Alcuni articoli freschi di giornata riportano quanto segue:
All’inizio di quest’anno, GAC ha annunciato la sua nuova tecnologia delle batterie al grafene a ricarica super veloce. Equipaggerà il nuovo Suv elettrico Aion V, presentato al suo evento Technology Day, il 27 luglio scorso. Rispetto all’attuale tempo di ricarica rapida dei modelli puramente elettrici, che richiedono almeno 30 minuti per riportare da 0 all’80% la carica della batteria, questa batteria al grafene ha una velocità più che tripla. Nella versione a ricarica rapida 6C ad alta potenza da 600A richiede appena 8 minuti.
La batteria, fa sapere il costruttore cinese, ha già superato il test di sicurezza più rigoroso – Battery Shooting Test _ con qualità e affidabilità di altissimo livello.
Inoltre le batterie al grafene avranno una vita utile di 1 milione di chilometri. Risolveranno insomma gran parte delle criticità delle auto elettriche.
In settembre Aion V in produzione
GAC ha annunciato che la sua tecnologia di batterie è già uscita dai laboratori e si appresta ad entrare nel mondo reale. Aion V sarà il primo modello ad adottarla ed è già nella fase dei test su strada che precedono l’avvio della produzione su scala industriale.
Questa tecnologia di ricarica rapida sarà disponibile in due versioni.
La versione 3C utilizza un anodo in silicio, mentre la versione 6C impiega l’anodo al grafene. Ed è appunto la batteria con anodo in grafene a sopportare un numero di cicli di ricarica equivalenti a un milione di chilometri. Cioè dai 3.000 ai 4.000 cicli contro i 1.500-2.000 cicli al massimo della batterie agli ioni di litio tradizionali.
Per ottenere tempi di ricarica così brevi, le nuove batterie potranno ancora assorbire una potenza di 481 kW (855,6 V a 562 A) con uno stato di carica (SOC) dell’80%. La potenza di carica media è addirittura di 526,5 kW. Vale a dire che Aion V C6 sarà in grado di incamerare 100 km di autonomia ogni due minuti.
La ricarica? A oltre 500 kW
Per fornire questo tipo di ricarica occorreranno stazioni ad altissima potenza (oltre 600 kW). GAC ha detto che ne realizzerà più di 100 nel 2021. Ma impianti del genere, con assorbimenti di alcuni MWh, rischiano di mandare il tilt la rete elettrica. Le future stazioni di ricarica ultrarapide, quindi, avranno bisogno del supporto di buffer con accumuli statici.
La GAC Aion V
In questo campo molte sono le tecnologie allo studio. Si parla di batterie a flusso, batterie ai sali fusi o agli ioni di sodio, di battterie ferro-aria e anche di batterie alla CO2. Vedremo cosa c’è in ballo in un prossimo articolo.
Grafene, il costo non è più un problema
L’altro problema che GAC dice di aver risolto è il costo del grafene, che attualmente è di centinaia di dollari al grammo. Ma l’azienda cinese sostiene di aver messo a punto la tecnologia 3DG (grafene tridimensionale) che lo riduce ad un decimo.
Se gli annunci saranno confermati, ci troveremmo alla viglia di una rivoluzione epocale per tutto il mondo della mobilità elettrica. la controprova dovremmo averla a fine settembre, quando GAC pensa di avviare la produzione industriale della Aion V.
All’inizio di quest’anno, GAC ha annunciato la sua nuova tecnologia delle batterie al grafene a ricarica super veloce. Equipaggerà il nuovo Suv elettrico Aion V, presentato al suo evento Technology Day, il 27 luglio scorso. Rispetto all’attuale tempo di ricarica rapida dei modelli puramente elettrici, che richiedono almeno 30 minuti per riportare da 0 all’80% la carica della batteria, questa batteria al grafene ha una velocità più che tripla. Nella versione a ricarica rapida 6C ad alta potenza da 600A richiede appena 8 minuti.
La batteria, fa sapere il costruttore cinese, ha già superato il test di sicurezza più rigoroso – Battery Shooting Test _ con qualità e affidabilità di altissimo livello.
Inoltre le batterie al grafene avranno una vita utile di 1 milione di chilometri. Risolveranno insomma gran parte delle criticità delle auto elettriche.
In settembre Aion V in produzione
GAC ha annunciato che la sua tecnologia di batterie è già uscita dai laboratori e si appresta ad entrare nel mondo reale. Aion V sarà il primo modello ad adottarla ed è già nella fase dei test su strada che precedono l’avvio della produzione su scala industriale.
Questa tecnologia di ricarica rapida sarà disponibile in due versioni.
- Versione 3C : per caricare dallo 0 all’80% in 16 minuti, o solo 10 minuti dal 30 all’80%.
- Versione 6C : per caricare dallo 0 all’80% in 8 minuti, o solo 5 minuti dal 30 all’80%.
La versione 3C utilizza un anodo in silicio, mentre la versione 6C impiega l’anodo al grafene. Ed è appunto la batteria con anodo in grafene a sopportare un numero di cicli di ricarica equivalenti a un milione di chilometri. Cioè dai 3.000 ai 4.000 cicli contro i 1.500-2.000 cicli al massimo della batterie agli ioni di litio tradizionali.

Per ottenere tempi di ricarica così brevi, le nuove batterie potranno ancora assorbire una potenza di 481 kW (855,6 V a 562 A) con uno stato di carica (SOC) dell’80%. La potenza di carica media è addirittura di 526,5 kW. Vale a dire che Aion V C6 sarà in grado di incamerare 100 km di autonomia ogni due minuti.
La ricarica? A oltre 500 kW
Per fornire questo tipo di ricarica occorreranno stazioni ad altissima potenza (oltre 600 kW). GAC ha detto che ne realizzerà più di 100 nel 2021. Ma impianti del genere, con assorbimenti di alcuni MWh, rischiano di mandare il tilt la rete elettrica. Le future stazioni di ricarica ultrarapide, quindi, avranno bisogno del supporto di buffer con accumuli statici.

La GAC Aion V
In questo campo molte sono le tecnologie allo studio. Si parla di batterie a flusso, batterie ai sali fusi o agli ioni di sodio, di battterie ferro-aria e anche di batterie alla CO2. Vedremo cosa c’è in ballo in un prossimo articolo.
Grafene, il costo non è più un problema
L’altro problema che GAC dice di aver risolto è il costo del grafene, che attualmente è di centinaia di dollari al grammo. Ma l’azienda cinese sostiene di aver messo a punto la tecnologia 3DG (grafene tridimensionale) che lo riduce ad un decimo.
Se gli annunci saranno confermati, ci troveremmo alla viglia di una rivoluzione epocale per tutto il mondo della mobilità elettrica. la controprova dovremmo averla a fine settembre, quando GAC pensa di avviare la produzione industriale della Aion V.