<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il nuovo PIANO FIAT, una provocazione? | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Il nuovo PIANO FIAT, una provocazione?

Per la verità il contenuto delle notizie ha fonti sindacali quali la FIOM ed altre organizzazioni. Non è certo uno sgoooop di Repubblica!
 
G5 ha scritto:
Per la verità il contenuto delle notizie ha fonti sindacali quali la FIOM ed altre organizzazioni. Non è certo uno sgoooop di Repubblica!

si vabbe,e' noto che i sindacati sono molto bravi a fare marmaglia per far vedere che fanno gli interessi dei lavoratori,quando in realta' fanno quelli loro e di chi li foraggia sottobanco ovvero gli imprenditori stessi,e comunque volevo dire che l'articolo era pubblicato su Repubblica... ;) ;)
 
G5 ha scritto:
Per la verità il contenuto delle notizie ha fonti sindacali quali la FIOM ed altre organizzazioni. Non è certo uno sgoooop di Repubblica!

boh, io l'ho visto stamattina presto presto, ma presto su respublica . :rolleyes:
 
Punto83 ha scritto:
si vabbe,e' noto che i sindacati sono molto bravi a fare marmaglia per far vedere che fanno gli interessi dei lavoratori,quando in realta' fanno quelli loro e di chi li foraggia sottobanco ovvero gli imprenditori stessi,e comunque volevo dire che l'articolo era pubblicato su Repubblica... ;) ;)
Ognuno fa i propri interessi, i sindacati faranno quelli dei lavoratori, Marchionne quelli dell'azienda che lo paga apposta per curarli. Devo ancora vedere un Marchionne che faccia l'interesse dei lavoratori e un sindacato che faccia l'interesse della sua azienda, tutti provano ad tirare avanti la baracca cercando di far cadere più roba possibile sul proprio piatto della bilancia.
Ripeto che ora come ora siano solo congetture, aspettiamo le dichiarazioni ufficiali e poi eventualmente commenteremo.
 
http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=1088534

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2010/03/24/visualizza_new.html_1736594511.html

http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/201003241409-eco-rt10143-fiat_palombella_uilm_serve_incontro_non_basta_precisazione

http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/mf-dow-jones/italia-dettaglio.html?newsId=714784&lang=it
 
modus72 ha scritto:
Punto83 ha scritto:
si vabbe,e' noto che i sindacati sono molto bravi a fare marmaglia per far vedere che fanno gli interessi dei lavoratori,quando in realta' fanno quelli loro e di chi li foraggia sottobanco ovvero gli imprenditori stessi,e comunque volevo dire che l'articolo era pubblicato su Repubblica... ;) ;)
Ognuno fa i propri interessi, i sindacati faranno quelli dei lavoratori, Marchionne quelli dell'azienda che lo paga apposta per curarli. Devo ancora vedere un Marchionne che faccia l'interesse dei lavoratori e un sindacato che faccia l'interesse della sua azienda, tutti provano ad tirare avanti la baracca cercando di far cadere più roba possibile sul proprio piatto della bilancia.
Ripeto che ora come ora siano solo congetture, aspettiamo le dichiarazioni ufficiali e poi eventualmente commenteremo.

tranquillo faranno quello che è stato scritto.
e se cambieranno qualcosa sarà solo perchè quei nullafacenti del sindacato faranno gli interessi dei lavoratori e faranno fare retromarcia su certi punti.
non penso che un sindacato si inventi la ristrutturazione della fiat e la dia in pasto ai giornali.
suvvia, ragazzi, basta pensarci un pochino.
 
conan2001 ha scritto:
tranquillo faranno quello che è stato scritto.
e se cambieranno qualcosa sarà solo perchè quei nullafacenti del sindacato faranno gli interessi dei lavoratori e faranno fare retromarcia su certi punti.
non penso che un sindacato si inventi la ristrutturazione della fiat e la dia in pasto ai giornali.
suvvia, ragazzi, basta pensarci un pochino.
Penso che in quello scoop ci sia del vero ma, anche solo ipotizzando l'incompletezza della notizia, voglio aspettare di avere il quadro complessivo. Commentare ora per me ha poco senso.
 
MILANO (24 marzo) - Fioccano le indiscrezioni sul nuovo piano industriale Fiat, tanto che in mattinata il titolo vola in Borsa. Verso l'ora di pranzo, però, arriva la smentita del Gruppo, che in un primo momento si era trincerato dietro un "no comment". «Al momento - recita una nota - il Gruppo è impegnato nella preparazione del Piano strategico per il 2010-2014 e qualsiasi anticipazione giornalistica è assolutamente prematura e priva di ogni fondamento». Il nuovo piano strategico 2010-2014 sarà presentato il prossimo 21 aprile (giorno in cui è convocato l'Investors Day) in cda dall'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne.

Le indiscrezioni. Il nuovo piano strategico 2010-2014, aveva scritto Repubblica, prevederebbe quasi cinquemila dipendenti in meno, riduzione del numero dei modelli (da 12 a 8), con la produzione italiana che crescerà fino a 900mila vetture.

La smentita della Fiat. «Al momento il Gruppo è impegnato nella preparazione del Piano strategico per il 2010-2014 e qualsiasi anticipazione giornalistica è assolutamente prematura e priva di ogni fondamento»: lo afferma in una nota la casa torinese. La Fiat ricorda di avere presentato nell'incontro del 22 dicembre a Palazzo Chigi con istituzioni e sindacati «il progetto industriale, che abbraccia un arco temporale di due anni (2010-2011). In quell'occasione - dice la casa torinese - sono stati illustrati, nel dettaglio, il piano gamma prodotto, comprese le vetture di derivazione Chrysler, e le allocazioni produttive dei singoli modelli per ogni stabilimento. Il progetto, come noto, prevede per i prossimi due anni un enorme impegno finanziario della Fiat in Italia: verranno spesati, per investimenti e attività di ricerca e sviluppo, due terzi degli oltre 8 miliardi di euro previsti complessivamente per tutte le attività del Gruppo nel mondo. Vale la pena ricordare che, pur in presenza di mercati internazionali difficilissimi per il settore auto, la Fiat, per evitare i licenziamenti, ha fatto ogni sforzo possibile per mitigare le conseguenze della crisi sui lavoratori, facendo ricorso a 30 milioni di ore di cassa integrazione nel 2009».

Marchionne: mai licenziato, vergognoso picchiarci. «E' la crisi più profonda che abbiamo visto in Europa e noi non abbiamo licenziato nessuno. Cercare di picchiare la Fiat in un momento come questo è la cosa più sproporzionata che abbia mai visto, è quasi vergognoso» ha detto Sergio Marchionne riferendosi anche agli attacchi provenienti dai sindacati. «Si sta cercando di strumentalizzare - ha detto Marchionne - il discorso sull'occupazione in Italia. Questo è il momento sbagliato per parlarne. Ci hanno accusato di tantissime cose, ma la realtà è che non abbiamo mai licenziato nessuno, abbiamo cercato di mantenere l'equilibrio sociale negli scorsi 24 mesi. Stiamo gestendo un momento difficile nei migliori dei modi, abbiamo protetto l'aspetto operativo al massimo con sacrifici enormi. Non voglio medaglie, ma quello che è stato fatto è stato fatto. Ricordatevi dove era la Fiat nel 2004».

«Termini Imerese, faremo tutto il possibile». «Come ha detto il ministro Scajola, siamo in contatto, collaboriamo - ha detto Marchionne parlando dello stabilimento di Termini Imerese - Tutto quello che possiamo fare lo faremo. La soluzione si dovrà pure trovare».

Sacconi: indiscrezioni inquietanti, creano allarme. «Le indiscrezioni su un presunto piano Fiat caratterizzato da ben 5.000 esuberi occupazionali sono inquietanti e suscitano allarme sociale» dice il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, secondo il quale «solleva un legittimo interrogativo l'affermazione del portavoce della Fiat secondo la quale le indiscrezioni stesse sono una provocazione politica a pochi giorni dalle elezioni. In ogni caso il governo proseguirà con fermezza nel dialogo con le parti, lungo la linea tenuta a difesa di un legittimo interesse nazionale a tutela prioritaria dei siti produttivi e dei posti di lavoro in Italia».

Epifani: confermati i nostri timori. «La Fiat - dice il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani - riduce occupazione e porta parte della produzione dei motori fuori dal Paese mentre fa fare le cose più innovative agli Stati Uniti. Riduce in sostanza la sua presenza in Italia. I nostri timori escono confermati».

Bonanni: il governo ci convochi. «Il governo farebbe bene a convocarci immediatamente» dice il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che sottolinea la necessità di «far luce sul piano» e chiede che la Fiat «non dismetta i 5 mila posti di lavoro che non possiamo perdere e dia garanzie di una produzione che almeno deve essere in grado di produrre tante auto quante se ne vendono».

Cremaschi Fiom: è una vergogna. «Il piano Fiat è una vergogna che conferma le nostre peggiori e spesso inascoltate previsioni. La realtà è che la Fiat comincia a lasciare l'Italia con una valanga di licenziamenti». Così Giorgio Cremaschi, della segreteria nazionale della Fiom, aveva commentato le indiscrezioni. «La presentazione del piano il 21 aprile sarà uno dei momenti più drammatici della storia della Fiat - diceva Cremaschi - perché Marchionne lo dovrà illustrare ai 5.000 lavoratori che vuole licenziare e anche a tutti gli altri. Si andrà a uno scontro frontale e drammatico. Il governo intervenga smettendola di minimizzare o di coprire le posizioni di Marchionne».

Fim Cisl: Marchionne si confronti con sindacati come in Usa. «L'amministratore delegato della Fiat - dice Giuseppe Farina, segretario generale Fim-Cisl - si confronti con il sindacato italiano come ha fatto con quello americano per Chrysler. Le sue scelte ricadono sul settore auto, ma anche sull'industria manifatturiera e sull'economia del Paese».

Lumia (Pd): piano uccide Termini Imerese. «Il piano di riorganizzazione della Fiat uccide Termini Imerese e ferisce gli altri stabilimenti italiani. È l'unico caso al mondo in cui il governo ha subito le scelte di una casa automobilistica a danno della produzione e dell'occupazione nel proprio Paese - ha detto il senatore del Partito democratico Giuseppe Lumia - L'azienda sta spostando tutti gli stabilimenti all'estero dove il costo del lavoro è molto basso. Una strategia industriale fragile».

Le anticipazioni: 7 modelli realizzati in Usa. Le indiscrezioni trapelate parlavano anche di sette modelli con marchio Fiat, Alfa e Lancia realizzati negli Usa per il mercato d' Oltreoceano, per una produzione complessiva che dovrebbe superare le 350 mila unità sull'altra sponda dell' Atlantico. Particolarmente critica, in base ai programmi, la situazione della produzione motoristica in Italia.

Taglio del 15% organici in Italia. Il piano prevederebbe «il taglio del 15% degli organici degli addetti al montaggio finale», quei 30mila operai di linea che nei mesi scorsi sono rimasti fermi per due settimane quando ha cominciato a farsi sentire l'effetto dello stop agli incentivi.

Oltre duemila addetti in meno alle Carrozzerie MIrafiori. Nel calcolo, scrive ancora Repubblica, sono compresi i 1.500 dipendenti diretti di Fiat a Termini Imerese (come è noto lo stabilimento siciliano chiuderà il 31 dicembre del 2011) e i 500 dipendenti che andranno in mobilità volontaria a Cassino sulla base di un accordo sindacale firmato nei mesi scorsi. Sono una novità invece i 2.000-2.500 addetti in meno alle Carrozzerie di Mirafiori e le 500 tute blu che il sindacato stima possano perdere il posto a Pomigliano in seguito al passaggio dalle produzioni Alfa alla Panda.
 
Fiat, 5mila tagli entro il 2014
Anticipato il piano,in Italia 8 modelli
Il 21 aprile ci sarà il consiglio di amministrazione della Fiat nel quale l'amministratore delegato Sergio Marchionne presenterà il piano aziendale dei prossimi 4 anni. Ma il quotidiano Repubblica anticipa alcuni punti salienti: taglio di 5mila dipendenti, diminuzione dei modelli prodotto (da 12 a 8) e aumento dei modelli italiani prodotti negli Stati Uniti. Ma la produzione di auto in Italia aumenterebbe fino a 900mila unità.

Queste indiscrezioni - si legge nell'articolo - parlano anche di sette modelli con marchio Fiat, Alfa e Lancia realizzati negli Usa per il mercato d'Oltreoceano, per una produzione complessiva che dovrebbe superare le 350 mila unità sull'altra sponda dell' Atlantico.

Fiat smentisce: tutte congetture
Ma da Fiat è arrivata la smentita: l'azienda ha fatto sapere che si tratta di congettura nate al di fuori del gruppo. "Ogni notizia circa ipotizzate operazioni straordinarie e relativi modalità, tempi, perimetro e valori è frutto di congetture, nate al di fuori del gruppo". ribadisce infatti Fiat in una nota proprio in relazione alle ipotesi di spin off del settore auto. "Eventuali decisioni che dovessero essere conseguenti alla realizzazione del Piano Strategico - spiega il Lingotto - saranno adottate dagli organi sociali e comunicate al mercato secondo quanto previsto dalla normativa".

Ma dall'articolo di "Repubblica" emergono altri dettagli sui futuri sviluppi del Lingotto. Particolarmente critica, in base ai programmi, la situazione della produzione motoristica in Italia. Il piano prevederebbe dunque "il taglio del 15% degli organici degli addetti al montaggio finale", quei 30mila operai di linea che nei mesi scorsi sono rimasti fermi per due settimane quando ha cominciato a farsi sentire l'effetto dello stop agli incentivi.

Nel calcolo sono compresi i 1.500 dipendenti diretti di Fiat a Termini Imerese (come è noto lo stabilimento siciliano chiudera' il 31 dicembre del 2011) e i 500 dipendenti che andranno in mobilità volontaria a Cassino sulla base di un accordo sindacale firmato nei mesi scorsi. Sono una novità invece i 2.000-2.500 addetti in meno alle Carrozzerie di Mirafiori e le 500 tute blu che il sindacato stima possano perdere il posto a Pomigliano in seguito al passaggio dalle produzioni Alfa alla Panda.
 
ma allora chi le ha messe in giro tutte ste voci?
il marchio non mi pareva così incavolato, forse che anticipando qualcosa si rende meno amaro il calice?
 
In ogni caso se siete così preoccupati a tal punto da venire qui a pubblicare indiscrezioni a mezzo stampa, potreste fare MOLTO DI PIU', cioè, acquistare delle belle e favolose auto del gruppo FIAT, così facendo e passando parola, non solo le indiscrezioni svaniranno, ma magari potremmo ottenere addirittura nuovi investimenti e assunzioni sul territorio.

Mentre, PURTROPPO, la realtà rimane la solita, il 70 % circa degli italiani, continua a esercitare il pieno diritto di acquistare con i propri soldi quello che preferiscono per poi, alcuni, venire qui a sventolare preoccupazioni per le ricadute sull'occupazione.

In parole povere, FIAT dovrebbe fare BENEFICENZA e allo stesso tempo produrre utili da CAPOGIRO !!!! :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil:

Siate almeno COERENTI ! Ogni riferimento è puramente voluto !

Inoltre, va bene riformare la giustizia e abbreviare il corso dei processi in Italia, ma addirittura anticiparli a prima di aver commesso il fatto, mi lascia letteralmente ESTEREFATTO e senza parole.
 
G5 ha scritto:
http://www.repubblica.it/economia/2...onne_la_fiat_con_5mila_posti_in_meno-2856397/
TORINO - Quasi cinquemila dipendenti in meno, riduzione di un quarto del numero dei modelli prodotti (da 12 a 8) e aumento del 50 per cento dell'attuale produzione italiana ( da 600 a 900 mila auto, soprattutto grazie all'arrivo della Panda a Pomigliano). Il piano strategico 2010-2014 che Marchionne presenterà il 21 aprile comincia a prendere forma nelle analisi e nelle indiscrezioni che circolano nei cinque stabilimenti di assemblaggio finale e nei tre dedicati alla produzione dei motori e dei cambi. Queste indiscrezioni parlano anche di sette modelli con marchio Fiat, Alfa e Lancia realizzati negli Usa per il mercato d'Oltreoceano, per una produzione complessiva che dovrebbe superare le 350 mila unità sull'altra sponda dell'Atlantico. Particolarmente critica, in base ai programmi, la situazione della produzione motoristica in Italia.

Il piano prevederebbe dunque il taglio del 15 per cento degli organici degli addetti al montaggio finale, quei 30.000 operai di linea che nei mesi scorsi sono rimasti fermi per due settimane quando ha cominciato a farsi sentire l'effetto dello stop agli incentivi. Nel calcolo sono compresi i 1.500 dipendenti diretti di Fiat a Termini Imerese (come è noto lo stabilimento siciliano chiuderà il 31 dicembre del 2011) e i 500 dipendenti che andranno in mobilità volontaria a Cassino sulla base di un accordo sindacale firmato nei mesi scorsi. Sono una novità invece i 2.000-2.500 addetti in meno alle Carrozzerie di Mirafiori e le 500 tute blu che il sindacato stima possano perdere il posto a Pomigliano in seguito al passaggio dalle produzioni Alfa alla Panda.

Dopo la presentazione del piano, il 21 aprile, toccherà ai sindacati discutere, stabilimento per stabilimento, come raggiungere la saturazione degli impianti senza ridurre gli organici. È anche probabile che nelle prossime settimane dal Lingotto giungano ancora aggiustamenti. A preoccupare le organizzazioni dei lavoratori non è solo il futuro di coloro che perderanno il posto (molti, nell'arco dei prossimi quattro anni, matureranno i requisiti per la pensione) ma anche la riduzione secca degli organici nel futuro: "Dobbiamo considerare chiusa la fase in cui si identificava la Fiat con la produzione di auto in Italia", dice Enzo Masini, responsabile nazionale auto della Fiom-Cgil. E aggiunge: "Dovremo incalzare l'azienda perché aumenti il numero dei modelli rispetto alle indiscrezioni di questi giorni. Dovremo anche chiedere al Lingotto di portare in Italia produzioni di qualità e di dare un futuro agli stabilimenti italiani di produzione dei motori". Il futuro degli impianti motoristici sarà discusso il 30 marzo prossimo al ministero dello sviluppo economico. Quanto a Termini, se ne parlerà il 13 aprile: "In quella sede - chiede Masini - sarà necessario avere un quadro completo delle proposte in campo".
(p. g.)
(24 marzo 2010)
http://www.asca.it/news-FIAT__AUCI_..._PROVOCAZIONE_POLITICA_(RPT)-904157-ORA-.html

24-03-10
FIAT: AUCI, INDISCREZIONI STAMPA SU PIANO PROVOCAZIONE POLITICA (RPT)

RIPETIZIONE CORRETTA.

(ASCA) - Roma, 24 mar - Le indiscrezioni sul piano Fiat pubblicate oggi dal quotidiano La Repubblica ''sono una provocazione politica a pochi giorni dalle elezioni''. E' quanto afferma il responsabile relazioni istituzionali della Fiat, Ernesto Auci, intervistato da Sky Tg24.

In merito al taglio dell'occupazione di 5 mila dipendenti in Italia, Auci precisa che dalle indiscrezioni non emergono particolari novita' rispetto alla situazione che la Fiat presento' a Palazzo Chigi in occasione del vertice con le parti sociali tre mesi fa. ''Nel 2009 Fiat ha fatto ricorso alla cassa integrazione per circa 30 milioni di ore - ha detto Auci - che rappresentano 15-18 mila dipendenti''. In quella occasione ''la Fiat ha assicurato che non avrebbe denunciato esuberi - ha ricordato Auci - ma avrebbe cercato di gestire la difficile situazione congiunturale''.

Il manager Fiat poi sottolinea che nei prossimi due anni il Lingotto investira' 6 miliardi di euro per nuovi modelli e per migliorare l'efficienza degli stabilimenti, ricordando, tra l'altro, che il trasferimento della Panda a Pomigliano dara' futuro allo stabilimento che ''oggi non lavora''.
Non mi paiono notizie granché positive per quelle che dovevano essere le ricadute sull'Italia.

I complimenti al managment Finiti i soldini dello stato,scoprono che termini Imerese non e' una location ideale per produrre,(strano perche' quando gli abbiamo costruito e regalato la fabbrichetta nn hanno battuto ciglio e se la sono presa)riduzione dei modelli per incrementare l aproduzione in italia e delocalizzare ora in altri siti di produzione i restanti modelli con la speranza che altrove diano maggior resa.
Neanche lo special one poteva fare meglio.
 
Per giustizia, in rete, ci sono anche le smentite:

MF Dow Jones - News Italia
MF/DOWJONES News

Fiat: Guiso, accettare smentite Marchionne (SkyTg 24)

MILANO (MF-DJ)--"Bisogna prendere per buone le smentite fatte dall'a.d. della Fiat. Sui dati riportati da Repubblica e smentiti da Sergio Marchionne, mi pare di cogliere delle contraddizioni: non vedo come si possa conciliare il fatto di portare la produzione in Italia da 600 a 900.000 auto con la riduzione della forza lavoro di 5000 unita'".

Lo ha detto Luigi Guiso, intervistato a "SkyTg 24" sulle notizie a proposito del piano Fiat. gt

(END) Dow Jones Newswires

March 24, 2010 14:13 ET (18:13 GMT)
 
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