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Itinerari da... automobilisti?

Grazie :emoji_thumbsup:



Da ravennate, ti suggerirei il traghetto della Grimaldi Catania-Ravenna... ho degli amici che l'hanno preso per andare a girarsi la Sicilia in moto, e si sono trovati molto bene. E' lento, ma riposante.

Poi, una volta sbarcati a Ravenna, in due ore (a velocità Codice sulla Statale Romea) sei dalle parti di Venezia, e un'ora dopo ti infili tra le Dolomiti a Ponte nelle Alpi :emoji_relaxed:


Vedremo, si può anche andare a Milano in aereo e noleggiare una macchina. Il fatto è che alla mia compagna non piace l’aereo, lo prende molto raramente (per esempio siamo andati a Parigi, Barcellona, Vienna), anche val d’Aosta-Svizzera (aereo + auto di un amico), e Dolomiti-Venezia quando acquistai la Breara a Torino, dove andammo in aereo.

Abbiamo fatto anche qualche viaggio in Italia in Autobus (mi pare 3 volte) ma siamo OT…
 
Il Crosstrek mi sta facendo riscoprire il gusto di muoversi anche con due ruote in più.
Stradina stretta sterrata per arrivare in cima alla collina alto Monferrato, in mezzo ai vigneti, per accompagnare le ragazze in una location per un 18º... decisamente più godibile con la awd, rispetto alla moto, trazione e assetto neutro in salita, freno motore con il sequenziale in discesa, rallenta quatta quatta senza sottosterzo quando la pendenza sposta il peso in avanti... neanche volendo, si intraversa... in moto sarebbe stato da gamba fuori stile cross.
 
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Per la serie 'chi si loda s'imbroda'... nei giorni scorsi Subaru Italia ha scelto una delle foto che ho scattato qualche settimana fa sulla Panoramica delle Vette del monte Crostis (l'itinerario pubblicato qui nella pagina precedente) per pubblicarla come 'exploration time' sulla propria pagina Facebook. Mi ha fatto piacere, dài :emoji_blush:
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Il periplo del Lario l'ho fatto diverse volte in tanti anni specialmente con le auto storiche sempre nel weekend causa distanza; ultimamente, nei giorni festivi è diventato improponibile causa orde di ciclisti maleducati ed arroganti. Nei feriali si incrocia qualche camion ma è meno stressante, solo che uno ci dovrebbe andare apposta. Dopo il Covid e la follia collettiva delle bici elettriche, è diventato ancora peggio, perché si sono riversate sulle strade decine di incapaci che non avevano mai prima d'ora inforcato un velocipede su strade extraurbane. Un vero peccato oltre che un pericolo.

Purtroppo anche altre strade litoranee e/o di montagna sono diventate così, un vero disastro.
 
Nei feriali si incrocia qualche camion ma è meno stressante,
Scena vista poco a nord di Mezzegra, a piedi stavo raggiungendo moglie e figlia a Villa Carlotta. Nella strettoia con ponte sopra arriva un autoartocolato versi Como. Deve tenersi margine alla sua dx per la semicurva destrogira.
Un furgone frigo in verso opposto non si ferma, e arrivano a piantarsi per esaurimento spazio trasversale.
Una tizia in scooter si piazza proprio azzeccata alla targa del furgone che non può vederla.
Il furgonista, capito che contro il bilico non la spunta, decide di fare retro, vedo accendersi le luci di retromarcia mentre la tizia in scooter le ignora.
Scappando fuori dall'area di manovra urlo alla scooterista di arretrare perché il furgone fa retro...

...niente, quello fa retro e le schiaccia la ruota e forcella del motociclo e la tizia strilla, il furgonista scarica la colpa su di me che gli avrei detto di fare retro... gli ho risposto che se è sordo non deve avere la patente, tre sconsiderati che andavano avanti senza considerare gli altri mezzi sulla stessa strada...

E in altri casi simili era andata bene, io mi fermavo sempre per evitare di piantarmi, salvo il solito pilota che sorpassa per poi incagliarsi contro chi sopraggiunge in verso contrario... bisogna guidare con calma... ai ciclisti mi accodo, per chiedere strada, un colpetto di clacson di avvertimento , se non si spostano... le trombe del giudizio!!!
 
...una differenza sostanziale tra le riviste di moto e quelle di auto: nelle prime ci sono molte pagine dedicate agli itinerari, alle strade, ai panorami.
Nelle riviste automobilistiche no
...

Segnalo un altro itinerario per passare qualche ora divertendosi in auto... salendo a Pian Cansiglio (dall'uscita della A27 Vittorio Veneto sud) la strada che passa da Fratte, Fregona, Valsalega, La Crosetta è da subito molto divertente.
Pian di Cansiglio è un altopiano verdissimo, circondato da boschi splendidi. Ai fianchi della strada principale, oltre alle malghe, si trovano alcuni piccoli villaggi cimbri ancora abitati (anche se solo in estate) e faggi centenari...
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Dopo un (ottimo) piatto di bigoli al ragù di agnello al Bar Bianco (consigliato) ci siamo diretti a nord passando per Spert, Broz, Pieve d'Alpago, (evitando di rientrare in autostrada) Cadola, Ponte nelle Alpi e fino a Longarone.
Di siamo saliti per la valle del Vajont, fino a Casso (da dove è impressionante la vista sulal frana del Monte Toc che ha riempito il lago del Vajont).
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Casso. Vista sul Monte Toc e sulla frana che ha riempito il lago del Vajont nell'ottobre del 1963.

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Dopo una breve fermata anche ad Erto (e all'azienda agricola San Martino, sulla strada, per comprare ottimi formaggi... in auto avevo il frigorifero) abbiamo raggiunto Cimolais e di qui abbiamo percorso i 13 bellissimi chilometri della Val Cimoliana:
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Per la sera ci fermiamo a Claut, paesino gradevole e che offre ancora un minimo di attività commerciali, bar, ristorazione ed anche qualche albergo. Nonostante la stagione sia agli sgoccioli, uno è aperto e ci ospita. Non è proprio il massimo (ho l'impressione che stiano anche facendo alcuni lavori di adeguamento) cmq la serata è piacevole. Fuori ha cominciato a piovere forte e ne approfittiamo per riposarci presto...

Domenica mattina, dopo colazione, ripassiamo per il Cansiglio (dove perdiamo un po' di tempo perchè incontriamo una manifestazione dell'ANPI), ma poi anzichè scendere subito verso la Romagna, ci dirigiamo (sempre evitando la A27) verso Tarzo ed il Lago di Revine.
A Fratta di Tarzo infatti c'è da vedere l'ultima realizzazione di Marco Martalar, il Leone Alato, realizzato con quasi 4.000 legni di alberi abbattuti da Vaia e da tranci di viti di Prosecco (la criniera).
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Spostiamo il Crosstrek di pochi chilometri parcheggiando nei pressi del campo sportivo di Lago.
Da lì, in una quindicina di minuti, si sale (ma si sale ripidi, eh) alla panchina gigante che offre una splendida vista sul lago:
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Decidiamo di rientrare presto per evitare il traffico domenicale.
Google Maps ci dice che evitando l'autostrada ci metteremo un'oretta in più, ma il tempo lo abbiamo. E viaggiare con poco traffico su strade 'normali' è uno sfizio che poche volte ci si può permettere...
Colfosco, Spresiano, Treviso, Mogliano Veneto, Mestre... poi la classica Romea, con una sosta a Mesola per bere qualcosa di fresco e farci due passi sgranchitòri...
Poco prima di essere a casa il Crosstrek compie 10.000 chilometri.
In poco più di 8 mesi ho percorso più km che anno scorso con il Karoq... ed ho fatto meno chilometri con la moto.
Questa macchina dà davvero gusto.
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Questa volta segnalo un percorso in realtà molto breve, ma con una serie di tappe e cose da vedere e fare, che possono far passare una giornata piacevole...
Infatti era un giorno tra settimana di ferie, ma a rischio pioggia, quindi niente previsto giro in moto. Ma neppure voglia di rimanere a casa.
In appennino quindi ci siamo andati con la Subaru...
Dopo una prima fermata a Premilcuore, paesino molto caratteristico dove è ancora presente una rete commerciale interessante (panificio, alimentari con prodotti tipici, persino un fornito ed economico negozio di scarpe, sportive e non), siamo saliti fino al Valico del Manzo.
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Fino a qualche anno fa il Valico del Manzo era uno degli attraversamenti secondari (collegava Premilcuore a Marradi), ma poi ormai una decina di anni fa c'è stata una frana nel versante toscano, e gli Enti Locali non l'hanno mai riaperta. Peccato.
Comunque da Premilcuore al passo ci si arriva, anche se l'asfalto non è sempre ben tenuto, ed in certi tratti la larghezza, lasciata libera da rami e rovi, fa rischiare davvero di graffiare le fiancate. Cmq il Crosstrek non è larghissimo, quindi con un po' di attenzione si passa senza danno alcuno.
In cima al valico parte anche una bella strada sterrata che porta fino a San Benedetto in Alpe, ma purtroppo la sbarra la rende percorribile solo a piedi e in MTB...
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Dopo averne percorso un po', visto che oggi non eravamo attrezzati per le scarpinate, torniamo sui nostri passi, scendiamo fino a Premilcuore e da qui imbocchiamo la Via P. Leoni che porta a Brinatello e poi a Montalto.
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Ci avevano parlato bene della Trattoria del Cervo e così ne approfittiamo. Posto molto informale ed economico, dove si mangia davvero bene. Tra l'altro il menù è talmente originale, che verrebbe voglia di portarsene a casa una copia... Cmq Consigliato. E visto quanta gente c'è di martedì a mezzogiorno, nonostante i chilometri di strade strette e tortuose in mezzo all'appennino, immagino che nei fine settimana la prenotazione sia quasi d'obbligo.
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Due passi per smaltire l'ottimo castrato (ed un po' di Sangiovese) e poi dalla chiesetta di Sant'Agata di Montalto imbocchiamo la strada bianca che porta fino a Fantella (sono poco più di 5 km, cmq molto divertenti, se non si ha paura della polvere).
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Attenzione a non prendere la strada (questa asfaltata) che Google Maps indica che porti a Santa Sofia. Nel maggio 2023 una frana ne ha fatto crollare un tratto, ed ancora oggi nessuno ci ha messo mano. Non si passa.

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Una volta tornati su asfalto, ritroviamo poi presto la strada che ci riporta a Strada San Zeno, ma siccome è ancora presto ne approfittiamo per dare un'occhiata alla semidistrutta Pieve di San Zenone e alla Torre di Mont'Erno... a dire la verità pensavamo di arrivarci con la Subaru, visto che non abbiamo visto divieti, ma poi, quando ci siamo ritrovati sul ripido sentiero a fianco di un campo coltivato, abbiamo preferito di fare dietro-front...
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In ultimo, visto che non era tardi, un po' di tornanti in asfalto: da San Lorenzo in Noceto si arriva a Castrocaro Terme tramite Le Volture... una serie di tornanti niente male.
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Il Crosstrek è davvero divertente: lo usi quasi come un fuori strada su strade bianche o sterrate, nelle curve e nei tornanti è divertentissimo, e se devi fare un trasferimento è veloce e confortevole. Soddisfattissimo.
 
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