Provo a spiegarmi meglio.
Pensiamo di pesare un mattone da 1000g.
Uno strumento accurato e preciso (come vorremmo tutti in laboratorio) segna 1000.000g ogni volta che ripetiamo la misura.
Uno strumento preciso, ma inaccurato, segna ripetutamente (esagero volutamente) 2000.000g. Ha un errore sistematico riproducibile. Applicando la correzione, se nota, riusciamo ad avere una misura corretta.
Uno strumento accurato, ma impreciso, segna valori oscillanti tra (esagero anche qui) tra 500.000g e 1500.000g. Devo fare rioetute misure, 10, almeno ma anche 100 o 1000 (ennesima iperbole), fare la media e stimare la varianza o la deviazione standard della mia misura.
Ovviamente non esistono nessuno dei 3 strumenti, ognuno ha limiti di accuratezza e precisione. Ogni strumento va verificato, tarato regolarmente, tre che calibrato su periodi più lunghi, da centri accreditati per certificare accuratezza e precisione, oppure tarati per confronto. Nel nostro caso abbiamo un mattone campione che pesa esattamente 1000.000g con un'incertezza di ½mg max lo usiamo, per esempio. Oppure confrontiamo la misura con uno certificato. Sono pochissime le grandezze misurate con estrema accuratezza e precisione, p.es. la velocità della luce, credo siamo intorno ad 1 parte per milione (ppm).
Ovviamente uno strumento da farmacia (termometro, sfigmomanometro, bilancia, saturimetro, etc, sini ad etilometro) devono essere corredati da certificazioni su precisione ed accuratezza. Io, almeno i termometri, li verifico periodicamente con un termometro da laboratorio acquistato sul fornitissimo catalogo RS, costa meno di certi termometri sanitari superfighi ed è migliore come performance, ma estremamente scomodo da tenere sotto l'ascella, li testo con un bricco d'acqua tiepida a 37°C. Quelli ad immersione, quelli IR per confronto con quelli a contatto.
P.S. verifico periodicamente anche i manometri del compressore e dei portatili. Non sono riuscito a verificare la dinamometrica, religiosamente conservata scarica nel suo sacello.
