<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La politica del marchio secondo un Lancista | Il Forum di Quattroruote

La politica del marchio secondo un Lancista

Parlo da Lancista, e pertanto non con spirito polemico, ma la politica di assimilazione con Chrysler è sbagliata.
Si dirà che non siamo mai contenti, che mai come oggi Lancia è tornata viva ecc, ma il fatto è semplice: il Marchio merita rispetto, non è accettabile una totale assimilazione di modelli che cambiano nome (e questo lo fece anche l'Ardea con la versione francese) ma (orrore) anche marchio in funzione delle coordinate geografiche.
Non contesto l'utilizzo di pianali e componenti in comune: lo fanno tutti e non bisogna scandalizzarsi, ma si svilisce la personalità LANCIA se non si opera una profonda caratterizzazione tra le 2 produzioni.
I 2 marchi devono convivere, non sostituirsi, scambiando all'interno del gruppo componenti tecnologiche, ma mantenendo identità separate; stile e marchio USA dove questo tira di più, modelli LANCIA dove questi hanno più mercato, entrambi se serve.
Obiezione: costa di più. E' vero, però si può procedere per gradi, iniziando con una caratterizzazione più estetica e di handling e poi proseguendo con soluzioni più specifiche.
Tra l'altro in Italia dovremmo essere maestri in queste cose, e Fiat ha rilevato l'impianto di Bertone che mantiene un know-how di livello nel design.
Ma di questo non c'è traccia nei nuovi modelli, l'impostazione politica è diversa, si assiste ad improbabili e antistoriche assimilazioni addirittura di Vincenzo Lancia e Mr Chrysler, come presentare Mazzini e Cavour come compagnoni di vecchia data; ma chi si inventa queste cose?
Ritengo l'attuale capo di Lancia, il sig Francois, totalmente ignorante in termini di prodotto ed inadatto al ruolo.
Si dirà: ma queste sono cose che interessano solo quattro fanatici. Mica vero: se si vuole mantenere un Marchio con una forte identità, cosa che appare intelligente vista la tradizione della Lancia (se vogliamo fare una Seat o una Hyunday allora è meglio lasciar perdere subito), sono proprio gli opinion leaders che creano consenso, è l'amico appassionato che si ascolta a tavola, il collega di ufficio che sa tutto di auto e si interpella per un consiglio, il personaggio che si incontra ai raduni di auto storiche, il ragazzo che va a vedere le corse e ne parla con gli amici, quelli che definiscono lo status di un marchio e ne mantengono vivo l'interesse, molto più degli uffici marketing e delle campagne pubblicitarie.
Credete che la Ducati avrebbe la attuale insperata visibilità mondiale se negli anni 80 non avesse mantenuto uno zoccolo duro di appassionati?
Se Lancia non avesse una storia, chi avrebbe rifatto quella meraviglia della nuova STRATOS (colpevolmente trascurata dal francesino), ma apprezzata da Montezemolo?
Queste considerazioni valgono indipendentemente dal fatto che la nuova Thema vada bene o male, se sia meglio o peggio della Thesis e così via: ho qualche dubbio ma lo verificheremo sul pezzo; lasciatemi però dire che la nuova calandra è sicuramente molto più anonima della precedente e che la Delta non ci ha guadagnato in appeal.
Lancia ha bisogno di un uomo prodotto che sappia indirizzare le scelte in base a concetti che i veri Lancisti conoscono bene.
Saluti
 
Da lancista sono d' accordo con te, d' altro canto al momento non vedo altre soluzioni per completare la gamma, speriamo per i nuovi modelli progettati ex novo da zero. Certo che al momento se dovessi sostituire la mia Lybra, ottima macchina senza dubbi, non saprei che Lancia prendere, mi sa che dovrei andare dalla concorrenza, mi piace molto la Volvo S80.
Saluti.
 
ormai è difficile vedere la Lancia della Aprilia o Ardea o Flavia però è il sogno di tutti ritornare a quei fasti.
Quello che scrivo adesso l'ho sempre scritto sul forum Alfa ma il concetto è uguale,come si fa a far rinascere un marchio totalmente indipendente e con l'ideologia iniziale? Semplice,ci vuole un finanziatore appassionato di motori ma che non produca macchine. Ci vuole un sig. qualcuno che produca di tutto treanne che macchine,passate di pomodoro,pasta,caffettiere,occhiali,frigoriferi ma non macchine. Ci vuole che la Lancia (o l'Alfa) la compri un gruppo ben consolidato che scommetta un pò del fatturato anche su un marchio automobilistico. Perchè dico questo? Perchè così c'è la possibilità che si ricominci da zero con prodotti probabilmente di nicchia e costosi ma interamente progettati e costruiti in Italia,magari con una buona dose di innovazione! Un pò quello che sta facendo Rossignolo con DeTomaso o Horacio Pagani con le sue supersportive anche se alla fine i motori provengono da fuori. Io sono contrarissimo all'Alfa sotto VW,ci vedo del marcio,preferisco un'Alfa che esca da Fiat ma che faccia parte del gruppo bho! Despar,Auchan,Barilla,Topo Gigio!!! Uguale per la Lancia.
 
A questo punto immaginate una Lancia indipendente che produce una grossa berlina lussuosa e magari un suv e una coupè elegante e di classe e Fiat che a questo punto vende a marchio Chrysler le Ypsilon,Musa e Delta assieme alla gamma americana 300C,200 e GrandVoyager o al massimo rispolvera il marchio Autobianchi e lo rende come marchio lussuoso del gruppo (come Lancia adesso).
 
rgs1000 ha scritto:
Parlo da Lancista, e pertanto non con spirito polemico, ma la politica di assimilazione con Chrysler è sbagliata.
Si dirà che non siamo mai contenti, che mai come oggi Lancia è tornata viva ecc, ma il fatto è semplice: il Marchio merita rispetto, non è accettabile una totale assimilazione di modelli che cambiano nome (e questo lo fece anche l'Ardea con la versione francese) ma (orrore) anche marchio in funzione delle coordinate geografiche.
Non contesto l'utilizzo di pianali e componenti in comune: lo fanno tutti e non bisogna scandalizzarsi, ma si svilisce la personalità LANCIA se non si opera una profonda caratterizzazione tra le 2 produzioni.
I 2 marchi devono convivere, non sostituirsi, scambiando all'interno del gruppo componenti tecnologiche, ma mantenendo identità separate; stile e marchio USA dove questo tira di più, modelli LANCIA dove questi hanno più mercato, entrambi se serve.
Obiezione: costa di più. E' vero, però si può procedere per gradi, iniziando con una caratterizzazione più estetica e di handling e poi proseguendo con soluzioni più specifiche.
Tra l'altro in Italia dovremmo essere maestri in queste cose, e Fiat ha rilevato l'impianto di Bertone che mantiene un know-how di livello nel design.
Ma di questo non c'è traccia nei nuovi modelli, l'impostazione politica è diversa, si assiste ad improbabili e antistoriche assimilazioni addirittura di Vincenzo Lancia e Mr Chrysler, come presentare Mazzini e Cavour come compagnoni di vecchia data; ma chi si inventa queste cose?
Ritengo l'attuale capo di Lancia, il sig Francois, totalmente ignorante in termini di prodotto ed inadatto al ruolo.
Si dirà: ma queste sono cose che interessano solo quattro fanatici. Mica vero: se si vuole mantenere un Marchio con una forte identità, cosa che appare intelligente vista la tradizione della Lancia (se vogliamo fare una Seat o una Hyunday allora è meglio lasciar perdere subito), sono proprio gli opinion leaders che creano consenso, è l'amico appassionato che si ascolta a tavola, il collega di ufficio che sa tutto di auto e si interpella per un consiglio, il personaggio che si incontra ai raduni di auto storiche, il ragazzo che va a vedere le corse e ne parla con gli amici, quelli che definiscono lo status di un marchio e ne mantengono vivo l'interesse, molto più degli uffici marketing e delle campagne pubblicitarie.
Credete che la Ducati avrebbe la attuale insperata visibilità mondiale se negli anni 80 non avesse mantenuto uno zoccolo duro di appassionati?
Se Lancia non avesse una storia, chi avrebbe rifatto quella meraviglia della nuova STRATOS (colpevolmente trascurata dal francesino), ma apprezzata da Montezemolo?
Queste considerazioni valgono indipendentemente dal fatto che la nuova Thema vada bene o male, se sia meglio o peggio della Thesis e così via: ho qualche dubbio ma lo verificheremo sul pezzo; lasciatemi però dire che la nuova calandra è sicuramente molto più anonima della precedente e che la Delta non ci ha guadagnato in appeal.
Lancia ha bisogno di un uomo prodotto che sappia indirizzare le scelte in base a concetti che i veri Lancisti conoscono bene.
Saluti

Decisamente d'accordo...
Questo accostamento tra i due padri delle Case è decisamente "blasfemo"...
Almeno un minimo di onestà intellettuale...
 
analisi condivisibile e sobria, sicuramente meno estrema di quanto sarebbe giusto attendersi ma, per questo, più realistica e possibile.

Solo che, a quanto pare, a Torino la finanza tout cort ha preso il sopravvento sul prodotto e su tutto il resto, segnando il passo anche su quanto sia lecito spingersi in una standardizzazione.

Non è un caso che da valori aggiunti, il peso e la tradizione che Lancia ed Alfa si portano sul groppone si siano trasformati in un peso...
 
Purtroppo chi amministra la baracca applica alla Lancia il concetto di "opulenza", cosa che è totalmente sbagliata e priva di fondamento storico...

Lancia è sinonimo di "Gentleman Driver"...

Le ultime Lancia e a quanto pare anche le prossime, sono molto lontane da questo aspetto...
 
rgs1000 ha scritto:
Parlo da Lancista ...............
..................Lancia ha bisogno di un uomo prodotto che sappia indirizzare le scelte in base a concetti che i veri Lancisti conoscono bene.
Saluti

Sono completamente d'accordo !!!!
Il prodotto deve essere personalizzato rispettando il marchio.
Dopo tutto Fiat e' stata tra le prime a sfruttare le sinergie di gruppo con Thema, 164 e Croma. La prima raffinata ed elegante come si addice ad una Lancia, a seconda piu' sportiva e grintosa e la terza pratica ed economica.
E i risultati furono lusinghieri. All'epoca a capo del gruppo c'era Vittorio Ghidella un uomo di gran valore che purtroppo ci ha lasciato in questi giorni.
Non mi sarei mai aspettato di arrivare ai nostri tempi e dover digerire come Lancia un vetturone americano che per carita' avra i suoi pregi ma non ha nulla a che fare con la tradizione Lancia sia per la linea esterna ma principalmente negli interni.
Possibile che la dirigenza non si sia accorta di nulla ??
Capisco la necessita' di ritornare velocemente in alcuni segmenti ma un minimo di personalizzazione mi sarebbe sembrato piu' che obbligatorio !!!

Speriamo bene per il futuro.
Forza Lancia
 
ivandalpont ha scritto:
Da lancista sono d' accordo con te, d' altro canto al momento non vedo altre soluzioni per completare la gamma, speriamo per i nuovi modelli progettati ex novo da zero. Certo che al momento se dovessi sostituire la mia Lybra, ottima macchina senza dubbi, non saprei che Lancia prendere, mi sa che dovrei andare dalla concorrenza, mi piace molto la Volvo S80.
Saluti.
ho avuto una lybra sw e mi e' rimasta nel cuore per la comodita e silenziosita ma purtroppo nel futuro sembra che la sw lancia non si fara peccato,nel 92 ho comprato una volvo 850 un cassone prestazioni insufficiemti e ogni 6 mesi una centralina eletronica dopo 2 anni cambiata per la disperazione,a parte la sfortuna che ho avuto con la volvo devo dire che la thema del 87 di mio padre era molto superiore alla mia volvo ma la volvo era di moda
 
danilorse ha scritto:
Possibile che la dirigenza non si sia accorta di nulla ??Capisco la necessita' di ritornare velocemente in alcuni segmenti ma un minimo di personalizzazione mi sarebbe sembrato piu' che obbligatorio !!!

Speriamo bene per il futuro.
Forza Lancia

CIao danilorse
sì sì è posibbile!! e non è la prma volta che capita!!
Davanti ai soldi americani hanno tranquillamente chiuso gli occhi!!
Dovevavo vendere le 300C anche in Italia e siccome il marchio Chrylser non basta bisogna cercare di vendere lo stessso prodotto con un marchio diverso!!
Forse per noi italiani è già tanto che non ci abbiano incollato lo scudo alfa romeo!! ma prima o poi arriverà quel momento!!
Intanto la 200C in Amerca si è già beccata delle signore critiche con tanto di siluramento del giornalista!!
Che il giornalista si sia accorto del mondo Fiat??
noooo!! dai!!!
Cmq qua in Europa c'è ancora AUDI BMW E MB!!
saluti zanza
 
A prescindere dal fatto che il rimarchiamento dei modelli Chrysler non è detto sia una cattiva cosa (per ora è troppo presto per dire, ma sicuramente il prestigio delle meccaniche e piattaforme Chrysler è superiore a quello delle Fiat....), potevano comunque lavorare un po' di più sulla differenziazione.... La Opel Insignia e la Buick Regal sono la stessa macchina, ma almeno lì c'è stato un cambio di mascherina secondo la storia del marchio per non parlare del cambio dei nomi! (Lancia Voyager.... oddio!.... P.s. Anche se a onor del vero la Chrysler in America non è Voyager, ma Town&Country....)
 
la stratos era nata col motore fulvia1600 HF,in quanto alle chrysler -lancia hanno cambiato il possibile per non far passare 5 anni per un'auto completamente nuova
 
comunque l'insigna appena uscita e' molto simile al prototipo della 200c chrysler di 4 anni fa', cioe' gia' vecchia e molto americana
 
Secondo me, a parte la Voyager che è un minibus che va a sostiyuire un altro minibus, gli altri modelli sono stati messi a listino solo ed esclusivamente per rispettare il contratto di acquisizione Chrysler per vendere modelli americani in europa e per colmare temporanmeamente delle lacune nei listini a spesa zero. Le auto che sostituiranno questi modelli saranno, anche se non Lancia a tutti gli effetti, per forza di cose vicine sia ai gusti europei che a quelli americani
 
giuseppetomasino ha scritto:
Secondo me, a parte la Voyager che è un minibus che va a sostiyuire un altro minibus, gli altri modelli sono stati messi a listino solo ed esclusivamente per rispettare il contratto di acquisizione Chrysler per vendere modelli americani in europa e per colmare temporanmeamente delle lacune nei listini a spesa zero. Le auto che sostituiranno questi modelli saranno, anche se non Lancia a tutti gli effetti, per forza di cose vicine sia ai gusti europei che a quelli americani
esatto
 
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