<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Io, che alle favole non ho mai creduto.. | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Io, che alle favole non ho mai creduto..

In bocca a lupo;
Quindi fai bene a provarci.

Ti racconto una cosa strana in contrasto con quello che tu hai detto.

La mia vita lavorativa, dopo un periodo di carriera militare, inziò col mestiere del rappresentante di attrezzature e ricambi auto...roba da officina.

A quei tempi (anni 80) c'erano intere pagine sui giornali per la ricerca di queste figure professionali...l'agente di commercio!

Si buttavano le lacrime agli inizi, quando la gente ti metteva alla porta dicendoti di non ritornare a "disturbare"...si piangeva in auto, nascosti... nel vero senso della parola...spinti dal bisogno dei soldi, e che arrivavano solo in percentuale se vendevi ed a buon fine.
Umiliazioni e delusioni...sbranati dai colleghi professionisti che vendevano le tue stesse cose.

Una tragedia...nascosta e mascherata perchè il mondo doveva capire che eri forte, solido economicamente e fiducioso.
Insomma vivevi di immagine riflessa...agli inizi ...e per l'inesperienza.

Un rappresentante con la 126? Questo ero io!
Si...dicevo mi sta arrivando la Volvo...tra qualche settimana mi arriva. (ma quando mai?)
La 126 era stata comprata con 800.000 lire di acconto e tante rate da 190.000 lire, me le ricordo ancora adesso..la Sava..i bollettini postali (attualizzato 400 euro di acconto e rate da 95 euro).

Ma i giorni passano e l'inesperienza si tramuta in carattere, esperienza, velocità mentale,scaltrezza,auotonomia a muoversi e nelle decisioni, capacità di trattare aziende e clienti, fisco e commercialisti, incassi e banche, tratte e cambiali, fatture, ordini, rimesse dirette...alla fine tiri fuori le cosiddette palle!

Torni da quei clienti che ti misero alla porta e che ti fecero piangere...e volere o volare, dovevano comprare anche un rotolo di carta lavamani da 11.000 lire..non me ne fregava niente, dovevano pagare dazio per il dolore che mi avevano arrecato.
I colleghii tutto cravatta e gel...un bluff...sbranati pure loro!

E la sera...quando l'auto punta verso casa o verso il solito triste locale che ti accudisce per una pizza o per il fatidico..."solo il secondo o solo il primo - grazie- ma...non ho fame (leggi non ho soldi)"..ti facevi un calcolo della vita e dicevi : sono in gamba, oggi ho venduto un milione di lire di merce, ne ho guadaganto 150.000 lire...ne ho spesi 20.000 lire..!

E cresceva un grande entusiasmo ma soprattutto un grande sentimento l'AUTOSTIMA.
Questo è il saper vendere...in sintesi.
Dico sempre a mia moglie che mio figlio deve fare il rappresentante per un anno altro che università...almeno si sveglia, anzi si svegliano sti quattro ragazzi mbriachi di comunicazione sterile, di telefonini, chat e fb..polemici e con l'autostima "sotto zero!"

Poi..c'è un poi...la vita mi offre un posto fisso...uno stipendio fisso ed una carriera.
Sono 25 anni che lavoro in questa azienda...ma non ho mai dimenticato quel mestiere e quella 126...e oggi rimpiango quell'aria di libertà, quell'aria di autostima, quella indipendenza e quell'amore (e odio) che avevo anche per me.

Si il mutuo...si la rata della macchina...si pure le ferie...ma mi manca altro.
E' il mio lavoro è molto ma molto dinamico, anche molto bello...ma il rappresentante "era nata cosa"

Torniamo sulla Terra...sai se ti offriranno un piccolo fisso e poi tanti guadagni "variabili"...già sai qualcosa ?

Oggi il problema è che la gente non cerca prodotti...sono i prodotti che cercano la gente...quindi valuta tutto...cuore e testa..portafoglio e sogni.
Monolocale...famiglia...spese..guadagni..saprai cosa fare.

E' vero che si ha anche scarsa fiducia del presente e del futuro e allora ai primi scricchiolii si ha l'impulso di cambiare..è l'incertezza che ci rende vulnerabili e a volte (direi spesso) nervosi.

E per la schiettezza che ho, e che mi rende antipatico, ti voglio dire che devi ricordarti che i sogni li fanno solo coloro che dormono, è questa la condizione per sognare quindi...occhio.

Ci va questo aforisma : ;)
Il modo migliore per predire il futuro è inventarlo"
 
ilopan ha scritto:
In bocca a lupo;
Quindi fai bene a provarci.

Ti racconto una cosa strana in contrasto con quello che tu hai detto.

La mia vita lavorativa, dopo un periodo di carriera militare, inziò col mestiere del rappresentante di attrezzature e ricambi auto...roba da officina.

A quei tempi (anni 80) c'erano intere pagine sui giornali per la ricerca di queste figure professionali...l'agente di commercio!

Si buttavano le lacrime agli inizi, quando la gente ti metteva alla porta dicendoti di non ritornare a "disturbare"...si piangeva in auto, nascosti... nel vero senso della parola...spinti dal bisogno dei soldi, e che arrivavano solo in percentuale se vendevi ed a buon fine.
Umiliazioni e delusioni...sbranati dai colleghi professionisti che vendevano le tue stesse cose.

Una tragedia...nascosta e mascherata perchè il mondo doveva capire che eri forte, solido economicamente e fiducioso.
Insomma vivevi di immagine riflessa...agli inizi ...e per l'inesperienza.

Un rappresentante con la 126? Questo ero io!
Si...dicevo mi sta arrivando la Volvo...tra qualche settimana mi arriva. (ma quando mai?)
La 126 era stata comprata con 800.000 lire di acconto e tante rate da 190.000 lire, me le ricordo ancora adesso..la Sava..i bollettini postali (attualizzato 400 euro di acconto e rate da 95 euro).

Ma i giorni passano e l'inesperienza si tramuta in carattere, esperienza, velocità mentale,scaltrezza,auotonomia a muoversi e nelle decisioni, capacità di trattare aziende e clienti, fisco e commercialisti, incassi e banche, tratte e cambiali, fatture, ordini, rimesse dirette...alla fine tiri fuori le cosiddette palle!

Torni da quei clienti che ti misero alla porta e che ti fecero piangere...e volere o volare, dovevano comprare anche un rotolo di carta lavamani da 11.000 lire..non me ne fregava niente, dovevano pagare dazio per il dolore che mi avevano arrecato.
I colleghii tutto cravatta e gel...un bluff...sbranati pure loro!

E la sera...quando l'auto punta verso casa o verso il solito triste locale che ti accudisce per una pizza o per il fatidico..."solo il secondo o solo il primo - grazie- ma...non ho fame (leggi non ho soldi)"..ti facevi un calcolo della vita e dicevi : sono in gamba, oggi ho venduto un milione di lire di merce, ne ho guadaganto 150.000 lire...ne ho spesi 20.000 lire..!

E cresceva un grande entusiasmo ma soprattutto un grande sentimento l'AUTOSTIMA.
Questo è il saper vendere...in sintesi.
Dico sempre a mia moglie che mio figlio deve fare il rappresentante per un anno altro che università...almeno si sveglia, anzi si svegliano sti quattro ragazzi mbriachi di comunicazione sterile, di telefonini, chat e fb..polemici e con l'autostima "sotto zero!"

Poi..c'è un poi...la vita mi offre un posto fisso...uno stipendio fisso ed una carriera.
Sono 25 anni che lavoro in questa azienda...ma non ho mai dimenticato quel mestiere e quella 126...e oggi rimpiango quell'aria di libertà, quell'aria di autostima, quella indipendenza e quell'amore (e odio) che avevo anche per me.

Si il mutuo...si la rata della macchina...si pure le ferie...ma mi manca altro.
E' il mio lavoro è molto ma molto dinamico, anche molto bello...ma il rappresentante "era nata cosa"

Torniamo sulla Terra...sai se ti offriranno un piccolo fisso e poi tanti guadagni "variabili"...già sai qualcosa ?

Oggi il problema è che la gente non cerca prodotti...sono i prodotti che cercano la gente...quindi valuta tutto...cuore e testa..portafoglio e sogni.
Monolocale...famiglia...spese..guadagni..saprai cosa fare.

E' vero che si ha anche scarsa fiducia del presente e del futuro e allora ai primi scricchiolii si ha l'impulso di cambiare..è l'incertezza che ci rende vulnerabili e a volte (direi spesso) nervosi.

E per la schiettezza che ho, e che mi rende antipatico, ti voglio dire che devi ricordarti che i sogni li fanno solo coloro che dormono, è questa la condizione per sognare quindi...occhio.

Ci va questo aforisma : ;)
Il modo migliore per predire il futuro è inventarlo"

Ho letto il tuo intervento con il sorriso :thumbup:

Proprio così.
D'accordissimo che i sogni si fanno a occhi chiusi..mentre sul "campo" bisogna averli molto aperti.
Ma il senso ero lo stesso che ho voluto dare io al mio topic: "Io, che non credo alle favole..".
I "no" rafforzano; i "no" motivano; i "no" rendono la vita reale e, perchè NO..i "no" riescono a farti apprezzare meglio anche rari SI ;)

Considera che esattamente fino al 2008 ero uno che alle 19 staccava il telefono di lavoro: squillava a tutte le ore.
Oggi lo tengo acceso 24/24 e ti garantisco che se il cliente giusto (inteso come affidabile) mi chiama a mezzanotte..gli rispondo :D
Ma evidentemente "quel cliente" va a nanna presto :(

L'incontro con questa concessionaria è stato strano. Non sapevo che cercassero nessuno; non esiste nessun annuncio; non avevo la più pallida idea chi fossero "fisicamente".
Ho mandato una candidatura spontanea, che iniziava più o meno così: "in questa fase di maturità lavorativa, vorrei finalmente vendere quel che più mi piace..".

Onestamente non so quale sarà l'epilogo. Ma so per certo che sarà comunque un'esperienza in più.
 
Ambuzia....che dire,auguri....io sono uno di quelli che una cosa cosi al buio non la farei mai,lasciare stipendio e lavoro cosi non me la sento proprio ( nonostante non abbia mutui in piedi ) anche se si trattasse di auto ,che mi farebbe vacillare non poco...in bocca al lupo..
 
pietrogambadilegno ha scritto:
tranquillo che adesso arriva lo sceriffo monostella.... forse si è distratto un attimo.
la vita del rappresentante è esattamente quella che hai vissuto
E io ho messo 5 stelle a tutti... ;)
 
A mio avviso, più che le parole scritte su un foglio di carta, ha colpito la "voglia di mettersi in gioco". quella di saper abbandonare una posizione sicura e di rischiare. Sono cose che capiteranno anche nella nuova professione di venditore.
Io ci ho lavorato in concessionaria e ti assicuro che "vendere" non è stare in un ufficio in giacca e cravatta. Dovevo essere vestito così, ma anche essere capace di indossare la tuta da lavoro ed aiutare in officina, andare a lavare le auto, lucidarle. Non era come lavorare in ufficio oppure al supermercato. Dovevi riuscire a farti dare fiducia dal cliente, che veniva più volte prima di decidere se acquistare o meno l'auto. Ma la cosa più difficile era quella di saper ascoltare il cliente e capire cosa vuole che gli sia detto e fatto. a me non era permesso di fare nessun errore o di non eseguire perfettamente quello che mi si diceva di fare. Se un auto non era perfettamente pulita, me la facevano rilavare. se un vetro non era perfettamente pulito (guardavano in controluce), dovevo pulirli di nuovo tutti. Gestivo anche i rifiuti e quindi anche il registro dei rifiuti pericolosi. Il mio principale veniva più volte a verificare con il metro se la superficie delle batterie esauste coincideva con quello riportato nel registro (al cm). Ovvero quello che lui trovava nei vari contenitori in quel momento, doveva risultare nel registro. Doveva essere scaricato tutto in tempo reale e contestaulmente a quello che l'officina stava facendo. Ogni penna che utilizzavo doveva avere il nome della Casa, dovevo indossare i giacconi previsti dalla Casa.
La soddisfazione ce l'hai quando la gente ti fa capire che di te si fida e ti saluta per strada anche a distanza di anni.
L'unica cosa che mi sento di raccomandare è quella di dire sempre la verità e di non nascondere nulla ai clienti. Se ne accorgono ed è la cosa più brutta che potresti fare: perdi la fiducia degli altri.
 
ezechiele88 ha scritto:
A mio avviso, più che le parole scritte su un foglio di carta, ha colpito la "voglia di mettersi in gioco". quella di saper abbandonare una posizione sicura e di rischiare. Sono cose che capiteranno anche nella nuova professione di venditore.
Io ci ho lavorato in concessionaria e ti assicuro che "vendere" non è stare in un ufficio in giacca e cravatta. Dovevo essere vestito così, ma anche essere capace di indossare la tuta da lavoro ed aiutare in officina, andare a lavare le auto, lucidarle. Non era come lavorare in ufficio oppure al supermercato. Dovevi riuscire a farti dare fiducia dal cliente, che veniva più volte prima di decidere se acquistare o meno l'auto. Ma la cosa più difficile era quella di saper ascoltare il cliente e capire cosa vuole che gli sia detto e fatto. a me non era permesso di fare nessun errore o di non eseguire perfettamente quello che mi si diceva di fare. Se un auto non era perfettamente pulita, me la facevano rilavare. se un vetro non era perfettamente pulito (guardavano in controluce), dovevo pulirli di nuovo tutti. Gestivo anche i rifiuti e quindi anche il registro dei rifiuti pericolosi. Il mio principale veniva più volte a verificare con il metro se la superficie delle batterie esauste coincideva con quello riportato nel registro (al cm). Ovvero quello che lui trovava nei vari contenitori in quel momento, doveva risultare nel registro. Doveva essere scaricato tutto in tempo reale e contestaulmente a quello che l'officina stava facendo. Ogni penna che utilizzavo doveva avere il nome della Casa, dovevo indossare i giacconi previsti dalla Casa.
La soddisfazione ce l'hai quando la gente ti fa capire che di te si fida e ti saluta per strada anche a distanza di anni.
L'unica cosa che mi sento di raccomandare è quella di dire sempre la verità e di non nascondere nulla ai clienti. Se ne accorgono ed è la cosa più brutta che potresti fare: perdi la fiducia degli altri.
Magari lavorassero tutti così
 
.."Facciamo così..se tra due settimane la cosa andrà in porto, aggiungerò due pistoni a quei 4"..

Vorrei che si notasse il mio avatar..ci son volute un po più di due settimane, ma il momento è arrivato :D

Da martedì inizia una nuova avventura. Non so come sarà, ne come andrà a finire, ma finalmente si aprirà un capitolo lavorativo della mia vita intitolato: "Lo volevo, ci speravo..avrò l'opportunità di provarci".
 
Ambuzia ha scritto:
.."Facciamo così..se tra due settimane la cosa andrà in porto, aggiungerò due pistoni a quei 4"..

Vorrei che si notasse il mio avatar..ci son volute un po più di due settimane, ma il momento è arrivato :D

Da martedì inizia una nuova avventura. Non so come sarà, ne come andrà a finire, ma finalmente si aprirà un capitolo lavorativo della mia vita intitolato: "Lo volevo, ci speravo..avrò l'opportunità di provarci".

Splendido! In bocca al lupo e tienici aggiornati ;-)
 
a_gricolo ha scritto:
Ambuzia ha scritto:
.."Facciamo così..se tra due settimane la cosa andrà in porto, aggiungerò due pistoni a quei 4"..

Vorrei che si notasse il mio avatar..ci son volute un po più di due settimane, ma il momento è arrivato :D

Da martedì inizia una nuova avventura. Non so come sarà, ne come andrà a finire, ma finalmente si aprirà un capitolo lavorativo della mia vita intitolato: "Lo volevo, ci speravo..avrò l'opportunità di provarci".

Splendido! In bocca al lupo e tienici aggiornati ;-)

Crepi il lupo..grazie ;)
Naturalmente non inizierò dal salone Porsche, ma da quello Volkswagen o Renault (hanno i 3 marchi).
Ma son comunque contento..ci sono, sono lì!

E tra l'altro è una vitaccia..aperti sabato mattina..spesso porte aprte domenicali.. ma l'ho voluto e se non ci provassi, resterei con lo scrupolo a vita.
 
Ambuzia ha scritto:
.."Facciamo così..se tra due settimane la cosa andrà in porto, aggiungerò due pistoni a quei 4"..

Vorrei che si notasse il mio avatar..ci son volute un po più di due settimane, ma il momento è arrivato :D

Da martedì inizia una nuova avventura. Non so come sarà, ne come andrà a finire, ma finalmente si aprirà un capitolo lavorativo della mia vita intitolato: "Lo volevo, ci speravo..avrò l'opportunità di provarci".

rinnovo il:
" In bocca al lupo " di qualche tempo fa.....
Anzi, aggiungo un locale:
" In culo alla balena " ;)
 
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