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La nostra societa' e' accettabile?

Il seme di speranza che nostro padre vedeva è anche nostro: che la violenza sia lasciata alle spalle, la ricerca della verità prosegua e i giovani conoscano gli orrori di un passato che vorremmo non pesasse sul nostro futuro.

Luca e Benedetta Tobagi
 
FedeSiena82 ha scritto:
99octane ha scritto:
Molto interessante.
http://www.onelife.com/psy/culhist.html

La nostra società è strutturata in modo che i più deboli insieme al ceto che fu medio, sono costantemente prevaricati e surclassati dal quel 4-5% della popolazione che è chiamata classe dirigenziale.
Per dirla con parole povere non si tratta altro che di 4 manigoldi arrampicatori (e "trici") sociali, spesso incompetenti, senza dubbio furbastri di bassa lega che sanno ben vendere la loro ignoranza dozzinale spacciandola per professionalità d'alto bordo.
Una buona parte della popolazione è costantemente allopiata dalla disinformazione dei media che ci propinano dalla mattina alla sera donne nude e partite calcistiche per tenere sotto scacco le, ormai irrimediabilmente compromesse, menti umane.
La nostra società è altresì succube di una distorta concezione di "libertà" e di "mercato" che combinati pericolosamente insieme producono subordinazione politica ai voleri dell'industria e, conseguentemente, al consumo oltremodo incentivato e troppo spesso osannato come vero ed unico risolutore di problemi che derivano proprio da erronee valutazioni di mercato operato dagli esponenti della classe "dirigenziale" di cui sopra.

concordo.
ricordiamoci che nonostante il progresso avvenuto in molti campi l'essere umano è un un animale che ha spesso dei comportamenti che sono adatti nella giungla dove vince il più forte, ad esempio in molte specie animali si vive in branchi di individui che sono comandati da un capobranco che ricorre a tutti i sistemi per mantenere il suo ruolo che gli assicura notevoli vantaggi.
 
blue car ha scritto:
FedeSiena82 ha scritto:
99octane ha scritto:
Molto interessante.
http://www.onelife.com/psy/culhist.html

La nostra società è strutturata in modo che i più deboli insieme al ceto che fu medio, sono costantemente prevaricati e surclassati dal quel 4-5% della popolazione che è chiamata classe dirigenziale.
Per dirla con parole povere non si tratta altro che di 4 manigoldi arrampicatori (e "trici") sociali, spesso incompetenti, senza dubbio furbastri di bassa lega che sanno ben vendere la loro ignoranza dozzinale spacciandola per professionalità d'alto bordo.
Una buona parte della popolazione è costantemente allopiata dalla disinformazione dei media che ci propinano dalla mattina alla sera donne nude e partite calcistiche per tenere sotto scacco le, ormai irrimediabilmente compromesse, menti umane.
La nostra società è altresì succube di una distorta concezione di "libertà" e di "mercato" che combinati pericolosamente insieme producono subordinazione politica ai voleri dell'industria e, conseguentemente, al consumo oltremodo incentivato e troppo spesso osannato come vero ed unico risolutore di problemi che derivano proprio da erronee valutazioni di mercato operato dagli esponenti della classe "dirigenziale" di cui sopra.

concordo.
ricordiamoci che nonostante il progresso avvenuto in molti campi l'essere umano è un un animale che ha spesso dei comportamenti che sono adatti nella giungla dove vince il più forte, ad esempio in molte specie animali si vive in branchi di individui che sono comandati da un capobranco che ricorre a tutti i sistemi per mantenere il suo ruolo che gli assicura notevoli vantaggi.

Molto interessante quanto scrivete.Per Blue-car: è vero che alla base della mente umana vi è il comportamento animale,però è altrettanto vero che ,anche a livello neuorologico, è solo la parte più interna ad essere animale,la più bassa; sopra si è sviluppato nel corso dei secoli e frutto dell'evoluzione e dell'esperienza ,il cervello e quindi la mente e il comportamento evoluto.Pertanto l'uomo è diventato via via un animale culturale,dove l'istinto viene via via superato dall'intelligenza e quindi dal comportamento appreso -culturale- non più dal comportamento automatico -istintuale-.
Quindi il discorso sulla società si fa più complesso ,non basta ribaltare il comportamento animale,primitivo sulla società -darwinismo sociale-,perchè appunto l'uomo ormai agisce per simboli e immagini ,non più per puro istinto.
Ne consegue che non esistono comportamenti sociali obbligati ,ma l'umanità-come hanno sempre sostenuto i filosofi e i politici veri e libertari- è in certa misura libera di decidere su se stessa -libero arbitrio?-
Per far ciò produce simboli e immagini : una di queste non sarà mica .semplificando,al fine di concludere, l'ideologia dello "stato di natura obbligo per la società" e quindi ineluttabile -e utile- prevalere del cosiddetto più forte -manigoldi arrampicatori per dirla come 99octane-.Se è così è un gioco di parole e non una legge di natura e quindi come tutte le "sciarade" può avere soluzione.Buone cose
 
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