reFORESTERation ha scritto:
Copio e incollo da Wikipedia, non condivido cosa dovrebbe diventare e le aspettative, di fatto é stato un fallimento.
La larghezza di banda offerta dalla prima generazione di tale tecnologia raggiunge i 10 Gbit/s bidirezionali. Ogni connettore Thunderbolt porta due canali quindi in teoria ogni connettore è in grado di ricevere e trasmettere 20 Gbit/s. Lo standard è stato sviluppato per poter essere espanso fino a 100 Gbit/s e prevede l'utilizzo dei cavi in fibra ottica per raggiungere le larghezze di banda più elevate.[3][4] Il connettore è identico al connettore mini DisplayPort sviluppato da Apple e difatti Thunderbolt è compatibile con i monitor DisplayPort. Lo standard combina i protocolli di trasferimento dati DisplayPort e PCI Express in un unico flusso dati, questo permette al connettore di gestire sia monitor che periferiche generiche. Nell'idea dei promotori dello standard, Thunderbolt dovrebbe sostituire i diversi connettori presenti nei computer diventando l'unico connettore presente nel computer per il trasferimento dei dati. Lo standard gestisce fino a 6 dispositivi in cascata ed è in grado di alimentare i dispositivi fino ad un massimo di 10 Watt di potenza. Ogni cavo (nell'implementazione in rame) può essere lungo al massimo 3 metri.
Per ora non si è diffusa semplicemente perché non ce n'è bisogno. Questo potrebbe essere un discorso sconfinato, però se mi segui un attimo cerco di spiegare come la vedo io: per tanti anni l'elettronica di consumo ha rincorso continuativamente le nuove tecnologie semplicemente perché quello che offriva non era in grado di competere con le sensazioni che il mondo reale garantiva.
Audio di bassa qualità, video pure peggio, scarsissima portabilità (in un mondo tra l'altro sempre più in movimento), attenzione per lo più concentrata sull'aspetto ludico (hi-fi; home video; ecc ecc) e non sui reali bisogni che potesse avere un individuo nella sua quotidianità e in un mondo in continua evoluzione.
Poi tutto è cambiato: la tecnologia ha raggiunto e in alcuni casi superato la realtà. Oggi ci portiamo tutto il mondo in tasca: scattiamo foto, facciamo video, comunichiamo in mille modi diversi con un semplice oggettino di un centinaio di grammi che solo quindici anni fa non avremmo immaginato nemmeno nei nostri più sfrenati sogni. Eppure lo sviluppo tecnologico nell'elettronica di consumo sta rallentando, perché?
Quale sia la realtà non lo so, però una mia opinione ce l'ho, e non credo dipenda assolutamente dalla crisi globale: di fatto a mio avviso l'individuo medio si è reso conto che comunque la realtà è sempre e comunque il luogo in cui egli è fatto per vivere, al contrario di qualunque surrogato elettronico, e che l'elettronica di consumo non deve sostituirla, bensì solo essere un mezzo per aiutarci a viverla.
E allora ecco che il 1080p si è rivelato pure troppo e la gente non è interessata a risoluzioni maggiori, il blue ray non ha avuto lo stesso boom del dvd, i sistemi multicanale nella quasi totalità delle case (tranne in quelle di impallinati come me) si sono fermati al 5.1 (pur esistendo già il 9.1), il 3D è rimasto per lo più nei cinema e nemmeno in tutti e l'mp3 è rimasta la codifica dominante per la musica nonostante negli ultimi anni ne siano uscite di molto più performanti (ahimè, sono audiofilo e la progressiva scomparsa della musica non compressa, dei dischi e relativi negozi è per me un vero trauma).
Semplicemente per l'utilizzo che se ne deve fare basta così, non c'è bisogno di più, che me ne faccio dei 600 dpi se l'occhio umano non distingue oltre i 300?
Ora, stante quello che ho detto (alla fine i video HD sono quanto di più pesante si possa immaginare di movimentare a livello di file, e questo sia oggi, sia ieri), cosa vuoi che importi ad un pinco pallino qualunque se per spostare la cosa più grossa che possa concepire ci mette due minuti invece di trenta secondi? Specie se poi per usufruire di quel qualcosa ci vogliono un paio d'ore (prendo sempre l'esempio del film) e quel minuto e mezzo risparmiato gli costa un casino di soldi in apparecchiature? Una cosa era quando per spostare dieci mega ci volevano due ore e un disco rigido intero, il tutto per una semplicissima quanto deludente animazione scattosa e a bassissima risoluzione, altra è oggi, dove in mezz'ora sposti un tera di roba frammentata in migliaia di file (che se sono pochi ci vuole un casino di meno).
Ciò in cui secondo me si deve investire oggi è nella velocità di rete, altrimenti hai voglia a parlare di cloud e compagnia bella. E' inutile inventarsi porte dati locali stratosferiche se poi il risultato si esprime tutto in una manciata di secondi risparmiata in un'intera giornata di lavoro, ma quello di cui parlo come si sa non dipende ne da Apple ne tantomeno da Android, ma dalla politica, e forse è per questo che rimane il vero collo di bottiglia di cui parlavo prima.