<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Industria automobilistica italiana rispetto a quella tedesca. Perché un simile disastro ? | Page 10 | Il Forum di Quattroruote

Industria automobilistica italiana rispetto a quella tedesca. Perché un simile disastro ?

franco58pv ha scritto:
FatBastard ha scritto:
Discorso con poco senso.
Posto che le risorse sono poche, non mi pare strano che abbiano privilegiato investire dove il mercato tira e si fanno utili, piuttosto che nel mercato italico alla canna del gas e che si vende solo, o quasi, a km0.
Pure il rilancio Alfa (e Dodge, non scordiamolo) e' in quest'ottica.
Poi si puo' pure giocare a fare gli appassionati nei forum facendo i gay con i sederi altrui....
ricordo che il topic parla di "Industria automobilistica italiana rispetto a quella tedesca. Perché un simile disastro ?" cioè di quanti sederi nel mondo si siedono su auto tedesche rispetto a quelle italiane senza per forza fare i gay , a me non sembra che tutti vendano o svendano a km zero....qualcuno si, qualcuno parte con i listini da ben oltre 20000 euro, quella di un mercato fatto solo di km zero o discount è un disco che qualcuno sta riproponendo in mani
era fin troppo disinvolta per giustificare situazioni di difficoltà

Ah, beh, allora si potrebbe dire che stiamo raccogliendo i frutti di scelte miopi o addirittura folli prese decenni fa.
Gia' del siluramento di Ghidella per Romiti ci sarebbe da dire. Poi ci sarebbe pure Cantarella. E alle ingerenze della politica con la costruzione di stabilimenti cattedrali nel deserto per fini puramente clientelari. O le politiche fiscali folli sull'auto che hanno reso non competitiva l'industria nazionale nei segmenti piu' ricchi.
Ma non capisco cosa c'entri con Marchionne.
 
FatBastard78 ha scritto:
Ah, beh, allora si potrebbe dire che stiamo raccogliendo i frutti di scelte miopi o addirittura folli prese decenni fa.
Gia' del siluramento di Ghidella per Romiti ci sarebbe da dire. Poi ci sarebbe pure Cantarella. E alle ingerenze della politica con la costruzione di stabilimenti cattedrali nel deserto per fini puramente clientelari. O le politiche fiscali folli sull'auto che hanno reso non competitiva l'industria nazionale nei segmenti piu' ricchi.
Ma non capisco cosa c'entri con Marchionne.
io marchionne in questo topic non lo ho mai citato e cmq riconosco che sta remando contro corrente anche se qualche errore lo ha commesso pure lui , avevo citato cosa disse craxi a proposito di scelte fatte negli anni 80 , per il resto concordo con quanto hai detto , dissento dalla tua opinione riguardo al nostro mercato , i premium tedeschi da noi vendono alla grande ed a prezzo alto , anche i suv asiatici vendono benone
 
FatBastard78 ha scritto:
Rickjapan ha scritto:
saturno_v ha scritto:
franco58pv ha scritto:
vero dal 5,7% al 5,9% in europa , sono aumenti impressionanti partendo da una base altissima (5,7) anche perchè tutti sappiamo che il gruppo fiat non dipende solo dalle vendite nel mercato nazionale come i tedeschi ed occupa solo le fasce di mercato a più alto valore aggiunto, quindi solo auto di lusso, suv , super station e niente utilitariette da 12-15000 euro...

L'ultima volta che ho controllato, mi pare che il marchio Jeep facesse parte di FCA e che non venda auto low cost.... ;)

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Diciassette mesi di crescita consecutiva in Europa, e un primo trimestre del 2015 semplicemente da incorniciare: il marchio Jeep ha registrato un rialzo del 98% nelle vendite della regione Emea tra gennaio e marzo. Un risultato determinante per i buoni risultati complessivi del Gruppo Fca, che secondo i dati Acea ha chiuso il Q1 in Europa al +12,1%.
Oltre 12.000 auto in un mese. Marzo, in termini di volumi, è stato l'ennesima soddisfazione: nell'ultimo mese la Jeep ha venduto 12.270 auto nella regione Emea, il risultato migliore di sempre in termini assoluti. L'Italia si è confermata il mercato principale della zona, con 2.990 unità. Alle sue spalle Regno Unito (2.190), Germania (1.357) e Medio Oriente (1.267). Il record precedente, di 10.440 vetture vendute, era stato fissato soltanto lo scorso dicembre.
Incrementi percentuali a tre cifre. Anche guardando alle percentuali di crescita, il terzo mese del 2015 risulta impressionante: globalmente l'incremento nella regione Emea è stato del 124%, ma i mercati principali hanno superato di parecchio la media. In Francia è stato registrato un +434%, nel Regno Unito il +397%, in Spagna è stato raggiunto il +260% e in Italia il +249%.

L'Europa diventa importante per Chrysler. Numeri da record, dietro cui è evidente lo zampino della Renegade, il cui peso commerciale ha spinto i principali Paesi europei in cima alla lista dei più interessanti per il versante americano di Fca. Di tutti i mercati dove è commercializzato almeno un marchio Usa (Chrysler, Jeep, Ram, Dodge), l'Italia è il terzo più rilevante, la Germania il quinto e la Francia l'ottavo a livello mondiale.
Melfi, è "baby-boom". Le cifre del "baby-boom" di Melfi, in effetti, parlano chiaro: dal lancio dello scorso settembre, la "Jeepina" è stata immatricolata in 21.600 esemplari, dei quali 5.523 soltanto in marzo. E anche il debutto degli esemplari con guida a destra ha avuto buoni riscontri: il lancio nel Regno Unito è stato suggellato dalla registrazione di 1.174 contratti, e presto per la Renegade arriverà il momento del debutto in Medio Oriente e Sudafrica, dove il marchio Jeep ha storicamente una presenza radicata.


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http://www.quattroruote.it/news/mercato/2015/04/17/jeep_europa_record_a_marzo_e_nel_primo_trimestre.html

Infatti chrysler sforna modelli che è una bellezza. L'accordo con il governo americano per l'acquisizione non può essere stato permesso senza l'obbligo di rilanciare innanzitutto i marchi americani. Questo spiega la gamma jeep totalmente rinnovata, ed alfa Romeo che "verrà rilanciata nel...."

Discorso con poco senso.
Posto che le risorse sono poche, non mi pare strano che abbiano privilegiato investire dove il mercato tira e si fanno utili, piuttosto che nel mercato italico alla canna del gas e che si vende solo, o quasi, a km0.
Pure il rilancio Alfa (e Dodge, non scordiamolo) e' in quest'ottica.
Poi si puo' pure giocare a fare gli appassionati nei forum facendo i gay con i sederi altrui....

Tipo uno che fa l'appassionato manager in giro per il mondo facendo il gay con i sederi di un paese(lavorativo) che può minacciare quando gli gira.
 
Rickjapan ha scritto:
Tipo uno che fa l'appassionato manager in giro per il mondo facendo il gay con i sederi di un paese(lavorativo) che può minacciare quando gli gira.

Guarda che Marchionne non deve proprio niente ad un "paese lavorativo".
Se c'è la possibilità di un ritorno economico, e vi è la possibilità economica, si investe, altrimenti nada.
Altrimenti c'è sempre il paradiso dei lavoratori, la Nord Corea.
 
franco58pv ha scritto:
io marchionne in questo topic non lo ho mai citato e cmq riconosco che sta remando contro corrente anche se qualche errore lo ha commesso pure lui , avevo citato cosa disse craxi a proposito di scelte fatte negli anni 80 , per il resto concordo con quanto hai detto , dissento dalla tua opinione riguardo al nostro mercato , i premium tedeschi da noi vendono alla grande ed a prezzo alto , anche i suv asiatici vendono benone

Ah, ok, scusa, non avevo capito.
Mah, tutte queste vendite di fascia alta non le vedo, temo che la maggior parte siano aziendali in allestimento barbon.
Tra bolli, assicurazioni, carburante, la crisi, la finanza :rolleyes:
 
mi fa piacere vedere che il mio topic ha generato tanto interesse.

evidentemente sono sono l'unico ad essere stupito da come l'industria automobilistica italiana si sia assopita......forse definitivamente

tanto per mettere un pò di carne al fuoco metto l'immagine della desolante copertina di autobild a cui mi riferivo...

Comunque anche io non vedo Marchionne come colpevole dell'attuale situazione della Fiatalfalancia.
Lui è un uomo di finanza ed è per quello che è stato chiamato.
Ha visto l'interesse in Usa, ha osato e sembra che le vendite gli abbiano dato ragione.

La geniale industria italiana ha iniziato ad estinguersi quando alfa e lancia (2 marchi creati e gestiti con la passione e amore per le auto) sono passati sotto l'egidia di una casa che costruiva auto per fare numero.
Una casa invischiata nella politica anzichè nella passione.
Quindi un declino iniziato veramente tanti anni fà.

Poi un continuo di insuccessi con macchine mediocri....nel senso senza eccessi.
Prive di raffinatezze tecniche, di design ma prive anche di quell'economicità che hanno fatto il successo di altri marchi.
Pensate all'incubo del segmento C....Bravo, Stilo, poi Bravo di nuovo

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FatBastard78 ha scritto:
Mah, tutte queste vendite di fascia alta non le vedo, temo che la maggior parte siano aziendali in allestimento barbon.
Tra bolli, assicurazioni, carburante, la crisi, la finanza :rolleyes:
insomma...poi magari dobbiamo capire cosa intendiamo x fascia alta , per me il vedere un giovanotto /a di 25-30 anni su una serie 1 è già fascia alta, ma lo è anche un neo patentato su una 500 super accessoriata ,cmq io di bmw audi e mercedes ne vedo un fottio , tutte prese di seconda terza mano dopo che le aziende le hanno scaricate per fine nolo ? può essere ma non ne sono affatto convinto
 
franco58pv ha scritto:
FatBastard78 ha scritto:
Mah, tutte queste vendite di fascia alta non le vedo, temo che la maggior parte siano aziendali in allestimento barbon.
Tra bolli, assicurazioni, carburante, la crisi, la finanza :rolleyes:
insomma...poi magari dobbiamo capire cosa intendiamo x fascia alta , per me il vedere un giovanotto /a di 25-30 anni su una serie 1 è già fascia alta, ma lo è anche un neo patentato su una 500 super accessoriata ,cmq io di bmw audi e mercedes ne vedo un fottio , tutte prese di seconda terza mano dopo che le aziende le hanno scaricate per fine nolo ? può essere ma non ne sono affatto convinto
Auto "desiderabili".
 
settantasei ha scritto:
Comunque anche io non vedo Marchionne come colpevole dell'attuale situazione della Fiatalfalancia.
Lui è un uomo di finanza ed è per quello che è stato chiamato.
Ha visto l'interesse in Usa, ha osato e sembra che le vendite gli abbiano dato ragione.
magari sbaglierò, ma sono convinto che se avesse comandato lui negli anni 80 avrebbe puntato + su ghidella che su romiti , marchionne è uomo di finanza ma ha capito che le vecchie strade della bassa qualità non portano da nessuna parte, la fiat con lui è migliorata tantissimo
 
FatBastard78 ha scritto:
Rickjapan ha scritto:
Tipo uno che fa l'appassionato manager in giro per il mondo facendo il gay con i sederi di un paese(lavorativo) che può minacciare quando gli gira.

Guarda che Marchionne non deve proprio niente ad un "paese lavorativo".
Se c'è la possibilità di un ritorno economico, e vi è la possibilità economica, si investe, altrimenti nada.
Altrimenti c'è sempre il paradiso dei lavoratori, la Nord Corea.

Beh certo, non fa una piega.
 
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