<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Industria automobilistica italiana rispetto a quella tedesca. Perché un simile disastro ? | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

Industria automobilistica italiana rispetto a quella tedesca. Perché un simile disastro ?

arizona77 ha scritto:
...
e torniamo alla Germania Vs Tutti ( ma sbollettati ),
vendera' le sue mirabilie :?:

Sì, anch'io sono della stessa idea .. Questo "ruolino di marcia" che si è imposta la Deutsche Republik non potrà durare all'infinito, visto che le risorse del cosiddetto ospite hanno una fine - dicamo così - biologica.

Altro aspetto di non trascurabile impatto (per la Merkel) è il continuo avanzare della Cina in Europa, con costanti acquisizioni di pesanti fette azionarie, in praticamente tutti i settori. Metallurgia, siderurgia, elettricità, elettronica, chimica, tessile, edilizia e ovviamente anche il moto/automobilistico, in tutti i suoi rivoli.

Quindi la loro supremazia è assolutamente a senso unico, e sarà proprio questa loro miopia a girarglisi contro.
 
automoto3 ha scritto:
Sì, anch'io sono della stessa idea .. Questo "ruolino di marcia" che si è imposta la Deutsche Republik non potrà durare all'infinito, visto che le risorse del cosiddetto ospite hanno una fine - dicamo così - biologica.

Altro aspetto di non trascurabile impatto (per la Merkel) è il continuo avanzare della Cina in Europa, con costanti acquisizioni di pesanti fette azionarie, in praticamente tutti i settori. Metallurgia, siderurgia, elettricità, elettronica, chimica, tessile, edilizia e ovviamente anche il moto/automobilistico, in tutti i suoi rivoli.

Quindi la loro supremazia è assolutamente a senso unico, e sarà proprio questa loro miopia a girarglisi contro.
quello che dici e dite è sicuramente pertinente e spesso del tutto veritiero , a mio medesto avviso la faccenda è più semplice nel senso che ad un certo punto il gruppo fiat è passato dall'essere un gruppo manifatturiero pèer diventare sostanzialmente un gruppo finanziario editoriale, probabilmente volevano uscire del tutto dall'atuomotive ma non ci sono riusciti o meglio non gli è stato consentito.
I risultati negativi dell'auto sono frutto di questa scelta imprenditoriale , nel finanziario mi pare che siano andati bene , evidentemente il cuore della loro attività è quello.
Inoltre ricordo un'intervista a craxi, personaggio che giudico molto negativamente ma che rappresentava il potere negli anni 80 ; lui disse che la scelta di dare il monopolio della costruzione di auto in italia agli agnelli si rivelò errata a posteriori , ma disse anche che fu una scelta politica condivisa da tutti , questo dovrebbe far capire i guasti dei monopoli o dei duopoli in un mercato chiuso
 
Più facile ancora: Marchionne ha saputo vedere oltre .. il quadro che ci si sarebbe prospettato dal 2014 in avanti, ovvero la completa sudditanza, e quindi ha operato la sua scelta. Ha portato il tutto al di fuori della CE.
Scelta perfettamente logica (anche se altrettanto odiosa x noi italiani) e certamente non dissimile da altrettante analoghe scelte operate da centinaia di imprenditori IT, seppur di livello e tipologia assai diversa da Fiat.
Poi, ha anche intravisto che non ci sarebbero stati grandi margini di movimento nel campo auto (Corea e Cina, due belve in avvicinamento veloce) ed ha quindi diversificato il target aziendale.
 
automoto3 ha scritto:
Più facile ancora: Marchionne ha saputo vedere oltre .. il quadro che ci si sarebbe prospettato dal 2014 in avanti, ovvero la completa sudditanza, e quindi ha operato la sua scelta. Ha portato il tutto al di fuori della CE.
Scelta perfettamente logica (anche se altrettanto odiosa x noi italiani) e certamente non dissimile da altrettante analoghe scelte operate da centinaia di imprenditori IT, seppur di livello e tipologia assai diversa da Fiat.
Poi, ha anche intravisto che non ci sarebbero stati grandi margini di movimento nel campo auto (Corea e Cina, due belve in avvicinamento veloce) ed ha quindi diversificato il target aziendale.

analisi interessante.....
Ma mi permetterei di aggiungere che mi sembra che lui sia solo l' esecutore ( molto be pagato ) di:
" magnamose tutto quel che se pole....poi "
 
automoto3 ha scritto:
Più facile ancora: Marchionne ha saputo vedere oltre .. il quadro che ci si sarebbe prospettato dal 2014 in avanti, ovvero la completa sudditanza, e quindi ha operato la sua scelta. Ha portato il tutto al di fuori della CE.
Scelta perfettamente logica (anche se altrettanto odiosa x noi italiani) e certamente non dissimile da altrettante analoghe scelte operate da centinaia di imprenditori IT, seppur di livello e tipologia assai diversa da Fiat.
Poi, ha anche intravisto che non ci sarebbero stati grandi margini di movimento nel campo auto (Corea e Cina, due belve in avvicinamento veloce) ed ha quindi diversificato il target aziendale.

Ha visto dove poteva pagare molte meno tasse ed ha spostato lì le sedi legali.ha visto che dopo aver succhiato per anni la cassa integrazione allo stato italiano poteva comunque fare quello che voleva.ha visto che poteva finire di utilizzare gli stabilimenti che lo stato gli ha regalato e spostare la produzione dove può stabilire le regole che vuole.poi ha visto che poteva farlo anche qui, visto che per molto italiani la fiat, poverina, era affossata da quelli Che si mettevano in mutua.ha visto che tanto in Italia puoi fare quello che vuoi.questo ha visto.altro che oltre.solo in Italia uno così appare come uno da ammirare.
 
Rickjapan ha scritto:
automoto3 ha scritto:
Più facile ancora: Marchionne ha saputo vedere oltre .. il quadro che ci si sarebbe prospettato dal 2014 in avanti, ovvero la completa sudditanza, e quindi ha operato la sua scelta. Ha portato il tutto al di fuori della CE.
Scelta perfettamente logica (anche se altrettanto odiosa x noi italiani) e certamente non dissimile da altrettante analoghe scelte operate da centinaia di imprenditori IT, seppur di livello e tipologia assai diversa da Fiat.
Poi, ha anche intravisto che non ci sarebbero stati grandi margini di movimento nel campo auto (Corea e Cina, due belve in avvicinamento veloce) ed ha quindi diversificato il target aziendale.

Ha visto dove poteva pagare molte meno tasse ed ha spostato lì le sedi legali.ha visto che dopo aver succhiato per anni la cassa integrazione allo stato italiano poteva comunque fare quello che voleva.ha visto che poteva finire di utilizzare gli stabilimenti che lo stato gli ha regalato e spostare la produzione dove può stabilire le regole che vuole.poi ha visto che poteva farlo anche qui, visto che per molto italiani la fiat, poverina, era affossata da quelli Che si mettevano in mutua.ha visto che tanto in Italia puoi fare quello che vuoi.questo ha visto.altro che oltre.solo in Italia uno così appare come uno da ammirare.
Io non giustifico e non ammiro nessuno, il mio era solo un ragionamento logico, basato sul mero concetto di "opportunità capitalistica" .. l'ha fatto lui, lo possono fare altrettanti 100 o 1000. Chi ha il capitale , o .. UN capitale tra le mani, lo può fare.
Poi, dal punto di vista etico e morale, con me sfondi una porta aperta: questo soggetto è praticam. quanto di più negativo potesse meritarsi la produzione automobilistica italiana .. basti guardare come ha "saputo trattare" un Marchio pazzesco, unico sul Pianeta, come AlfaRomeo!
 
Mi sembra assurdo sparare a zero su qualcuno che faticosamente sta tirando fuori un'azienda nella melma profonda in cui si era cacciata...e con risultati che danno fiducia nel futuro, direi.
Senza di lui non ci sarebbe più nulla, non solo Lancia ed Alfa Romeo.
E poi guarda un po':

http://www.repubblica.it/economia/2015/04/16/news/fca_debutta_ad_amsterdam_elkann_tutto_e_cambiato_per_sempre_-112093478/

Insomma, non male questo Marchionne, no?
 
Adesso salterà fuori che erano tutti favorevoli a Marchionne? :lol:

http://www.repubblica.it/motori/sezioni/attualita/2015/04/16/news/mercato_auto_cosi_fca_vola_in_europa-112074574/
 
stefanocanale ha scritto:
Mi sembra assurdo sparare a zero su qualcuno che faticosamente sta tirando fuori un'azienda nella melma profonda in cui si era cacciata...e con risultati che danno fiducia nel futuro, direi.
Senza di lui non ci sarebbe più nulla, non solo Lancia ed Alfa Romeo.
E poi guarda un po':

http://www.repubblica.it/economia/2015/04/16/news/fca_debutta_ad_amsterdam_elkann_tutto_e_cambiato_per_sempre_-112093478/

Insomma, non male questo Marchionne, no?

Infatti non c'è più nulla,la Lancia non esiste più, l'Alfa ha due modelli e la Fiat non sostituisce più le macchine, la Punto ha dieci anni e fa solo 500...
 
Il cardine della questione non è Marchionne in sè; se non era lui a far tutto questo, ne arrivava un altro al posto suo. Determinate scelte, che andavano per forza fatte, a prescindere dal chi. Punto.

Il vero tema della questione, semmai, è cos'è Fiat per il Paese Italia .. ovvero cos'è stato per noi tutti, da buone 4 generazioni addietro, e che cosa avrebbe significato tenerlo noi ed affrontare il futuro industriale del Paese!
Senza considerare i danni collaterali che questa operazione ha portato: se vi fosse stato anche un solo imprenditore che avesse una minima remora a portare la Ditta out, con l'affaire Fiat/Fca si è totalmente convinto all'istante.
 
"c?è un altro senso che manca: quello dei nostri governanti di oggi e di ieri (destra e sinistra da oltre vent?anni in qua) che il tema della protezione dell?industria automobilistica nazionale non l?hanno mai fatto loro, dopo un secolo passato a giocare soltanto per la Fiat.
In Francia il Governo è intervenuto per impedire che tutto il Gruppo Psa passasse sotto il controllo dei cinesi, in Germania la tutela dell?industria motoristica è totale, con interventi continui in seno alla Comunità Europea ogni qualvolta si decidono mosse che possono danneggiarne gli interessi. In Gran Bretagna e in Spagna l?argomento è sempre al centro per quanto anche da quelle parti una vera industria nazionale non ci sia più."

cit. Carlo Cavicchi (blog).
 
HenryChinaski ha scritto:
Infatti non c'è più nulla,la Lancia non esiste più, l'Alfa ha due modelli e la Fiat non sostituisce più le macchine, la Punto ha dieci anni e fa solo 500...
Ma scusa, che valore aggiunto darebbe una nuova Punto a FCA? O la attuale Lancia? Lancia è morta da almeno due decenni, per cui anche volendo non credo che SM potesse rianimarla.
L'Alfa invece ha ricevuto investimenti e si appresta a lanciare nuovi modelli, però serve pazienza. Ma voi credete davvero che si possa far rinascere tutti i marchi in contemporanea? I tedeschi ci hanno messo decenni e ora invece noi dobbiamo fare tutto subito...ma dai!!!
Leggete l'editoriale del nostro Direttore sul numero di Aprile, credo che interpreti bene lo spirito del futuro FCA.
 
Maxetto883 ha scritto:
"c?è un altro senso che manca: quello dei nostri governanti di oggi e di ieri (destra e sinistra da oltre vent?anni in qua) che il tema della protezione dell?industria automobilistica nazionale non l?hanno mai fatto loro, dopo un secolo passato a giocare soltanto per la Fiat.
In Francia il Governo è intervenuto per impedire che tutto il Gruppo Psa passasse sotto il controllo dei cinesi, in Germania la tutela dell?industria motoristica è totale, con interventi continui in seno alla Comunità Europea ogni qualvolta si decidono mosse che possono danneggiarne gli interessi. In Gran Bretagna e in Spagna l?argomento è sempre al centro per quanto anche da quelle parti una vera industria nazionale non ci sia più."

cit. Carlo Cavicchi (blog).
Su questo sono molto d'accordo, basti vedere le politiche fiscali assurde sulle auto e carburanti, anche se gli interventi protezionistici non servono se non c'è una base solida (Alitalia docet).
 
stefanocanale ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
Infatti non c'è più nulla,la Lancia non esiste più, l'Alfa ha due modelli e la Fiat non sostituisce più le macchine, la Punto ha dieci anni e fa solo 500...
Ma scusa, che valore aggiunto darebbe una nuova Punto a FCA? O la attuale Lancia? Lancia è morta da almeno due decenni, per cui anche volendo non credo che SM potesse rianimarla.
L'Alfa invece ha ricevuto investimenti e si appresta a lanciare nuovi modelli, però serve pazienza. Ma voi credete davvero che si possa far rinascere tutti i marchi in contemporanea? I tedeschi ci hanno messo decenni e ora invece noi dobbiamo fare tutto subito...ma dai!!!
Leggete l'editoriale del nostro Direttore sul numero di Aprile, credo che interpreti bene lo spirito del futuro FCA.

Il valore aggiunto di una nuova Punto?
Ma stai scherzando? Storicamente il segmento B ha salvato la Fiat producendo utili, poi 127, Uno e Grande Punto sono state leader di vendite in Europa e rappresentano quello che la Fiat storicamente sapeva fare meglio.
Non trovi strano che tutti i costruttori hanno modelli nuovi di segmento B e la Fiat vende un modello di 10 anni.
Su Alfa vedremo, per adesso sono state cancellate diverse auto che non hanno avuto sostitute e la pazienza è finita da un pezzo.
Per adesso io vedo che il gruppo fiat ha perso grandi quote di mercato in favore dei concorrenti e ha una gamma ridicola.
 
HenryChinaski ha scritto:
Il valore aggiunto di una nuova Punto?
Ma stai scherzando? Storicamente il segmento B ha salvato la Fiat producendo utili, poi 127, Uno e Grande Punto sono state leader di vendite in Europa e rappresentano quello che la Fiat storicamente sapeva fare meglio.
Non trovi strano che tutti i costruttori hanno modelli nuovi di segmento B e la Fiat vende un modello di 10 anni.
Su Alfa vedremo, per adesso sono state cancellate diverse auto che non hanno avuto sostitute e la pazienza è finita da un pezzo.
Per adesso io vedo che il gruppo fiat ha perso grandi quote di mercato in favore dei concorrenti e ha una gamma ridicola.
La nuova seg. B è nei programmi: sarà la 500 5p.
E di utili ne porterà di più rispetto alla Punto, anche con numeri più bassi.
 
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