<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il discorso di De Meo | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Il discorso di De Meo

eh ma vecchio vecchio: leggevo di diversi col 1.3 CDTI (il mjt...) della Corsa bloccati perché un tubo del cavolo è irreperibile.
Auto del 2015 ...

https://forum.quattroruote.it/threa...TP*MTcyOTU0NjU3OS4xLjEuMTcyOTU0NjYzNS4wLjAuMA..
Sarà stata solo fortuna, ma con la vecchia grande punto 1.3 MJT da 75 CV dal 2006 al 2023 abbiamo fatto 220.000 km, solo manutenzione ordinaria e a 150.000 km catena distribuzione perché iniziava ad essere un po' rumorosa.
Venduta, so che circola ancora...
 
Scusate ma per ora io non vedo, almeno da noi , questa invasione di auto cinesi EV, i marchi cinesi se sono entrati sono entrati in segmenti ben precisi, in pratica fondamentalmente B e C Suv con vetture termiche accogliendo la voglia di chi non ha molti soldi di acquistare un SUV ma lo vuole.
Nei segmento A o B , tradizionale, che sono poi quelli che le case continentali stanno abbandonando, neanche i Cinesi ci stanno entrando, a parte qualche proposta EV, a dimostrazione che poi le logiche di mercato non è che sono molto differenti.

A Milano la TP-03 potrebbe avere un buon successo come a Roma e altre città.
 
Sì infatti, dopo i 10 dal termine di produzione le case possono non produrre più ricambi originali.
Così ti ritrovi al paradosso che portare una vettura datata in concessionaria ufficiale, non la prendono per l'assenza dei ricambi.
Successo all'azienda dove lavoro per il ns. ford transit del 2001.
Inoltre se aumenteranno le auto in circolazione datate vi sarà un consumo di ricambi maggiore e alcune cose particolari non si troveranno.
Auto di 20 anni fa, escludendo le piccole a benzina dotate di motori aspirati, sono già auto complesse di elettronica, buona parte circolano ancora, ma non potranno avere vita infinita.

Mio zio possiede una punto 75 del 1997 e a parte il materiale di consumo ha serie difficoltà a reperire i ricambi, e parliamo probabilmente della fiat più venduta degli ultimi decenni.
 
Non dimentichiamoci la crisi Leman Brothers del 2008 e la successiva stagnazione dell'economia che è durata parecchi anni.
In conclusione , almeno in IItalia, GLI ANNI 80 E 90 sono stati buoni. Dal 2010 con la perdita del valore di acquisto degli stipendi la macchina ha assunto un altro peso e si è cominciato a tenerle molto più a lungo
Comunque anche la considerazione di eta*beta è corretta.

gli anni 80 e 90 erano quando:
-i paesi dell'est europa e russia erano letteralmente bloccati (blocco sovietico nel senso letterale
-la cina dormiva ed era fuori dal wto
-india e sudestasiatico dormivano o in guerra.

eravamo noi la cina dell'europa, con i nostri nonni che lavoravano ben più di 40 ore settimanali, spesso col secondo turno in fabbrica non dichiarato o il secondo lavoro in nero. tra l'altro, lavoro con ancora pochi bonus ed un alto rischio di infortunarsi ( o peggio ancora morire).

non a caso, il declino dell'automotive italiano è iniziato nel 2000 quando sono state tolte le contingenze sui mezzi importati e la prima a fare parecchi soldi con vendite in italia è stata toyota.
 
con i nostri nonni che lavoravano ben più di 40 ore settimanali, spesso col secondo turno in fabbrica non dichiarato o il secondo lavoro in nero
Beh, calma, i nostri nonni negli anni 80 e 90 erano in pensione, eravamo noi ed i nostri padri, diiamo, nati dopo il 1930 ed entro il 1970, a spanne, a lavorare già o ancora, e, ancora adesso tanti fanno extratime al lavoro (non sempre riconosciuto e retribuito, non sempre in regola) o arrotondano con una seconda attività, più o meno regolare.
 
Beh, calma, i nostri nonni negli anni 80 e 90 erano in pensione, eravamo noi ed i nostri padri, diiamo, nati dopo il 1930 ed entro il 1970, a spanne, a lavorare già o ancora, e, ancora adesso tanti fanno extratime al lavoro (non sempre riconosciuto e retribuito, non sempre in regola) o arrotondano con una seconda attività, più o meno regolare.
dipende dagli anni. mio nonno nato nel 41 è andato in pensione nel 85. morto nel 24 quindi si è fatto 41 anni di pensione.

lo straordinario in fabbrica accade ora che di lavoro ce ne è poco ed è preteso per far apparire lo stipendio decente.
fino a prima della crisi, il secondo turno in nero (almeno in nord italia) era la normalità.
 
Ultima modifica:
gli anni 80 e 90 erano quando:
-i paesi dell'est europa e russia erano letteralmente bloccati (blocco sovietico nel senso letterale
-la cina dormiva ed era fuori dal wto
-india e sudestasiatico dormivano o in guerra.

eravamo noi la cina dell'europa, con i nostri nonni che lavoravano ben più di 40 ore settimanali, spesso col secondo turno in fabbrica non dichiarato o il secondo lavoro in nero. tra l'altro, lavoro con ancora pochi bonus ed un alto rischio di infortunarsi ( o peggio ancora morire).

non a caso, il declino dell'automotive italiano è iniziato nel 2000 quando sono state tolte le contingenze sui mezzi importati e la prima a fare parecchi soldi con vendite in italia è stata toyota.


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