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Il divieto di circolazione delle auto diesel Euro 5 previsto per quattro regioni sarà posticipato di un anno

Ok, nessuno ha seguito la trasmissione su radio uno stamattina.
C'era un' eminente prof della Ca Foscari e altri personaggi a me sconosciuti ma che il conduttore conosceva bene. Se parlato della crisi dell' auto in Europa, dell' elettrico e della transizione. L' eminente prof era appena tornato da Shanghai, in Cina l' elettrico è realtà e dobbiamo attrezzarci anche noi per le nuove sfide. In sostanza nessun passo indietro, le aziende debbono darsi una svegliata se no soccombono.
 
L' eminente prof era appena tornato da Shanghai, in Cina l' elettrico è realtà e dobbiamo attrezzarci anche noi per le nuove sfide.
Attrezzarci come la Cina la vedo impossibile, sia culturalmente che come esigenze di mobilità e risorse combinate alle infrastrutture. Per cui l'eminente professore (come del resto tanti suoi simili) ha proferito una frescaccia. Anche perché non è esattamente un modello da seguire, almeno a mio avviso.
 
Probabilmente il discorso era un poco più complesso, non è che la Cina diventa il modello ma che se il maggiore produttore mondiale si indirizza su di una tecnologia qualche riflessione occorre farla, ma occorreva farla già qualche anno fa, ormai probabilmente è tardi
 
Attrezzarci come la Cina la vedo impossibile, sia culturalmente che come esigenze di mobilità e risorse combinate alle infrastrutture. Per cui l'eminente professore (come del resto tanti suoi simili) ha proferito una frescaccia. Anche perché non è esattamente un modello da seguire, almeno a mio avviso.
Ok, nessuno ha seguito la trasmissione su radio uno stamattina.
C'era un' eminente prof della Ca Foscari e altri personaggi a me sconosciuti ma che il conduttore conosceva bene. Se parlato della crisi dell' auto in Europa, dell' elettrico e della transizione. L' eminente prof era appena tornato da Shanghai, in Cina l' elettrico è realtà e dobbiamo attrezzarci anche noi per le nuove sfide. In sostanza nessun passo indietro, le aziende debbono darsi una svegliata se no soccombono.


Soprattutto la Cina

---------------------------------HA DOVUTO PASSARE all' elettrico-------------------------------------

Per via del megainquinamento che si ritrova nelle sue grandi metropoli.
Senza contare il tentativo di compensare le infnite centrali a carbone che ha
e che SOPRATTUTTO continua a progettare


 
Le riflessioni è sempre bene farle, ma funzionano per contesti confrontabili. Europa e Cina non lo sono.

ma non parlo di uso della vettura, io parlo in termine di produzione , non credo che con il mondo di oggi si può pensare di avere il primo produttore al mondo che lavora su di una tecnologia mentre tu non la vuoi neanche vedere, prima o poi con questo ci farai i conti.
 
a maggior ragione.... come facciamo con il NOSTRO sistema industriale e sociale a competere con loro? E' chiaro che qualcosa va fatto, ma bisogna vedere cosa.

hai scritto bene, qualcosa va fatto...a me in tutti questi discorso , non nostri ma a livello nazionale, mi sembra che o si vuole fare un qualcosa che probabilmente è difficile da fare , o non si vuole fare nulla che forse le cose si sistemano da sole...
 
il maggiore produttore mondiale si indirizza su di una tecnologia
L'ha fatto per motivazioni contingenti completamente diverse dalle nostre. Non avevamo le loro stesse necessità di virare il panorama automobilistico (ma soprattutto motociclistico) verso l'elettrico, ma manco lontanamente, e non le abbiamo tuttora.
 
Probabilmente il discorso era un poco più complesso, non è che la Cina diventa il modello ma che se il maggiore produttore mondiale si indirizza su di una tecnologia qualche riflessione occorre farla, ma occorreva farla già qualche anno fa, ormai probabilmente è tardi

mi par di capire, in Cina non ci sono mai stato, che l'elettrico cinese è ad appannaggio solo delle grandi città... nelle campagne vanno alla grande di benzina e gasolio e all'elettrico manco ci pensano... o no?

Da noi è visto come una cosa "continentale" invece.
 
L'ha fatto per motivazioni contingenti completamente diverse dalle nostre. Non avevamo le loro stesse necessità di virare il panorama automobilistico (ma soprattutto motociclistico) verso l'elettrico, ma manco lontanamente, e non le abbiamo tuttora.

secondo me il motivo conta poco, se si sono indirizzati su quella tecnologia credo che noi ne dobbiamo tenere conto
 
il motivo invece, e' la cosa che conta di piu'.

loro lo fanno per l'inquinamento nelle citta', loro le fanno, loro le incentivano, loro respirano meglio, a noi non viene nulla.
noi invece lo facciamo per salvare il mondo.
noi paghiamo, e loro ne beneficiano, e per il mondo, non cambia una virgola comunque.

non so voi, ma io mi sento un filino preso per i fondelli
 
Diciamo che inizialmente avevano capito che sul termico con noi non ne sarebbero venuti a capo....
E quindi bisognava prendere un' altra strada
Aggiungici l' inquinamento da carbone, nelle loro metropoli, praticamente inevitabile vista la persistenza nell'uso del medesimo
( carbone su cui sta seduta la Cina....)
ET VOILA....
L' elettrico
1) da vendere a noi, sprovveduti ma " Greenisti " tout court
2) per non sommare al carbone i " fumi " del termico per loro
 
Probabilmente il discorso era un poco più complesso, non è che la Cina diventa il modello ma che se il maggiore produttore mondiale si indirizza su di una tecnologia qualche riflessione occorre farla, ma occorreva farla già qualche anno fa, ormai probabilmente è tardi

Il discorso è che da noi l'industria dell'auto arranca, ma a stì quà non gliene frega niente: l'elettrico è fattibile, in Cina è realtà e deve diventarlo anche da noi. L'eminente prof ha anche detto che in Cina le targhe delle auto elettriche sono verdi, e stà diventando uno stigma sociale non guidare ''green''.
A buon intenditor poche parole.....
 
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