controilbanditismo ha scritto:
Pero', scusa, ti contraddici.
Prima affermi che un italiano a parità di vettura preferirebbe spendere 50.000 euro su un prodotto nostrano.
Subito dopo sostieni che la Brera a 30.000 euro è in perdita quindi bisognerebbe venderla a 40.000.
Non t'è sorto il dubbio che l'italiano aveva capito che 40.000 non li valeva e preferiva comprare Audi o BMW?
Se l'avessero proposta da subito con motorizzazioni adeguate e prezzo concorrenziale ne avrebbero vendute assai di più, tanto più che questa crisi nera prima non c'era.
Inoltre si sarebbe abbassato il costo di produzione unitario, perchè ci sono dei costi fissi, indipendenti da quante ne produci e vendi.
Adesso l'alternativa quale sarebbe? Cessarne la produzione per non rimetterci oltre?
OVvio che mi è sorto il dubbio. E non sono io a contraddirmi, il fatto è che ci sono in campo due esigenze diverse e difficilmente conciliabili.
Da una parte c'è la casa che ha fatto sulla Brera un certo conto previsionale che, per andare in copertura - e poi eventualmente anche a reddito - prevedeva un certo costo industriale, un certo volume di vendita ad un certo prezzo commerciale. Conto che è saltato per tutte le voci tranne che per il costo.
Perchè dall'altra parte c'è la clientela che quest'auto invece non l'ha mai comprata nei numeri previsti: non ai prezzi iniziali, e cosa ancor più grave, nemmeno ai prezzi attuali, da segmento C.
E tu certamente sai che se il conto previsionale non è rispettato per una componente, es. il prezzo, teoricamente il bilancio finale si può compensare con l'aumento dei volumi. Ma se saltano sia il prezzo che i volumi, l'equazione non sta in piedi, e facilmente ti attende il bagno di sangue.
E attenzione che se Atene piange, non è che Sparta abbia di che scompisciarsi: la crisi c'è per tutti, ed anche BMW oggi sta spingendo la serie 3 all'inverosimile, con agevolazioni enormi. La differenza è che mentre questa ai suoi tempi ha fatto commercialmente la propria parte, in tutte le versioni, il progetto 159/Brera non è mai decollato, nemmeno quando la crisi era di là dal venire.
E questo lo dico non per sottolineare un insuccesso che è noto a tutti, ma per far capire che se fosse vero che il bilancio del progetto 159/Brera fatica a sostenersi in equilibrio, è assai difficile che vi si investano altri soldi per svilupparlo ulteriormente ed implementarvi tutto quello che ancora manca. Sarebbe in una situazione simil-166: il progetto viene tenuto in vita così com'è fino a morte commerciale. Che potrebbe arrivare anche prematura e forzata, se fosse vero che su ogni Brera Fiat perde soldi, come credo io. L'unico motivo per tenerla in vita sarebbe quello di continuare ad occupare un segmento, che altrimenti rimarrebbe scoperto per anni, come accade appunto con la 166.