<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il piede di PIUMA | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Il piede di PIUMA

zanzano ha scritto:
.... e la cosa più bella e che se vai piano:
- hai meno possibilità di fare un incidemte!!
- Consumi meno la meccanica dell'auto
- non serve più cambiare l'auto ad ogni piè spinto!!

se non son 3 buoni motivi questi!!

saluti zanza

L'auto non ci sarebbe comunque bisogno di cambiarla, se i soliti figli di... non si inventassero i blocchi progressivi di euro 1, 2, 3 e via andare
 
C'è un tragitto di 20 Km che percorro spesso. In condizioni di traffico paragonabili, ho provato ad azzerare il trip e vedere i consumi in base allo stile di guida.
Risultato:

12 Km/l: guida brillante, con cambiate oltre i 3500 giri e condizionatore acceso.
16 Km/l: guida fluida, cambiate verso i 2500 giri e sguardo lontano.
19 Km/l: guida nonno.

Il 2° caso è un buon compromesso considerando che si tratta di una 500 1,2
 
marcoamedeo ha scritto:
C'è un tragitto di 20 Km che percorro spesso. In condizioni di traffico paragonabili, ho provato ad azzerare il trip e vedere i consumi in base allo stile di guida.
Risultato:

12 Km/l: guida brillante, con cambiate oltre i 3500 giri e condizionatore acceso.
16 Km/l: guida fluida, cambiate verso i 2500 giri e sguardo lontano.
19 Km/l: guida nonno.

Il 2° caso è un buon compromesso considerando che si tratta di una 500 1,2

Un 1.2 benzina che consuma più del mio 2.0 Turbodiesel :shock: dove è andato a finire il progresso? nel peso?
 
nonnomaio ha scritto:
...sino a qualche tempo fa ... a guidare ci si divertiva pure...
In effetti io ho molto amato guidare e viaggiare, davvero, per molto tempo.
Poi, alcuni anni fa, mi sono accorto che il rapporto tra i costi complessivi (non solo in termini di soldi) e i concreti benefici in gratificazione, divertimento, serenità di utilizzo, "piacere di guida" e via dicendo era cresciuto a dismisura e diventato totalmente inaccettabile, insensato.
In altre parole, ho dovuto ammettere a me stesso che è davvero assurdo riversare valanghe di quattrini (specie se procurati lavorando e pagando pure le tasse) per "comprare" qualcosa che di fatto non esiste più o, comunque, è arrivato a valere spropositatamente meno di quello che costa.
La conclusione del ragionamento non poteva essere che una: visto che guidare e viaggiare con la tranquillità e la serenità che tanto mi piacevano NON è più possibile, non vedo perché mai dovrei continuare a pagare come e addirittura assai più di prima.
Ho quindi ridotto sempre più gli spostamenti non necessari (quest'anno non farò più nemmeno la solita capatina invernale in una domenica di bel tempo in montagna a vedere i panorami innevati, visto che per farlo "legalmente" dovrei cambiare prematuramente le gomme o comprare delle catene totalmente inutili) e ho deciso di non spendere più, per la macchina, un soldo oltre lo stretto necessario per averne una e farla funzionare in maniera ragionevolmente affidabile e sicura.

Certo, a tutto ci si abitua e a tutto ci si potrebbe abituare (anche a farsi prendere sempre più sfacciatamente per i fondelli), ma non è detto che lo si debba fare per forza.
Non mi sento una vittima; non percepisco questo cambiamento come un doloroso sacrificio, ma come una ben precisa scelta che mi fa sentire più sereno.
Lascio volentieri la strada a chi la pensa diversamente (considerando ad esempio "pochi" i 300euro per un tagliando olio/filtri) e, magari per giovane età o scarsa memoria o rassegnazione o altro, riesce a percepire divertimento e piacere nel modo e nel clima in cui oggi ci siamo ridotti a circolare.
 
marimasse ha scritto:
nonnomaio ha scritto:
...sino a qualche tempo fa ... a guidare ci si divertiva pure...
In effetti io ho molto amato guidare e viaggiare, davvero, per molto tempo.
Poi, alcuni anni fa, mi sono accorto che il rapporto tra i costi complessivi (non solo in termini di soldi) e i concreti benefici in gratificazione, divertimento, serenità di utilizzo, "piacere di guida" e via dicendo ....

.
Allargando il discorso si può affermare che per il movimento delle persone è iniziata una svolta epocale ma che tale svolta è gestita malissimo dalle autorità e malissimo digerita da chi deve adeguarsi.
Eravamo stati abituati, anzi incitati, alla massima libertà di movimento data dal possesso di un'autombile. Quasi improvvisamente per vari motivi, molti dei quali condivisibili, questa libertà ce la stanno togliendo arrivando agli assurdi di dover pagare un balzello per rientrare a casa propria (come a Milano) o a essere subissati di tasse e balzelli impropri per il sempilce fatto di possedere e utilizzare un'automobile. Il tutto con una sempre più desolante carenza di alternative: i mezzi pubblici urbani e extraurbani (con l'eccezione forse degli aerei, ma con quelli non ci vai nè al lavoro tutti i giorni nè a fare la gita fuori porta) sono un disastro, le strade idem per non parlare dei costi sempre crescenti degli uni e delle altre.
Noi siamo in mezzo al guado: difficile o impossibile rinunciare all'automobile, difficile o impossibile affidarsi a mezzi pubblici. Impossibile chiudersi in casa a coltivare l'orticello. Una situazione che genera rabbia, frustrazione oltre che incidere fortemente sui costi famigliari.
 
marimasse ha scritto:
marcoamedeo ha scritto:
...
16 Km/l: guida fluida, cambiate verso i 2500 giri e sguardo lontano.
19 Km/l: guida nonno.
...
Quali sono esattamente le differenze tra fluida e nonno?

Fluida:
Accelerazioni vigorose per raggiungere velocemente il regime di coppia massima, velocità costante ove possibile, marcia più alta ammissibile (consigliata anche dal trip), appena scatta il rosso in lontananza via l'acceleratore e cut-off, start&stop nelle soste superiori ai 30-40 secondi. Sui viali 55-60 Km/h di tachimetro.

Nonno: (come sopra +)
Più piano possibile, quindi velocità max sui 45 in città, cambiate sui 2000 giri, accelerazioni ridotte al minimo, marce alte prima possibile, "uovo sotto l'acceleratore"...
 
marcoamedeo ha scritto:
Fluida: Accelerazioni vigorose per raggiungere velocemente il regime di coppia massima ...
Nonno: (come sopra +) Più piano possibile, quindi velocità max sui 45 in città...
Capisco, ma non credo a una differenza così grande tra i due casi e nemmeno credo che andare "più piano possibile" (a 40 in città e via dicendo) sia sempre favorevole in termini di riduzione dei consumi.
A quanto mi risulta una sorta di mescolanza tra le due "modalità" è ottimale.
Fermo restando che si tratta di una questione molto influenzata dal tipo di motore del veicolo e dal caso specifico e che, comunque, il punto focale rimane invariato: SE davvero si vuole risparmiare sui costi di esercizio dell'auto, si possono senz'altro ottenere risultati concreti (o anche ottimi, a seconda dei casi) semplicemente adottando uno stile di guida opportuno, SENZA per questo dover procedere sempre "a passo d'uomo", senza penalizzare i tempi medi di percorrenza, senza rinunciare ad accelerare con decisione quando serve ecc. ecc.

Come dicevo, fanno eccezione (purtroppo per loro, paradossalmente) i guidatori che GIÀ adottano il suddetto stile di guida e quindi non possono "cambiare". Essi, volendo risparmiare, dovranno ricorrere ad altre strategie.
 
nonnomaio ha scritto:
...difficile o impossibile rinunciare all'automobile...
Questa è una frase che leggo e sento ovunque; essa è ovviamente corretta (SE intesa in senso stretto), ma viene spesso usata (non parlo specificamente del tuo caso) per "dimostrare" come le spese necessarie per comprare e mantenere la macchina siano in ogni caso irrinunciabili e indispensabili, inevitabili, una sorta di legge di natura contro cui ogni ribellione sarebbe ingenua e vana.
Un approccio che sembra "dimenticare" la colossale componente di capriccio e ambizione e vanità che, anche grazie ai crescenti psico-martellamenti pubblicitari, sempre più infarcisce il nostro... rapporto con "la macchina".
Un po' come il bambino goloso che trionfalmente e seriosamente esibisce l'autorevole articolo di giornale in cui si legge che gli zuccheri sono e devono essere parte essenziale dell'alimentazione.

Capriccio e vanità e ambizione non sono affatto di per sé cose illecite, disoneste o degne di disprezzo, ci mancherebbe. Però sarebbe preferibile, lealmente, resistere all'infantile tentazione di "travestirle" da assolute necessità o imprescindibili doveri.

Il fatto che per una larga maggioranza di noi (compreso senza dubbio il sottoscritto) sia tecnicamente e oggettivamente impossibile "rinunciare" al mezzo di trasporto privato, ossia farne letteralmente a meno azzerando tutte le relative spese, NON significa affatto che sia impossibile ridurre sensibilmente quelle spese. Anzi.
 
marimasse ha scritto:
nonnomaio ha scritto:
...difficile o impossibile rinunciare all'automobile...
Questa è una frase che leggo e sento ovunque; essa è ovviamente corretta (SE intesa in senso stretto), .....
....
Il fatto che per una larga maggioranza di noi (compreso senza dubbio il sottoscritto) sia tecnicamente e oggettivamente impossibile "rinunciare" al mezzo di trasporto privato, ossia farne letteralmente a meno azzerando tutte le relative spese, NON significa affatto che sia impossibile ridurre sensibilmente quelle spese. Anzi.

Infatti, la mia frase era intesa come dal contesto: NELLA SITUAZIONE ATTUALE DI CARENZA DI ALTERNATIVE.
Usare meno l'automobile si può e si deve, usarla per nulla forse si potrà se e quando avremo tutti un lavoro telematico che si può svolgere da casa o quando i servizi pubblici saranno capillari e "umani" (provare a prendere un treno per pendolari o un bus in ora di punta per capire cosa intendo per "umani").
 
C'è purtroppo ancora gente che crede che le strade siano delle piste, dove una sospensione ti cambia la vita, persone abituate forse ad un passato che non tornerà più. Molti anni or sono il traffico era poca cosa, non c'erano gli autovelox, non c'erano i tutor e sopratutto non c'erano le tasse che gravano come un macigno sull'automobile. Prendiamo atto e usiamo l'auto per le cose strettamente necessarie, è davvero un lusso oggi permettersi di averne una, non parlo di grosse macchine ma anche di semplici utilitarie.
 
Back
Alto