<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La nostra societa' e' accettabile? | Il Forum di Quattroruote

La nostra societa' e' accettabile?

Conclusion: Man needs one central worldwide culture with as much commonality as possible.

ma che è?
ti interessi di sociologia adesso?
non ho letto nulla perchè è troppo lungo.. mi ha solo colpito questa frase.. che sarebbe interessante approfondire.
quanto alla tua domanda penso che non ci sia una risposta oggettiva, solo la consapevolezza che possiamo miigliorare molto..
 
Mi interesso di politica, sociologia e antropologia culturale da sempre.
Tre modi di definire lo "studio del comportamento degli esseri umani".
Non e' la frase finale (discutibile) che e' interessante, quanto alcuni presupposti fatti nell'articolo. Bisogna leggerlo tutto.
 
La nostra societa' e' accettabile?

uhm....

Son di quelle domande tipo: perchè esistiamo?

La risposta è...

....

.....

ancora + giù...

.....

boh? :D
 
99octane ha scritto:
Molto interessante.
http://www.onelife.com/psy/culhist.html

La nostra società è strutturata in modo che i più deboli insieme al ceto che fu medio, sono costantemente prevaricati e surclassati dal quel 4-5% della popolazione che è chiamata classe dirigenziale.
Per dirla con parole povere non si tratta altro che di 4 manigoldi arrampicatori (e "trici") sociali, spesso incompetenti, senza dubbio furbastri di bassa lega che sanno ben vendere la loro ignoranza dozzinale spacciandola per professionalità d'alto bordo.
Una buona parte della popolazione è costantemente allopiata dalla disinformazione dei media che ci propinano dalla mattina alla sera donne nude e partite calcistiche per tenere sotto scacco le, ormai irrimediabilmente compromesse, menti umane.
La nostra società è altresì succube di una distorta concezione di "libertà" e di "mercato" che combinati pericolosamente insieme producono subordinazione politica ai voleri dell'industria e, conseguentemente, al consumo oltremodo incentivato e troppo spesso osannato come vero ed unico risolutore di problemi che derivano proprio da erronee valutazioni di mercato operato dagli esponenti della classe "dirigenziale" di cui sopra.
 
Ne esiste una migliore?

Ultimamente abbiamo assistito alla risoluzione fallimentare di molti esperimenti che non tenevano conto delle contingenze esterne.

In parole povere non si può fare un tipo di societa, che si discosti troppo da quelle che la circondano in termini politici ed economici.

Soprattutto non si può entrare in competizione col resto del mondo con modalità aggressive, di conquista, senza provocare una risposta di rifiuto ed ostilità.

Non si possono esportare modelli politici ed economici applicandoli in toto ad altri paesi, che presentano differenti storia, tradizioni ed identità culturali.
 
birillo21 ha scritto:
Ne esiste una migliore?

Domanda che meriterebbe una risposta approfondita: in linea di massima direi di SI. O meglio, migliore di quella italiana, sicuramente. Migliore di quella Americana, senza dubbio, migliore di quella dei paesi ex-comunisti idem, migliore di quella inglese certamente. Io credo che la società italiana, nonostante le sue contraddizioni, le sue assurdità e le sue politiche clientelari e scellerate, abbia a tratti assorbito in maniera pregnante dei caratteri di socialismo che sicuramente aiutano. Ovvio che, poi qui da noi questi caratteri siano stati troppe volte strumentalizzati per giustificare delle autentiche porcate.
Le società migliori, a mio avviso, sono quelle del Nord-Europa tipo Danimarca o Svezia, ossia repubbliche social-democratiche ove il contratto sociale viene adempiuto alla lettera.

birillo21 ha scritto:
Ultimamente abbiamo assistito alla risoluzione fallimentare di molti esperimenti che non tenevano conto delle contingenze esterne.

Attenzione a non mistificare. E' inutile negare che i paesi ex Comunisti siano ad oggi, testimonianza di un fallimento. Però bisogna ammettere che sono anche testimonianza di un esperimento politico veramente nuovo . Che poi questo esperimento non abbia funzionato, è un altro discorso. Il problema sarebbe capire bene PERCHE' non abbia funzionato, ma lasciamo perdere.
Comunque, al dilà dei fallimenti del Comunismo (così come applicato nei paesi dell'est) bisogna riconoscere che anche li non era tutto buio come gli Americani e Co. vorrrebbero farci/vi credere. Così come non è tutto oro (anzi proprio per niente) ciò che è oltreoceano.

birillo21 ha scritto:
In parole povere non si può fare un tipo di societa, che si discosti troppo da quelle che la circondano in termini politici ed economici.

Si, questo è vero. In linea di massima.

birillo21 ha scritto:
Soprattutto non si può entrare in competizione col resto del mondo con modalità aggressive, di conquista, senza provocare una risposta di rifiuto ed ostilità.

Come stanno facendo i nostri amici Americani da 50 anni a questa parte. Infatti mezzo mondo li odia. Chiedamoci il perchè...

birillo21 ha scritto:
Non si possono esportare modelli politici ed economici applicandoli in toto ad altri paesi, che presentano differenti storia, tradizioni ed identità culturali.

Si.
 
FedeSiena82 ha scritto:
birillo21 ha scritto:
Ne esiste una migliore?

Domanda che meriterebbe una risposta approfondita: in linea di massima direi di SI. O meglio, migliore di quella italiana, sicuramente. Migliore di quella Americana, senza dubbio, migliore di quella dei paesi ex-comunisti idem, migliore di quella inglese certamente. Io credo che la società italiana, nonostante le sue contraddizioni, le sue assurdità e le sue politiche clientelari e scellerate, abbia a tratti assorbito in maniera pregnante dei caratteri di socialismo che sicuramente aiutano. Ovvio che, poi qui da noi questi caratteri siano stati troppe volte strumentalizzati per giustificare delle autentiche porcate.
Le società migliori, a mio avviso, sono quelle del Nord-Europa tipo Danimarca o Svezia, ossia repubbliche social-democratiche ove il contratto sociale viene adempiuto alla lettera.

birillo21 ha scritto:
Ultimamente abbiamo assistito alla risoluzione fallimentare di molti esperimenti che non tenevano conto delle contingenze esterne.

Attenzione a non mistificare. E' inutile negare che i paesi ex Comunisti siano ad oggi, testimonianza di un fallimento. Però bisogna ammettere che sono anche testimonianza di un esperimento politico veramente nuovo . Che poi questo esperimento non abbia funzionato, è un altro discorso. Il problema sarebbe capire bene PERCHE' non abbia funzionato, ma lasciamo perdere.
Comunque, al dilà dei fallimenti del Comunismo (così come applicato nei paesi dell'est) bisogna riconoscere che anche li non era tutto buio come gli Americani e Co. vorrrebbero farci/vi credere. Così come non è tutto oro (anzi proprio per niente) ciò che è oltreoceano.

birillo21 ha scritto:
In parole povere non si può fare un tipo di societa, che si discosti troppo da quelle che la circondano in termini politici ed economici.

Si, questo è vero. In linea di massima.

birillo21 ha scritto:
Soprattutto non si può entrare in competizione col resto del mondo con modalità aggressive, di conquista, senza provocare una risposta di rifiuto ed ostilità.

Come stanno facendo i nostri amici Americani da 50 anni a questa parte. Infatti mezzo mondo li odia. Chiedamoci il perchè...

birillo21 ha scritto:
Non si possono esportare modelli politici ed economici applicandoli in toto ad altri paesi, che presentano differenti storia, tradizioni ed identità culturali.

Si.

Stranamente siamo abbastanza in linea ...... :D
 
G5 ha scritto:
FedeSiena82 ha scritto:
birillo21 ha scritto:
Ne esiste una migliore?

Domanda che meriterebbe una risposta approfondita: in linea di massima direi di SI. O meglio, migliore di quella italiana, sicuramente. Migliore di quella Americana, senza dubbio, migliore di quella dei paesi ex-comunisti idem, migliore di quella inglese certamente. Io credo che la società italiana, nonostante le sue contraddizioni, le sue assurdità e le sue politiche clientelari e scellerate, abbia a tratti assorbito in maniera pregnante dei caratteri di socialismo che sicuramente aiutano. Ovvio che, poi qui da noi questi caratteri siano stati troppe volte strumentalizzati per giustificare delle autentiche porcate.
Le società migliori, a mio avviso, sono quelle del Nord-Europa tipo Danimarca o Svezia, ossia repubbliche social-democratiche ove il contratto sociale viene adempiuto alla lettera.

birillo21 ha scritto:
Ultimamente abbiamo assistito alla risoluzione fallimentare di molti esperimenti che non tenevano conto delle contingenze esterne.

Attenzione a non mistificare. E' inutile negare che i paesi ex Comunisti siano ad oggi, testimonianza di un fallimento. Però bisogna ammettere che sono anche testimonianza di un esperimento politico veramente nuovo . Che poi questo esperimento non abbia funzionato, è un altro discorso. Il problema sarebbe capire bene PERCHE' non abbia funzionato, ma lasciamo perdere.
Comunque, al dilà dei fallimenti del Comunismo (così come applicato nei paesi dell'est) bisogna riconoscere che anche li non era tutto buio come gli Americani e Co. vorrrebbero farci/vi credere. Così come non è tutto oro (anzi proprio per niente) ciò che è oltreoceano.

birillo21 ha scritto:
In parole povere non si può fare un tipo di societa, che si discosti troppo da quelle che la circondano in termini politici ed economici.

Si, questo è vero. In linea di massima.

birillo21 ha scritto:
Soprattutto non si può entrare in competizione col resto del mondo con modalità aggressive, di conquista, senza provocare una risposta di rifiuto ed ostilità.

Come stanno facendo i nostri amici Americani da 50 anni a questa parte. Infatti mezzo mondo li odia. Chiedamoci il perchè...

birillo21 ha scritto:
Non si possono esportare modelli politici ed economici applicandoli in toto ad altri paesi, che presentano differenti storia, tradizioni ed identità culturali.

Si.

Stranamente siamo abbastanza in linea ...... :D

Le Societa Social-Democratiche della Scandinavia (Danimarca, Norvegia, Svezia e Finlandia.) si basano su un sistema educativo e sociale, comunitario, che sta entro la loro tradizione, che non ha eguali altrove.

Si tratta per di più di paesi avanzati e ricchi, non solo dal punto di vista sociale e comunicario, che hanno problemi Demografici non causati solo dalla scarsità di popolazione rispetto alla vastità dei territori.

I Paesi Latini del Sud Europa e la Grecia, la Francia è una eccezione alla regola, sono, in linea generale, poveri ed arretrati se confrontati alla media complessiva dell'Europa Occidentale.

Mi hanno detto che un altro paese in cui esiste uno sviluppo Sociale e Comunitario di alto livello, similmente alle Social-Democrazie dei Paesi Scandinavi, è il Canada.
Ma si tratta sempre, in linea generale, di paesi ricchi in cui funzionano correttamente, non solo la redistribuzione del reddito, ma anche tutti quei servizi sociali che permettono una crescita della persona secondo le sue attitudini personali e necessità comunitarie.

Mentre nelle Società che prendono a Modello una visione distorta della Società USA, di tipo pseudo-Capitalista-Individualista, i servizi per la crescita e assistenza, attraverso la cosa pubblica, alla persona, sono considerati dei costi e visti come fumo negli occhi, per questo non devono competere alla entità Statale e Comunitaria, cioè non devono essere a carico di tutti ma solo a chi ne ha necessità.

Forse è per questo motivo che gli USA hanno sviluppato, anche al loro interno, caratteristiche di aggressività individuale e collettiva, che non consentono di dire che sono i più avanzati del pianeta da un punto di vista Sociale e Comunitario. stante le eccessive differenze Sociali ed Economiche rispetto alla linea mediana.
 
birillo21 ha scritto:
G5 ha scritto:
FedeSiena82 ha scritto:
birillo21 ha scritto:
Ne esiste una migliore?

Domanda che meriterebbe una risposta approfondita: in linea di massima direi di SI. O meglio, migliore di quella italiana, sicuramente. Migliore di quella Americana, senza dubbio, migliore di quella dei paesi ex-comunisti idem, migliore di quella inglese certamente. Io credo che la società italiana, nonostante le sue contraddizioni, le sue assurdità e le sue politiche clientelari e scellerate, abbia a tratti assorbito in maniera pregnante dei caratteri di socialismo che sicuramente aiutano. Ovvio che, poi qui da noi questi caratteri siano stati troppe volte strumentalizzati per giustificare delle autentiche porcate.
Le società migliori, a mio avviso, sono quelle del Nord-Europa tipo Danimarca o Svezia, ossia repubbliche social-democratiche ove il contratto sociale viene adempiuto alla lettera.

birillo21 ha scritto:
Ultimamente abbiamo assistito alla risoluzione fallimentare di molti esperimenti che non tenevano conto delle contingenze esterne.

Attenzione a non mistificare. E' inutile negare che i paesi ex Comunisti siano ad oggi, testimonianza di un fallimento. Però bisogna ammettere che sono anche testimonianza di un esperimento politico veramente nuovo . Che poi questo esperimento non abbia funzionato, è un altro discorso. Il problema sarebbe capire bene PERCHE' non abbia funzionato, ma lasciamo perdere.
Comunque, al dilà dei fallimenti del Comunismo (così come applicato nei paesi dell'est) bisogna riconoscere che anche li non era tutto buio come gli Americani e Co. vorrrebbero farci/vi credere. Così come non è tutto oro (anzi proprio per niente) ciò che è oltreoceano.

birillo21 ha scritto:
In parole povere non si può fare un tipo di societa, che si discosti troppo da quelle che la circondano in termini politici ed economici.

Si, questo è vero. In linea di massima.

birillo21 ha scritto:
Soprattutto non si può entrare in competizione col resto del mondo con modalità aggressive, di conquista, senza provocare una risposta di rifiuto ed ostilità.

Come stanno facendo i nostri amici Americani da 50 anni a questa parte. Infatti mezzo mondo li odia. Chiedamoci il perchè...

birillo21 ha scritto:
Non si possono esportare modelli politici ed economici applicandoli in toto ad altri paesi, che presentano differenti storia, tradizioni ed identità culturali.

Si.

Stranamente siamo abbastanza in linea ...... :D

Le Societa Social-Democratiche della Scandinavia (Danimarca, Norvegia, Svezia e Finlandia.) si basano su un sistema educativo e sociale, comunitario, che sta entro la loro tradizione, che non ha eguali altrove.

Si tratta per di più di paesi avanzati e ricchi, non solo dal punto di vista sociale e comunicario, che hanno problemi Demografici non causati solo dalla scarsità di popolazione rispetto alla vastità dei territori.

I Paesi Latini del Sud Europa e la Grecia, la Francia è una eccezione alla regola, sono, in linea generale, poveri ed arretrati se confrontati alla media complessiva dell'Europa Occidentale.

Mi hanno detto che un altro paese in cui esiste uno sviluppo Sociale e Comunitario di alto livello, similmente alle Social-Democrazie dei Paesi Scandinavi, è il Canada.
Ma si tratta sempre, in linea generale, di paesi ricchi in cui funzionano correttamente, non solo la redistribuzione del reddito, ma anche tutti quei servizi sociali che permettono una crescita della persona secondo le sue attitudini personali e necessità comunitarie.

Mentre nelle Società che prendono a Modello una visione distorta della Società USA, di tipo pseudo-Capitalista-Individualista, i servizi per la crescita e assistenza, attraverso la cosa pubblica, alla persona, sono considerati dei costi e visti come fumo negli occhi, per questo non devono competere alla entità Statale e Comunitaria, cioè non devono essere a carico di tutti ma solo a chi ne ha necessità.

Forse è per questo motivo che gli USA hanno sviluppato, anche al loro interno, caratteristiche di aggressività individuale e collettiva, che non consentono di dire che sono i più avanzati del pianeta da un punto di vista Sociale e Comunitario. stante le eccessive differenze Sociali ed Economiche rispetto alla linea mediana.

Quoto tutto.

Dire che gli USA sono un paese ricco è una affermazione che lascia il tempo che trova. Gli USA sono il paese al mondo dove il reddito pro capite è distribuito in maniera peggiore. A parte la struttura "piramidale" che è comune un pò a tutti, negli USA il 60% delle persone ha un tenore di vita non superiore a quello di un europeo medio. Poi c'è un altro 20% che sta veramente male, un altro 18% che vive nell'agiatezza e soltanto uno sparuto 2% che vive nel lusso più totale....
Bella redistribuzione.

Gli USA hanno un sistema sanitario ottimo.
Solo che pochissimi vi possono accedere e 30 milioni di persone sono prive di assistenza medica (roba che se venisse qua da noi succederebbe giustamente la rivoluzione).

Inoltre gli USA hanno un sistema previdenziale ridicolo poichè privatizzato che si basa sui fondi di investimento che a loro volta comprano azioni di società sul mercato.
 
La stampa in Italia è 'parzialmente libera' a causa delle limitazioni imposte dalle leggi sulla diffamazione, delle intimidazioni della mafia ai giornalisti e della concentrazione proprietaria dei media.

Rapporto di Freedom House, 2 maggio

Che eravamo messi male si sapeva. :twisted: :evil: :rolleyes: :shock:
 

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