<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> la classe operaia va... all'inferno | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

la classe operaia va... all'inferno

giacomogiuseppe ha scritto:
Sulmona, rivolta degli operai della Magneti Marelli
"Controllati anche al wc, violata la nostra dignità"
In bagno col permesso
firmato dall'azienda
di GIUSEPPE CAPORALE

La Magneti Marelli
SULMONA - Occorre un permesso per andare in bagno alla Magneti Marelli - Sistemi Sospensioni spa, azienda del gruppo Fiat. Un permesso scritto. Almeno nella fabbrica di Sulmona, dove lavorano oltre 750 operai. Si tratta di un tagliando su carta intestata - grande quanto un post-it - dal titolo "permesso interno".

Qui viene annotato il nominativo, il numero di riconoscimento dell'officina dove si lavora, l'orario. In basso, la motivazione per cui ci assenta (seppur brevemente). Quest'ultimo spazio completamente in bianco, è il più lungo.

forse una parte di responsabilità tocca (oltre che ai sindacati) anche a questi poveracci;
anni di sottomissione ...e non è ancora finita; e poi qualcuno si domanda perchè in certe aziende si lavora così male....
chi è agnello il lupo se lo mangia...
capiranno che bisogna reagire ?

Questo e' il risultato di decenni di totale, assoluto permissivisimo, garantismo totale, intoccabilita'.
Il GIUSTO risultato. :rolleyes:
Si spera, alla fine, ne esca un qualcosa di equilibrato tra i due estremi del mondo di Cofferati e quello di "Mio fratello superuomo", col laser che in fabbrica inceneriva la gente al cesso a caso.
 
giacomogiuseppe ha scritto:
testerr ha scritto:
giacomogiuseppe ha scritto:
Maxetto ha scritto:
giacomogiuseppe ha scritto:
Sulmona, rivolta degli operai della Magneti Marelli
"Controllati anche al wc, violata la nostra dignità"
In bagno col permesso
firmato dall'azienda
di GIUSEPPE CAPORALE

La Magneti Marelli
SULMONA - Occorre un permesso per andare in bagno alla Magneti Marelli - Sistemi Sospensioni spa, azienda del gruppo Fiat. Un permesso scritto. Almeno nella fabbrica di Sulmona, dove lavorano oltre 750 operai. Si tratta di un tagliando su carta intestata - grande quanto un post-it - dal titolo "permesso interno".

Qui viene annotato il nominativo, il numero di riconoscimento dell'officina dove si lavora, l'orario. In basso, la motivazione per cui ci assenta (seppur brevemente). Quest'ultimo spazio completamente in bianco, è il più lungo.

forse una parte di responsabilità tocca (oltre che ai sindacati) anche a questi poveracci;
anni di sottomissione ...e non è ancora finita; e poi qualcuno si domanda perchè in certe aziende si lavora così male....
chi è agnello il lupo se lo mangia...
capiranno che bisogna reagire ?
Come vedi la maggior parte dei forumisti non è d'accordo con te :D
che significa? è una statistica? e poi io ho solo riportato una notizia ...figlia dei tempi....anche se fossero cento contro uno il fatto rimane....
una delle ragioni per le quali il gruppone costruisce catorci è il modo con il quale tratta gli impiegati...peggio di schiavi e questo ne è una conferma....
impiegati i quali appena possono si "vendicano"... e i risultati li conosciamo, solo i tifosi non li vedono....comprati un paio di occhiali, ciao

si vendicano? poi quando li lasciano a casa avranno tutto il tempo per piangere sulle stronzate fatte........
caro giovanni, se le stronzate le facessero solo gli impiegati la fabbrichetta non dovrebbe continuamante ricorrere agli aiuti di stato , in vario modo e titolo, ciao
la colpa non è certo imputabile solo agli operai; mi pare, del resto, che alla Fiat abbiano pagato anche molti quadri e manager. Basta vedere il valzer delle poltrone prima che arrivassero M & M
 
99octane ha scritto:
giacomogiuseppe ha scritto:
Sulmona, rivolta degli operai della Magneti Marelli
"Controllati anche al wc, violata la nostra dignità"
In bagno col permesso
firmato dall'azienda
di GIUSEPPE CAPORALE

La Magneti Marelli
SULMONA - Occorre un permesso per andare in bagno alla Magneti Marelli - Sistemi Sospensioni spa, azienda del gruppo Fiat. Un permesso scritto. Almeno nella fabbrica di Sulmona, dove lavorano oltre 750 operai. Si tratta di un tagliando su carta intestata - grande quanto un post-it - dal titolo "permesso interno".

Qui viene annotato il nominativo, il numero di riconoscimento dell'officina dove si lavora, l'orario. In basso, la motivazione per cui ci assenta (seppur brevemente). Quest'ultimo spazio completamente in bianco, è il più lungo.

forse una parte di responsabilità tocca (oltre che ai sindacati) anche a questi poveracci;
anni di sottomissione ...e non è ancora finita; e poi qualcuno si domanda perchè in certe aziende si lavora così male....
chi è agnello il lupo se lo mangia...
capiranno che bisogna reagire ?

Questo e' il risultato di decenni di totale, assoluto permissivisimo, garantismo totale, intoccabilita'.
Il GIUSTO risultato. :rolleyes:
Si spera, alla fine, ne esca un qualcosa di equilibrato tra i due estremi del mondo di Cofferati e quello di "Mio fratello superuomo", col laser che in fabbrica inceneriva la gente al cesso a caso.

esatto!! in Italia è sempre mancata la via di mezzo. Si passa sempre da un estremo all'altro.
 
99octane ha scritto:
giacomogiuseppe ha scritto:
Sulmona, rivolta degli operai della Magneti Marelli
"Controllati anche al wc, violata la nostra dignità"
In bagno col permesso
firmato dall'azienda
di GIUSEPPE CAPORALE

La Magneti Marelli
SULMONA - Occorre un permesso per andare in bagno alla Magneti Marelli - Sistemi Sospensioni spa, azienda del gruppo Fiat. Un permesso scritto. Almeno nella fabbrica di Sulmona, dove lavorano oltre 750 operai. Si tratta di un tagliando su carta intestata - grande quanto un post-it - dal titolo "permesso interno".

Qui viene annotato il nominativo, il numero di riconoscimento dell'officina dove si lavora, l'orario. In basso, la motivazione per cui ci assenta (seppur brevemente). Quest'ultimo spazio completamente in bianco, è il più lungo.

forse una parte di responsabilità tocca (oltre che ai sindacati) anche a questi poveracci;
anni di sottomissione ...e non è ancora finita; e poi qualcuno si domanda perchè in certe aziende si lavora così male....
chi è agnello il lupo se lo mangia...
capiranno che bisogna reagire ?

Questo e' il risultato di decenni di totale, assoluto permissivisimo, garantismo totale, intoccabilita'.
Il GIUSTO risultato. :rolleyes:
Si spera, alla fine, ne esca un qualcosa di equilibrato tra i due estremi del mondo di Cofferati e quello di "Mio fratello superuomo", col laser che in fabbrica inceneriva la gente al cesso a caso.
caro octane,
curioso che si considerino gli appartenenti a certi ceti responsabili di tutti i mali;
e quelli che detengono i poteri?
economia, finanza, politica, forza armate, polizia, assicurazioni , banche giustizia etc etc...non mi sembra che queste istituzioni siano in mano ai lavoratori....
eppure sono costoro i "colpevoli"....
viene punita o additata la piccola colpa...si ignorano quelle dei suddetti responsabili; sono copevoli di appartenere alla classe lavoratrice...
quella che produce la ricchezza, in buona parte;
come fino a pochi mesi fa erano colpevoli i "negri"; adesso con il presidente degli stati uniti.... c'è un poco di prudenza....
è la solita storia della trave e della pagliuzza. atteggiamento che ricorda quello della "fede " irrazionale e cieca, che nasconde ben altri scopi che la religione. ..si dimentica il ragionamento e si procede per dogmi .......
quattro zampe buono, due zampe cattivo.....
per quanto riguarda il "laser vendicatore", si potrebbe immaginare di applicarlo presso l'ufficio imposte per i contribuenti infedeli...quanti credi ne rimarrebbero?
saluti
 
testerr ha scritto:
giacomogiuseppe ha scritto:
testerr ha scritto:
giacomogiuseppe ha scritto:
Maxetto ha scritto:
giacomogiuseppe ha scritto:
Sulmona, rivolta degli operai della Magneti Marelli
"Controllati anche al wc, violata la nostra dignità"
In bagno col permesso
firmato dall'azienda
di GIUSEPPE CAPORALE

La Magneti Marelli
SULMONA - Occorre un permesso per andare in bagno alla Magneti Marelli - Sistemi Sospensioni spa, azienda del gruppo Fiat. Un permesso scritto. Almeno nella fabbrica di Sulmona, dove lavorano oltre 750 operai. Si tratta di un tagliando su carta intestata - grande quanto un post-it - dal titolo "permesso interno".

Qui viene annotato il nominativo, il numero di riconoscimento dell'officina dove si lavora, l'orario. In basso, la motivazione per cui ci assenta (seppur brevemente). Quest'ultimo spazio completamente in bianco, è il più lungo.

forse una parte di responsabilità tocca (oltre che ai sindacati) anche a questi poveracci;
anni di sottomissione ...e non è ancora finita; e poi qualcuno si domanda perchè in certe aziende si lavora così male....
chi è agnello il lupo se lo mangia...
capiranno che bisogna reagire ?
Come vedi la maggior parte dei forumisti non è d'accordo con te :D
che significa? è una statistica? e poi io ho solo riportato una notizia ...figlia dei tempi....anche se fossero cento contro uno il fatto rimane....
una delle ragioni per le quali il gruppone costruisce catorci è il modo con il quale tratta gli impiegati...peggio di schiavi e questo ne è una conferma....
impiegati i quali appena possono si "vendicano"... e i risultati li conosciamo, solo i tifosi non li vedono....comprati un paio di occhiali, ciao

si vendicano? poi quando li lasciano a casa avranno tutto il tempo per piangere sulle stronzate fatte........
caro giovanni, se le stronzate le facessero solo gli impiegati la fabbrichetta non dovrebbe continuamante ricorrere agli aiuti di stato , in vario modo e titolo, ciao
la colpa non è certo imputabile solo agli operai; mi pare, del resto, che alla Fiat abbiano pagato anche molti quadri e manager. Basta vedere il valzer delle poltrone prima che arrivassero M & M
"pagherei" volentieri anche io con gli stessi metodi e le stesse liquidazioni di certi manager....ciao
 
armandino0312 ha scritto:
no,però possiamo essere competitivi con il resto dell'europa nel prodotto di qualità medio-alta (cosa che in cina non esiste).

Si questo è vero, però è anche vero che purtroppo l'Italia ha una produzione industriale che è prevalentemente manifattura di basso rango e, mentre l'industria tedesca o francese è altamente tecnologica, lavorano molto con la biochimica e la farmaceutica, noi montiamo frigoriferi e assembliamo mobili di truciolato.
Questo, ci fa partire svantaggiati rispetto agli altri. La nostra produzione può essere "facilmente" spostata in Cina, mentre l'industria tedesca abbisogna di formazione e Università scientifiche che fanno da base.
Non illudiamoci che l'Italia sia tutta Ferrari e Dolce&Gabbana. Siamo indietro in tantissimi settori come l'alta tecnologia, l'industria aereospaziale, l'informatica.....

armandino0312 ha scritto:
la manodopera può costare meno.come?lavorando tutti più seriamente in primis e obbligando i fannulloni a lavorare come dio comanda anche con metodi del tutto legittimi come il controllo del tempo che viene pagato dall'azienda.poi la manodopera potrebbe costare meno anche con sgravi fiscali.se per esempio in qualsiasi ente pubblico invece di lavorare mezza giornata si lavorasse 8 ore come tutti quanti impiegati in meno servirebbero?e le auto blu?sai tagliuzzando qui e lì negli immensi sprechi della pubblica amministrazione quante tasse in meno si potrebbero pagare?

Si questo si potrebbe fare, però anche qui, non illudiamoci che gli "sprechi" rimpinguino così tanto le casse dello Stato. Le principali voci di spesa del bilancio pubblico sono (in ordine di importanza):
1) Sanità
2) Pensioni
3) Scuole
4) Forze dell'Ordine

Il "grosso" è qui, il resto sono contorni...
 
a me pare che si sta tornando agli anni cinquanta: le condizioni di lavoro peggiorano, gli stipendi sono sempre più miseri, la classe media si restringe, e nel frattempo solo pochi ricchi diventano sempre più ricchi.
Quanto accaduto a quella azienda era una cosa diffusa negli anni cinquanta.
 
armandino0312 ha scritto:
fede,no! NO!NO!NO!NO!NO!

chi passa alla violenza,qualsiasi sia il motivo,chi lede la mia libertà,la mia salute,i miei averi guadagnati con il sudore e il sacrificio non merita pietà, qualsiasi sia il motivo che porta a degenerare alla violenza.senza distinzioni.
se stai a sentire le motivazioni,le brigate rosse avevano nella loro mente malata il disegno della loro società perfetta senza più padroni sfruttatori.ma anche brusca o riina o badalamenti avevano in testa il loro disegno di società perfetta dittatoriale nella quale tutti avevano un pò grazie a quello che elargivano i 'capi'.
a me non interessa perchè uno uccide o fa danno.non si fa e basta e non merita pietà a prescindere.

A parte che io non ho difeso l'uso delle violenza.
Caso mai posso aver detto che potenzialmente ero d'accordo con le ragioni che hanno spinto certi soggetti nel corso della storia a ricorrere alla violenza.
Che poi non è manco il caso delle BR che spesso e volentieri hanno fatto più danni alla sinistra che alla destra.

E comunque dipende da cosa si intende per "violenza". C'è violenza e violenza, e visto che qui dentro nel forum, spesso si addita l'untore verso colui che "fa di ogni erba un fascio", anche qui mi sembra doveroso spaccare il capello in quattro.
C'è la "violenza" mirata verso qualcuno o qualcosa, in difesa di un "ideale", più o meno sbagliato, più o meno condivisibile come quella delle BR, e c'è la "violenza" arrogante e sprezzante verso tutto e tutti in nome del proprio arricchimento come quella di Brusca e Co. verso Falcone, c'è la "violenza" ignorante e cafona degli ultras da stadio che la domenica distruggono gli spalti e la "violenza ceca" di chi nella propria pazzia spara in una scuola superiore verso i compagni di classe.

Ripeto, io non condivido, ma ci sarebbe da parlare....

Ad esempio: gli attivisti animalisti che da anni fanno incursioni e blitz notturni presso i laboratori delle multinazionali della cosmetica, per liberare gli animali usati come cavia, hanno tutta la mia simpatia, anche se distruggono e arrecano danni alle multinazionali suddette, in questo caso l'uso di una violenza moderata è secondo me pienamente giustificato.
(ovvio, non è che per liberare 3 topi devi ammazzare il guardiano, sennò siamo punto e a capo...)
 
testerr ha scritto:
tipico dei comunisti..........che pensano ancora di essere negli anni 70; non hanno capito che"il padrone" - quyando ha le palle piene - va in cina............

Questa sbaglio o si chiama GLOBALIZZAZIONE?

Mi pare che quando c'erano gli accordi malefici che hanno voluto questa schifezza di liberalizzazione del mercato, ci fosse una parte politica ben definita che era CONTRO questo sistema (e non era quella a destra).

Meditantibus.
 
FedeSiena82 ha scritto:
testerr ha scritto:
matildaV8 ha scritto:
se sono arrivati a questo punto e' perche' se ne sono approfittati troppo prima!!!

questa è una considerazione di buon senso e verissima; in Italia prima era tutto permesso, ora tutto vietato. Non è stata trovata la via di mezzo. Cmq, dove lavoravo io, il fattorino non poteva portare un pacco più pesante di 3 kg (ripeto 3 kili); bisognava chiamare gli operai. Grazie sindacati!!!! ora che nel privato i sinndacati comandano come il due di picchi, il padrone si vendica.O va in Cina.

Il padrone "si vendica" finchè non arrivano le Brigate rosse e gli fanno la pelle. E poi tutti a piangere il morto ammazzato e gridare al terrorismo.

Senza capire mai un tubo.

Come sempre, del resto.
perdonami, ma tu hai le mente "ottenebrata"........
 
blue car ha scritto:
a me pare che si sta tornando agli anni cinquanta: le condizioni di lavoro peggiorano, gli stipendi sono sempre più miseri, la classe media si restringe, e nel frattempo solo pochi ricchi diventano sempre più ricchi.
Quanto accaduto a quella azienda era una cosa diffusa negli anni cinquanta.

Condivido.

Bisognerebbe chiedersi il perchè è oggi così.

La verità è che noi non eravamo pronti per attuare l'economia di mercato mondiale libera. Non eravamo pronti 10 anni fa.
E non lo siamo manco adesso. :(
 
ataf ha scritto:
FedeSiena82 ha scritto:
testerr ha scritto:
matildaV8 ha scritto:
se sono arrivati a questo punto e' perche' se ne sono approfittati troppo prima!!!

questa è una considerazione di buon senso e verissima; in Italia prima era tutto permesso, ora tutto vietato. Non è stata trovata la via di mezzo. Cmq, dove lavoravo io, il fattorino non poteva portare un pacco più pesante di 3 kg (ripeto 3 kili); bisognava chiamare gli operai. Grazie sindacati!!!! ora che nel privato i sinndacati comandano come il due di picchi, il padrone si vendica.O va in Cina.

Il padrone "si vendica" finchè non arrivano le Brigate rosse e gli fanno la pelle. E poi tutti a piangere il morto ammazzato e gridare al terrorismo.

Senza capire mai un tubo.

Come sempre, del resto.
perdonami, ma tu hai le mente "ottenebrata"........

Quanta ragione. La tua invece si, che mi pare una osservazione critica dotata di intelligenza, apertura mentale e supportata da dati inconfutabili. ;)
 
giacomogiuseppe ha scritto:
99octane ha scritto:
giacomogiuseppe ha scritto:
Sulmona, rivolta degli operai della Magneti Marelli
"Controllati anche al wc, violata la nostra dignità"
In bagno col permesso
firmato dall'azienda
di GIUSEPPE CAPORALE

La Magneti Marelli
SULMONA - Occorre un permesso per andare in bagno alla Magneti Marelli - Sistemi Sospensioni spa, azienda del gruppo Fiat. Un permesso scritto. Almeno nella fabbrica di Sulmona, dove lavorano oltre 750 operai. Si tratta di un tagliando su carta intestata - grande quanto un post-it - dal titolo "permesso interno".

Qui viene annotato il nominativo, il numero di riconoscimento dell'officina dove si lavora, l'orario. In basso, la motivazione per cui ci assenta (seppur brevemente). Quest'ultimo spazio completamente in bianco, è il più lungo.

forse una parte di responsabilità tocca (oltre che ai sindacati) anche a questi poveracci;
anni di sottomissione ...e non è ancora finita; e poi qualcuno si domanda perchè in certe aziende si lavora così male....
chi è agnello il lupo se lo mangia...
capiranno che bisogna reagire ?

Questo e' il risultato di decenni di totale, assoluto permissivisimo, garantismo totale, intoccabilita'.
Il GIUSTO risultato. :rolleyes:
Si spera, alla fine, ne esca un qualcosa di equilibrato tra i due estremi del mondo di Cofferati e quello di "Mio fratello superuomo", col laser che in fabbrica inceneriva la gente al cesso a caso.
caro octane,
curioso che si considerino gli appartenenti a certi ceti responsabili di tutti i mali;
e quelli che detengono i poteri?
economia, finanza, politica, forza armate, polizia, assicurazioni , banche giustizia etc etc...non mi sembra che queste istituzioni siano in mano ai lavoratori....
eppure sono costoro i "colpevoli"....
viene punita o additata la piccola colpa...si ignorano quelle dei suddetti responsabili; sono copevoli di appartenere alla classe lavoratrice...
quella che produce la ricchezza, in buona parte;
come fino a pochi mesi fa erano colpevoli i "negri"; adesso con il presidente degli stati uniti.... c'è un poco di prudenza....
è la solita storia della trave e della pagliuzza. atteggiamento che ricorda quello della "fede " irrazionale e cieca, che nasconde ben altri scopi che la religione. ..si dimentica il ragionamento e si procede per dogmi .......
quattro zampe buono, due zampe cattivo.....
per quanto riguarda il "laser vendicatore", si potrebbe immaginare di applicarlo presso l'ufficio imposte per i contribuenti infedeli...quanti credi ne rimarrebbero?
saluti

Stasera non sono in vena.
 
FedeSiena82 ha scritto:
ataf ha scritto:
FedeSiena82 ha scritto:
testerr ha scritto:
matildaV8 ha scritto:
se sono arrivati a questo punto e' perche' se ne sono approfittati troppo prima!!!

questa è una considerazione di buon senso e verissima; in Italia prima era tutto permesso, ora tutto vietato. Non è stata trovata la via di mezzo. Cmq, dove lavoravo io, il fattorino non poteva portare un pacco più pesante di 3 kg (ripeto 3 kili); bisognava chiamare gli operai. Grazie sindacati!!!! ora che nel privato i sinndacati comandano come il due di picchi, il padrone si vendica.O va in Cina.

Il padrone "si vendica" finchè non arrivano le Brigate rosse e gli fanno la pelle. E poi tutti a piangere il morto ammazzato e gridare al terrorismo.

Senza capire mai un tubo.

Come sempre, del resto.
perdonami, ma tu hai le mente "ottenebrata"........

Quanta ragione. La tua invece si, che mi pare una osservazione critica dotata di intelligenza, apertura mentale e supportata da dati inconfutabili. ;)
la mia osservazione è dettata dalle poche occasioni in cui ho avuto a che fare con sindacalisti è affini...............................................ancora adesso (fortunatamente non ci devo avere nulla a che fare) sentirli parlare in quel politichese o lessico da burocrati da quattro soldi mi fanno attorcigliare le budella.
 
ataf ha scritto:
FedeSiena82 ha scritto:
ataf ha scritto:
FedeSiena82 ha scritto:
testerr ha scritto:
matildaV8 ha scritto:
se sono arrivati a questo punto e' perche' se ne sono approfittati troppo prima!!!

questa è una considerazione di buon senso e verissima; in Italia prima era tutto permesso, ora tutto vietato. Non è stata trovata la via di mezzo. Cmq, dove lavoravo io, il fattorino non poteva portare un pacco più pesante di 3 kg (ripeto 3 kili); bisognava chiamare gli operai. Grazie sindacati!!!! ora che nel privato i sinndacati comandano come il due di picchi, il padrone si vendica.O va in Cina.

Il padrone "si vendica" finchè non arrivano le Brigate rosse e gli fanno la pelle. E poi tutti a piangere il morto ammazzato e gridare al terrorismo.

Senza capire mai un tubo.

Come sempre, del resto.
perdonami, ma tu hai le mente "ottenebrata"........

Quanta ragione. La tua invece si, che mi pare una osservazione critica dotata di intelligenza, apertura mentale e supportata da dati inconfutabili. ;)
la mia osservazione è dettata dalle poche occasioni in cui ho avuto a che fare con sindacalisti è affini...............................................ancora adesso (fortunatamente non ci devo avere nulla a che fare) sentirli parlare in quel politichese o lessico da burocrati da quattro soldi mi fanno attorcigliare le budella.

Pensa te.
E' lo stesso effetto che fanno a me quelli del PDL. :D

PS: non sono un sindacalista nè vorrei esserlo e, per quanto m riguarda, sono anche un "datore" di lavoro. In un certo senso.
 
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