<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> I virtuosi (italiani) della Coppa Schneider | Il Forum di Quattroruote

I virtuosi (italiani) della Coppa Schneider

Molti penseranno ad un nettissimo OT ..
ma a me pare che il momento storico che stiamo vivendo in Italia - non certo iniziato di recente ma da diversi lustri - e, nello specifico, dalla casa automobilistica Alfa Romeo assomigli molto a quanto successe negli anni '30 con la competizione internazionale "Coppa Schneider" dedicata e voluta dall'omonimo industriale per favorire il progresso degli "idrocorsa" ovvero comunemente detti idrovolanti.

Qualcuno ricorda .. ?

Si iniziò con motori da 500/600 CV e in pochi anni si arrivò ad oltre 3000 CV !
Aeromobili stupendi e ingegneria ai massimi livelli mondiali .. ci si aggiudicò (F.Agello) il record di velocità di oltre 709 km/h, tutt'ora imbattuto.
 
automoto3 ha scritto:
Molti penseranno ad un nettissimo OT ..
ma a me pare che il momento storico che stiamo vivendo in Italia - non certo iniziato di recente ma da diversi lustri - e, nello specifico, dalla casa automobilistica Alfa Romeo assomigli molto a quanto successe negli anni '30 con la competizione internazionale "Coppa Schneider" dedicata e voluta dall'omonimo industriale per favorire il progresso degli "idrocorsa" ovvero comunemente detti idrovolanti.

Qualcuno ricorda .. ?

Si iniziò con motori da 500/600 CV e in pochi anni si arrivò ad oltre 3000 CV !
Aeromobili stupendi e ingegneria ai massimi livelli mondiali .. ci si aggiudicò (F.Agello) il record di velocità di oltre 709 km/h, tutt'ora imbattuto.
Come no,ci sono anche filmati dell'epoca,nella costruzione di quei motori Alfa Romeo era all'avanguardia.
 
Ma poi, come sempre succede in Italia, non ci fu più sviluppo.
Durante la 2^ guerra mondiale mi pare che i motori adottati per i caccia italiani fossero tedeschi.
Il Fiat G55, ilMacchi 202, 205, il Reggiane RE 2005, montavano tutti motori Daimler Benz.
Noi abbiamo inventato il common rail ma i tedeschi ne hanno sfruttato la commercializzazione.
 
rgiorda ha scritto:
Ma poi, come sempre succede in Italia, non ci fu più sviluppo.
Durante la 2^ guerra mondiale mi pare che i motori adottati per i caccia italiani fossero tedeschi.
Il Fiat G55, ilMacchi 202, 205, il Reggiane RE 2005, montavano tutti motori Daimler Benz.
Noi abbiamo inventato il common rail ma i tedeschi ne hanno sfruttato la commercializzazione.
Diciamo che con Alfa Romeo succedeva il contrario,se le inventava le costruiva e le metteva sulle sue auto. ;)
 
:D Sarebbe molto interessante entrare nei dettagli dell'epoca e scoprire i vari tasselli e come poi, nel tempo (c'era il conflitto bellico ..) si sono ricomposti i vari assetti industriali.
Quello che io volevo sottolineare era l'aspetto che riguardava "l'inconcepibile abbandono" del progetto Macchi Castoldi 72 ! Un aereo incredibilmente avanzato, con soluzioni estremamente innovative ed intuizioni geniali, a partire dalle eliche controrotanti e via con i due motori Fiat AS.5 in tandem, ma girati l'uno contro l'altro e con interposto il riduttore accoppiatore, dal quale poi partiva un doppio asse motore (coassiale) che passava sopra la V del primo AS.5, raggiungendo le eliche. Era l'AS.6 .. oltre 50 litri di cilindrata e ben 3100 CV !! Questo aereo, nonostante il record ottenuto, fu letteralmente abbandonato nell'oblio.
Quello che invece successe, fù che da questo progetto nacque (copiato pari pari da Supermarine) lo Spitfire inglese che - basta guardare anche due foto qualsiasi - riprende gli stessi profili del muso e lo schema del propulsore, in quel caso Rolls Royce.
Noi Italiani, invece, continuammo ad incaponirci con i motori stellari e, quindi, i biplani! Arrivando solo a 2a Guerra mondiale oramai terminata (Africa) a realizzare i primi goffi caccia monoala con motore in linea raffreddato a liquido .. e facendoci persino dare i motori dalla Daimler !! Incredibile.
Tutto il bagaglio tecnico, gli uomini, l'ingegneria applicata .. tutto buttato via.
Ed avevemo già realizzato, in casa nostra, il miglior aeromobile del mondo .. già 10-15 anni prima dell'ultima versione Spitfire. il 14°, che dicevano avesse anche superato il Mach1 ..

Ecco, è questo aspetto che mi ricorda quanto è successo ad AlfaRomeo e che continua a succedere tutt'oggi.
Il bagaglio di anni di Ricerca, gli uomini, le intuizioni geniali di Ingenieri e tecnici, anni di progetti e di schemi arditi. Uomini che sapevano vedere ben oltre l'orizzonte - mero e limitato - del faccendiere Aziendale e del bilancio di fine anno. :shock: :shock:
 
rgiorda ha scritto:
Ma poi, come sempre succede in Italia, non ci fu più sviluppo.
Durante la 2^ guerra mondiale mi pare che i motori adottati per i caccia italiani fossero tedeschi.
Il Fiat G55, ilMacchi 202, 205, il Reggiane RE 2005, montavano tutti motori Daimler Benz.
Noi abbiamo inventato il common rail ma i tedeschi ne hanno sfruttato la commercializzazione.

I motori era costruiti su licenza dall'Alfa ma erano DB, numeri riidicoli però anche se i Macchi 202 e sopratutto il 205 erano all'altezza di quelli stranieri.
 
automoto3 ha scritto:
:D Sarebbe molto interessante entrare nei dettagli dell'epoca e scoprire i vari tasselli e come poi, nel tempo (c'era il conflitto bellico ..) si sono ricomposti i vari assetti industriali.
Quello che io volevo sottolineare era l'aspetto che riguardava "l'inconcepibile abbandono" del progetto Macchi Castoldi 72 ! Un aereo incredibilmente avanzato, con soluzioni estremamente innovative ed intuizioni geniali, a partire dalle eliche controrotanti e via con i due motori Fiat AS.5 in tandem, ma girati l'uno contro l'altro e con interposto il riduttore accoppiatore, dal quale poi partiva un doppio asse motore (coassiale) che passava sopra la V del primo AS.5, raggiungendo le eliche. Era l'AS.6 .. oltre 50 litri di cilindrata e ben 3100 CV !! Questo aereo, nonostante il record ottenuto, fu letteralmente abbandonato nell'oblio.
Quello che invece successe, fù che da questo progetto nacque (copiato pari pari da Supermarine) lo Spitfire inglese che - basta guardare anche due foto qualsiasi - riprende gli stessi profili del muso e lo schema del propulsore, in quel caso Rolls Royce.
Noi Italiani, invece, continuammo ad incaponirci con i motori stellari e, quindi, i biplani! Arrivando solo a 2a Guerra mondiale oramai terminata (Africa) a realizzare i primi goffi caccia monoala con motore in linea raffreddato a liquido .. e facendoci persino dare i motori dalla Daimler !! Incredibile.
Tutto il bagaglio tecnico, gli uomini, l'ingegneria applicata .. tutto buttato via.
Ed avevemo già realizzato, in casa nostra, il miglior aeromobile del mondo .. già 10-15 anni prima dell'ultima versione Spitfire. il 14°, che dicevano avesse anche superato il Mach1 ..

Ecco, è questo aspetto che mi ricorda quanto è successo ad AlfaRomeo e che continua a succedere tutt'oggi.
Il bagaglio di anni di Ricerca, gli uomini, le intuizioni geniali di Ingenieri e tecnici, anni di progetti e di schemi arditi. Uomini che sapevano vedere ben oltre l'orizzonte - mero e limitato - del faccendiere Aziendale e del bilancio di fine anno. :shock: :shock:

Semplicemente il Macchi Castoldi usato per la coppa Schneider (ammazza quanto è complicato scriverlo) era un velivolo ad elica, quindi senza margini per un ulteriore sviluppo.
Se noti le pale dell'elica, avevano un passo estremo, ottimizzato per la velocità massima, il che lo rendeva, pur se a passo variabile, assolutamente inadatto per le velocità inferiori.
Il futuro dei propulsori fu, infatti, il turboreattore.
E' più semplice, affidabile, va anche in supersonico, che vuoi di più?
Pensa solo che i motori a pistoni del conflitto avevano vite operative che si misuravano in poche centinaia di ore di funzionamento con interventi di manutenzione continui.
 
rgiorda ha scritto:
Semplicemente il Macchi Castoldi usato per la coppa Schneider (ammazza quanto è complicato scriverlo) era un velivolo ad elica, quindi senza margini per un ulteriore sviluppo.
Se noti le pale dell'elica, avevano un passo estremo, ottimizzato per la velocità massima, il che lo rendeva, pur se a passo variabile, assolutamente inadatto per le velocità inferiori.
Il futuro dei propulsori fu, infatti, il turboreattore.
E' più semplice, affidabile, va anche in supersonico, che vuoi di più?
Pensa solo che i motori a pistoni del conflitto avevano vite operative che si misuravano in poche centinaia di ore di funzionamento con interventi di manutenzione continui.

Non è questo il piano delle mie riflessioni.
Non ho tirato fuori il MC 72 per sè stesso e per dilungarmi sul suo essere aeromobile tra gli aeromobili, ma per le similitudini e affinità sue intrinseche tra l'allora e l'oggi: dal punto di vista delle scelte politiche e industriali mi sembra evidente una decisa miopia (o strabismo ..?)
 
automoto3 ha scritto:
Non è questo il piano delle mie riflessioni.
Non ho tirato fuori il MC 72 per sè stesso e per dilungarmi sul suo essere aeromobile tra gli aeromobili, ma per le similitudini e affinità sue intrinseche tra l'allora e l'oggi: dal punto di vista delle scelte politiche e industriali mi sembra evidente una decisa miopia (o strabismo ..?)

Guarda che pensavo di averti risposto.
Era un velivolo progettato solo per vincere la coppa Sn...
Più di così, con le eliche, non si poteva fare nulla, tantè che il record non è stato più battuto.
A che vale spendere soldi su progetti che non hanno futuro?
Se il piano delle tue riflessioni è un'altro, scusa non l'ho capito e lascio la risposta a qualcuno più perspicace di me.
 
rgiorda ha scritto:
Guarda che pensavo di averti risposto.
Era un velivolo progettato solo per vincere la coppa Sn...
Più di così, con le eliche, non si poteva fare nulla, tantè che il record non è stato più battuto.
A che vale spendere soldi su progetti che non hanno futuro?
Se il piano delle tue riflessioni è un'altro, scusa non l'ho capito e lascio la risposta a qualcuno più perspicace di me.

Non ti scuso perchè secondo me non hai nulla da farti scusare .. è un Forum libero e ogniuno porta quello che ha di suo. Credo cmq che risulti evidente la tua provenienza/frequentazione di altri Topic, certo non AlfaRomeo.

Prendo però spunto dalla frase "a che vale spendere soldi su progetti che non hanno futuro?". Ecco, quì tirerei una bella linea diritta dal 1934 al 1975 e poi ad oggi, 2011: spostiamo tutto in chiave Alfa Romeo/Fiat (se proprio vogliamo .. ) con le concorrenti, soprattutto Audi BMW.
Se all'Alfa avessero continuato i progetti del '75 , adesso quale sarebbe lo scenario dei mercati? E non solo quelli europei.

Così come la RAF riuscì ad imporsi, con solo qualche centinaio di ottimi Spitfire, sulla macchina bellica tedesca e riuscendo, alla fin fine, a togliere talmente tanta linfa vitale dalla Luftwaffe (e quindi dal Raich) andando poi a decidere sulle sorti di tutto il conflitto mondiale, allo stesso modo Alfa Romeo se invece di intraprendere (** prima) e di ultra specializzarsi nella produzione di motori stellari si fosse invece buttata, con Fiat, a sviluppare un motore in linea e quindi un "nostro" Spitfire tutto italiano, forse le sorti di diverse battaglie (quella d'Inghilterra!) sarebbero andate diversamente. Forse addirittura dell'intero conflitto.

Ecco, tornando proprio all'Alfa: durante tutto il conflitto si continuò a produrre motori stellari e farne manutenzione. Venne brevettata anche la lega DurAlfa.
Si conquistò una fama incredibile quale ottimo produttore di motori aeronautici. Queste furono scelte ovviamente di tipo politico, ma non sò se sia andata proprio così.
Gli stabilimenti (** dopo) furono bombardati. Si riprese nel dopoguerra e - incredibile ma vero - si specializzò nella riparazione e montaggio di aerei/parti stranieri (licenza Locheed) a reazione, nonchè Alitalia.
Quindi si saltò totalmente il periodo storico del motore in linea raffreddato ad acqua, passando dalla stella alla turbina. Ma quì siamo ormai nell'era Aeritalia/Finmeccanica/ IRI.

Ma .. avevamo già la tecnologia e i progetti, già collaudati e con tanto di Records !!

Perchè non attingere a un simile pozzo?

Ora, giorni nostri: siamo costretti (??) a vendere ai tedeschi l'Alfa !
Così come nel '44 ci hanno concesso l'uso dei loro DB in linea, adesso noi ci si abbassa a "regalare" loro un marchio che ha fatto la storia d'Italia!!

Avevamo uno Spitfire nel giardino di casa nostra e poi abbiamo perso la guerra.

Questa di oggi, chi la vincerà ?
 
Si, non ho mai postato nel forum Alfa Romeo.
Lo sto facendo perchè sono indeciso se prendere la Giulietta o meno.
Avendo visto il tuo post mi ci sono buttato perchè mi piacciono gli aerei.
Mi piace pilotarli però, non perderci la testa sulla carta.
L'industria aeronautica italiana non avrebbe potuto fare nulla più di quello che è riuscita a fare.
Gli ingegneri Alfa Romeo sono vittime al pari delle "menti italiane" che, per poter esprimere le loro potenzialità, devono emigrare all'estero.
Il volo va affrontato con una mentalità che a noi italiani è assolutamente estranea.
Lo sviluppo delle tecnologie aeronautiche prevede costi assurdi che solo i paesi più ricchi possono permettersi.
Purtroppo gli unici che hanno dimostrato di saper fare gli aeroplani sono gli ammericani.
Gli inglesi cosa dovrebbero dire allora? Forse che esiste oggi un buon aeroplano di linea o militare inglese?
Lascia stare gli italiani, non ti creare illusioni nè complessi.
Purtroppo siamo troppo piccoli come popolo, nel nostro spiccato individualismo.
 
rgiorda ha scritto:
Si, non ho mai postato nel forum Alfa Romeo.
Lo sto facendo perchè sono indeciso se prendere la Giulietta o meno.
Avendo visto il tuo post mi ci sono buttato perchè mi piacciono gli aerei.
Mi piace pilotarli però, non perderci la testa sulla carta.
L'industria aeronautica italiana non avrebbe potuto fare nulla più di quello che è riuscita a fare.
Gli ingegneri Alfa Romeo sono vittime al pari delle "menti italiane" che, per poter esprimere le loro potenzialità, devono emigrare all'estero.
Il volo va affrontato con una mentalità che a noi italiani è assolutamente estranea.
Lo sviluppo delle tecnologie aeronautiche prevede costi assurdi che solo i paesi più ricchi possono permettersi.
Purtroppo gli unici che hanno dimostrato di saper fare gli aeroplani sono gli ammericani.
Gli inglesi cosa dovrebbero dire allora? Forse che esiste oggi un buon aeroplano di linea o militare inglese?
Lascia stare gli italiani, non ti creare illusioni nè complessi.
Purtroppo siamo troppo piccoli come popolo, nel nostro spiccato individualismo.

Aperto OT

Eppure un F2000 è un prodotto validissimo, come lo è il Tornado, segno che la cooperazione europea i suoi bei frutti è in grado di darli...semmai il problema è tutto italiano, visto che si riesce a garantire (forse) la "prontezza" di appena il 40-50% della linea di volo :rolleyes: Però il potenziale benefico in termini di acquisizione di competenze e di sviluppo di settori industriali ad altissimo impiego di capitale rimane intatto...poi ovviamente questi "giocattoloni" sarebbe meglio non doverli mai usare!

Chiuso OT ;)
 
rgiorda ha scritto:
Si, non ho mai postato nel forum Alfa Romeo.
Lo sto facendo perchè sono indeciso se prendere la Giulietta o meno.
Avendo visto il tuo post mi ci sono buttato perchè mi piacciono gli aerei.
Mi piace pilotarli però, non perderci la testa sulla carta.
L'industria aeronautica italiana non avrebbe potuto fare nulla più di quello che è riuscita a fare.
Gli ingegneri Alfa Romeo sono vittime al pari delle "menti italiane" che, per poter esprimere le loro potenzialità, devono emigrare all'estero.
Il volo va affrontato con una mentalità che a noi italiani è assolutamente estranea.
Lo sviluppo delle tecnologie aeronautiche prevede costi assurdi che solo i paesi più ricchi possono permettersi.
Purtroppo gli unici che hanno dimostrato di saper fare gli aeroplani sono gli ammericani.
Gli inglesi cosa dovrebbero dire allora? Forse che esiste oggi un buon aeroplano di linea o militare inglese?
Lascia stare gli italiani, non ti creare illusioni nè complessi.
Purtroppo siamo troppo piccoli come popolo, nel nostro spiccato individualismo.

Dimentichi un piccolo dettaglio riguardo l'industria aeronautica italiana: tra le clausole del trattato di pace della seconda guerra mondiale c'era il divieto per l'Italia e la Germania di sviluppare in proprio una industria aeronautica. Guarda il caso l'Italia e la Germania avevano 2 tra le migliori industrie aeronautiche del mondo. Riguardo agli aerei inglesi l'Harrier dove lo mettiamo???
 

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