in quei giorni, aleggiava già lo spettro del default (infatti poi si comprò tutto la Piaggio di Colaninno)...
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Ho apprezzato, sei un bel appassionato. Avevo capito che l'approccio era analitico e ben dentro i limiti, giusto così.
I limiti della moto e delle gomme li ho già riportati. I limiti miei pure. I limiti del'asfalto anche. Aver toccato i 100km/h, in zona aperta, libera e liscia, con una modulazione del gas non ha comportato criticità, più percepibili in rotatoria e svincoli con rigature e disconnessioni longitudinali. Con una famiglia ed una scarsa propensione al rischio, stanti i limiti sopracitati, ho preso e perso velocità con estrema gradualità, concentrandomi sul feedback, meglio sul dritto che in curva. La nota positiva, la forcella irrigidita dal freddo. Imparerò a guidare meglio per avere più margini di sicurezza.
 
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