<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Islam in Italia. | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Islam in Italia.

consiglio di leggere "la tragedia del Korosko" di Artur Conan Doyle (quello di S.Holmes). Ha più di cento anni ma sembra scritto ieri. Poi riparliamo della domanda.....
 
testerr ha scritto:
pare che non ci sia un islam moderato; gli "eretici" meritano di morire. Se è così è da biasimare. Resta l fatto che gli islamici sono in gran parte gasati che andrebbero prontamente rispediti nel loro paese. Odio quelli che vengono qui e murano una cappelletta dedicata alla Madonna così come quelli che "danno una mano di colore" alle facciate di case con sopra immagine sacre. Due cose successe lo scorso anno. Cmq non è argomento da affrontare in un forum.

Anche il cristianesimo ha le sue esagerazioni. Solo, non vengono prese alla lettera.
Inoltre, bisogna ricordare che i paesi che hanno avuto il maggior numero di vittime del terrorismo islamico sono... paesi islamici.
Il che dovrebbe far pensare.
Quanto al perche' non vada affrontato in un forum, non vedo proprio perche'.
 
moogpsycho ha scritto:
purtroppo noi occidentali non abbiamo una conoscenza sufficiente della storia degli ultimi 150 anni del medio oriente per poter dare una risposta!

caro octane ricordati che l'odio nasce dall'odio e ti invito ad informarti su qualche testo indipendente per capire come mai accadono certe cose.

Perche' dovrei? Ho posto una domanda. Il fatto che tu ritieni scontata una certa risposta non significa che sai come la penso. ;)
Ripeto: perche' ritieni che non abbia una conoscenza adeguata degli ultimi 150 anni della storia del medioriente e dovrei informarmi?
 
cognizionezero ha scritto:
dire che non esiste un islam moderato è come dire che non c'è un siciliano che non sia mafioso: non bisogna confondere una religione con il modo distorto con il quale alcuni la interpretano (per superstizione, ignoranza e interessato indottrinamento).
sbagli il metodo.

dire che non esiste un islam moderato è come dire che non esiste un buddismo violento.

in entrambi i casi l'affermazione è eccessivamente semplificata, ma in entrambi i casi è motivata dalla struttura di base culturale di queli sistemi di pensiero
islam vuol dire obbedienza, sottomissione; non ammette la "valutazione soggettiva" e non tollera una adesione tiepida

il che non significa che non ci siano anche tra loro persone poco credenti e/o poco praticanti
 
cognizionezero ha scritto:
E - di grazia - mi spiegheresti in quale modo i kamikaze farebbero parte della cultura islamica? :D
Il martirio da sempre fa parte della cultura islamica.
Come di quella cristiana.
Dove sta la differenza? (Non e' una domanda retorica: la differenza c'e').

Diciamo che si trovano nel loro "periodo buio", nel loro Medioevo: come il nostro, anche il loro è dovuto ad ignoranza e povertà.
E in condizioni come quelle il modo migliore che hanno le classi ricche per mantenere il potere è di fomentare la superstizione e l'odio del popoluccio verso i forestieri, perchè nel momento in cui si rendessero conto che i primi a sfruttarli sono proprio i loro governanti (che di fatto si godono per intero i profitti del petrolio e del metano) scoppierebbe una rivoluzione.

Quando noi bruciavamo libri e scienziati perchè contraddicevano la bibbia "loro" inventavano ed introducevano concetti quali lo zero (di origine persiana) e l'algebra: se all'epoca ci fosse stato il forum di "Quattrocammelli" probabilmente la domanda del pool avrebbe avuto "cristianesimo" invece di "islam". :D

Tutto vero. E anche di piu'.
I persiani avevano l'acqua corrente in casa e l'aria condizionata quando noi vuotavamo i vasi da notte nelle strade e le citta' erano fogne a cielo aperto ammorbanti.
E musulmani, ebrei e cattolici vivevano gomito a gomito in pace e traendone mutuo vantaggio.
Tuttavia, oggi le cose sono diverse.
Dici bene quando parli di medioevo. Un Bin Laden non e' differente da un Papa Borgia. Semplicemente usa la tecnologia e i mezzi moderni, ma i sistemi e gli obiettivi sono gli stessi, e non piu' ne' meno biasimabili di quelli di allora.
La ragione e' probabilmente da cercare in un mancato rinascimento scientifico dell'Islam. Ne hanno avuto uno letterario, anche molto prolifico e artisitcamente eccezionale, ma non uno scientifico.
La colpa della decadenza della cultura islamica, da civilta' di cultura e tolleranza a non-cultura di abbrutimento chiuso e fanatico da cui dipende l'attuale situazione medievale, e' da attribuire... ai turchi, anche se la spiegazione non e' proprio cosi' semplice.
 
belpietro ha scritto:
cognizionezero ha scritto:
dire che non esiste un islam moderato è come dire che non c'è un siciliano che non sia mafioso: non bisogna confondere una religione con il modo distorto con il quale alcuni la interpretano (per superstizione, ignoranza e interessato indottrinamento).
sbagli il metodo.

dire che non esiste un islam moderato è come dire che non esiste un buddismo violento.

in entrambi i casi l'affermazione è eccessivamente semplificata, ma in entrambi i casi è motivata dalla struttura di base culturale di queli sistemi di pensiero
islam vuol dire obbedienza, sottomissione; non ammette la "valutazione soggettiva" e non tollera una adesione tiepida

il che non significa che non ci siano anche tra loro persone poco credenti e/o poco praticanti

Nemmeno il cristianesimo, se preso alla lettera.
La differenza la fa la cultura di chi segue la religione.
 
testerr ha scritto:
per gli estremisti non c'è politica; o meglio la politica è il corano.

Calma. E' un'affermazione semplicistica.
E' come dire che le crociate nacquero per spirito religioso.
Bin Laden non e' un fanatico religioso. E' un politico ABILISSIMO, la cui scaltrezza e la cui intelligenza sono degne della massima ammirazione.
Non significa che non sia un grandissimo figlio di puttana, ovviamente, ma sminuire e sottovalutare gli avversari non porta mai a nulla di buono.
La religione, anche qui come per le crociate, e' un pretesto per far presa sulle masse. Chi dirige queste cose la sa molto, molto piu' lunga! ;)
 
testerr ha scritto:
Paolo_ ha scritto:
I Paesi nei quali vige la Legge Coranica avranno grosse difficoltà a svilupparsi.
sai che gli frega di svilupparsi? se il volere di allah non prevede una cosa, si passa oltre senza domandarsi il perchè.

Non e' cosi' vero. Sebbene le masse siano tenute nella piu' totale ignoranza e gli venga propinata solo propaganda, cio' non toglie che nel mondo globalizzato qualcosa riesca comunque a filtrare. Per questo non appena in Iraq e Afghanistanm han cominciato a formarsi strutture democratiche gli attentati si sono immediatamente spostati dalle forze militari alle infrastrutture di stato.
Perche' la cosa piu' pericolosa per i signori del terrore e' che la gente si renda conto di come viene manipolata.
Ma qui si va OT e il discorso s'allarga troppo. ;)
 
Caro 99octane ho votato la terza perché è la più vicina al mio modo di pensare.
Secondo me l'Islam è una religione come tutte le altre e va rispettata.
C'é da dire che esiste una frangia di fondamentalisti, integralisti (chiamateli come volete) che usano la religione per arrivare in modo cruento al potere o peggio, per fomentare il loro odio razziale nei confronti degli occidentali e di chi non la pensa come loro.
Io ritengo che questi siano una minoranza anche se ben radicata e pericolosa.
Bisogna fare in modo che gli estremisti non prendano possesso delle moschee e non possano fare proseliti tra i musulmani d'Italia.
Io credo che ciò sia possibile.
 
99octane ha scritto:
testerr ha scritto:
Paolo_ ha scritto:
I Paesi nei quali vige la Legge Coranica avranno grosse difficoltà a svilupparsi.
sai che gli frega di svilupparsi? se il volere di allah non prevede una cosa, si passa oltre senza domandarsi il perchè.

Non e' cosi' vero. Sebbene le masse siano tenute nella piu' totale ignoranza e gli venga propinata solo propaganda, cio' non toglie che nel mondo globalizzato qualcosa riesca comunque a filtrare. Per questo non appena in Iraq e Afghanistanm han cominciato a formarsi strutture democratiche gli attentati si sono immediatamente spostati dalle forze militari alle infrastrutture di stato.
Perche' la cosa piu' pericolosa per i signori del terrore e' che la gente si renda conto di come viene manipolata.
Ma qui si va OT e il discorso s'allarga troppo. ;)
Quoto! Infatti l'Islam è solo un pretesto per raggiungere il potere.
 
Kren ha scritto:
99octane ha scritto:
testerr ha scritto:
Paolo_ ha scritto:
I Paesi nei quali vige la Legge Coranica avranno grosse difficoltà a svilupparsi.
sai che gli frega di svilupparsi? se il volere di allah non prevede una cosa, si passa oltre senza domandarsi il perchè.

Non e' cosi' vero. Sebbene le masse siano tenute nella piu' totale ignoranza e gli venga propinata solo propaganda, cio' non toglie che nel mondo globalizzato qualcosa riesca comunque a filtrare. Per questo non appena in Iraq e Afghanistanm han cominciato a formarsi strutture democratiche gli attentati si sono immediatamente spostati dalle forze militari alle infrastrutture di stato.
Perche' la cosa piu' pericolosa per i signori del terrore e' che la gente si renda conto di come viene manipolata.
Ma qui si va OT e il discorso s'allarga troppo. ;)
Quoto! Infatti l'Islam è solo un pretesto per raggiungere il potere.
Per alcuni. Per altri e' solo una religione.
Il problema nasce quando c'e' SOLO la religione.
 
Cosa pensi dell'Islam in Italia?

Da una parte, o dall'altra, presuppone una buona dose di razzismo.

Perchè è una domanda che estrapola una componente, generalmente non caucasica, dal resto della popolazione.
 
Prima che seghino il 3d dico la mia in breve: fuori gli islamici dall'italia. Troppe religioni in una sola zona fan nascere le guerre... qui siamo in italia, fino a prova contraria e Allah qua non è gradito. Quindi...fòra dal bàl...
 
18/05/2009 13:59
PAKISTAN

Ulema pakistani contro i talebani, ?pieno sostegno? a governo ed esercito.
di Qaiser Felix

I dotti islamici respingono la ?versione talebana della Sharia? e invocano ?l?unità? contro le offensive dei fondamentalisti. Vescovi cattolici accolgono la decisione degli ulema, definendola ?un passo positivo?. Summit fra governo e 42 leader politici per delineare una linea di condotta comune sulla crisi.

Lahore (AsiaNews) ? Gli ulema del Pakistan respingono i metodi di applicazione della legge islamica utilizzati dai talebani nella valle di Swat e sostengono la campagna militare lanciata dal governo. Una decisione che i vescovi cattolici giudicano ?positiva?, mentre si intensificano gli attacchi dei militari per sradicare le ultime sacche di resistenza degli estremisti islamici.

Il Jamiat Ulema-e-Pakistan (JUP), organizzazione di esperti della legge islamica riuniti in un vertice a Islamabad, ha adottato all?unanimità una risoluzione in nove punti in cui si sconfessa la ?versione talebana della Sharia? e la decapitazione di persone innocenti nella divisione di Malakand. I dotti islamici confermano il ?pieno sostegno? alla campagna militare dell?esercito, che definiscono ?una guerra per l?integrità e la sovranità nazionale del Pakistan? contro forze che mirano a creare ?uno Stato nello Stato?. Essi chiedono la fine ?degli assassini mirati di ulema? e degli attacchi a ?luoghi sacri, inclusi i santuari?. Gli esperti di legge si appellano alla Conferenza dei Paesi islamici perché aiutino gli sfollati dello Swat e promuovano ?l?unità? contro le cospirazioni tramate dai talebani.

I vescovi cattolici del Pakistan ?accolgono con favore? la decisione degli ulema, definendola ?un passo positivo?. Mons. Lawrence John Saldanha, arcivescovo di Lahore e presidente della Conferenza episcopale, plaude alla campagna militare decisa dal governo contro ?forze brute? che attentano ?alla Costituzione del Paese? e negano ?la Carta internazionale sui diritti umani?. Il prelato ricorda anche il dramma del milione e mezzo di sfollati in fuga dalle aree di guerra, annunciando una serie di iniziative messe in campo dalla Chiesa. Fra queste, l?acquisto ? grazie ai soldi raccolti con le offerte quaresimali ? di ventilatori da distribuire nei campi profughi per lenire l?afa e il caldo estivo nelle tende. Il 22 maggio prossimo la Commissione nazionale di Giustizia e pace terrà un congresso a Lahore, al quale parteciperanno le principali chiese del Paese, cattoliche e protestanti. Si parlerà di ?estremismo? e delle ?operazioni militari? in corso, per trovare una ?linea comune di azione per risolvere la crisi?.

Sul fronte militare continuano le operazioni dell?esercito, con elicotteri e caccia dell?aviazione impegnati a bombardare Mingora, roccaforte degli estremisti. A Islamabad, intanto, è iniziata la All Party Conference on Swat, che vede riuniti il governo e i leader dei 42 principali partiti politici del Paese. Il premier Yousaf Raza Gilani conferma che l?esercito continuerà gli attacchi per annientare la resistenza talebana, restaurare la pace e favorire il rientro degli sfollati. Egli riconosce che l?accordo di pace con gli estremisti ? introduzione della Sharia in cambio del cessate il fuoco ? si è rivelato fallimentare e aggiunge che ?l?arsenale nucleare pakistano è al sicuro?.
 
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