pilota54 ha scritto:Risposta OT a considerazioni OT.
Quel libro "L'Alfa e le sue auto", dell'ing. Domenico Chirico (1), ce l'ho, e l'ho letto tutto qualche anno fa.
Pagina 241, testuale:
"...........Gli accordi di collaborazione Fiat-GM portarono alla nascita di motori di progettazione mista. I gruppi Alfa si caratterizzarono per l'impiego di basamenti e di elementi di meccanica del moto d'origine GM: per Alfa furono progettate teste con alimentazione di combustione ad iniezione diretta. I nuovi propulsori benzina Alfa a 4 e 6 cilindri ebbero teste a 4 valvole per cilindro; i basamenti e tutto il resto erano prodotti in stabilimenti GM. Il 6 cilindri presenta il basamento in alluminio di progetto GM ed è prodotto in Australia, in uno stabilimento che realizza oltre 40.000 pezzi all'anno.
La testa è ovviamente in alluminio e le candele hanno la bobina incorporata e la farfalla è comandata by wire. La pressione d'iniezione del combustibile è di 120 bar. Il raffreddamento della carica dovuto alla evaporazione della benzina entro la camera allontana il pericolo di detonazione, il che ha permesso di aumentare il rapporto di compressione sino a 11.25:1. Con la cilindrata di 3.2 litri questo nuovo 6 cilindri sviluppa una potenza massima di 191 kw (nota pilota54:191 kW X 1.36 = 259.76 HP)..............."
(1) Ingegnere che ha trascorso oltre quindici anni presso gli stabilimenti del Portello e di Arese.
Questo è quanto si legge nel libro, ovvero basamento GM, testate e impianto di iniezione AR.
Tra l'altro, non ricordo se in una intervista o in altra parte del libro, l'ing. spiega che la parte GM del motore era costituita appunto da basamento e monoblocco, ma tutta la testata, l'aspirazione e gli scarichi (da lui stesso definite "parti nobili") erano un progetto Alfa Romeo.
Mamma mia.
non saprei se si tratta di una novella horror, di uno scritto drammatico o di un articolo di cronaca nera :twisted:
un motore Alfa Romeo o è tale, o non è.
ed i gm-cangurotti....]