Tutti noi sappiamo benissimo capire, nelle nostre attività quotidiane, la collocazione di quel limite. Per ridurre in maniera concreta gli sprechi non servono estremismi e nemmeno sacrifici di sorta, sempre se vogliamo attribuire alla parola "sacrificio" il significato che le compete (se non altro per rispetto nei confronti di chi convive con i sacrifici veri).Gunsite ha scritto:...chi stabilisce il limite tra uso e spreco?...
Certo, ragionando in maniera estremista si potrebbe dire che praticamente tutto quello che facciamo è spreco, che dovremmo ritornare all'età della pietra e così via. Oppure che l'economia, i fatturati, lo "sviluppo", le nuove strade e zone industriali e centrali nucleari, i posti di lavoro sono di gran lunga più importanti delle fesserie in massima parte fasulle circa inquinamenti e mutazioni climatiche e che, in base al sacro concetto di libertà, se io pago (prima o anche poi, in comode rate) per le cose che adopero devo essere libero di farne esattamente quello che mi pare.
Però gli atteggiamenti estremistici, come dovremmo avere ormai imparato, servono solo a se stessi o, per meglio dire, a quelle persone che proprio in essi trovano stimoli e gratificazioni. Un po' come certi "sportivi", magari incapaci di correre 20metri senza capogiri, che aspettano la domenica non tanto per la partita ma per tutto il contorno (vestizione, preparazione striscioni, fumi colorati, strombazzamenti, cori e via dicendo).
La realtà, magari cruda e poco divertente, resta la stessa: negli ultimi decenni lo spreco, a tutti i livelli, ha assunto un ruolo sempre maggiore, arrivando in pratica a sostituire il "consumo" come elemento portante della nostra cosiddetta economia, tanto che siamo arrivati a considerarlo una cosa non solo non negativa ma addirittura positiva e degna di essere ufficialmente favorita e promossa e arrivando quindi a vivere in una sorta di "bluff" collettivo i cui effetti attualmente abbiamo sotto gli occhi (se vogliamo vederli e capirli).
Tutti potremmo, senza particolari sforzi né sacrifici, ridurre o eliminare gli sprechi quotidiani cui ci siamo abituati e se lo facessimo, visto che siamo in centinaia di milioni, otterremmo degli effetti colossali.
Si tratta, appunto, di vedere se ci interessa di più la partita o il resto.