<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> intervista di Marchionne al Corriere della Sera | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

intervista di Marchionne al Corriere della Sera

Ma scusate una domanda : L'affermazione "o si esporta negli USA" ecc. ecc. che valore ha con la dovizia di fabbriche che ha Chrysler in USA e Messico ? Ma se persino per uno "Scatolotto" (Intendo per le dimensioni) come la 500 si è preso la briga di fare la linea in Messico motori compresi ..... come se convenisse per 20-30.000 auto anno. Piano piano delocalizza tutto e poi via .... tanto la "proprieta" manco c'è ..
 
modus72 ha scritto:
valvonauta_distratto ha scritto:
Perché cosa avrebbero che non va le 75 e le 164 3.000???
Stai chiedendo i motivi per cui la 75 Milano è rimasta a listino USA dall'86 all'89 e la 164 qualcuno in più?
Andrebbero chiesti a chi ha ritenuto opportuno cessarne l'esportazione, molto probabilmente le loro caratteristiche non le rendevano adatte e/o competitive in quel mercato.
O la fiat porto fuori le balle dal mercato usa.... ah gia è vero... loro andavano in giro con motori 12 cilindri 8000cc con potenza specifica da cinquantino e consumi da petroliera. Chi sa come mai ci sono tutt'oggi molti profili e utenti di vari forum americano che ancora conservano le vecchie alfa.
 
Corazon Habanero ha scritto:
Maxetto ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
Maxetto ha scritto:
"Lui - precisa la Fornero - rompe gli schemi a volte in maniera fin troppo decisa, ma ha anticipato i tempi" Parlando di Marchionne. ;)
"Marchionne e' uno che rompe gli schemi, a volte in maniera anche troppo decisa. Il tema che pone e' reale: vogliamo che l'Italia rimanga una delle grandi nazioni produttrici di auto? Lui afferma che senza una nuova organizzazione del lavoro non e' possibile. Come ministro del Lavoro, devo vigilare che la flessibilita' non contenga elementi di discriminazione. Un esempio relativo alle donne, che voglio verificare: tra le assenze ingiustificate non puo' figurare l'assenza per maternita', non la si puo' penalizzare".
Per essere precisi ha detto questo. ;)

avete fonti diverse?
Evidentemente si. Io l'ho presa da qui:
http://www.quattroruote.it/notizie/...accordi-in-vista-in-russia?comeFrom=forum_QRT
Le mie sono queste:
http://www.repubblica.it/economia/2012/02/27/news/intervista_fornero-30559974/

http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/mf-dow-jones/italia-dettaglio.html?newsId=960256&lang=it

http://finanza.tgcom24.mediaset.it/news/dettaglio_news.asp?id=201202270858431836&chkAgenzie=PMFNW

Uhm... a quanto pare qualcuno ha pasticciato con i virgolettati. Poi mi dicono che la stampa di settore non è mai stata oggetto di cause milionarie. Ma va?
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
Maxetto ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
Maxetto ha scritto:
"Lui - precisa la Fornero - rompe gli schemi a volte in maniera fin troppo decisa, ma ha anticipato i tempi" Parlando di Marchionne. ;)
"Marchionne e' uno che rompe gli schemi, a volte in maniera anche troppo decisa. Il tema che pone e' reale: vogliamo che l'Italia rimanga una delle grandi nazioni produttrici di auto? Lui afferma che senza una nuova organizzazione del lavoro non e' possibile. Come ministro del Lavoro, devo vigilare che la flessibilita' non contenga elementi di discriminazione. Un esempio relativo alle donne, che voglio verificare: tra le assenze ingiustificate non puo' figurare l'assenza per maternita', non la si puo' penalizzare".
Per essere precisi ha detto questo. ;)

avete fonti diverse?
Evidentemente si. Io l'ho presa da qui:
http://www.quattroruote.it/notizie/...accordi-in-vista-in-russia?comeFrom=forum_QRT
Le mie sono queste:
http://www.repubblica.it/economia/2012/02/27/news/intervista_fornero-30559974/

http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/mf-dow-jones/italia-dettaglio.html?newsId=960256&lang=it

http://finanza.tgcom24.mediaset.it/news/dettaglio_news.asp?id=201202270858431836&chkAgenzie=PMFNW

Uhm... a quanto pare qualcuno ha pasticciato con i virgolettati. Poi mi dicono che la stampa di settore non è mai stata oggetto di cause milionarie. Ma va?
Ti riferisci a QR? Vedi che non è bello accusare chi ci ospita.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
la Mito tecnicamente è già un morto che cammina: quattro anni suonati, e nonostante sia ormai uscita da tutte le classifiche di vendita, non riceverà mai un restyling, nè tantomeno le cinque porte..

Ohhhh che frasona!!
ed io che non me ne sono nemmeno accorto!!
Ecco che cosa sono quello cose rosse, nere che vedo sulle strade con il doppio faro!!
saluti zanza
 
modus72 ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
A maggior ragione quindi, si ricordano tutta un' altra Alfa rispetto a noi. Non perchè si piangano meno addosso rispetto a noi, ma perchè si sono persi trent'anni di storia non proprio edificante.
.
Che poi sarei curioso di vedere e capire quanti e chi si "ricordi" dell'Alfa... Negli anni 70-80 c'erano ancora le reminiscenze dei successi sportivi e soprattutto c'erano gli italoamericani emigrati (o la prima generazione nata da loro) che ancora teneva un certo legame con l'Italia e quindi con i suoi prodotti... Adesso ad Alfa cosa rimane, negli USA, come appiglio? Promozione data dalle corse recenti zero, possibili acquirenti da little Italy sicuramente diminuiti... C'è, sicuramente, un sentimento di "gratitudine verso Marchionne per quello che gli ha fatto con Chrysler, bisogna vedere se basterà... Questo, ovviamente, a meno che non gli venga messa sul piatto l'"ALFA" con la A maiuscola che li attiri talmente da risultare irresistibile...

Sai benissimo che non è questo il problema: il problema è uno e uno solo, si chiama "credibilità"; quella che le solite armate crucche, si sono costruite attraverso i decenni a suon di modelli e di contenuti. Dalla serie 3 alla Passat...
E questo lo so sa, anche "Marchioman". Se dai tempi di Hoffman, si fosse introdotta una gamma e costruita una reputazione, oggi gli USA, sarebbero potuti essere il nostro secondo-terzo mercato, quindi soldini,quindi ricerca etc etc. Come fanno BMW,Audi ,Volks et etc.
Oggi partire laggiù, da basi tipo Chrysler, per modelli "popolari-premium",sarebbe già una scelta persa in partenza. Magari qua questi ibridi, potrebbero essere percepiti diversamente e venduti. Laggiù solo modelli esclusivi (8c o giù di lì ma anche una 4c )potrebbero avere un loro perchè....ad oggi.... 8)
 
Piccolo aneddoto per quello che vale: Oggi un commerciale inglese (Settore automazione) mi parlava delle difficoltà di vendita con la concorrenza tedesca ... e alla fine conclude per rimarcare quello che mi diceva ... E' come comprare un Alfa Romeo ed un Audi .... l'Alfa è piu' piacevole, capisci che c'è qualcosa di estroso e geniale ... ma ha bisogno di qualche visita in piu' dal meccanico ... AUDI è meno divertente piu' impersonale ma non ha quasi mai problemi ....... Questo è il Marchio visto da un Inglese... 2 ore fa ...
 
valvonauta_distratto ha scritto:
modus72 ha scritto:
valvonauta_distratto ha scritto:
Perché cosa avrebbero che non va le 75 e le 164 3.000???
Stai chiedendo i motivi per cui la 75 Milano è rimasta a listino USA dall'86 all'89 e la 164 qualcuno in più?
Andrebbero chiesti a chi ha ritenuto opportuno cessarne l'esportazione, molto probabilmente le loro caratteristiche non le rendevano adatte e/o competitive in quel mercato.
O la fiat porto fuori le balle dal mercato usa.... ah gia è vero... loro andavano in giro con motori 12 cilindri 8000cc con potenza specifica da cinquantino e consumi da petroliera. Chi sa come mai ci sono tutt'oggi molti profili e utenti di vari forum americano che ancora conservano le vecchie alfa.

Con tutto quello che si può pensare sui dirigenti Fiat di allora, e anche considerando i sentimenti dei vecchi alfisti nei confronti del Lingotto, è dura arrivare a pensare che la 75 Milano sia stata ritirata dal mercato statunitense nonostante il notevole successo commerciale che avrebbe ottenuto, condito ovviamente da lauti guadagni per il produttore. Mi vien molto difficile pensare che l'operazione fosse in attivo e che abbiano quindi rinunciato a dei guadagni... Per quanto riguarda poi il discorso degli account statunitensi, si tratta ovviamente di appassionati, numericamente sempre ininflluenti per i destini commerciali di un marchio non di estrema nicchia. Ne ha Alfa in America come in Italia abbiamo i Corvette e Camaro club, con tanto di importazioni parallele e forum e via dicendo ma non per questo si può dire che la Corvette in Italia sia stata un successo commerciale, considerando le vendite delle concorrenti tipo Porsche e via dicendo...
Sempre riguardo al mondo degli appassionati e dei tifosi, ritengo illuminante un articolo letto da poco sul Corriere e di cui riporto uno stralcio... Sarebbe sul calcio, ma al posto delle XXX potremmo sostituire qualsiasi altra cosa, auto comprese....

Nel xxxxxx abbiamo trasferito alcuni meccanismi psicologici collettivi: tra questi, il tribalismo fazioso. L'eccitazione e la rassicurazione della tribù sono piaceri superiori a quello dell'obiettività e dell'onestà intellettuale. Noi tifosi siamo contradaioli senza cavalli e senza traguardi: la nostra corsa non finisce mai. C'è un aspetto romantico, nel tifo xxxxxxxxx, che ha prodotto molti bei ricordi, tante buone amicizie e qualche bella pagina. Finché gli occhi, la testa e il cuore vedono e dicono le stesse cose, va tutto bene. Ma quando gli occhi e la testa sono obbligati a smentire il cuore, vengono zittiti. In materia di xxxxxx, conta la fede. Che, come insegna la storia recente del mondo, non intende sentire ragioni. C'è addirittura un orgoglio intellettuale nel negare l'evidenza con eleganza. È lo stesso orgoglio che rende piacevoli certe vigilie al xxxxxxx o certe serate al bar; e ha guidato la vita di tanti militanti. Trovare un modo di dar ragione alla propria parte anche quando ha torto! Questa è la sfida.
 
modus72 ha scritto:
valvonauta_distratto ha scritto:
modus72 ha scritto:
valvonauta_distratto ha scritto:
Perché cosa avrebbero che non va le 75 e le 164 3.000???
Stai chiedendo i motivi per cui la 75 Milano è rimasta a listino USA dall'86 all'89 e la 164 qualcuno in più?
Andrebbero chiesti a chi ha ritenuto opportuno cessarne l'esportazione, molto probabilmente le loro caratteristiche non le rendevano adatte e/o competitive in quel mercato.
O la fiat porto fuori le balle dal mercato usa.... ah gia è vero... loro andavano in giro con motori 12 cilindri 8000cc con potenza specifica da cinquantino e consumi da petroliera. Chi sa come mai ci sono tutt'oggi molti profili e utenti di vari forum americano che ancora conservano le vecchie alfa.

Con tutto quello che si può pensare sui dirigenti Fiat di allora, e anche considerando i sentimenti dei vecchi alfisti nei confronti del Lingotto, è dura arrivare a pensare che la 75 Milano sia stata ritirata dal mercato statunitense nonostante il notevole successo commerciale che avrebbe ottenuto, condito ovviamente da lauti guadagni per il produttore. Mi vien molto difficile pensare che l'operazione fosse in attivo e che abbiano quindi rinunciato a dei guadagni... Per quanto riguarda poi il discorso degli account statunitensi, si tratta ovviamente di appassionati, numericamente sempre ininflluenti per i destini commerciali di un marchio non di estrema nicchia. Ne ha Alfa in America come in Italia abbiamo i Corvette e Camaro club, con tanto di importazioni parallele e forum e via dicendo ma non per questo si può dire che la Corvette in Italia sia stata un successo commerciale, considerando le vendite delle concorrenti tipo Porsche e via dicendo...
Sempre riguardo al mondo degli appassionati e dei tifosi, ritengo illuminante un articolo letto da poco sul Corriere e di cui riporto uno stralcio... Sarebbe sul calcio, ma al posto delle XXX potremmo sostituire qualsiasi altra cosa, auto comprese....

Nel xxxxxx abbiamo trasferito alcuni meccanismi psicologici collettivi: tra questi, il tribalismo fazioso. L'eccitazione e la rassicurazione della tribù sono piaceri superiori a quello dell'obiettività e dell'onestà intellettuale. Noi tifosi siamo contradaioli senza cavalli e senza traguardi: la nostra corsa non finisce mai. C'è un aspetto romantico, nel tifo xxxxxxxxx, che ha prodotto molti bei ricordi, tante buone amicizie e qualche bella pagina. Finché gli occhi, la testa e il cuore vedono e dicono le stesse cose, va tutto bene. Ma quando gli occhi e la testa sono obbligati a smentire il cuore, vengono zittiti. In materia di xxxxxx, conta la fede. Che, come insegna la storia recente del mondo, non intende sentire ragioni. C'è addirittura un orgoglio intellettuale nel negare l'evidenza con eleganza. È lo stesso orgoglio che rende piacevoli certe vigilie al xxxxxxx o certe serate al bar; e ha guidato la vita di tanti militanti. Trovare un modo di dar ragione alla propria parte anche quando ha torto! Questa è la sfida.
Ciao Modus.
In effetti, le vendite non erano eclatanti.
Ho trovato quest'articolo che mi sembra abbastanza indicativo sia chiarire quali fossero i numeri e quale invece doveva essere la strategia poi abbandonata.
Contemporaneamente al lancio sul mercato della Alfa ' 75 la casa di Arese ha reso noti i dati che riguardano le vendite negli Stati Uniti. L' azienda milanese, infatti, è assieme a Ferrari e Maserati l' unica impresa automobilistica italiana che ha mantenuto una testa di ponte negli Usa. A maggio l' Alfa Romeo ha registrato un incremento delle immatricolazioni negli Stati Uniti, pari al 74 per cento. Il risultato ha accentuato l' andamento positivo delle vendite sulla piazza americana. Una tendenza che dura già da oltre due anni. Nel 1983, infatti, sono state vendute 2 mila 825 unità salite a 3 mila 790 nel 1984. Inoltre nei primi cinque mesi di quest' anno l' Alfa Romeo Usa è riuscita a vendere 2 mila 127 vetture con un incremento del 55 per cento sullo stesso periodo dell' anno scorso. Il mercato americano è sempre più importante nella strategia dell' Alfa Romeo. Il rapporto di cambio fra lira e dollaro rende gli Stati Uniti particolarmente remunerativi per la vendita di auto europee. Recenti studi di mercato condotti dalla azienda milanese hanno inoltre dimostrato che lo spazio dell' Alfa è destinato a crescere (Archivio La Repubblica).
Evidentemente, la Fiat non ci ha creduto. D'altronde la strategia del gruppo era finalizzata alla diversificazione piuttosto che all'impegno totale nel settore auto. Rimanere negli Usa avrebbe significato investire un sacco di quattrini che, invece erano già destinati ad altro.
 
modus72 ha scritto:
valvonauta_distratto ha scritto:
modus72 ha scritto:
valvonauta_distratto ha scritto:
Perché cosa avrebbero che non va le 75 e le 164 3.000???
Stai chiedendo i motivi per cui la 75 Milano è rimasta a listino USA dall'86 all'89 e la 164 qualcuno in più?
Andrebbero chiesti a chi ha ritenuto opportuno cessarne l'esportazione, molto probabilmente le loro caratteristiche non le rendevano adatte e/o competitive in quel mercato.
O la fiat porto fuori le balle dal mercato usa.... ah gia è vero... loro andavano in giro con motori 12 cilindri 8000cc con potenza specifica da cinquantino e consumi da petroliera. Chi sa come mai ci sono tutt'oggi molti profili e utenti di vari forum americano che ancora conservano le vecchie alfa.

Con tutto quello che si può pensare sui dirigenti Fiat di allora, e anche considerando i sentimenti dei vecchi alfisti nei confronti del Lingotto, è dura arrivare a pensare che la 75 Milano sia stata ritirata dal mercato statunitense nonostante il notevole successo commerciale che avrebbe ottenuto, condito ovviamente da lauti guadagni per il produttore. Mi vien molto difficile pensare che l'operazione fosse in attivo e che abbiano quindi rinunciato a dei guadagni... Per quanto riguarda poi il discorso degli account statunitensi, si tratta ovviamente di appassionati, numericamente sempre ininflluenti per i destini commerciali di un marchio non di estrema nicchia. Ne ha Alfa in America come in Italia abbiamo i Corvette e Camaro club, con tanto di importazioni parallele e forum e via dicendo ma non per questo si può dire che la Corvette in Italia sia stata un successo commerciale, considerando le vendite delle concorrenti tipo Porsche e via dicendo...
Sempre riguardo al mondo degli appassionati e dei tifosi, ritengo illuminante un articolo letto da poco sul Corriere e di cui riporto uno stralcio... Sarebbe sul calcio, ma al posto delle XXX potremmo sostituire qualsiasi altra cosa, auto comprese....

Nel xxxxxx abbiamo trasferito alcuni meccanismi psicologici collettivi: tra questi, il tribalismo fazioso. L'eccitazione e la rassicurazione della tribù sono piaceri superiori a quello dell'obiettività e dell'onestà intellettuale. Noi tifosi siamo contradaioli senza cavalli e senza traguardi: la nostra corsa non finisce mai. C'è un aspetto romantico, nel tifo xxxxxxxxx, che ha prodotto molti bei ricordi, tante buone amicizie e qualche bella pagina. Finché gli occhi, la testa e il cuore vedono e dicono le stesse cose, va tutto bene. Ma quando gli occhi e la testa sono obbligati a smentire il cuore, vengono zittiti. In materia di xxxxxx, conta la fede. Che, come insegna la storia recente del mondo, non intende sentire ragioni. C'è addirittura un orgoglio intellettuale nel negare l'evidenza con eleganza. È lo stesso orgoglio che rende piacevoli certe vigilie al xxxxxxx o certe serate al bar; e ha guidato la vita di tanti militanti. Trovare un modo di dar ragione alla propria parte anche quando ha torto! Questa è la sfida.
Quindi a parer tuo io cosa dovrei fare? Dare via a qualche miope collione le mie sierra ed alfa e rinunciare ad un ulteriore alfa perché oggi a costruirle non farebbero profitto e quindi pigliare una vettura che non appena ci monto mi vien subito voglia di scendere tipo il doblò e derivati?
Poi come se alla fiat non abbiano mai ragionato col cervello al posto del c... compiendo manovre totalmente opposte ai suoi concorrenti ed i risultati son sotto gli occhi di tutti... persino mio padre, fiattaro ed ultranazionalista da sempre si è scocciato e molto difficilmente tornerà sui suoi passi.
 
Corazon Habanero ha scritto:
modus72 ha scritto:
valvonauta_distratto ha scritto:
modus72 ha scritto:
valvonauta_distratto ha scritto:
Perché cosa avrebbero che non va le 75 e le 164 3.000???
Stai chiedendo i motivi per cui la 75 Milano è rimasta a listino USA dall'86 all'89 e la 164 qualcuno in più?
Andrebbero chiesti a chi ha ritenuto opportuno cessarne l'esportazione, molto probabilmente le loro caratteristiche non le rendevano adatte e/o competitive in quel mercato.
O la fiat porto fuori le balle dal mercato usa.... ah gia è vero... loro andavano in giro con motori 12 cilindri 8000cc con potenza specifica da cinquantino e consumi da petroliera. Chi sa come mai ci sono tutt'oggi molti profili e utenti di vari forum americano che ancora conservano le vecchie alfa.

Con tutto quello che si può pensare sui dirigenti Fiat di allora, e anche considerando i sentimenti dei vecchi alfisti nei confronti del Lingotto, è dura arrivare a pensare che la 75 Milano sia stata ritirata dal mercato statunitense nonostante il notevole successo commerciale che avrebbe ottenuto, condito ovviamente da lauti guadagni per il produttore. Mi vien molto difficile pensare che l'operazione fosse in attivo e che abbiano quindi rinunciato a dei guadagni... Per quanto riguarda poi il discorso degli account statunitensi, si tratta ovviamente di appassionati, numericamente sempre ininflluenti per i destini commerciali di un marchio non di estrema nicchia. Ne ha Alfa in America come in Italia abbiamo i Corvette e Camaro club, con tanto di importazioni parallele e forum e via dicendo ma non per questo si può dire che la Corvette in Italia sia stata un successo commerciale, considerando le vendite delle concorrenti tipo Porsche e via dicendo...
Sempre riguardo al mondo degli appassionati e dei tifosi, ritengo illuminante un articolo letto da poco sul Corriere e di cui riporto uno stralcio... Sarebbe sul calcio, ma al posto delle XXX potremmo sostituire qualsiasi altra cosa, auto comprese....

Nel xxxxxx abbiamo trasferito alcuni meccanismi psicologici collettivi: tra questi, il tribalismo fazioso. L'eccitazione e la rassicurazione della tribù sono piaceri superiori a quello dell'obiettività e dell'onestà intellettuale. Noi tifosi siamo contradaioli senza cavalli e senza traguardi: la nostra corsa non finisce mai. C'è un aspetto romantico, nel tifo xxxxxxxxx, che ha prodotto molti bei ricordi, tante buone amicizie e qualche bella pagina. Finché gli occhi, la testa e il cuore vedono e dicono le stesse cose, va tutto bene. Ma quando gli occhi e la testa sono obbligati a smentire il cuore, vengono zittiti. In materia di xxxxxx, conta la fede. Che, come insegna la storia recente del mondo, non intende sentire ragioni. C'è addirittura un orgoglio intellettuale nel negare l'evidenza con eleganza. È lo stesso orgoglio che rende piacevoli certe vigilie al xxxxxxx o certe serate al bar; e ha guidato la vita di tanti militanti. Trovare un modo di dar ragione alla propria parte anche quando ha torto! Questa è la sfida.
Ciao Modus.
In effetti, le vendite non erano eclatanti.
Ho trovato quest'articolo che mi sembra abbastanza indicativo sia chiarire quali fossero i numeri e quale invece doveva essere la strategia poi abbandonata.
Contemporaneamente al lancio sul mercato della Alfa ' 75 la casa di Arese ha reso noti i dati che riguardano le vendite negli Stati Uniti. L' azienda milanese, infatti, è assieme a Ferrari e Maserati l' unica impresa automobilistica italiana che ha mantenuto una testa di ponte negli Usa. A maggio l' Alfa Romeo ha registrato un incremento delle immatricolazioni negli Stati Uniti, pari al 74 per cento. Il risultato ha accentuato l' andamento positivo delle vendite sulla piazza americana. Una tendenza che dura già da oltre due anni. Nel 1983, infatti, sono state vendute 2 mila 825 unità salite a 3 mila 790 nel 1984. Inoltre nei primi cinque mesi di quest' anno l' Alfa Romeo Usa è riuscita a vendere 2 mila 127 vetture con un incremento del 55 per cento sullo stesso periodo dell' anno scorso. Il mercato americano è sempre più importante nella strategia dell' Alfa Romeo. Il rapporto di cambio fra lira e dollaro rende gli Stati Uniti particolarmente remunerativi per la vendita di auto europee. Recenti studi di mercato condotti dalla azienda milanese hanno inoltre dimostrato che lo spazio dell' Alfa è destinato a crescere (Archivio La Repubblica).
Evidentemente, la Fiat non ci ha creduto. D'altronde la strategia del gruppo era finalizzata alla diversificazione piuttosto che all'impegno totale nel settore auto. Rimanere negli Usa avrebbe significato investire un sacco di quattrini che, invece erano già destinati ad altro.
Appunto, tirchiacci spilorci avevano un mercato aperto davanti dove c'erano degli estimatori e la fiat poteva provare a fare prodotti qualitativamente migliori e adeguati anche per gli usa.. ora avrebbero avuto una bella fetta della torta.
Ma come dice montezemolo, lo stndard della fiat sono la panda e la punto quindi....
 
Corazon Habanero ha scritto:
Ciao Modus.
In effetti, le vendite non erano eclatanti.
Ho trovato quest'articolo che mi sembra abbastanza indicativo sia chiarire quali fossero i numeri e quale invece doveva essere la strategia poi abbandonata.
Contemporaneamente al lancio sul mercato della Alfa ' 75 la casa di Arese ha reso noti i dati che riguardano le vendite negli Stati Uniti. L' azienda milanese, infatti, è assieme a Ferrari e Maserati l' unica impresa automobilistica italiana che ha mantenuto una testa di ponte negli Usa. A maggio l' Alfa Romeo ha registrato un incremento delle immatricolazioni negli Stati Uniti, pari al 74 per cento. Il risultato ha accentuato l' andamento positivo delle vendite sulla piazza americana. Una tendenza che dura già da oltre due anni. Nel 1983, infatti, sono state vendute 2 mila 825 unità salite a 3 mila 790 nel 1984. Inoltre nei primi cinque mesi di quest' anno l' Alfa Romeo Usa è riuscita a vendere 2 mila 127 vetture con un incremento del 55 per cento sullo stesso periodo dell' anno scorso. Il mercato americano è sempre più importante nella strategia dell' Alfa Romeo. Il rapporto di cambio fra lira e dollaro rende gli Stati Uniti particolarmente remunerativi per la vendita di auto europee. Recenti studi di mercato condotti dalla azienda milanese hanno inoltre dimostrato che lo spazio dell' Alfa è destinato a crescere (Archivio La Repubblica).
Evidentemente, la Fiat non ci ha creduto. D'altronde la strategia del gruppo era finalizzata alla diversificazione piuttosto che all'impegno totale nel settore auto. Rimanere negli Usa avrebbe significato investire un sacco di quattrini che, invece erano già destinati ad altro.

Pardon, stiamo parlando di meno di 5000 pezzi all'anno... In un mercato di quanti pezzi? Che remuneratività può avere l'esportazione di quei volumi, considerando la necessità di garantire l'assistenza, ricambi e quant'altro? Di auto di fascia media?
 
valvonauta_distratto ha scritto:
Quindi a parer tuo io cosa dovrei fare? Dare via a qualche miope collione le mie sierra ed alfa e rinunciare ad un ulteriore alfa perché oggi a costruirle non farebbero profitto e quindi pigliare una vettura che non appena ci monto mi vien subito voglia di scendere tipo il doblò e derivati?
Poi come se alla fiat non abbiano mai ragionato col cervello al posto del c... compiendo manovre totalmente opposte ai suoi concorrenti ed i risultati son sotto gli occhi di tutti... persino mio padre, fiattaro ed ultranazionalista da sempre si è scocciato e molto difficilmente tornerà sui suoi passi.

Ti tieni ben strette le tue Alfa e le Sierra, e ci mancherebbe pure... Ma una volta preso atto (e qui non mi si venga a raccontare che non è chiaro e che ci sono ancora speranze...) che Alfa come le tue non ne verranno fatte mai più per tutta una serie di motivi, alcuni opinabili ed altri ben meno, te la metti via... basta, game over, finita la festa... ed è inutile stare a inveire contro il barista della nuova gestione se questo ha deciso di non tenere più in vetrina il whisky che a te piaceva tanto ma che vendeva solo a te e a pochi altri... questo te lo dico davvero senza astio e volontà di sfottere, perchè credimi anche a me piacerebbe che le Alfa vecchio stampo vedessero nuovamente la luce nella loro riedizione moderna e al passo con i tempi... ma non è evidentemente più possibile...
 
modus72 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
Ciao Modus.
In effetti, le vendite non erano eclatanti.
Ho trovato quest'articolo che mi sembra abbastanza indicativo sia chiarire quali fossero i numeri e quale invece doveva essere la strategia poi abbandonata.
Contemporaneamente al lancio sul mercato della Alfa ' 75 la casa di Arese ha reso noti i dati che riguardano le vendite negli Stati Uniti. L' azienda milanese, infatti, è assieme a Ferrari e Maserati l' unica impresa automobilistica italiana che ha mantenuto una testa di ponte negli Usa. A maggio l' Alfa Romeo ha registrato un incremento delle immatricolazioni negli Stati Uniti, pari al 74 per cento. Il risultato ha accentuato l' andamento positivo delle vendite sulla piazza americana. Una tendenza che dura già da oltre due anni. Nel 1983, infatti, sono state vendute 2 mila 825 unità salite a 3 mila 790 nel 1984. Inoltre nei primi cinque mesi di quest' anno l' Alfa Romeo Usa è riuscita a vendere 2 mila 127 vetture con un incremento del 55 per cento sullo stesso periodo dell' anno scorso. Il mercato americano è sempre più importante nella strategia dell' Alfa Romeo. Il rapporto di cambio fra lira e dollaro rende gli Stati Uniti particolarmente remunerativi per la vendita di auto europee. Recenti studi di mercato condotti dalla azienda milanese hanno inoltre dimostrato che lo spazio dell' Alfa è destinato a crescere (Archivio La Repubblica).
Evidentemente, la Fiat non ci ha creduto. D'altronde la strategia del gruppo era finalizzata alla diversificazione piuttosto che all'impegno totale nel settore auto. Rimanere negli Usa avrebbe significato investire un sacco di quattrini che, invece erano già destinati ad altro.

Pardon, stiamo parlando di meno di 5000 pezzi all'anno... In un mercato di quanti pezzi? Che remuneratività può avere l'esportazione di quei volumi, considerando la necessità di garantire l'assistenza, ricambi e quant'altro? Di auto di fascia media?
Infatti ho premesso che i numeri erano poco significativi (se vuoi posso dire insignificanti...non c'è problema :D ). Ho voluto portare dei dati per alimentare la discussione.
A mio avviso si poteva insistere (non solo con Alfa). Mi pare si arrivò a circa 10.000 vetture vendute all'anno. Chiaro che non erano remunerativi. Anzi certamente le perdite saranno state rilevanti. Ma si è mai visto un produttore abbandonare il mercato con i numeri in ascesa? Non mi pare.
Ripeto, in quel periodo si pensò ad un parziale disimpegno dal settore auto. La scelta venne da sé. Forse un altro costruttore avrebbe insistito.
 
modus72 ha scritto:
valvonauta_distratto ha scritto:
Quindi a parer tuo io cosa dovrei fare? Dare via a qualche miope collione le mie sierra ed alfa e rinunciare ad un ulteriore alfa perché oggi a costruirle non farebbero profitto e quindi pigliare una vettura che non appena ci monto mi vien subito voglia di scendere tipo il doblò e derivati?
Poi come se alla fiat non abbiano mai ragionato col cervello al posto del c... compiendo manovre totalmente opposte ai suoi concorrenti ed i risultati son sotto gli occhi di tutti... persino mio padre, fiattaro ed ultranazionalista da sempre si è scocciato e molto difficilmente tornerà sui suoi passi.

Ti tieni ben strette le tue Alfa e le Sierra, e ci mancherebbe pure... Ma una volta preso atto (e qui non mi si venga a raccontare che non è chiaro e che ci sono ancora speranze...) che Alfa come le tue non ne verranno fatte mai più per tutta una serie di motivi, alcuni opinabili ed altri ben meno, te la metti via... basta, game over, finita la festa... ed è inutile stare a inveire contro il barista della nuova gestione se questo ha deciso di non tenere più in vetrina il whisky che a te piaceva tanto ma che vendeva solo a te e a pochi altri... questo te lo dico davvero senza astio e volontà di sfottere, perchè credimi anche a me piacerebbe che le Alfa vecchio stampo vedessero nuovamente la luce nella loro riedizione moderna e al passo con i tempi... ma non è evidentemente più possibile...
A me basterebbe anche meno... parafrasandoti: se mi piacesse il bar mi basterebbe un whisky superiore anziché il mio preferito.
 
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