U2511
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Grazie per l'immeritato titolo di "collega"Il conto l'ha fatto il collega U2511, che ringrazio....![]()
Faccio notare che il mio nick e avatar indicano che sono tutt'altro che contrario alla propulsione elettrica ...
Grazie per l'immeritato titolo di "collega"Il conto l'ha fatto il collega U2511, che ringrazio....![]()
Ma, alle batterie al grafene, non ci stavano già pensando luiAlcuni articoli freschi di giornata riportano quanto segue:
All’inizio di quest’anno, GAC ha annunciato la sua nuova tecnologia delle batterie al grafene a ricarica super veloce. Equipaggerà il nuovo Suv elettrico Aion V, presentato al suo evento Technology Day, il 27 luglio scorso. Rispetto all’attuale tempo di ricarica rapida dei modelli puramente elettrici, che richiedono almeno 30 minuti per riportare da 0 all’80% la carica della batteria, questa batteria al grafene ha una velocità più che tripla. Nella versione a ricarica rapida 6C ad alta potenza da 600A richiede appena 8 minuti.
La batteria, fa sapere il costruttore cinese, ha già superato il test di sicurezza più rigoroso – Battery Shooting Test _ con qualità e affidabilità di altissimo livello.
Inoltre le batterie al grafene avranno una vita utile di 1 milione di chilometri. Risolveranno insomma gran parte delle criticità delle auto elettriche.
In settembre Aion V in produzione
GAC ha annunciato che la sua tecnologia di batterie è già uscita dai laboratori e si appresta ad entrare nel mondo reale. Aion V sarà il primo modello ad adottarla ed è già nella fase dei test su strada che precedono l’avvio della produzione su scala industriale.
Questa tecnologia di ricarica rapida sarà disponibile in due versioni.
Batterie al grafene, “pieno” in 8 minuti
- Versione 3C : per caricare dallo 0 all’80% in 16 minuti, o solo 10 minuti dal 30 all’80%.
- Versione 6C : per caricare dallo 0 all’80% in 8 minuti, o solo 5 minuti dal 30 all’80%.
La versione 3C utilizza un anodo in silicio, mentre la versione 6C impiega l’anodo al grafene. Ed è appunto la batteria con anodo in grafene a sopportare un numero di cicli di ricarica equivalenti a un milione di chilometri. Cioè dai 3.000 ai 4.000 cicli contro i 1.500-2.000 cicli al massimo della batterie agli ioni di litio tradizionali.
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Per ottenere tempi di ricarica così brevi, le nuove batterie potranno ancora assorbire una potenza di 481 kW (855,6 V a 562 A) con uno stato di carica (SOC) dell’80%. La potenza di carica media è addirittura di 526,5 kW. Vale a dire che Aion V C6 sarà in grado di incamerare 100 km di autonomia ogni due minuti.
La ricarica? A oltre 500 kW
Per fornire questo tipo di ricarica occorreranno stazioni ad altissima potenza (oltre 600 kW). GAC ha detto che ne realizzerà più di 100 nel 2021. Ma impianti del genere, con assorbimenti di alcuni MWh, rischiano di mandare il tilt la rete elettrica. Le future stazioni di ricarica ultrarapide, quindi, avranno bisogno del supporto di buffer con accumuli statici.
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La GAC Aion V
In questo campo molte sono le tecnologie allo studio. Si parla di batterie a flusso, batterie ai sali fusi o agli ioni di sodio, di battterie ferro-aria e anche di batterie alla CO2. Vedremo cosa c’è in ballo in un prossimo articolo.
Grafene, il costo non è più un problema
L’altro problema che GAC dice di aver risolto è il costo del grafene, che attualmente è di centinaia di dollari al grammo. Ma l’azienda cinese sostiene di aver messo a punto la tecnologia 3DG (grafene tridimensionale) che lo riduce ad un decimo.
Se gli annunci saranno confermati, ci troveremmo alla viglia di una rivoluzione epocale per tutto il mondo della mobilità elettrica. la controprova dovremmo averla a fine settembre, quando GAC pensa di avviare la produzione industriale della Aion V.
Aggiungici che loro non hanno la burocrazia pesante e gente che protesta (Pensiamo alla A12 e all'Alta Velocità Torino-Lione) visto che quest'ultima viene arrestata.Non dimentichiamoci, però, che i Cinesi sono capaci di imprese colossali realizzate in poco tempo.
Si pensi all'Italia che per 1500 km (non son sicuro del dato) di ferrovia per l'alta velocità ci ha messo più di vent'anni.
In Cina per 30.000 km ci hanno messo 10 anni.
Loro potrebbero essere in grado di sconvolgere la distribuzione elettrica in tempi che non possiamo neanche immaginare.
Il dubbio rimane sul tipo di energia. Se fosse generata da carbone o idrocarburi non avrebbero comunque fatto nulla per il pianeta anche con le EV più efficienti del mondo
Ma nemmeno di 300 km.
Scusa, ma hai letto che ci sono Stati che tra avrebbero intenzione di fare in modo che non vengano più vendute auto a motore ICE nei loro mercati tra 4 e 9 anni?Per me ci vorranno decenni anche solo per poter davvero ipotizzare una situazione simile.
E comunque non è detto che si realizzi davvero.
Per me,con le tecnologie attuali,non si scappa.
Se si vuole viaggiare in elettrico bisogna farlo in maniera diversa rispetto a come siamo abituati.
Progresso non vuol dire sempre maggiore comodità,potrebbe anche voler dire rinunciare a qualcosa.
Poi magari in futuro le elettriche saranno veramente la soluzione per la mobilità di tutti senza compromessi.
Ma i problemi da risolvere perchè si avveri uno scenario simile non si risolvono in 10 anni,e nemmeno in 20.
Faccio la mia previsione apocalittica.
Magari quando io sarò nonno ci saranno solo vetture elettriche,è possibile.
Ma non credo che verranno usate come usiamo oggi le termiche.
Si useranno in maniera diversa e di meno.
Se oggi per fare 100 km con una vettura termica occorrono X risorse per alimentarla (quindi estrarre,raffinare e distribuire il carburante) e l'impatto ambientale è Y non è ipotizzabile che domani per coprire la stessa distanza con un'elettrica occorrano maggiori risorse e l'impatto ambientale sia maggiore,anche se non esce niente dal tubo di scappamento dell'auto.
Non sarebbe un progresso e la Cina purtroppo lo dimostra,un passo avanti sulla mobilità,due passi indietro sulla produzione di energia sostenibile.
E tu hai mai pensato che quelle persone potrebbero avere anche orari diversi dai tuoi e fare altri giri? Se 8 anni per me fosse stato come tu pensi, io allora l'auto l'avrei lasciata a Stradella e sarei andato a fare il tirocinio con uno di quelli che lavorava dove sono andato a farlo visto che abitava a Sala Baganza.Lo so che è difficile per te...
Però prova a immaginare quante volte ognuno di noi nel proprio tragitto abituale passa davanti a qualcuno che si sta mettendo in macchine e sta per percorrere un tragitto del tutto sovrapponibile al nostro.
Chissà quanto volte io sono partito da Novara in direzione Torino e mi sono trovato a fare la stessa strada di qualcuno che partiva da Vercelli.
Ognuno sulla sua auto quando ne sarebbe bastata mezza per portare entrambi.
E' innegabile che la scelta più logica sarebbe condividere l'auto,ovviamente a patto che un sistema simile si diffonda in modo da essere sicuri al 99.9% di rimediare un passaggio anche per il ritorno senza problemi.
Scusa, ma hai letto che ci sono stati che tra avrebbero intenzione di fare in modo che non vengano più vendute auto a motore ICE nei loro mercati tra 4 e 9 anni?
In una crisi, purtroppo, ci siamo già, e già ci stavamo leccando le ferite per un'altra che c'era prima. Io non voglio contraddirti e insultarti, ma siamo sicuri che chi pensa ai vari tipi di mobilità in futuro, abbia pensato a chi vive fuori città, in campagna e piccoli paesini sperduti che si stanno trasformando in fantasmi? Basta che mi faccia un'ora o poco più di auto per cercarli!ma restiamo nel nostro di paese, e non mi sembra che si sia mai ventilata una soluzione del genere , anche perchè allo stato attuale porrebbe tante di quelle problematiche che credo sia difficile anche solo immaginarle tutte. Però questo ultimo punto invece dovrebbe farci riflettere, abbiamo una società basata quasi esclusivamente su di un modello unico, è giusto? per me no , io spero e sono convinto che i tempo non saranno quelli che alcuni , con il condizionale indicano, ma il tempo che abbiamo però cerchiamo di sfruttarlo , altrimenti poi ci ritroviamo come in altre faccende , arriva la crisi e siamo costretti a fare tutto di corsa e alla buona
Scusa, ma hai letto che ci sono Stati che tra avrebbero intenzione di fare in modo che non vengano più vendute auto a motore ICE nei loro mercati tra 4 e 9 anni?
E tu hai mai pensato che quelle persone potrebbero avere anche orari diversi dai tuoi e fare altri giri? Se 8 anni per me fosse stato come tu pensi, io allora l'auto l'avrei lasciata a Stradella e sarei andato a fare il tirocinio con uno di quelli che lavorava dove sono andato a farlo visto che abitava a Sala Baganza.
Si e non ci credo assolutamente.
Ci vediamo tra 4 o 9 anni qui e ne riparliamo...
Quello che auspico io è un sistema super flessibile.
Io tra 1 ora devo andare da A a B prendo il mio smartphone e vedo chi altri nello stesso orario dovrà coprire il mio stesso tragitto e con un clic rimedio un passaggio.
In molte grandi città sistemi simili sono già realtà.
Però che io sappia finora è una cosa tipo uber,in futuro potrebbe essere una cosa rapida e immediata anche tra privati.
- Su quello ne possiamo riparlare, basta che dopo nessuno frigni.
- Su Uber e Bla Bla Car c'era il Boom ma tutto si è sgonfiato per colpa della pandemia.
Io vorrei dire una cosa: Ma uno dei motivi per cui ci hanno inculcato in testa che aiutare il pianeta è prendere auto che consentono di fare tanta strada con un pieno di carburante, non può essere la stessa cosa con l'elettricità (con la grande differenza che non ci sono differenze di funzionamento tra un propulsore e l'altro visto che ce n'è solamente uno)?Magari di 300 si.
Ipotizzando di averne almeno 200 di autonomia si tratterebbe di fare 1 sosta.
I tempi di percorrenza si allungano ma si può fare.
1000 km a parità di autonomia invece sarebbero una follia dal mio punto di vista.
Io ci aggiungerei che con la scusa dei passaggi, si potrebbe finire nelle mani di qualche malintenzionato. Hai mai pensato a questo?Beh la pandemia passerà prima o poi.
Io ci aggiungerei che con la scusa dei passaggi, si potrebbe finire nelle mani di qualche malintenzionato. Hai mai pensato a questo?
freddy85 - 2 minuti fa
quicktake - 2 anni fa
omniae - 10 giorni fa