<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La mia prima elettrica ID.3 | Page 104 | Il Forum di Quattroruote

La mia prima elettrica ID.3

Io sono abbastanza sorpreso del fatto che finora nessuno,ne sul forum ne in generale,abbia mai menzionato la possibilità di farsi una pennichella durante la ricarica.
Io conosco diverse persone che basta che chiudano gli occhi e si addormentano,a prescindere dall'orario e da quante ore abbiano dormito durante la notte.
Possibile che finora non sia mai stato immortalato alcun proprietario di un'auto elettrica comoda addormentato durante una ricarica?
Ovviamente in periodi in cui non fa ne troppo caldo ne troppo freddo.
 
Rispondo sia a @Zeno7 sia a @zinzanbr.
Il mio viaggio imprevisto di 730km (andata e ritorno) è stato per motivi personali, non di lavoro. Il mio obiettivo era tornare a casa il prima possibile, visto che ho perso tutta la giornata in macchina. Ho scritto fin da subito che si tratta di una situazione limite, almeno per me; infatti in tanti anni è la prima volta che ho dovuto fare una cosa del genere. Avessi avuto una BEV, avrei potuto farlo lo stesso ma ci avrei sicuramente messo molto più tempo. In pratica sto raccontando le solite cose: una termica offre maggiore flessibilità, tutto qui.
 
Possibile che finora non sia mai stato immortalato alcun proprietario di un'auto elettrica comoda addormentato durante una ricarica?
Ovviamente in periodi in cui non fa ne troppo caldo ne troppo freddo.
Niente di più facile, con un'elettrica, che tenere il climatizzatore o il riscaldamento accesi durante la ricarica.
Io non potrei farlo, tutte le sere per addormentarmi ho bisogno di leggere almeno mezz'ora per "scaricare i condensatori".
Di giorno poi, mai dormito.
 
A me non potrebbe mai capitare.
I pochi parenti che ho li posso raggiungere a piedi.
Amici e parenti lontani non mi potrebbero mai convincere a fare 700 km,e nel caso ci andrei in treno piuttosto.

Di giorno poi, mai dormito.

Anche io.
Passati i 30 qualche rarissima volta mi è venuto l'abbiocco dopo pranzo ma ma in maniera profonda e sistematica come capita ad esempio a mio padre.
 
Io sono abbastanza sorpreso del fatto che finora nessuno,ne sul forum ne in generale,abbia mai menzionato la possibilità di farsi una pennichella durante la ricarica.
Io conosco diverse persone che basta che chiudano gli occhi e si addormentano,a prescindere dall'orario e da quante ore abbiano dormito durante la notte.
Possibile che finora non sia mai stato immortalato alcun proprietario di un'auto elettrica comoda addormentato durante una ricarica?
Ovviamente in periodi in cui non fa ne troppo caldo ne troppo freddo.

Caldo o freddo, tanto sei nel tuo tepore e comfort tutto bello climatizzato.

Le poche volte nella vita in cui mi sono fermato a caricare, ho passato il tempo ascoltando musica e riposando gli occhi con il sedile completamente sdraiato.

Ho proprio il preset "nanna" tra le memorie del sedile.
 
Caldo o freddo, tanto sei nel tuo tepore e comfort tutto bello climatizzato.

Le poche volte nella vita in cui mi sono fermato a caricare, ho passato il tempo ascoltando musica e riposando gli occhi con il sedile completamente sdraiato.

Ho proprio il preset "nanna" tra le memorie del sedile.

Io mi ricordo delle soste obbligate qualche anno fa,solo che invece di ricaricare dovevo aspettare in macchina una persona che faceva delle medicazioni in ospedale.
Ma sulla mia auto è un inferno.
Niente clima,è piccola,i sedili sono ruvidi,se li vuoi reclinare c'è la cara vecchia rotella.
Un incubo.
 
...nessuno,ne sul forum ne in generale,abbia mai menzionato la possibilità di farsi una pennichella durante la ricarica.
l

Un conto è la pennichella perché si è stanchi (ricordo i miei viaggi di 1300 km "over night" di quando avevo 20-30 anni)

Un altro dover...ingannare il tempo perché la macchina ha necessità di star ferma alla colonnina.
 
Un conto è la pennichella perché si è stanchi (ricordo i miei viaggi di 1300 km "over night" di quando avevo 20-30 anni)

Un altro dover...ingannare il tempo perché la macchina ha necessità di star ferma alla colonnina.

Appunto, è l'ennesimo caso di volere far passare una rottura di balle per un'opportunità. Chi ha detto che l'abbiocco del conducente coincide con la sosta per la ricarica?
 
Io mi ricordo delle soste obbligate qualche anno fa,solo che invece di ricaricare dovevo aspettare in macchina una persona che faceva delle medicazioni in ospedale.
Ma sulla mia auto è un inferno.
Niente clima,è piccola,i sedili sono ruvidi,se li vuoi reclinare c'è la cara vecchia rotella.
Un incubo.
Io l'anno scorso sono riuscito a dormire, giusto un colpo di sonno, persino nella Cayman.... è tutto dire.

Ma nelle auto con sedili reclinabili mi è successo più volte di fermarmi a dormire, di notte, ad es. una volta sulla A14, in Abruzzo, tornando da Campobasso quando causa traffico mostruoso c'era una coda semi-infinita per centinaia di km verso Bologna.
Sonni naturalmente brevi, ma cmq utili per riprendere lucidità.
 
Appunto, è l'ennesimo caso di volere far passare una rottura di balle per un'opportunità. Chi ha detto che l'abbiocco del conducente coincide con la sosta per la ricarica?
Infatti, tutto dipende da quante volte devi romperti le balle.
E dallo spirito con cui le affronti.
Per chi non ce la fa, ci sono le termiche.
Che magari richiedono un cambio d'olio all'anno o ogni 15.000 km, candele, filtro olio, filtro dell'aria, cinghie, distribuzione....
Ma quello è un altro discorso.
 
[...] Passati i 30 qualche rarissima volta mi è venuto l'abbiocco dopo pranzo ma ma in maniera profonda e sistematica come capita ad esempio a mio padre.
A me invece è sempre piaciuto, quando potevo, fare un riposino (spesso breve, un colpo di sonno di mezz'oretta o poco più) dopo pranzo.
Prima lo facevo solo in certe occasioni, ma quando arrivò la pandemia, che nel mio caso coincise praticamente con la fine dell'obbligo di lavorare, ovviamente molto più spesso : era anche un aiuto per passare giornate chiusi in casa.
E lo faccio spesso, non sempre, tuttora, dato anche che di notte difficilmente riesco a dormire 8 ore.

E' un'abitudine, tra l'altro, che - come successo per altre cose - in passato veniva spesso criticata, per pregiudizio più che per giudizio, ma di recente viene spesso rivalutata.
 
Gira gira ci ridiciamo sempre le stesse cose.
La ricarica delle elettriche è più lenta del rifornimento delle termiche.
E probabilmente lo sarà sempre.
Va messo in conto, ma in molti casi il disagio è limitato a poche volte all'anno.
È un disagio insuperabile?
Finché si può si acquista altro, senza problema.
E sapete tutti che anch'io non sono d'accordo con l'imposizione dall'alto.
Ma forse si esagera nel descrivere un piccolo disagio (per molti), come un dramma.
Ce la si può fare, è dura, difficile, una cosa da eroi, da uomini veri, ma ce la si può fare!
 
[...] Ce la si può fare, è dura, difficile, una cosa da eroi, da uomini veri, ma ce la si può fare!
Cattura.JPG
 
Quando suonavo nella fanfara dei bersaglieri in congedo, c'era un suonatore di flicorno tenore, con qualche anno più di me, Emilio.
A una cena, dopo aver visto passare davanti diverse bottiglie di rosso, Emilio si alzò:
"Basta, è l'ora di finirla con questa parità dei diritti, a casa mia io sono l'uomo, comando io e si fa come dico io! "
Attimo di silenzio, poi un coro da stadio:
"Bravo Emilio, così si fa, bravo, bravo Emilio, Emilio, Emilio, Emilio! "
"Ehm, si, però qualcuno lo dica alla Franca, perché lei ancora non lo sa..... "
 
Ultima modifica:
Back
Alto