<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il mercato Fiat | Il Forum di Quattroruote

Il mercato Fiat

Buongiorno a tutti,sono un nuovo iscritto. Vorrei solo scrivere una verità che tutti devono sapere : l'unico mercato importante della Fiat in Europa è Torino. Le vendite in Italia sono sostenute per la grandissima parte dai dipendenti,che a costo di perdere la possibilità di acquistare vetture più economiche,più belle,,si determinano a sostenere la propria azienda comperando auto nazionali.

Tutto questo fino a ieri,oggi siamo in tanti,io tra questi,che non solo non compreranno più autovetture Fiat e Chrysler ma cercheranno di dissuadere ,tra i nostri parenti e conoscenti,chi avesse l'intenzione di farlo.

L'attacco di Markionne a Mirafiori è di una violenza inaudita,totalmente inutile per recuperare competitività,davvero un triplo salto mortale nel passato più remoto delle condizioni operaie

A Mirafiori non esiste nessun tipo di problema legato alla produttività nè all'assenteismo,ed i lavoratori con RIDOTTE CAPACITA' LAVORATIVE sono stati invalidati appunto dalle condizioni durissime delle catene di montaggio e non si capisce come si possa solo immaginare di peggiorare una situazione infernale.

Si parla di produttività per non parlare di strategia industriale,di nuovi prodotti a basse emissioni,di vetture ecologiche,dal design giovane e accattivante che la Fiat non è capace di fare e non lo sarà mai,di qualità sia del prodotto sia della rete vendita .

Quando anche a Torino la percentuale di vendite Fiat sarà del 27- 28 %(attualmente siamo quasi al 60%)allora la crisi sarà irrimediabile,speriamo di arrivarci presto.
 
g.carignani ha scritto:
Buongiorno a tutti,sono un nuovo iscritto. Vorrei solo scrivere una verità che tutti devono sapere
Ciao,
non è una verità, è una tua opinione.
E come tale può essere condivisa o meno
 
Purtroppo in Italia anche sui numeri si riesce a discutere e questo è davvero curioso. A Torino la percentuale di vetture FIAT è doppia rispetto al resto d'Italia,le si può contare in ogni strada,in ogni momento della giornata e quella percentuale rimane :6 su 10 sono FIAT.

Torino e il Piemonte garantiscono (garantivano?)un mercato sicuro,anche perchè la percentuale di auto circolante è davvero enorme,d'altronde è da pochissimo tempo che la città si è dotata di una metro che comunque non copre certo tutto il territorio urbano.

Quello che ha in mente di fare il canadese non c'entra nulla con lo sviluppo,nè con la competitività,visto che (,non lo dico io),fior di studiosi attestano la percentuale del costo-manodopera su vettura al 7-8 %.

Cosa vorrebbero dirci ? Che se gli operai accettassero i 15, 18 e 21 turni e rinunciassero a scioperare la FIAT sarebbe in grado di vendere la nuova Croma ?Oppure la Thesis?

Forse sarebbe più sensato progettare,disegnare e produrre un'auto di successo e poi magari avere così tante richieste da chiedere i 18 turni, i sabati lavorativi,le ore di straordinario e quant'altro già oggi il contratto dei metalmeccanici prevede.
 
g.carignani ha scritto:
Buongiorno a tutti,sono un nuovo iscritto. Vorrei solo scrivere una verità che tutti devono sapere : l'unico mercato importante della Fiat in Europa è Torino. Le vendite in Italia sono sostenute per la grandissima parte dai dipendenti,che a costo di perdere la possibilità di acquistare vetture più economiche,più belle,,si determinano a sostenere la propria azienda comperando auto nazionali.

Tutto questo fino a ieri,oggi siamo in tanti,io tra questi,che non solo non compreranno più autovetture Fiat e Chrysler ma cercheranno di dissuadere ,tra i nostri parenti e conoscenti,chi avesse l'intenzione di farlo.

L'attacco di Markionne a Mirafiori è di una violenza inaudita,totalmente inutile per recuperare competitività,davvero un triplo salto mortale nel passato più remoto delle condizioni operaie

A Mirafiori non esiste nessun tipo di problema legato alla produttività nè all'assenteismo,ed i lavoratori con RIDOTTE CAPACITA' LAVORATIVE sono stati invalidati appunto dalle condizioni durissime delle catene di montaggio e non si capisce come si possa solo immaginare di peggiorare una situazione infernale.

Si parla di produttività per non parlare di strategia industriale,di nuovi prodotti a basse emissioni,di vetture ecologiche,dal design giovane e accattivante che la Fiat non è capace di fare e non lo sarà mai,di qualità sia del prodotto sia della rete vendita .

Quando anche a Torino la percentuale di vendite Fiat sarà del 27- 28 %(attualmente siamo quasi al 60%)allora la crisi sarà irrimediabile,speriamo di arrivarci presto.

Beh, per essere un nuovo iscritto, devo dire che cominci subito un impeto fin troppo sospetto...se il buongiorno si vede dal mattino...
Trovo il tuo commento un po strumentale e di parte e lo dimostra il fatto che sostieni di "rinunciare ad acquistare auto più belle ed economiche..." a favore di Fiat. Se sei un dipendente (o parente di esso), come si intuisce dalle tue parole, dovresti usufruire di uno sconto particolare sull'acquisto di auto Fiat (sconto che io conosco bene...) e quindi NON E' VERO che le paghi di più della concorrenza ( a parità di prodotto, ovviamente...).
Altra cosa che non capisco, è come fanno gli operai Fiat a parlare di condizoni inacettabili; domanda: a chi vi confrontate per dire ciò? Sapete come lavorano gli operai nelle altre fabbriche? E con che salario?
Posso capire che a nessuno piace perdere "privilegi", ma la crisi ha toccato tutti, e TUTTI, chi più chi meno, hanno dovuto fare sacrifici...
Poi, se Marchionne ha ragione o torto, non mi sento di dirlo (anche se ho una mia opinione che preferisco non dire), sarà qualcun altro a sancirlo: il mercato, per esempio...
Detto ciò, rispetto la tua opinione, ma ti prego di esprimerla come tale senza cercare di descrivere una "mezza verità": sai, qualcuno diceva: "se di tre verità ne dici solo due, è come se avessi detto una bugia".
 
io gli operai fiat che si lamentano (ma come di qualsiasi altra marca, ammesso che ne esistano), li manderei a lavorare in miniera per un pò di tempo.
 
spartacodaitri ha scritto:
L' unica cosa sicura che di quei 20 mld di cui si parla non se ne fara' piu' nulla se continua ad aspettare....[/quote
...................................

dipende dalla FIOM/CGIL i soliti rompiscatole
 
g.carignani ha scritto:
Purtroppo in Italia anche sui numeri si riesce a discutere e questo è davvero curioso. A Torino la percentuale di vetture FIAT è doppia rispetto al resto d'Italia,le si può contare in ogni strada,in ogni momento della giornata e quella percentuale rimane :6 su 10 sono FIAT.

Torino e il Piemonte garantiscono (garantivano?)un mercato sicuro,anche perchè la percentuale di auto circolante è davvero enorme,d'altronde è da pochissimo tempo che la città si è dotata di una metro che comunque non copre certo tutto il territorio urbano.

Quello che ha in mente di fare il canadese non c'entra nulla con lo sviluppo,nè con la competitività,visto che (,non lo dico io),fior di studiosi attestano la percentuale del costo-manodopera su vettura al 7-8 %.

Cosa vorrebbero dirci ? Che se gli operai accettassero i 15, 18 e 21 turni e rinunciassero a scioperare la FIAT sarebbe in grado di vendere la nuova Croma ?Oppure la Thesis?

Forse sarebbe più sensato progettare,disegnare e produrre un'auto di successo e poi magari avere così tante richieste da chiedere i 18 turni, i sabati lavorativi,le ore di straordinario e quant'altro già oggi il contratto dei metalmeccanici prevede.

io posso solo dire che le percentuali di torino per quanto alte devono essere riportate su scala nazionale ed europea, per cui non credo sia molto rilevante.
Dobbiamo parlare di numeri in assoluto non in relazione ad un comune.
 
bumper-morgan ha scritto:
spartacodaitri ha scritto:
L' unica cosa sicura che di quei 20 mld di cui si parla non se ne fara' piu' nulla se continua ad aspettare....[/quote
...................................

dipende dalla FIOM/CGIL i soliti rompiscatole

Per una volta lasciamoli fuori....
voglio dire che se la Fiat non investe in tempi rapidi, a breve sara' fuori dal mercto...
a voglia poi pompare miliardi.
 
mikuni ha scritto:
Non ho capito se maglionne vuole incinesire l'italia oppure traslocare.

La seconda, e lo farà sicuramente, a meno che non accettiamo di "incinesirci"!
Ed è una cosa ovvia che rispetta la politica attuale di tutte le multinazionali, producono dove gli costa di meno.
Marchione è un amministratore, e sta facendo benissimo il suo lavoro, che è quello di fare gli interessi della Fiat e dei suoi azionisti, e non il bene degli italiani!
A quello ci deve pensare il governo...
 
ag78 ha scritto:
mikuni ha scritto:
Non ho capito se maglionne vuole incinesire l'italia oppure traslocare.

La seconda, e lo farà sicuramente, a meno che non accettiamo di "incinesirci"!
Ed è una cosa ovvia che rispetta la politica attuale di tutte le multinazionali, producono dove gli costa di meno.
Marchione è un amministratore, e sta facendo benissimo il suo lavoro, che è quello di fare gli interessi della Fiat e dei suoi azionisti, e non il bene degli italiani!
A quello ci deve pensare il governo...
Esatto,i problemi che ha Marchionne sono comuni a tutte le industrie italiane solo che gli altri delocalizzano e producono fuori mentre Serginho vuole continuare a investire pure in Italia. Dico pure perchè la Fiat è una multinazionale che ha fabriche in brasile,argentina,polonia,serbia e turchia ed è lecito destinare una parte d'investimenti anche nelle fabbriche estere del gruppo. Lamento solo la pessima e disastrosa gestione del marchio Alfa da parte di Harald Wester e l'immobilismo da parte del governo e soprattutto della conf'industria che invece d'incentivare la produzione in loco e incentivare anche l'ingresso di aziende estere a produrre in Italia. Ci sono più cancri in Italia e Marchionne li mette in luce e fa capire quant'è difficoltoso creare impresa e soprattutto mantenerla. Lui è a capo di una multinazionale,può fare come gli altri,chiudere definitivamente e andare in Cina tanto lì c'è solo da guadagnare!
 
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