<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La prof fantasma.. | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

La prof fantasma..

Però così si aggira il problema invece di risolverlo.
Siccome in quella scuola o in quell'ufficio comunale qualcosa non funziona io per usufruire di quel servizio o per fare in modo che mio figlio non sia svantaggiato rispetto agli studenti di altre scuole devo andare altrove.
E' sbagliato.

Poi ci sono tutti quei servizi che invece sono territoriali quindi non hai scelta.
Anni fa per una pratica apparentemente banale purtroppo ho dovuto interagire con l'agenzia del territorio di un certo comune.
Ci credi se ti dico che telefonando a raffica per un mese sono riuscito a parlare con la persona che in teoria si doveva occupare delle pratiche come la mia due o tre volte?
Non c'è,è in ferie,è in malattia,non può rispondere,o il classico telefono che squilla a vuoto anche per un'ora di fila...
E a mezza bocca mi è stato detto che se aspettavo di risolvere la faccenda in quel modo stavo fresco,quindi mi è stato consigliato di rivolgermi a un professionista che a quanto pare,misteriosamente,riusciva ad avere udienza e a sistemare le cose in tempi brevi.
Ovviamente dietro compenso

E così facendo hai semplicemente avallato quel tipo di modus operandi, palesemente sbagliato.
Se non bisogna aggirare il problema ma risolverlo, perchè non ti sei rivolto all' URP dell'agenzia del territorio denunciando le difficoltà da te incontrate?
 
Anche le grandi aziende però se si esagera traballano,o vanno all'estero anche per queste ragioni.
Poi il fatto che un'azienda abbia le spalle sufficientemente larghe per sopportare una parte di dipendenti che fa di tutto tranne lavorare non significa che sia giusto approfittarsene.
I film di Fantozzi sicuramente esageravano però un fondo di verità imho c'era.

Non mischiamo mele con pere....non mi pare di aver scritto da nessuna parte che certi comportamenti siano accettabili.
Quello che contesto è l'assunto che siano nettamente più presenti nel pubblico che nel privato, quando si parla di aziende medio-grandi o grandi, il fancazzismo o l'assenteismo sono ben presenti.
 
E così facendo hai semplicemente avallato quel tipo di modus operandi, palesemente sbagliato.
Se non bisogna aggirare il problema ma risolverlo, perchè non ti sei rivolto all' URP dell'agenzia del territorio denunciando le difficoltà da te incontrate?

Ho fatto una segnalazione ma non ho nemmeno ricevuto una risposta.
Nel frattempo ho pagato il professionista che probabilmente ha presentato la stessa identica pratica che avevo presentato io e che era stata rigettata perchè se non lo facevo ci sarei andato di mezzo io.
Per come la vedo io quando il disservizio nel settore pubblico non è accidentale ma è voluto e sotto gli occhi di tutti e se lo fai notare la gente allarga le braccia come per dire "Eh lo so hai ragione ma è così che ci vuoi fare" non si può più andare dietro alle possibili scuse burocratiche o attaccarsi ai tagli al personale etc etc.
 
Non mischiamo mele con pere....non mi pare di aver scritto da nessuna parte che certi comportamenti siano accettabili.
Quello che contesto è l'assunto che siano nettamente più presenti nel pubblico che nel privato, quando si parla di aziende medio-grandi o grandi, il fancazzismo o l'assenteismo sono ben presenti.

Può essere che sia come dici tu.
Però io continuo a pensare che un'azienda privata,anche se grande,presto o tardi se ha addosso un certo numero di parassiti se ne accorge e corre ai ripari.
Purtroppo in certi casi questi ripari possono consistere nel chiudere uno stabilimento e lasciare tutti a casa,compresi quelli che lavoravano con dedizione.

Nel pubblico,sempre imho,innanzitutto non c'è l'attenzione al profitto.
Lo stato non genera utili coi propri uffici,se per esempio l'ufficio anagrafe di tale comune riesce a gestire 5 appuntamenti al giorno per il rilascio di un documento invece di 10 non significa che il comune incassa di meno ma solo che il cittadino avrà un servizio peggiore.
E poi credo che nel pubblico sia maggiore la tendenza a chiudere un occhio,a giustificare sempre,a non vedere chi sta dall'altra parte del vetro come un cliente che ti paga lo stipendio ma come un rompimaroni che ti rende più lunga la giornata.

Quando è scattato il nuovo piano della sosta nella mia città ci sono state code interminabili per ottenere i permessi per il parcheggio.
L'ufficio che gestiva il tutto era piccolo e probabilmente avrebbe avuto bisogno di più personale.
E la gente non era tanto contenta di dover pagare un costoso abbonamento dall'oggi al domani quindi probabilmente non avevano nemmeno una "clientela" molto piacevole.
Però ho assistito a delle scene vergognose.
Di fronte a 30-40 persone che magari avevano preso un permesso dal lavoro per fare la coda un responsabile disse alla ragazza allo sportello di andare in pausa (erano le 10 del mattino,l'ufficio era aperto da un'ora e mezza).
Il signore che era il prossimo in coda non la prese molto bene,e dietro tutti gli altri mostrarono evidenti segni di insofferenza.
Il responsabile con tono di sfida ripetè alla ragazza di andare in pausa.
Come dire "Non dare retta a questi pezzenti".

Ecco io magari sbaglio ma penso che se quello non fosse stato un ufficio comunale ma un'attività commerciale quella scena non sarebbe successa.
Perchè se in un bar o in un negozio di ottica sputi in faccia al cliente quello può prendere la porta e andare dalla concorrenza e augurarti di andare fallito.
Essendo invece quello l'unico ufficio dove si poteva fare domanda per avere il permesso per il parcheggio chi ci lavorava non doveva preoccuparsi di offrire un servizio cordiale e rapido.
Se qualcuno gli andava a dire qualcosa c'erano le scuse della mancanza di personale e di mezzi,che magari in certi casi sono anche vere ma tornano utili anche nei casi in cui le cose non funzionano per altri motivi.
 
Questo pensiero prende campo perchè sui giornali ci finiscono questi casi limite, non le migliaia di professionisti silenti che il loro lavoro lo fanno eccome, spesso sottopagati.
non mi pare di aver scritto nulla di tutto ciò!

Tu stavi scrivendo che è per te corretto che un dipendente prenda stipendio per 24 anni ma ne lavori solo 4 perché ha problemi di salute e che contestualmente tenga comunque bloccata una posizione lavorativa.

Io ho solo evidenziato che se una persona ha problemi di salute, che non le permettono di lavorare regolarmente, devono esserci tutele diverse (invalidità in %, assegnazione ad altri compiti) dal penalizzare chi deve usufruire di un servizio.

Onestamente l'equazioni che citi nel mio messaggio non la vedo.
 
non mi pare di aver scritto nulla di tutto ciò!

Tu stavi scrivendo che è per te corretto che un dipendente prenda stipendio per 24 anni ma ne lavori solo 4 perché ha problemi di salute e che contestualmente tenga comunque bloccata una posizione lavorativa.

Io ho solo evidenziato che se una persona ha problemi di salute, che non le permettono di lavorare regolarmente, devono esserci tutele diverse (invalidità in %, assegnazione ad altri compiti) dal penalizzare chi deve usufruire di un servizio.

Onestamente l'equazioni che citi nel mio messaggio non la vedo.

Sicuramente non è eticamente e moralmente corretto, ma dal punto di vista procedurale lo è, ed è l'unica cosa che possa interessare un giudice del lavoro.

Posto che determinate tipologie di assenze possono essere sostituite (es. maternità o ex L.104), le tutele di cui parli esistono già, ma non sempre sono applicabili.
Se io di mestiere faccio il docente non posso essere destinato ad altri compiti perchè equivarrebbe ad un demansionamento, con tutte le conseguenze legali del caso.
 
Non so se sia questo il caso ma nella mia esperienza da studente ho notato che spesso quello di insegnante è un secondo lavoro.
All'università anche un terzo lavoro.

Al liceo un professore lavorava anche nelle assicurazioni.
Se aveva un convegno non veniva per una settimana.
E erano lezioni perse perchè difficilmente ci mandavano un supplente esterno della stessa materia,non so se dipendeva dallo scarso preavviso.
Comunque le supplenze un anno se le è pappate tutte una professoressa di filosofia che era anche la moglie del preside.
Per carità non era tempo perso perchè comunque faceva lezione,ma a fine anno 3 o 4 lezioni in meno di matematica facevano la differenza per quanto riguarda la preparazione.

All'università è andata ancora peggio.
Un professore era un noto avvocato e in quel periodo era impegnato su un caso molto importante che verteva sulla tematica dell'accanimento terapeutico e sul fine vita.
In pratica per un trimestre non l'abbiamo mai visto,facevano sempre lezione gli assistenti.

Secondo voi è corretto che una persona che ha altri impegni,evidentemente più importanti,tenga occupata una cattedra pur sapendo che non potrà essere presente e fare lezione come dovrebbe?
Senza fare nomi mi viene in mente un esponente politico piuttosto famoso che era anche professore universitario all'estero.
Durante la campagna elettorale quante volte avrà tenuto una lezione?

Almeno nei casi in cui si tratta di un secondo lavoro imho sarebbe meglio lasciare il posto a chi può dare una disponibilità maggiore piuttosto che cercare di fare 3 o 4 lavori potendo dedicare poco tempo a ognuno.
 
Può essere che sia come dici tu.
Però io continuo a pensare che un'azienda privata,anche se grande,presto o tardi se ha addosso un certo numero di parassiti se ne accorge e corre ai ripari.
Purtroppo in certi casi questi ripari possono consistere nel chiudere uno stabilimento e lasciare tutti a casa,compresi quelli che lavoravano con dedizione.

Nel pubblico,sempre imho,innanzitutto non c'è l'attenzione al profitto.
Lo stato non genera utili coi propri uffici,se per esempio l'ufficio anagrafe di tale comune riesce a gestire 5 appuntamenti al giorno per il rilascio di un documento invece di 10 non significa che il comune incassa di meno ma solo che il cittadino avrà un servizio peggiore.
E poi credo che nel pubblico sia maggiore la tendenza a chiudere un occhio,a giustificare sempre,a non vedere chi sta dall'altra parte del vetro come un cliente che ti paga lo stipendio ma come un rompimaroni che ti rende più lunga la giornata.

Quando è scattato il nuovo piano della sosta nella mia città ci sono state code interminabili per ottenere i permessi per il parcheggio.
L'ufficio che gestiva il tutto era piccolo e probabilmente avrebbe avuto bisogno di più personale.
E la gente non era tanto contenta di dover pagare un costoso abbonamento dall'oggi al domani quindi probabilmente non avevano nemmeno una "clientela" molto piacevole.
Però ho assistito a delle scene vergognose.
Di fronte a 30-40 persone che magari avevano preso un permesso dal lavoro per fare la coda un responsabile disse alla ragazza allo sportello di andare in pausa (erano le 10 del mattino,l'ufficio era aperto da un'ora e mezza).
Il signore che era il prossimo in coda non la prese molto bene,e dietro tutti gli altri mostrarono evidenti segni di insofferenza.
Il responsabile con tono di sfida ripetè alla ragazza di andare in pausa.
Come dire "Non dare retta a questi pezzenti".

Ecco io magari sbaglio ma penso che se quello non fosse stato un ufficio comunale ma un'attività commerciale quella scena non sarebbe successa.
Perchè se in un bar o in un negozio di ottica sputi in faccia al cliente quello può prendere la porta e andare dalla concorrenza e augurarti di andare fallito.
Essendo invece quello l'unico ufficio dove si poteva fare domanda per avere il permesso per il parcheggio chi ci lavorava non doveva preoccuparsi di offrire un servizio cordiale e rapido.
Se qualcuno gli andava a dire qualcosa c'erano le scuse della mancanza di personale e di mezzi,che magari in certi casi sono anche vere ma tornano utili anche nei casi in cui le cose non funzionano per altri motivi.
Se andiamo avanti ad esempi di vita personale non la finiamo più, e personalmente non ho voglia di mettermi a riportare vicende virtuose per perorare la mia causa.
Mi limito solo a farti presente che un'amministrazione comunale, specialmente in cittadine medie o piccole, ha tutto l'interesse a far si che i suoi uffici funzionino, dato che poi il cittadino che sclera all'anagrafe è quello che ogni 4 anni va a votare...
 
Mi limito solo a farti presente che un'amministrazione comunale, specialmente in cittadine medie o piccole, ha tutto l'interesse a far si che i suoi uffici funzionino, dato che poi il cittadino che sclera all'anagrafe è quello che ogni 4 anni va a votare...

Secondo me non c'è sempre una correlazione diretta tra consenso e efficienza degli uffici.
Soprattutto se questi ultimi non sono direttamente riconducibili all'amministrazione.
Certo se a non funzionare sono gli uffici del comune in qualche modo la responsabilità ricade sul sindaco.
Ma se i disservizi si verificano negli uffici della motorizzazione chi rischia la poltrona?
Il ministro dei trasporti?
Che magari non sa nemmeno cosa succede nei vari uffici e se qualche giornalista gli mettesse sotto il naso le prove che le cose non funzionano ringrazierebbe della segnalazione e prometterebbe di avviare le dovute indagini apparendo in qualche modo estraneo al problema.
Le conseguenze mi sembrano comunque più dirette nel settore privato.
Se io vado in un supermercato e la carne è scura non sto neanche a chiedermi di chi sia la colpa,non scrivo una lettera di protesta ma vado da un'altra parte e se fanno come me altre persone il calo degli incassi arriva più rapido di qualsiasi lettera di protesta.

Ci tengo però a precisare che io non sono a favore delle privatizzazioni sempre e comunque.
Non penso che i privati siano sempre più efficienti rispetto alla macchina dello stato.
 
Se io di mestiere faccio il docente non posso essere destinato ad altri compiti perchè equivarrebbe ad un demansionamento, con tutte le conseguenze legali del caso.
quindi il diritto del professore prevale su quello dello studente.

E con questo non voglio esprimere nessun giudizio. Prendo atto.

Però mi pare che un lavoro "delicato" come quello del docente venga di fatto equiparato a quello dell'operaio.
Che le ruote alla Panda le avviti Mario piuttosto che Ernesto è la medesima cosa.

Che il programma di matematica lo spieghi la settimana 12 la professoressa Bianchi piuttosto che la 13 e 14 il supplente temporaneo Rossi (e così via sino alla fine del triennio), con al posto di Rossi, un po' Verdi ed un po' anche Neri, sicuramente non avrà influenza sui discenti.

Capisco così molti perché dei problemi del mondo della scuola.
Insegnanti ed allievi sono numeri. Rispettiamo le statistiche per istituto e tutti contenti.
 
quindi il diritto del professore prevale su quello dello studente.

E con questo non voglio esprimere nessun giudizio. Prendo atto.

In una società civile un diritto non prevale su un altro.
Il docente ha il diritto di usufruire delle possibilità concesse dal suo contratto e dalla normativa vigente.
Lo studente ha il diritto di ricevere la migliore istruzione possibile, ma questo non può essere certo garantito violando il diritto precedentemente esposto.
Spetta all'istituzione scolastica trovare le adeguate soluzioni per garantire entrambi i diritti.
Questo è come dovrebbe essere.
Poi sappiamo bene che la realtà è diversa, e su molte cose concordo.
 
Imho uno degli aspetti da tenere in maggiore considerazione se si vuole garantire agli studenti una buona preparazione è la continuità.
So che è un altro esempio di vita personale ma credo che sia esplicativo di una regola generale.
Durante il liceo ho cambiato un gran numero di insegnanti di fisica.
Un anno,mi sembra il quarto,a settembre si presentò una professoressa che era incinta al settimo mese e ci avvisò che sarebbe rimasta meno di un mese.
Da ottobre in poi è stato un susseguirsi di supplenti che rimanevano poche settimane.
Uno addirittura rimase per meno di 10 giorni.
Gli anni precedenti avevamo avuto dei supplenti ma più "stabili".
Del programma di quell'anno io ricordo davvero poco,cambiava il metodo d'insegnamento,ogni volta che arrivava un nuovo professore non dico che si ripartiva da capo ma come minimo una lezione andava persa per fare il riepilogo del punto dove eravamo arrivati.
Ora io non so se le cose sarebbero andate diversamente se quella professoressa invece di iniziare l'anno scolastico fosse stata direttamente a casa,ipotizzo che ad agosto-settembre fosse un po' più semplice trovare un supplente rispetto a cercarlo a ottobre.
Probabilmente quella professoressa è stata costretta a iniziare l'anno scolastico altrimenti avrebbe perso punti in graduatoria ma di fatto credo che ci abbia compromesso tutto l'anno.

Leggevo che la professoressa fantasma quando c'era usava il telefono in classe.
Quello per fortuna non mi è mai capitato.
Il massimo è stato un professore che mentre svolgevamo un compito in classe chiese se uno di noi aveva un giornale sportivo.
Un compagno di classe disse di aver visto uno studente dell'altra sezione che aveva la gazzetta dello sport.
Il professore lo mandò durante l'orario di lezione a recuperare il giornale e lo lesse avidamente durante l'ora successiva.
Per noi fu un bene,un professore distratto si accorge meno se qualcuno copia.
Però imho è stato un comportamento poco serio.
 
Durante il liceo ho cambiato un gran numero di insegnanti di fisica.
Mia figlia al liceo: sette "insegnanti" (parola grossa) di informatica in 5 anni. Uno peggio dell'altro, per giunta.... per uno scientifico opzione Scienze Applicate, dove Informatica è materia caratterizzante (non inclusa in Matematica come allo Scientifico tradizionale), non è il top.....
 
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