<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ibrido.. che bidone... | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Ibrido.. che bidone...

E allora mi spieghi perché le polveri sottili sono scese ben al di sotto dei livelli di guardia nonappena hanno spento i riscaldamenti? E questo ben prima che chiudessero le scuole e il traffico scemasse...

Jambana ha scritto:
chiaro_scuro ha scritto:
aggiungo solo un piccolo dato tecnico, sono un agente di commercio ho percorso, in questa decina di giorni, 1800 km, dei quali 1200 di autostrade e superstrade la mia media è: 5,4 lt per 100 km.
Io faccio circa 2500 km al mese con strade simili e la mia stilo mjtd 140cv in 160.000 km ha sempre consumato tra i 17,5 e i 19,5 km/l pieno su pieno andando al limite in autostrada e molto oltre i limiti in extraurbano.
Un'auto di 6 anni fa senza particolari accorgimenti per farla consumare poco, anzi con l'aerodinamica di un furgone.

Bisogna fare di più.

Detto da chi ha voglia di prendersi un'ibrida. Lo volevo fare già quando ho preso la Stilo.

Ciao.

Ma quanto inquini però a livello di polveri sottili?

Con quale sonorità? Con quale piacere di guida? E nelle TD più moderne a costo di quale complessità meccanica di iniettori/turbine e della presenza di veri accrocchi come il DPF et similia...

Valutiamo tutto allora...e ognuno farà le sue scelte secondo i suoi gusti e le sue convinzioni...
 
Jambana ha scritto:
Scusa, ma ti sembra poco il problema delle polveri sottili? In tutte le città è proprio la fonte d'inquinamento più problematica in questo momento,

Calma. Si stan dando per scontate un mucchio di cose che non lo sono affatto.
Per cominciare, ammesso e non concesso che le polveri sottili siano un problema, l'auto ne genera meno del 5%.
Ma, soprattutto, la qualita' dell'aria e' migliorata enormemente (e soprattutto grazie al cambiamento degli impianti di riscaldamento e alla delocalizzazione delle industrie) rispetto a un tempo. L'aria di Milano oggi e' oltre 20 volte piu' pulita di quella che c'era negli anni '70.
L'"emergenza" polveri sottili viene creata ad arte abbassando progressivamente i limiti man mano che le polveri si abbassano, cosi' da creare (e mantenere) uno stato di allarme sociale continuo basato sul... nulla.
In un'intervista informale con il direttore di una nota rivista di Auto, un paio d'anni fa, dirigenti dell'ARPA lombardia confessarono candidamente questo stato di cose e, alla domanda sul perche' allora non lo si dicesse chiaro e tondo risposero "Non e' politicamente conveniente".
Infine, numerosi comuni hanno creato ad arte situazioni di "emergenza polveri" piazzando centraline di rilevamento in posizioni fuori norma o hanno fatto carte false (letteralmente) allo scopo di creare l'"emergenza polveri" per ramazzare eco-fondi europei, utilizzati per ripianare bilanci disastrati da gestioni assolutamente incompetenti (naturalmente a fondi incassati l'emergenza, chissa' come, e' rientrata).

Dunque, che le polveri sottili siano un problema e' non solo indimostrato, ma fortemente dubbio, ed esistono anzi numerose prove (non indizi, prove) del contrario.
Che poi sianoil "principale" problema e' ancora piu' dubbio. Specie quando si considera che, mentre i livelli di guardia delle polveri vengono abbassati man mano che le polveri diminuiscono per mantenere allarme sociale su un problema finto (e che quindi se e' il caso puo' essere "risolto" d'amble'), i livelli di guardia sull' atrazina nelle acque potabili sono stati continuamente aumentati man mano che i livelli salivano, costituendo un problema ben piu' reale che i nostri inetti governanti non son riusciti a risolvere.

Per tacere di depuratori la cui entrata in servizio e' stata ritardata di decenni, di infrastrutture disastrose, di inquinamento del suolo, di inquinamento dovuto a milioni di tonnellate di plastica gettate via ogni giorno...

e gli effetti sulla salute sono ancora poco noti.
In effetti lo sono, dato che, per giunta, circa il 50% del particolato e' di origine assolutamente naturale.
E' un modesto irritante delle vie respiratorie superiori.
E poco altro.

I filtri antiparticolato sono un'emerita schifezza, che non fa altro che produrre particelle ancora più piccole e pericolose, e spesso crea non pochi problemi alla durata del motore per il gasolio che inquina l'olio a causa delle frequenti rigenerazioni.
Su questo hai pienamente e assolutamente ragione.
Non solo, fanno aumentare considerevolmente i consumi... per produrre nanopolveri che, a differenza del particolato normale non si depositano ne' vengono abbattute dalle precipitazioni, e possono permanere nell'atmosfera molto a lungo, anche anni, e che hanno sull'organismo un'effetto cancerogeno documentato e cumulativo.
Ossia, il FAP elimina innocuo particolato che sparirebbe da se' comunque, e che puo' al massimo dar fastidio a chi ha il mal di gola o il raffreddore, o una rinite allergica, e in cambio producono qualcosa che e' a tutti gli effetti paragonabile alle radiazioni...

La sonorità...per qualcuno, come me, è molto importante, così come l'erogazione del motore (sarò controcorrente, ma quella dei diesel non mi ha mai entusiasmato).

Anche qui... non posso che concordare.

Per quanto riguarda la complessità e l'affidabilità della Prius...io lo chederei ai tassisti che ci percorrono chilometraggi da camion senza interventi...le stesse batterie sono garantite otto anni, e permettono chilometraggi elevatissimi (di norma oltre 400 mila km) senza essere sostituite...mentre i problemi a iniettori e turbine invece non mi sembrano un'evenienza rara nelle turbodiesel moderne di oggi, anche leggendo questo stesso forum...
Questo dipende fondamentalmente da come si utilizza il motore.

Sarà anche "poco" (per me, assolutamente no....), ma diamogli anche tempo...ricordiamoci anche di com'erano e che prestazioni avevano le prime vetture a gasolio come le Mercedes degli anni '50...
Di nuovo, concordo. L'ibrido oggi e' ai primi passi. E si confronta con una tecnologia evolutasi per 100 anni, tenendogli testa ragionevolmente bene.
Solo perche' oggi e' solo marginalmente conveniente non vuol dire che si debba gettare tutto alle ortiche.
 
99octane ha scritto:
Jambana ha scritto:
Scusa, ma ti sembra poco il problema delle polveri sottili? In tutte le città è proprio la fonte d'inquinamento più problematica in questo momento,

Calma. Si stan dando per scontate un mucchio di cose che non lo sono affatto.
Per cominciare, ammesso e non concesso che le polveri sottili siano un problema, l'auto ne genera meno del 5%.
Ma, soprattutto, la qualita' dell'aria e' migliorata enormemente (e soprattutto grazie al cambiamento degli impianti di riscaldamento e alla delocalizzazione delle industrie) rispetto a un tempo. L'aria di Milano oggi e' oltre 20 volte piu' pulita di quella che c'era negli anni '70.
L'"emergenza" polveri sottili viene creata ad arte abbassando progressivamente i limiti man mano che le polveri si abbassano, cosi' da creare (e mantenere) uno stato di allarme sociale continuo basato sul... nulla.
In un'intervista informale con il direttore di una nota rivista di Auto, un paio d'anni fa, dirigenti dell'ARPA lombardia confessarono candidamente questo stato di cose e, alla domanda sul perche' allora non lo si dicesse chiaro e tondo risposero "Non e' politicamente conveniente".
Infine, numerosi comuni hanno creato ad arte situazioni di "emergenza polveri" piazzando centraline di rilevamento in posizioni fuori norma o hanno fatto carte false (letteralmente) allo scopo di creare l'"emergenza polveri" per ramazzare eco-fondi europei, utilizzati per ripianare bilanci disastrati da gestioni assolutamente incompetenti (naturalmente a fondi incassati l'emergenza, chissa' come, e' rientrata).

Dunque, che le polveri sottili siano un problema e' non solo indimostrato, ma fortemente dubbio, ed esistono anzi numerose prove (non indizi, prove) del contrario.
Che poi sianoil "principale" problema e' ancora piu' dubbio. Specie quando si considera che, mentre i livelli di guardia delle polveri vengono abbassati man mano che le polveri diminuiscono per mantenere allarme sociale su un problema finto (e che quindi se e' il caso puo' essere "risolto" d'amble'), i livelli di guardia sull' atrazina nelle acque potabili sono stati continuamente aumentati man mano che i livelli salivano, costituendo un problema ben piu' reale che i nostri inetti governanti non son riusciti a risolvere.

Per tacere di depuratori la cui entrata in servizio e' stata ritardata di decenni, di infrastrutture disastrose, di inquinamento del suolo, di inquinamento dovuto a milioni di tonnellate di plastica gettate via ogni giorno...

Si potrebbe penso disquisire all'infinito sulle soglie di inquinamento prestabilite e sugli effetti delle polveri sottili, o sulle cause che le provocano, senza venirne a capo (per esempio, anche il consumo di gomme e freni ne produce, etc etc..) anche perché non credo che tra noi ci sia un medico che abbia fatto degli studi approfinditi in materia.

Non sono d'accordo comunque sul fatto che le polveri sottili non siano un problema, o addirittura una specie di falsità atta a racimolare fondi...nel modo più assoluto. Che poi possano essere una scusa per provvedimenti assurdi è un'altro paio di maniche, ma credo che non si possano considerare una passeggiata di salute. E comunque bisognerebbe sempre tener presente il principio di precauzione, anche per gli effetti che eventualmente possano essere ancora ignoti. Anche dell'eternit ancora negli anni '60, si diceva che "non faceva niente", anzi, lo si considerava un ottimo materiale.

Però è incontrovertibile che il diesel produca particolato, e quindi polveri in maniera maggiore rispetto a un motore a benzina...nonostante i catalizzatori e i filtri ciò è visibile ad occhio nudo anche su molte macchine recenti, soprattutto nella fase rilascio-tiro. I ciclisti che frequentano zone collinari o di montagna se ne accorgono bene, anche dalla puzza che emana lo scarico. So che non è molto scientifico, ma non c'è modo migliore di accorgersi che un diesel "emette qualcosa" che farsi sorpassare in una salita in mezzo ai prati mentre si respira a pieni polmoni.

Bisogna considerare comunque un atro elemento: ciò che conta nell'inquinamento non è solo la quantità totale emessa da ogni attività, ma anche la "qualità" e l'intensità in rapporto alla situazione specifica a cui ci si riferisce.
Da uomo della strada (in questo caso penso termine molto adatto), mi rendo conto che in certe situazioni cittadine (quando il traffico è intasato, nei sottopassi, ma anche nelle zone dove per la disposizione degli edifici non c'è un buon ricambio d'aria naturale), effettivamente, l'odore dei gas è insopportabile, ciò non è raro, vorrei immaginare il picco di inquinanti e anche di polveri che si raggiunge in quelle situazioni...non mi sembra troppo giusto parlare di centraline di rilevamento messe "ad arte" o "fuori norma" (di che?) quando noi stessi siamo continuamente esposti a situazioni "fuori norma"...

In situazioni del genere preferirei, idealmene, piuttosto che strade in cui la maggior parte delle macchine sono dei fumosi diesel "corretti" con catalizzatori e filtri, una prevalenza di auto ibride...che per procedere a passo d'uomo utilizzeranno in gran parte il motore elettrico, abbattendo le emissioni in quella particolare, specifica circostanza...che corrisponde in pratica alla norma delle nostre città nelle ore di punta.

Mi pare che le normative attuali abbiano reso praticamente obbligatorio il filtro antiparticolato: si può disquisire sull'assurdità di dotare un motore che rientrerebbe nei parametri prestabiliti anche senza l'ausilio di questo accrocchio, ma questa è la realtà: c'è il problema delle polveri e il problema dell'accrocchio obbligatorio per fingere di eliminare il primo problema...tutto ciò comunque è da considerare, e personalmente mi fa propendere per l'ibrido.

Che a sua volta ha il problema delle batterie, che però possono essere anche vantaggiosamente riciclate. Tutto dipenderà da come ci riusciranno i produttori, che hanno già iniziato ad organizzare consorzi atti a questo scopo.

Le altre forme di inquinamento le lascerei perdere, non perché non siano problemi importanti, ma perché ci porterebbero fuori strada in questa discussione incentrata sulle emissioni degli autoveicoli.
.
 
lsdiff ha scritto:
E allora mi spieghi perché le polveri sottili sono scese ben al di sotto dei livelli di guardia nonappena hanno spento i riscaldamenti? E questo ben prima che chiudessero le scuole e il traffico scemasse...

Jambana ha scritto:
chiaro_scuro ha scritto:
aggiungo solo un piccolo dato tecnico, sono un agente di commercio ho percorso, in questa decina di giorni, 1800 km, dei quali 1200 di autostrade e superstrade la mia media è: 5,4 lt per 100 km.
Io faccio circa 2500 km al mese con strade simili e la mia stilo mjtd 140cv in 160.000 km ha sempre consumato tra i 17,5 e i 19,5 km/l pieno su pieno andando al limite in autostrada e molto oltre i limiti in extraurbano.
Un'auto di 6 anni fa senza particolari accorgimenti per farla consumare poco, anzi con l'aerodinamica di un furgone.

Bisogna fare di più.

Detto da chi ha voglia di prendersi un'ibrida. Lo volevo fare già quando ho preso la Stilo.

Ciao.

Ma quanto inquini però a livello di polveri sottili?

Con quale sonorità? Con quale piacere di guida? E nelle TD più moderne a costo di quale complessità meccanica di iniettori/turbine e della presenza di veri accrocchi come il DPF et similia...

Valutiamo tutto allora...e ognuno farà le sue scelte secondo i suoi gusti e le sue convinzioni...

Ti rispondo con un'altra domanda:

Preferiresti passeggiare a piedi lungo un viale intasato da tre corsie di macchine in coda a passo d'uomo, tutte alimentate con motori diesel, oppure tutte ibride?
 
Jambana ha scritto:
lsdiff ha scritto:
E allora mi spieghi perché le polveri sottili sono scese ben al di sotto dei livelli di guardia nonappena hanno spento i riscaldamenti? E questo ben prima che chiudessero le scuole e il traffico scemasse...

Jambana ha scritto:
chiaro_scuro ha scritto:
aggiungo solo un piccolo dato tecnico, sono un agente di commercio ho percorso, in questa decina di giorni, 1800 km, dei quali 1200 di autostrade e superstrade la mia media è: 5,4 lt per 100 km.
Io faccio circa 2500 km al mese con strade simili e la mia stilo mjtd 140cv in 160.000 km ha sempre consumato tra i 17,5 e i 19,5 km/l pieno su pieno andando al limite in autostrada e molto oltre i limiti in extraurbano.
Un'auto di 6 anni fa senza particolari accorgimenti per farla consumare poco, anzi con l'aerodinamica di un furgone.

Bisogna fare di più.

Detto da chi ha voglia di prendersi un'ibrida. Lo volevo fare già quando ho preso la Stilo.

Ciao.

Ma quanto inquini però a livello di polveri sottili?

Con quale sonorità? Con quale piacere di guida? E nelle TD più moderne a costo di quale complessità meccanica di iniettori/turbine e della presenza di veri accrocchi come il DPF et similia...

Valutiamo tutto allora...e ognuno farà le sue scelte secondo i suoi gusti e le sue convinzioni...

Ti rispondo con un'altra domanda:

Preferiresti passeggiare a piedi lungo un viale intasato da tre corsie di macchine in coda a passo d'uomo, tutte alimentate con motori diesel, oppure tutte ibride?

Preferisco il viale con i diesel. Almeno so che non abbiamo scaricato sul pianeta l'ENORME impatto ambientale che avrebbe il rinnovo del parco circolante. Un impatto ambientale CHE NON SI RIPAGHEREBBE MAI E POI MAI con la modestissima riduzione delle emissioni locali, MA ANZI SAREBBE AGGRAVATA TANTISSIMO da processi industriali superflui.
 
lsdiff ha scritto:
Jambana ha scritto:
lsdiff ha scritto:
E allora mi spieghi perché le polveri sottili sono scese ben al di sotto dei livelli di guardia nonappena hanno spento i riscaldamenti? E questo ben prima che chiudessero le scuole e il traffico scemasse...

Jambana ha scritto:
chiaro_scuro ha scritto:
aggiungo solo un piccolo dato tecnico, sono un agente di commercio ho percorso, in questa decina di giorni, 1800 km, dei quali 1200 di autostrade e superstrade la mia media è: 5,4 lt per 100 km.
Io faccio circa 2500 km al mese con strade simili e la mia stilo mjtd 140cv in 160.000 km ha sempre consumato tra i 17,5 e i 19,5 km/l pieno su pieno andando al limite in autostrada e molto oltre i limiti in extraurbano.
Un'auto di 6 anni fa senza particolari accorgimenti per farla consumare poco, anzi con l'aerodinamica di un furgone.

Bisogna fare di più.

Detto da chi ha voglia di prendersi un'ibrida. Lo volevo fare già quando ho preso la Stilo.

Ciao.

Ma quanto inquini però a livello di polveri sottili?

Con quale sonorità? Con quale piacere di guida? E nelle TD più moderne a costo di quale complessità meccanica di iniettori/turbine e della presenza di veri accrocchi come il DPF et similia...

Valutiamo tutto allora...e ognuno farà le sue scelte secondo i suoi gusti e le sue convinzioni...

Ti rispondo con un'altra domanda:

Preferiresti passeggiare a piedi lungo un viale intasato da tre corsie di macchine in coda a passo d'uomo, tutte alimentate con motori diesel, oppure tutte ibride?

Preferisco il viale con i diesel. Almeno so che non abbiamo scaricato sul pianeta l'ENORME impatto ambientale che avrebbe il rinnovo del parco circolante. Un impatto ambientale CHE NON SI RIPAGHEREBBE MAI E POI MAI con la modestissima riduzione delle emissioni locali, MA ANZI SAREBBE AGGRAVATA TANTISSIMO da processi industriali superflui.

Perché, non siamo già costretti a rinnovi coatti con le varie Euro XX??

Il parco circolante non si rinnoverà lo stesso anche senza l'avvento delle ibride? anche se (magari! che utopia) lasciassero perdere tutte queste leggi assurde sulle soglie di emissione , e se la gente smettesse anche di cambiar macchina per moda, si rinnoverebbe lo stesso per usura...

Oppure dobbiamo fermare l'industria automobilistica?

Si può discutere dell'impatto ambientale aggiuntivo dato dalla tecnologia usata per la produzione delle batterie (che va controbilanciato con le minori emissioni e il minor consumo di petrolio, e la probabile minor concentrazione specifica di inquinanti in aree urbane) ma non del rinnovo del parco circolante in sé, che è un fattore o fisiologico, o determinato dalle normative sempre più stringenti, ma non certo per colpa della tecnologia ibrida!!

Riguardo a questo impatto, per essere così certo delle sue condizioni nefaste, conosci bene le cifre in gioco, e soprattutto i sistemi di riciclaggio delle batterie, oppure parli solamente per partito preso?

Sappiamo, per esempio, che in Italia non esiste un sistema serio di raccolta differenziata per pile e batterie utilizzate nelle attività domestiche, e che la gran parte di queste vanno a finire in discarica con un gravissimo danno? Bisognerebbe iniziare a indignarsi per questo, piuttosto che per un possibile scenario futuro, che probabilmente sarà diverso da come si immagina, anche perché il riciclaggio delle batterie sarà un business.
 
Jambana ha scritto:
lsdiff ha scritto:
Jambana ha scritto:
lsdiff ha scritto:
E allora mi spieghi perché le polveri sottili sono scese ben al di sotto dei livelli di guardia nonappena hanno spento i riscaldamenti? E questo ben prima che chiudessero le scuole e il traffico scemasse...

Jambana ha scritto:
chiaro_scuro ha scritto:
aggiungo solo un piccolo dato tecnico, sono un agente di commercio ho percorso, in questa decina di giorni, 1800 km, dei quali 1200 di autostrade e superstrade la mia media è: 5,4 lt per 100 km.
Io faccio circa 2500 km al mese con strade simili e la mia stilo mjtd 140cv in 160.000 km ha sempre consumato tra i 17,5 e i 19,5 km/l pieno su pieno andando al limite in autostrada e molto oltre i limiti in extraurbano.
Un'auto di 6 anni fa senza particolari accorgimenti per farla consumare poco, anzi con l'aerodinamica di un furgone.

Bisogna fare di più.

Detto da chi ha voglia di prendersi un'ibrida. Lo volevo fare già quando ho preso la Stilo.

Ciao.

Ma quanto inquini però a livello di polveri sottili?

Con quale sonorità? Con quale piacere di guida? E nelle TD più moderne a costo di quale complessità meccanica di iniettori/turbine e della presenza di veri accrocchi come il DPF et similia...

Valutiamo tutto allora...e ognuno farà le sue scelte secondo i suoi gusti e le sue convinzioni...

Ti rispondo con un'altra domanda:

Preferiresti passeggiare a piedi lungo un viale intasato da tre corsie di macchine in coda a passo d'uomo, tutte alimentate con motori diesel, oppure tutte ibride?

Preferisco il viale con i diesel. Almeno so che non abbiamo scaricato sul pianeta l'ENORME impatto ambientale che avrebbe il rinnovo del parco circolante. Un impatto ambientale CHE NON SI RIPAGHEREBBE MAI E POI MAI con la modestissima riduzione delle emissioni locali, MA ANZI SAREBBE AGGRAVATA TANTISSIMO da processi industriali superflui.

Perché, non siamo già costretti a rinnovi coatti con le varie Euro XX??

Il parco circolante non si rinnoverà lo stesso anche senza l'avvento delle ibride? anche se (magari! che utopia) lasciassero perdere tutte queste leggi assurde sulle soglie di emissione , e se la gente smettesse anche di cambiar macchina per moda, si rinnoverebbe lo stesso per usura...

Oppure dobbiamo fermare l'industria automobilistica?

Si può discutere dell'impatto ambientale aggiuntivo dato dalla tecnologia usata per la produzione delle batterie (che va controbilanciato con le minori emissioni e il minor consumo di petrolio, e la probabile minor concentrazione specifica di inquinanti in aree urbane) ma non del rinnovo del parco circolante in sé, che è un fattore o fisiologico, o determinato dalle normative sempre più stringenti, ma non certo per colpa della tecnologia ibrida!!

Riguardo a questo impatto, per essere così certo delle sue condizioni nefaste, conosci bene le cifre in gioco, e soprattutto i sistemi di riciclaggio delle batterie, oppure parli solamente per partito preso?

Sappiamo, per esempio, che in Italia non esiste un sistema serio di raccolta differenziata per pile e batterie utilizzate nelle attività domestiche, e che la gran parte di queste vanno a finire in discarica con un gravissimo danno? Bisognerebbe iniziare a indignarsi per questo, piuttosto che per un possibile scenario futuro, che probabilmente sarà diverso da come si immagina, anche perché il riciclaggio delle batterie sarà un business.

Riguardo al discorso riciclaggio credo di essere piuttosto aggiornato e in realtà non è quello che mi preoccupa: è energeticamente costoso, ma lo "scarto" in materiali (e soprattutto in metalli pesanti) è minimo.

Quello che discuto è che il rinnovamento forzato del parco auto è una stronzata, che sia a favore di una euro XX o una ibrida. Ebbene sì: la mia proposta è FRENARE la sostituzione con ogni mezzo.

L'unica cosa che bisognerebbe fare davvero, ma non faremo mai, è ridimensionare l'industria automobilistica per far fronte alla sola sostituzione necessaria dei veicoli obsoleti, non per spingere al rimpiazzo voluttuario fomentato per moda o - più precisamente - per la necessità politica di mantenere i lavoratori dell'industria automobilistica e relativo indotto.

L'unica auto ecologica, ORA E SEMPRE, è l'auto che non costruisci nemmeno.

Poi c'è il discorso del reale peso dell'auto sull'inquinamento globale, che conta pochissimo, in termini di emissioni allo scarico. Ciò che inquina veramente è l'attività industriale in genere (compresa quella automobilistica) dunque chi sia il nemico da combattere è ben chiaro.

Se poi vogliamo continuare a puntare il dito su ibrido vs diesel, vs benzina, vs elettrico facciamolo pure, ma è una minchiata. O, se preferisci, è futile come una disquisizione sul sesso degli angeli. Non è la prima e non sarà l'ultima. :rolleyes:
 
Scusa, ma ti sembra poco il problema delle polveri sottili?
Pensi che se ci fossero a maggioranza ibride non troverebbero un altro inquinante da condannare?
Inoltre pensi che la Prius faccia bene?

Perchè confondi l'affidabilità con la complessità? Inoltre, se fosse "semplice" perchè costa tanto di più e le altre case non fanno ibride del genere?

Rispondo anche al post in cui dici che se lo facesse Fiat staremmo tutti a gridare al miracolo: possibile che se uno la pensa in modo diverso è solo perchè è un tifoso?

Te l'ho già detto che quando ho preso la Stilo avevo ben valutato anche la Prius, anzi il cuore andava più verso la Prius. Per dovere di cronaca, ho comprato anche una Yaris d-4d e non mi sembra che i tifosi dell'inter vadano in giro con le maglie del milan....

Chiudo: l'ibrido dovevano metterlo prima sulla Yaris e poi sul resto della gamma.

Ciao.
 
chiaro_scuro ha scritto:
Scusa, ma ti sembra poco il problema delle polveri sottili?
Pensi che se ci fossero a maggioranza ibride non troverebbero un altro inquinante da condannare?
Inoltre pensi che la Prius faccia bene?

Perchè confondi l'affidabilità con la complessità? Inoltre, se fosse "semplice" perchè costa tanto di più e le altre case non fanno ibride del genere?

Rispondo anche al post in cui dici che se lo facesse Fiat staremmo tutti a gridare al miracolo: possibile che se uno la pensa in modo diverso è solo perchè è un tifoso?

Te l'ho già detto che quando ho preso la Stilo avevo ben valutato anche la Prius, anzi il cuore andava più verso la Prius. Per dovere di cronaca, ho comprato anche una Yaris d-4d e non mi sembra che i tifosi dell'inter vadano in giro con le maglie del milan....

Chiudo: l'ibrido dovevano metterlo prima sulla Yaris e poi sul resto della gamma.

Ciao.

- penso solo che le polveri sottili non mi piacciono, e che non fanno bene, ne sono convinto ed è cosa ben diversa dalle normative e dal "condannare" legislativamente un inquinante, come ho evidenziato: penso che le normative Euro e il FAP siano abbastanza assurdi nel modo in cui vengono propinati, ma allo stesso tempo penso che le polveri sottili non facciano bene ai polmoni;

- non confondo assolutamente l'affidabilità con la complessità: per esempio la Prius o i motori Honda sono complessi e molto affidabili, mentre diversi motori diesel attuali sono complessi e poco affidabili...spesso proprio a causa della complessità della loro componentistica che è mal gestita (vedasi iniettori), ma questo non significa automaticamente che tutto ciò che è complesso debba essere inaffidabile;

- non ho mai dato a nessuno del tifoso; penso solo che i prodotti Fiat (com'è naturale, sia per questioni di nazionalità, che di politica, che economici e pubblicitari) o altri gruppi vengano spesso enfatizzati dalla stampa in generale, mentre case come Honda che (in Italia...) fanno pochi numeri, marketing e spendono poco in pubblicità non lo sono per niente...anzi.

- ti ripeto che non era un discorso di "tifo" e che non ho utilizzato questo termine...e poi il discorso riguarda più che altro l'atteggiamento dei media, non degli utenti finali.

Ripeto che sono convinto che una CR-Z o (una Insight) marchiata Fiat si guadagnerebbe tutte le prime pagine delle riviste di settore italiane, e farebbe gridare al miracolo tecnologico...e da qualche rivista probabilmente non verrebbe criticata, o meglio stroncata, secondo dei criteri discutibili, come quello di voler ostinarsi a considerare una specie di "sportiva bruciasemafori mancata" una macchina che non ha mai voluto esserlo nelle intenzioni, mentre sul fatto che è la PRIMA vettura ibrida al mondo pensata per dare anche un certo piacere di guida,passa il silenzio totale.

Penso che, tutto sommato, ciò sarebbe una cosa normale.

Ultima notazione: poi ci si lamenta che le vetture sono sempre più care, più pesanti e più infarcite di accessori inutili....una volta che un costruttore presenta una proposta intelligente, realmente INNOVATIVA nella tecnologia e non solo negli artifici del design, economica, divertente, leggera, tutti (e non mi rivolgo a te chiaro_scuro) a criticare che non fa lo 0-100 in due secondi e non è abbastanza sportiva...come se per un'auto la cosa più importante fosse la necessità di dimostrare che "ce l'ha più grosso" e non l'equilibrio generale e il piacere di guida, che è un insieme complesso di senzazioni, tra le quali la potenza massima e le prestazioni pure sono solo due dei fattori. Viviamo in un mondo strano, dominato più dal marketing che dalla realtà. Il problema di Honda, soprattutto in un mercato come quello italiano, è che da sempre fa prodotti più orientati al progetto, eccellente progetto, che al marketing.
 
Oggi ho provato la CR-Z mentre la mia Civic 2.2 i-Ctdi era al cambio gomme.

Molto carina e furba come auto, con l'elettrico che compensa un pò il termico ai bassi. Sensazioni vere di sportività, versatilità e qualità generale ottime.

Ho ripreso la Civic dopo... ...più coppia, più spazio, più reattiva di telaio imho(ma dipendeva molto anche dalle gomme strette della CRZ) ma non più comoda davanti, uguale per ergonomia.

Insomma, una CR-Z gommata diversamente con un ibrido un pò più potente secondo me sarebbe un'auto perfetta come piccola sportiva, riportando ina auge il concetto di auto che ritroviamo espresso nelle vecchie Civic spartane come la quinta.

In generale, questa è perfetta per un single o una coppia, adatta anche a viaggi, purchè non si identifichi il piacere di guida con le prestazioni pure.

Il 2.2 ictdi è più da viaggio e meno da città ma chi generalizza non sa che pur essendo un diesel ha un'erogazione e una silenziosità che sembra un benzina, primo ed ultimo gioiello diesel di Honda, che sicuramente sta ai diesel come i v-tec stavano ai benzina (lo so che chi non lo conosce non capisce).
 
elancia ha scritto:
Oggi ho provato la CR-Z mentre la mia Civic 2.2 i-Ctdi era al cambio gomme.

Molto carina e furba come auto, con l'elettrico che compensa un pò il termico ai bassi. Sensazioni vere di sportività, versatilità e qualità generale ottime.

Ho ripreso la Civic dopo... ...più coppia, più spazio, più reattiva di telaio imho(ma dipendeva molto anche dalle gomme strette della CRZ) ma non più comoda davanti, uguale per ergonomia.

Insomma, una CR-Z gommata diversamente con un ibrido un pò più potente secondo me sarebbe un'auto perfetta come piccola sportiva, riportando ina auge il concetto di auto che ritroviamo espresso nelle vecchie Civic spartane come la quinta.

In generale, questa è perfetta per un single o una coppia, adatta anche a viaggi, purchè non si identifichi il piacere di guida con le prestazioni pure.

Il 2.2 ictdi è più da viaggio e meno da città ma chi generalizza non sa che pur essendo un diesel ha un'erogazione e una silenziosità che sembra un benzina, primo ed ultimo gioiello diesel di Honda, che sta ai deisel come i v-tec stavano ai benzina (lo so che chi non lo conosce non capisce).

Io, mannaggia, non riesco a trovare il tempo per andare a provarla...forse domani..

Sono convinto che la CR-Z vada obbligatoriamente dotata dei cerchi da 17.

Mi piace ciò che dici rispetto alle reminescenze delle Civic degli anni '90, anche a me dà quest'impressione.

Credo che la motorizzazione sia ottima per un utilizzo quotidiano e anche per l'economia d'esercizio, pur garantendo la piacevolezza di guida e il divertimento tra le curve, che poi era la caratteristica delle vecchie Civic e CRX, non solo delle Vti, ma anche di quelle dotate delle motorizzazioni meno potenti.
Che erano molto piacevoli anche nelle versioni sotto i 100 cv perché erano leggere, reattive senza però essere nervose, pastose nei comandi e con un cambio perfetto...e tra le curve erano veloci quanto macchine sensibilmente più potenti.

Per chi vuole di più arriverà sicuramente la Type-R con motorizzazione, si dice, 150 cv termico + 50 cv elettrico .
 
Jambana ha scritto:
Si potrebbe penso disquisire all'infinito sulle soglie di inquinamento prestabilite e sugli effetti delle polveri sottili, o sulle cause che le provocano, senza venirne a capo (per esempio, anche il consumo di gomme e freni ne produce, etc etc..) anche perché non credo che tra noi ci sia un medico che abbia fatto degli studi approfinditi in materia.

Potere, si potrebbe. Ma se si vuole evitarlo basta attenersi ai fatti assodati e scientificamente comprovati.
E non serve essere medici. La differenza tra l'essere umano e la maggioranza degli altri animali, e' che l'essere umano impara anche per comunicazione, non solo per esperienza diretta. Dunque, per sapere cosa comporta qualcosa, basta leggere quello che dice un medico che ha fatto degli studi approfonditi in materia, dato che mentre gli studi richiedono conoscenza, tempo e risorse, le conclusioni tipicamente sono comprensibili ai piu' (o, come disse se non erro Enrico Fermi: "quel che la prima volta e' il lavoro di un genio, la seconda e' un lavoro da catena di montaggio").

Non sono d'accordo comunque sul fatto che le polveri sottili non siano un problema, o addirittura una specie di falsità atta a racimolare fondi...nel modo più assoluto. Che poi possano essere una scusa per provvedimenti assurdi è un'altro paio di maniche, ma credo che non si possano considerare una passeggiata di salute. E comunque bisognerebbe sempre tener presente il principio di precauzione, anche per gli effetti che eventualmente possano essere ancora ignoti. Anche dell'eternit ancora negli anni '60, si diceva che "non faceva niente", anzi, lo si considerava un ottimo materiale.
Naturalmente ciascuno ha diritto alle proprie opinioni, ma ricordiamoci che le opinioni non cambiano i fatti. E' bene cautelarsi, ma qualsiasi misura cautelativa deve commisurare il costo al rischio reale, per evitare di spendere tutte le proprie risorse proteggendosi da pericoli immaginari mentre quelli reali non vengono affrontati. Che e' esattamente quello che succede oggi.

Però è incontrovertibile che il diesel produca particolato, e quindi polveri in maniera maggiore rispetto a un motore a benzina...

Certo, ma bisogna tenere sempre presente che "incontrovertibile" non significa "rilevante".
E che "rilevante" non implica necessariamente "significativo".

nonostante i catalizzatori e i filtri ciò è visibile ad occhio nudo anche su molte macchine recenti, soprattutto nella fase rilascio-tiro. I ciclisti che frequentano zone collinari o di montagna se ne accorgono bene, anche dalla puzza che emana lo scarico. So che non è molto scientifico, ma non c'è modo migliore di accorgersi che un diesel "emette qualcosa" che farsi sorpassare in una salita in mezzo ai prati mentre si respira a pieni polmoni.
Lo dici tu stesso: non e' scientifico. Da quando la "puzza" e' un indice di inquinamento? Il mondo e' pieno di sostanze fetide assolutamente naturali e anzi utili (la merda di vacca salta alla mente) cosi' di sostanze assolutamente inodori che ti ammazzano in dosi di 1 microgrammo per kg di massa corporea.
Che attaccarsi a un tubo di scarico non faccia bene e' ovvio.
Anche bersi 4 litri d'acqua di rubinetto d'un fiato t'ammazza, se e' per quello.
Di nuovo, bisogna commisurare rilevanza con costi con rilevanza di ALTRI problemi.

Bisogna considerare comunque un atro elemento: ciò che conta nell'inquinamento non è solo la quantità totale emessa da ogni attività, ma anche la "qualità" e l'intensità in rapporto alla situazione specifica a cui ci si riferisce.
Da uomo della strada (in questo caso penso termine molto adatto), mi rendo conto che in certe situazioni cittadine (quando il traffico è intasato, nei sottopassi, ma anche nelle zone dove per la disposizione degli edifici non c'è un buon ricambio d'aria naturale), effettivamente, l'odore dei gas è insopportabile, ciò non è raro, vorrei immaginare il picco di inquinanti e anche di polveri che si raggiunge in quelle situazioni...non mi sembra troppo giusto parlare di centraline di rilevamento messe "ad arte" o "fuori norma" (di che?) quando noi stessi siamo continuamente esposti a situazioni "fuori norma"...
Le norme esistono per un motivo. Il metodo scientifico si applica per un motivo.
Se si cerca una soluzione reale, ci si attiene al metodo e alle sue norme.
Altrimenti non serve a nulla, perche' si ottengono risultati praticamente casuali. Naturalmente, se non si sta cercando una soluzione reale, ma si sta facendo "cherry picking" per sostenere un programma politico, allora tutto fa brodo.

In situazioni del genere preferirei, idealmene, piuttosto che strade in cui la maggior parte delle macchine sono dei fumosi diesel "corretti" con catalizzatori e filtri, una prevalenza di auto ibride...che per procedere a passo d'uomo utilizzeranno in gran parte il motore elettrico, abbattendo le emissioni in quella particolare, specifica circostanza...che corrisponde in pratica alla norma delle nostre città nelle ore di punta.
Anche io, naturalmente. Ma non si puo' avere tutto.
E allora, se si tratta di spendere soldi, preferiamo che siano spesi per ridurre del 3% l'inquinamento atmosferico generale, o magari anche del 50% in un certo sottopasso, o forse preferiamo spenderli, chesso'... per un trattamento pensionistico degno di questo nome, per una sanita' degna di questo nome, o per combattere l'inquinamento delle falde acquifere?
Particolarmente quando, invece che ridurre di meta' l'inquinamento nel sottopasso spendendo 100 milioni di euro in ricerca sull'elettrico, basta spenderne 10.000 per installare un sistema di aerazione appropriato.
L'ottimizzazione si basa sulla scienza, e dalla scienza non puo' prescindere, pero' e' quasi un'arte. E bisogna avere prospettive molto piu' ampie di cosi', per poter valutare.
Invece, chi ci governa cerca di fare di tutto per tenere la nostra attenzione concentrata su un dettaglio irrilevante. E quindi divento per mia natura sospettoso e penso subito alla fregatura.

Mi pare che le normative attuali abbiano reso praticamente obbligatorio il filtro antiparticolato: si può disquisire sull'assurdità di dotare un motore che rientrerebbe nei parametri prestabiliti anche senza l'ausilio di questo accrocchio, ma questa è la realtà: c'è il problema delle polveri e il problema dell'accrocchio obbligatorio per fingere di eliminare il primo problema...tutto ciò comunque è da considerare, e personalmente mi fa propendere per l'ibrido.

Che a sua volta ha il problema delle batterie, che però possono essere anche vantaggiosamente riciclate. Tutto dipenderà da come ci riusciranno i produttori, che hanno già iniziato ad organizzare consorzi atti a questo scopo.

Le altre forme di inquinamento le lascerei perdere, non perché non siano problemi importanti, ma perché ci porterebbero fuori strada in questa discussione incentrata sulle emissioni degli autoveicoli.
.

Tutto dipende da quanto siamo disposti a lasciarci prendere per il culo... ;)
Basti guardare alle norme Euro. ;)
 
99octane ha scritto:
Jambana ha scritto:
Si potrebbe penso disquisire all'infinito sulle soglie di inquinamento prestabilite e sugli effetti delle polveri sottili, o sulle cause che le provocano, senza venirne a capo (per esempio, anche il consumo di gomme e freni ne produce, etc etc..) anche perché non credo che tra noi ci sia un medico che abbia fatto degli studi approfinditi in materia.

Potere, si potrebbe. Ma se si vuole evitarlo basta attenersi ai fatti assodati e scientificamente comprovati.
E non serve essere medici. La differenza tra l'essere umano e la maggioranza degli altri animali, e' che l'essere umano impara anche per comunicazione, non solo per esperienza diretta. Dunque, per sapere cosa comporta qualcosa, basta leggere quello che dice un medico che ha fatto degli studi approfonditi in materia, dato che mentre gli studi richiedono conoscenza, tempo e risorse, le conclusioni tipicamente sono comprensibili ai piu' (o, come disse se non erro Enrico Fermi: "quel che la prima volta e' il lavoro di un genio, la seconda e' un lavoro da catena di montaggio").

Non sono d'accordo comunque sul fatto che le polveri sottili non siano un problema, o addirittura una specie di falsità atta a racimolare fondi...nel modo più assoluto. Che poi possano essere una scusa per provvedimenti assurdi è un'altro paio di maniche, ma credo che non si possano considerare una passeggiata di salute. E comunque bisognerebbe sempre tener presente il principio di precauzione, anche per gli effetti che eventualmente possano essere ancora ignoti. Anche dell'eternit ancora negli anni '60, si diceva che "non faceva niente", anzi, lo si considerava un ottimo materiale.
Naturalmente ciascuno ha diritto alle proprie opinioni, ma ricordiamoci che le opinioni non cambiano i fatti. E' bene cautelarsi, ma qualsiasi misura cautelativa deve commisurare il costo al rischio reale, per evitare di spendere tutte le proprie risorse proteggendosi da pericoli immaginari mentre quelli reali non vengono affrontati. Che e' esattamente quello che succede oggi.

Però è incontrovertibile che il diesel produca particolato, e quindi polveri in maniera maggiore rispetto a un motore a benzina...

Certo, ma bisogna tenere sempre presente che "incontrovertibile" non significa "rilevante".
E che "rilevante" non implica necessariamente "significativo".

nonostante i catalizzatori e i filtri ciò è visibile ad occhio nudo anche su molte macchine recenti, soprattutto nella fase rilascio-tiro. I ciclisti che frequentano zone collinari o di montagna se ne accorgono bene, anche dalla puzza che emana lo scarico. So che non è molto scientifico, ma non c'è modo migliore di accorgersi che un diesel "emette qualcosa" che farsi sorpassare in una salita in mezzo ai prati mentre si respira a pieni polmoni.
Lo dici tu stesso: non e' scientifico. Da quando la "puzza" e' un indice di inquinamento? Il mondo e' pieno di sostanze fetide assolutamente naturali e anzi utili (la merda di vacca salta alla mente) cosi' di sostanze assolutamente inodori che ti ammazzano in dosi di 1 microgrammo per kg di massa corporea.
Che attaccarsi a un tubo di scarico non faccia bene e' ovvio.
Anche bersi 4 litri d'acqua di rubinetto d'un fiato t'ammazza, se e' per quello.
Di nuovo, bisogna commisurare rilevanza con costi con rilevanza di ALTRI problemi.

Bisogna considerare comunque un atro elemento: ciò che conta nell'inquinamento non è solo la quantità totale emessa da ogni attività, ma anche la "qualità" e l'intensità in rapporto alla situazione specifica a cui ci si riferisce.
Da uomo della strada (in questo caso penso termine molto adatto), mi rendo conto che in certe situazioni cittadine (quando il traffico è intasato, nei sottopassi, ma anche nelle zone dove per la disposizione degli edifici non c'è un buon ricambio d'aria naturale), effettivamente, l'odore dei gas è insopportabile, ciò non è raro, vorrei immaginare il picco di inquinanti e anche di polveri che si raggiunge in quelle situazioni...non mi sembra troppo giusto parlare di centraline di rilevamento messe "ad arte" o "fuori norma" (di che?) quando noi stessi siamo continuamente esposti a situazioni "fuori norma"...
Le norme esistono per un motivo. Il metodo scientifico si applica per un motivo.
Se si cerca una soluzione reale, ci si attiene al metodo e alle sue norme.
Altrimenti non serve a nulla, perche' si ottengono risultati praticamente casuali. Naturalmente, se non si sta cercando una soluzione reale, ma si sta facendo "cherry picking" per sostenere un programma politico, allora tutto fa brodo.

In situazioni del genere preferirei, idealmene, piuttosto che strade in cui la maggior parte delle macchine sono dei fumosi diesel "corretti" con catalizzatori e filtri, una prevalenza di auto ibride...che per procedere a passo d'uomo utilizzeranno in gran parte il motore elettrico, abbattendo le emissioni in quella particolare, specifica circostanza...che corrisponde in pratica alla norma delle nostre città nelle ore di punta.
Anche io, naturalmente. Ma non si puo' avere tutto.
E allora, se si tratta di spendere soldi, preferiamo che siano spesi per ridurre del 3% l'inquinamento atmosferico generale, o magari anche del 50% in un certo sottopasso, o forse preferiamo spenderli, chesso'... per un trattamento pensionistico degno di questo nome, per una sanita' degna di questo nome, o per combattere l'inquinamento delle falde acquifere?
Particolarmente quando, invece che ridurre di meta' l'inquinamento nel sottopasso spendendo 100 milioni di euro in ricerca sull'elettrico, basta spenderne 10.000 per installare un sistema di aerazione appropriato.
L'ottimizzazione si basa sulla scienza, e dalla scienza non puo' prescindere, pero' e' quasi un'arte. E bisogna avere prospettive molto piu' ampie di cosi', per poter valutare.
Invece, chi ci governa cerca di fare di tutto per tenere la nostra attenzione concentrata su un dettaglio irrilevante. E quindi divento per mia natura sospettoso e penso subito alla fregatura.

Mi pare che le normative attuali abbiano reso praticamente obbligatorio il filtro antiparticolato: si può disquisire sull'assurdità di dotare un motore che rientrerebbe nei parametri prestabiliti anche senza l'ausilio di questo accrocchio, ma questa è la realtà: c'è il problema delle polveri e il problema dell'accrocchio obbligatorio per fingere di eliminare il primo problema...tutto ciò comunque è da considerare, e personalmente mi fa propendere per l'ibrido.

Che a sua volta ha il problema delle batterie, che però possono essere anche vantaggiosamente riciclate. Tutto dipenderà da come ci riusciranno i produttori, che hanno già iniziato ad organizzare consorzi atti a questo scopo.

Le altre forme di inquinamento le lascerei perdere, non perché non siano problemi importanti, ma perché ci porterebbero fuori strada in questa discussione incentrata sulle emissioni degli autoveicoli.
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Tutto dipende da quanto siamo disposti a lasciarci prendere per il culo... ;)
Basti guardare alle norme Euro. ;)

Ti risponderò brevemente: so distinguere molto bene l'odore della cacca di vacca e quello di un motore diesel, e se il primo non mi dà alcun problema perché è naturale, il secondo non lo sopporto perché sono convinto che sia nocivo, e non c'è bisogno di evidenze scientifiche che me lo confermino. Se a te piace, liberissimo di farne anche degli aerosol :lol:.

Secondo: riguardo agli investimenti sulla ricerca rispetto ai sistemi di produzione di energia e locomozione alternativi...mi pare che siano in grandissima parte privati, e promossi sia dalle case costruttrici che dalle società energetiche. Credo che difficilmente potrai vedere un'auto elettrica in produzione concepita con spreco ingente di denaro pubblico.

Esistono e sono esistiti in passato dei programmi di ricerca sulla mobilità alternativa promossi da università, spesso in collaborazione con compagnie di trasporto pubblico (per esempio autobus ibridi diesel-elettrici e più recentemente a celle di combustibile), ma oggi la gran parte di queste ricerche viene condotta da grandi società private che operano sia nel campo dell'energia che in quello della produzione di veicoli.

Il motivo è uno, e semplice: c'è bisogno di molto denaro, e soprattutto di molto dinamismo per ottenere risultati convincenti...cosa che gli asfittici fondi per la ricerca italiani e l'inefficienza degli enti pubblici coinvolti non garantiscono. Tanti autobus fuel cell sono stati rottamati per inutilizzo, perché il gestore non riusciva a rispettarne la manutenzione (non tanto per una questione economica, ma di semplice disorganizzazione e incapacità, o meglio "non voglia"). Quindi, ci sono sempre sponsor privati che magari si associano alle università in un processo vantaggioso per entrambi.

E in alcuni paesi succede quello che per molti sembrerebbe inaspettato: sono proprio le società che gestiscono le centrali nucleari a fare le ricerche più incisive, a livello di sperimentazione, sulle fonti di energia rinnovabile e sulle forme di mobilità associate ad esse...

Comunque, quando vedi un'auto ibrida, e tra poco elettrica, giapponese, puoi star tranquillo che non vi è stato gettato un centesimo di denaro del contribuente italiano ;) (e credo neanche giapponese o americano).

Fra l'altro, il coraggio nell'innovazione da parte di costruttori come Toyota e Honda, che hanno creduto nell'ibrido già dalla fine degli anni '90, è sicuramente servito a fare da apripista e da banco di prova per tecnologie che ora le case europee iniziano, faticosamente, ad utilizzare.
 
Jambana ha scritto:
Ti risponderò brevemente: so distinguere molto bene l'odore della cacca di vacca e quello di un motore diesel, e se il primo non mi dà alcun problema perché è naturale, il secondo non lo sopporto perché sono convinto che sia nocivo, e non c'è bisogno di evidenze scientifiche che me lo confermino. Se a te piace, liberissimo di farne anche degli aerosol :lol:.

Secondo: riguardo agli investimenti sulla ricerca rispetto ai sistemi di produzione di energia e locomozione alternativi...mi pare che siano in grandissima parte privati, e promossi sia dalle case costruttrici che dalle società energetiche. Credo che difficilmente potrai vedere un'auto elettrica in produzione concepita con spreco ingente di denaro pubblico.

Esistono e sono esistiti in passato dei programmi di ricerca sulla mobilità alternativa promossi da università, spesso in collaborazione con compagnie di trasporto pubblico (per esempio autobus ibridi diesel-elettrici e più recentemente a celle di combustibile), ma oggi la gran parte di queste ricerche viene condotta da grandi società private che operano sia nel campo dell'energia che in quello della produzione di veicoli.

Il motivo è uno, e semplice: c'è bisogno di molto denaro, e soprattutto di molto dinamismo per ottenere risultati convincenti...cosa che gli asfittici fondi per la ricerca italiani e l'inefficienza degli enti pubblici coinvolti non garantiscono. Tanti autobus fuel cell sono stati rottamati per inutilizzo, perché il gestore non riusciva a rispettarne la manutenzione (non tanto per una questione economica, ma di semplice disorganizzazione e incapacità, o meglio "non voglia"). Quindi, ci sono sempre sponsor privati che magari si associano alle università in un processo vantaggioso per entrambi.

E in alcuni paesi succede quello che per molti sembrerebbe inaspettato: sono proprio le società che gestiscono le centrali nucleari a fare le ricerche più incisive, a livello di sperimentazione, sulle fonti di energia rinnovabile e sulle forme di mobilità associate ad esse...

Comunque, quando vedi un'auto ibrida, e tra poco elettrica, giapponese, puoi star tranquillo che non vi è stato gettato un centesimo di denaro del contribuente italiano ;) (e credo neanche giapponese o americano).

Fra l'altro, il coraggio nell'innovazione da parte di costruttori come Toyota e Honda, che hanno creduto nell'ibrido già dalla fine degli anni '90, è sicuramente servito a fare da apripista e da banco di prova per tecnologie che ora le case europee iniziano, faticosamente, ad utilizzare.

Le tue risposte sono di una ingenuità disarmante e dimostrano anche una notevole disinformazione. Soprattutto quelle sulla provenienza dei fondi impiegati dall'industria a caccia della presunta auto ecologica.

I governi di tutto il mondo STRAPAGANO i progetti di ricerca dei fabbricanti di automobili, usando il denaro dei contribuenti. E quel che è peggio lo fanno spesso SENZA nemmeno esaminare alcun progetto (vedansi i primi stanziamenti europei a favore dell'idrogeno, qualche anno fa).

Poi c'è l'incentivazione all'acquisto delle auto "ecologiche", di nuovo pagata dai contribuenti: il prezzo di auto come la CR-Z, la Prius ecc è stabilito, su ogni mercato, dopo aver attentamente calcolato il valore degli incentivi, che di fatto non vengono erogati al cittadino, ma come "partita di giro" a favore dell'industria automobilistica.

Ogni volta che tu cambi l'auto la paghi, con l'incentivo, al prezzo che la pagheresti 6 mesi dopo come km0. E quel che è peggio, una parte di quell'incentivo l'ho pagata io, anche se vado a piedi.

E il pagamento dell'energia prodotta "con fonti rinnovabili" a prezzi assolutamente fuori mercato? Anche il denaro necessario per strapagare quel tipo di energia viene dalle tasche dei contribuenti.

L'ecologia, oggi, a fronte di risultati ben poco concreti, è DI FATTO una tassa che grava su ciascuno di noi.
 
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