<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il Crocefisso o La Pietà di Michelangelo Buonarroti? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Il Crocefisso o La Pietà di Michelangelo Buonarroti?

birillo21 ha scritto:
Forse la scelta si pone tra questi due Simboli.

Senza paura di essere smentito dico che
non esistono simboli più LAICI del CROCIFISSO
e della PIETA' di Michelangelo Buonarroti.

La Giustizia Umana, l'Inganno, la Vox Populi,
che condannano un'innocente e
la Madre, distrutta dal Dolore,
che piange il Figlio giustiziato Ingiustamente nel fiore degli anni.

La Giustizia,
di per se stessa è una dea cieca,
che viene guidata dagli esseri umani verso direzioni e decisioni,
che possono essere giuste o sbagliate,
per errore o per vizio, a cui non c'è rimedio.

Per me rappresentano la condanna più aspra, che si possa concepire,
contro la Pena di Morte, la Tortura, l'intolleranza per l'altro, il diverso.

Si parla tanto di tolleranza e poi si scopre che essa deve essere un sentimento, un modus vivendi a senso unico.
Mi sembra tutto così strano, o per usare le parole del Cardinale Bagnasco "Surreale".

si pone un immenso problema ................come faccio a mettere la pieta' del michelangelo attaccato al muro sopra il letto :shock: :shock: :shock: :shock: :shock:

ciao madmax
 
iCastm ha scritto:
Lo Stato laico è cristiano!

Prima dell'avvento del Cristianesimo esisteva lo Stato laico? No, l'imperatore era un dio. I primi cristiani vennero perseguitati perchè non riconoscevano la divinità dell'imperatore oltre a quella di Dio. Sono stati i cristiani a separare l'autorità terrena da quella divina: - Date a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio. -

Nei paesi comunisti, dunque "laici", i cristiani venivano e vengono di fatto perseguitati perchè non divinizzano lo Stato.

Il filosofo Nietzsche metteva in guardia dall'ateismo: se si elimina Dio poi è facile che lo si sostituisce con un altro dio da cui si è comunque schiavi: denaro, potere, sesso etc...

Dunque ognuno può dire la sua, ma almeno chiamiamo le cose con il loro nome. Chi non vuole il crocifisso nei luoghi pubblici non lo fa in nome dello Stato laico, ma laicista.

Mica esistevano solo re ed imperatori, prima dell'avvento del cristianesimo.
Mai sentito parlare della democrazia?

Discorso di Pericle agli ateniesi (461 a.c.)

Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo
viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così.

Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro
dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell&#8217;eccellenza.

Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di
altri,chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una
ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.

Qui ad Atene noi facciamo così.

La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non
siamo sospettosi l&#8217;uno dell&#8217;altro e non infastidiamo mai il nostro
prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia
siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.

Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle
proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici
affari per risolvere le sue questioni private.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato
anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo
proteggere coloro che ricevono offesa.

E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che
risiedono nell&#8217;universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è
buon senso.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo,
ma inutile; e benché in pochi siano in grado di dare vita ad una
politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.

Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della
democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà
sia solo il frutto del valore.

Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell&#8217;Ellade e che ogni
ateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso,
la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la
nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.

Qui ad Atene noi facciamo così


Quindi cominciamo subito a destituire di fondamento certi distinguo speciosi e strumentali fatti solo per confonfedere le acque. E se non piace il termine "laico" possiamo tranquillamente definire lo stato non-confessionale.

Cordiali Saluti
Fulcrum
 
iCastm ha scritto:
Lo Stato laico è cristiano!

Dunque ognuno può dire la sua, ma almeno chiamiamo le cose con il loro nome. Chi non vuole il crocifisso nei luoghi pubblici non lo fa in nome dello Stato laico, ma laicista.

Bè, bisogna fare un distinguo. Ci sono credenti che sono a favore dello stato laico per una serie di motivi ( io ho esposto i miei), e ci sono non credenti che forse comi dici tu puntano altrove.
 
Fulcrum ha scritto:
iCastm ha scritto:
Lo Stato laico è cristiano!

Prima dell'avvento del Cristianesimo esisteva lo Stato laico? No, l'imperatore era un dio. I primi cristiani vennero perseguitati perchè non riconoscevano la divinità dell'imperatore oltre a quella di Dio. Sono stati i cristiani a separare l'autorità terrena da quella divina: - Date a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio. -

Nei paesi comunisti, dunque "laici", i cristiani venivano e vengono di fatto perseguitati perchè non divinizzano lo Stato.

Il filosofo Nietzsche metteva in guardia dall'ateismo: se si elimina Dio poi è facile che lo si sostituisce con un altro dio da cui si è comunque schiavi: denaro, potere, sesso etc...

Dunque ognuno può dire la sua, ma almeno chiamiamo le cose con il loro nome. Chi non vuole il crocifisso nei luoghi pubblici non lo fa in nome dello Stato laico, ma laicista.

Mica esistevano solo re ed imperatori, prima dell'avvento del cristianesimo.
Mai sentito parlare della democrazia?

Discorso di Pericle agli ateniesi (461 a.c.)

Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo
viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così.

Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro
dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell&#8217;eccellenza.

Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di
altri,chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una
ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.

Qui ad Atene noi facciamo così.

La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non
siamo sospettosi l&#8217;uno dell&#8217;altro e non infastidiamo mai il nostro
prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia
siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.

Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle
proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici
affari per risolvere le sue questioni private.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato
anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo
proteggere coloro che ricevono offesa.

E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che
risiedono nell&#8217;universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è
buon senso.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo,
ma inutile; e benché in pochi siano in grado di dare vita ad una
politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.

Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della
democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà
sia solo il frutto del valore.

Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell&#8217;Ellade e che ogni
ateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso,
la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la
nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.

Qui ad Atene noi facciamo così


Quindi cominciamo subito a destituire di fondamento certi distinguo speciosi e strumentali fatti solo per confonfedere le acque. E se non piace il termine "laico" possiamo tranquillamente definire lo stato non-confessionale.

Cordiali Saluti
Fulcrum

Dunque secondo te Atene era uno Stato laico?

E tutte quelle figure nel Partenone cosa rappresentano?

Poi ricordiamo che la democrazia ateniese era "parziale": non si applicava a tutte le persone, ma solo ad una "casta". Inoltre una proposta non accettata significava condanna a morte del proponente, come a dire: - Guai a chi fa perdere tempo a chi governa! - Un atto di blasfemia insomma.
 
capnord ha scritto:
iCastm ha scritto:
Lo Stato laico è cristiano!

Dunque ognuno può dire la sua, ma almeno chiamiamo le cose con il loro nome. Chi non vuole il crocifisso nei luoghi pubblici non lo fa in nome dello Stato laico, ma laicista.

Bè, bisogna fare un distinguo. Ci sono credenti che sono a favore dello stato laico per una serie di motivi ( io ho esposto i miei), e ci sono non credenti che forse comi dici tu puntano altrove.

L'unico distinguo va fatto tra i termini "laico" e "laicista".
I cristiani hanno "inventato" lo Stato laico. Anche lo Stato della Chiesa era laico: non veniva punito chi non andava a messa, chi non si confessava, chi non faceva la comunione, chi non si battezzava.
 
Scusa Fulcrum ma chi se ne importa di Atene?

Atene era 2500 anni fa', credeva negli dei e non era nato Gesu' Cristo, figlio di Dio Padre. Cambia un po'il modo di vedre le cose non ti pare?

Sappi comunque che perfino nel Corano il 4,3% del libro e' dedicato alla vita del profeta Gesu'. L'unica differenza e' che loro non credono che Gesu' sia il figlio di Dio Padre.

Commentami un po' questo adesso Fulcrum.

Regards,
The frog
 
Thefrog ha scritto:
Scusa Fulcrum ma chi se ne importa di Atene?

Atene era 2500 anni fa', credeva negli dei e non era nato Gesu' Cristo, figlio di Dio Padre. Cambia un po'il modo di vedre le cose non ti pare?

Sappi comunque che perfino nel Corano il 4,3% del libro e' dedicato alla vita del profeta Gesu'. L'unica differenza e' che loro non credono che Gesu' sia il figlio di Dio Padre.

Commentami un po' questo adesso Fulcrum.

Regards,
The frog

l'islam considera' gesu' come figlio di dio,ma poi e' stato mandato maometto a fare ulteriori rivelazioni

ciao madmax
 
CCMORSEL ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Scusa Fulcrum ma chi se ne importa di Atene?

Atene era 2500 anni fa', credeva negli dei e non era nato Gesu' Cristo, figlio di Dio Padre. Cambia un po'il modo di vedre le cose non ti pare?

Sappi comunque che perfino nel Corano il 4,3% del libro e' dedicato alla vita del profeta Gesu'. L'unica differenza e' che loro non credono che Gesu' sia il figlio di Dio Padre.

Commentami un po' questo adesso Fulcrum.

Regards,
The frog

l'islam considera' gesu' come figlio di dio,ma poi e' stato mandato maometto a fare ulteriori rivelazioni

ciao madmax

"ccidenti questo non lo sapevo. E' una rivoluzione culturale di spessore gigantesco. SEI SICURO DI QUANTO MI HAI SCRITTO?

Regards,
The frog
(In ogni caso le parole Gesu' e Dio vogliono la maiuscola davanti)
 
Fulcrum ha scritto:
Mai sentito parlare della democrazia?

Discorso di Pericle agli ateniesi (461 a.c.)


mai sentito parlare di un certo Socrate?
condannato a morte nella democratica Atene forgiata da Pericle perché ateo, in quanto l'ateismo era considerato empietà contro le istituzioni democratiche.
 
Thefrog ha scritto:
CCMORSEL ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Scusa Fulcrum ma chi se ne importa di Atene?

Atene era 2500 anni fa', credeva negli dei e non era nato Gesu' Cristo, figlio di Dio Padre. Cambia un po'il modo di vedre le cose non ti pare?

Sappi comunque che perfino nel Corano il 4,3% del libro e' dedicato alla vita del profeta Gesu'. L'unica differenza e' che loro non credono che Gesu' sia il figlio di Dio Padre.

Commentami un po' questo adesso Fulcrum.

Regards,
The frog

l'islam considera' gesu' come figlio di dio,ma poi e' stato mandato maometto a fare ulteriori rivelazioni

ciao madmax

"ccidenti questo non lo sapevo. E' una rivoluzione culturale di spessore gigantesco. SEI SICURO DI QUANTO MI HAI SCRITTO?

Regards,
The frog
(In ogni caso le parole Gesu' e Dio vogliono la maiuscola davanti)

gesu' abramo noe' vengono considerati dei profeti celesti
poi quando arrivo' maometto fece delle rivelazioni che fecero diventare la religione dell'islam immodificabile fino al giorno del giudizio ( riassumendo molto )
se proprio vogliamo fare la punta ai chiodi le basi dell'islam sono l'ebraismo e il cristianesimo ( anche se non vogliono ammetterlo chiaramente )

ciao madmax
 
belpietro ha scritto:
Fulcrum ha scritto:
Mai sentito parlare della democrazia?

Discorso di Pericle agli ateniesi (461 a.c.)


mai sentito parlare di un certo Socrate?
condannato a morte nella democratica Atene forgiata da Pericle perché ateo, in quanto l'ateismo era considerato empietà contro le istituzioni democratiche.


Certo.

Infatti si suppone che un minimo di evoluzione ci sia stata in questi 2500 anni.

Ma la democrazia ateniese, per quanto sicuramente embrionale rispetto a ciò che oggi consideriamo "democrazia", altrettanto sicuramente non era una monarchia. ;)

Cordiali Saluti
Fulcrum
 
iCastm ha scritto:
L'unico distinguo va fatto tra i termini "laico" e "laicista".
I cristiani hanno "inventato" lo Stato laico. Anche lo Stato della Chiesa era laico: non veniva punito chi non andava a messa, chi non si confessava, chi non faceva la comunione, chi non si battezzava.

Da Wiki:

"Laicismo e laicità.

Si riscontrano punti di vista diversi sul significato dei termini laicità e laicismo. Alcuni dizionari della lingua italiana come il De Mauro, in accordo alla definizione storica del termine laicismo, considerano i due termini come sinonimi. Il suffisso "ismo" dà sovente una connotazione negativa al termine e non a caso sono i credenti che si dichiarano laici indicando con laicisti gli appartementi a una controparte anti-religiosa.

Tra i politici italiani è diffusa l'avversione a vedersi attribuita la definizione di "laicista" perché, almeno secondo una parte dell'opinione pubblica, il termine ha assunto ormai un significato negativo, mentre la qualifica di difensori della "laicità dello stato" avrebbe una connotazione positiva, anche se spesso non c'è accordo sul significato di questa espressione.

In effetti diversi politici e commentatori italiani affermano una distizione tra laicismo e laicità, secondo la quale i due termini indicherebbero due atteggiamenti diversi nella concezione del rapporto tra Stato e religione:
la laicità, secondo costoro, sarebbe l'atteggiamento con cui lo Stato dovrebbe garantire la libertà di culto ai fedeli delle varie religioni riconosciute dallo Stato: la democrazia, strumento indispensabile per una partecipazione plurale e collettiva al bene comune dello Stato, garantirebbe la separazione tra sfera politica e sfera spirituale nell'affermazione da parte di ciascuno delle proprie convinzioni e la separazione, anche burocratica, tra autorità religiose e organismi politici.
il laicismo, invece, sarebbe un atteggiamento più radicale, tale per cui lo Stato scivolerebbe da una perfetta equidistanza nei confronti di ogni posizione etica e/o credo religioso verso una visione - più o meno dichiarata - di negazione delle convinzioni religiose e delle correlate impostazioni etiche.

Poiché molti di quelli che sostengono questa distinzione fra laicità e laicismo sono cattolici, per approfondire questo tema si confronti la voce Idea cristiana di laicità e rapporto con le altre fedi."

Giusto per non portare avanti dibattiti basati su incomprensioni etimologiche.

IMHO quello che la chiesa definisce "laicismo" è la logica conseguenza del concetto di "laicità" applicato alla gestione dello stato, in presenza di svariati orientamenti religiosi o culturali.

Separazione ed equidistanza.
Rispettosa ma netta.

Cordiali Saluti
Fulcrum
 
Fulcrum ha scritto:
iCastm ha scritto:
L'unico distinguo va fatto tra i termini "laico" e "laicista".
I cristiani hanno "inventato" lo Stato laico. Anche lo Stato della Chiesa era laico: non veniva punito chi non andava a messa, chi non si confessava, chi non faceva la comunione, chi non si battezzava.

Da Wiki:

"Laicismo e laicità.

Si riscontrano punti di vista diversi sul significato dei termini laicità e laicismo. Alcuni dizionari della lingua italiana come il De Mauro, in accordo alla definizione storica del termine laicismo, considerano i due termini come sinonimi. Il suffisso "ismo" dà sovente una connotazione negativa al termine e non a caso sono i credenti che si dichiarano laici indicando con laicisti gli appartementi a una controparte anti-religiosa.

Tra i politici italiani è diffusa l'avversione a vedersi attribuita la definizione di "laicista" perché, almeno secondo una parte dell'opinione pubblica, il termine ha assunto ormai un significato negativo, mentre la qualifica di difensori della "laicità dello stato" avrebbe una connotazione positiva, anche se spesso non c'è accordo sul significato di questa espressione.

In effetti diversi politici e commentatori italiani affermano una distizione tra laicismo e laicità, secondo la quale i due termini indicherebbero due atteggiamenti diversi nella concezione del rapporto tra Stato e religione:
la laicità, secondo costoro, sarebbe l'atteggiamento con cui lo Stato dovrebbe garantire la libertà di culto ai fedeli delle varie religioni riconosciute dallo Stato: la democrazia, strumento indispensabile per una partecipazione plurale e collettiva al bene comune dello Stato, garantirebbe la separazione tra sfera politica e sfera spirituale nell'affermazione da parte di ciascuno delle proprie convinzioni e la separazione, anche burocratica, tra autorità religiose e organismi politici.
il laicismo, invece, sarebbe un atteggiamento più radicale, tale per cui lo Stato scivolerebbe da una perfetta equidistanza nei confronti di ogni posizione etica e/o credo religioso verso una visione - più o meno dichiarata - di negazione delle convinzioni religiose e delle correlate impostazioni etiche.

Poiché molti di quelli che sostengono questa distinzione fra laicità e laicismo sono cattolici, per approfondire questo tema si confronti la voce Idea cristiana di laicità e rapporto con le altre fedi."

Giusto per non portare avanti dibattiti basati su incomprensioni etimologiche.

IMHO quello che la chiesa definisce "laicismo" è la logica conseguenza del concetto di "laicità" applicato alla gestione dello stato, in presenza di svariati orientamenti religiosi o culturali.

Separazione ed equidistanza.
Rispettosa ma netta.

Cordiali Saluti
Fulcrum

E tutto questo cosa aggiunge alla discussione? Hai solo riportato un testo da un sito rispettoso, ma non affidabilissimo, dove comunque risulta che non c'è accordo tra tutti sulle definizioni di "laicità" e "laicismo". Ma di questo ce ne siamo accorti già nei post precedenti, non era necessario "scomodare" Wikipedia.

Resta il fatto che il tuo concetto di "laicismo" non è una conseguenza obbligata della "laicità" nella gestione dello Stato, ma solo possibile.
E' stata possibile nel blocco sovietico e vediamo con i nostri occhi la crisi culturale che stanno attraversando questi Paesi. Ma vediamo anche quei giovani francesi che vivono nei sobborghi delle città come non riescono a dare un senso alla loro vita. Se non fossero cresciuti in sistemi educativi laicisti, dunque nichilisti, probabilmente oggi vivrebbero diversamente. Vediamo la Svezia, uno dei Paesi con il più alto reddito pro capite, ma anche col più alto tasso di suicidi al mondo (e gli altri Paesi scandinavi non stanno tanto meglio), se negli ultimi decenni avessero evitato il fanatismo della separazione Stato-religione magari oggi sarebbero un po' più felici.

Comunque non mi piace ragionare con i "se" e con i "ma", però una domanda sorge sempre spontanea quando si sentono certe notizie.

Alla fin della fiera, infatti, la crisi economica non è dovuta alla crisi culturale del mondo occidentale? A forza di fare finanza, di pretendere di guadagnare tanto oggi spendendo poco, di non pensare al domani ecco che si è arrivati alla crisi. Dalla crisi si esce solamente recuperando i concetti di Dio, Patria e Famiglia, altrimenti perchè uno dovrebbe pensare più al domani che non all'oggi?

Il Crocifisso ricorda come un uomo ha dato la vita per salvare non solo fisicamente altri uomini. Ci si può credere o no, ma quale altro simbolo rappresenta meglio questo? Le scuole, come i tribunali e tutti i luoghi pubblici hanno una funzione educativa. A cosa si deve educare un uomo se non al rispetto non solo fisico della vita propria e degli altri? C'è un altro simbolo che lo manifesta di più? Direi proprio di no.
 
Sul fatto che lo stato dovrebbe essere laico al 100% siamo più o meno tutti d'accordo. Sono convinto che anche molti credenti non si farebbero soverchi problemi nel non vedere la croce sui muri delle scuole o degli uffici comunali. Il punto è COME il problema è stato presentato, prima da quel mona che ha buttato il crocifisso dalla finestra, adesso da 'sti mezzi fanatici dell'UAAR. Dei quali, secondo me, insisto nel dire che danno una pessima prova del loro "razionalismo illuminato": pur essendo rappresentati da firme illustri quali Margherita Hack e Danilo Mainardi, si comportano a mio avviso in modo fanatico e integralista.

Per intenderci: la formazione cattolica di gran parte degli italiani spesso è tutt'altro che manifesta o praticata. Ma vedere un'immagine come questa

uaar.jpg


per me da fastidio anche ai credenti "moderati", che ci vedono giustamente un'offesa ai credenti "praticanti".

Ecco che quando queste manifestazioni sortiscono l'effetto della famosa sentenza della corte dei diritti dell'uomo (che secondo me avrebbe ben altro di che occuparsi...), PER REAZIONE anche i moderati saltano in piedi a difesa di un simbolo che, sotto sotto, raccoglie gran parte della popolazione.

Se si voleva "laicizzare" le aule scolastiche bisognava andare per gradi, iniziando per esempio, a sostituire il corcifisso con qualche riproduzione artistica di soggetto simile, per arrivare poi a toglierlo del tutto, ma in sordina, un po' alla volta e senza suonare le trombe per questo.

Ricordiamoci che se è vero che chi si sente offeso dal crocifisso ha il diritto di dire la sua opinione, lo stesso pari diritto ce l'ha chi si sente offeso da chi il crocifisso lo vuole togliere. E per favore, non tiriamo fuori i crimini di Torquemada......
 
Non trovate che la nostra societa di apparenza, superficiale,
sia diventata intollerante verso chi ha pensieri diversi dalla
Media Comune.
Cioè verso chi non si conforma al pensiero unico, che pone
libertà superficiali, date dall'apparire, come obbiettivi da
raggiungere.

Ora in societa come quella descritta la Cristianita provoca fastidio,
fosse essa anche solo un Crocefisso di legno che rimembra
ben altri alti valori, tra cui uno dei principali è la vita di Comunione, di solidarietà reciproca.

Ecco, questo è il male di quel simbolo, il fatto che faccia ricordare quanto queste societa si sono discostate da ideali e valori, anche laici, che permettono una vita fraterna, o di fratellanza, all'interno delle varie comunita.

Oggi i nuovi "dei" trovano fastidioso il fatto che esista la Cristianita e che i suoi simboli che ricordano valori, ma anche errori, deviazioni, umani, siano presenti in luoghi pubblici. Chi crede nel potere e nel denaro, nell'apparire, nel successo, per usare termini forti che si trova in delirio di onnipotenza, trova fastidioso trovarsi di fronte ad un Crocefisso.

Ora mi chiedo queste societa sono state talmente rincoglionite dal martellamento mediatico da non sopportare, non tollerare, non avere il coraggio di guardarsi allo specchio, o confrontarsi con ciò che erano prima che la spinta dei media li spingesse a diventare degli acritici ed acrilici consumatori robotici di massa.
 
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