<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> I giovani d'oggi | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

I giovani d'oggi

stratoszero ha scritto:
Deb81 ha scritto:
No no no no no.....

Puoi essere un po' più esplicita, per favore? :rolleyes:
Quando settimane fa feci determinate affermazioni nel topic sui ragazzini che torturano il cane mi venne detto che non potevo sapere, non avendo figli.
Io intanto continuo a sostenere le mie (personali) considerazioni, che un figlio così, in casa mia non vorrei... ma non vorrei nemmeno questi figli degli altri per strada...
 
Deb81 ha scritto:
Quando settimane fa feci determinate affermazioni nel topic sui ragazzini che torturano il cane mi venne detto che non potevo sapere, non avendo figli.
Io intanto continuo a sostenere le mie (personali) considerazioni, che un figlio così, in casa mia non vorrei... ma non vorrei nemmeno questi figli degli altri per strada...

Ho capito: il tuo "no" era rivolto all'affermazione di maurofiorini "Fateli, e godeteveli, i figli in questo inizio di millennio! Poi potrete criticare.", simile ad altre fatte nel topic da te citato.
Sono d'accordo con te sul fatto che è giusto che tutti possano esprimere la propria opinione, anche senza avere un'esperienza diretta (quella di genitore, in questo caso).
E' anche vero che chi ha un'esperienza diretta può parlare con maggiore cognizione di causa.
 
il problema è anche sociale... io se vedo una donna che viene picchiata o un bambino o un anziano o comquneu una persona indifesa intervengo, ma uso la testa .
cioè visto ke il 90% delle volte chi assale è anche armato, non vedo il motivo di fare l'eroe e magari morire.
il 9& per cento delle altre volte chi assale è un armadio 2x2, e quindi vale lo stesso motivo sopraelencato.
La cosa piu intelligente da fare è o cercare di fare un gruppetto di uomini (se interviene 1 puo darsi che intervenga un altro), o chiamare il 112...
non bisogna fare l'eroe che poi muore per niente
 
stratoszero ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Quando settimane fa feci determinate affermazioni nel topic sui ragazzini che torturano il cane mi venne detto che non potevo sapere, non avendo figli.
Io intanto continuo a sostenere le mie (personali) considerazioni, che un figlio così, in casa mia non vorrei... ma non vorrei nemmeno questi figli degli altri per strada...

Ho capito: il tuo "no" era rivolto all'affermazione di maurofiorini "Fateli, e godeteveli, i figli in questo inizio di millennio! Poi potrete criticare.", simile ad altre fatte nel topic da te citato.
Sono d'accordo con te sul fatto che è giusto che tutti possano esprimere la propria opinione, anche senza avere un'esperienza diretta (quella di genitore, in questo caso).
E' anche vero che chi ha un'esperienza diretta può parlare con maggiore cognizione di causa.

Il lavoro di psicologi, insegnanti, educatori, assistenti sociali, baby sitter, ecc... è da ritenersi nullo se questi non hanno figli?!
 
Io credo che tutti possano dire la loro, ci mancherebbe, tanto i preti, ad esempio, non fanno altro che parlare di famiglia e di figli....Dico anche che certe cose si capiscono meglio quando si ha esperienza diretta, ciò che mi irrita sono i giudizi assoluti, tipo "tutta colpa della famiglia", mentre la famiglia è uno solo dei numerosi soggetti che incidono sulla crescita.
 
Appunto, la penso come Deb.Mica essere genitori vuol dire automaticamente essere buoni genitori: ci sono delle emerite teste di BI P BIP BIIIIIIIIIIIIIIIP che hanno la pessima idea di procreare, giusto per diffondere il loro codice genetico
 
LUISELLA1972 ha scritto:
il buonismo è la rovina di qs Paese
Non capisco, credo che termini come buonismo, celodurismo (è forse il contrario?) ecc. dicano poco. Nel caso concreto credo che la punizione debba comunque essere severa, il ragazzo deve capire l'enormità di ciò che ha fatto. la società deve invece capire perchè la violenza sia così diffusa fra i giovani anche "di buona famiglia".
 
maurofiorini ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
il buonismo è la rovina di qs Paese
Non capisco, credo che termini come buonismo, celodurismo (è forse il contrario?) ecc. dicano poco. Nel caso concreto credo che la punizione debba comunque essere severa, il ragazzo deve capire l'enormità di ciò che ha fatto. la società deve invece capire perchè la violenza sia così diffusa fra i giovani anche "di buona famiglia".
mi riferivo al giornalista ed anche in generale, al permessivismo che dilaga e che rende la società sempre più malata.
 
E' difficile capire se ci sia stato permissivismo nel caso in oggetto, non conoscendo la amiglia del ragazzo, la violenza esisteva molto anche negli anni 70, quando ero "teenager", penso alla violenza politica.Pensando alla mia compagnia, ai compagni di classe, i genitori mediamente non erano permissivi, tutt'altro, essendo cresciuti durante il ventennio.
 
maurofiorini ha scritto:
Io credo che tutti possano dire la loro, ci mancherebbe, tanto i preti, ad esempio, non fanno altro che parlare di famiglia e di figli....Dico anche che certe cose si capiscono meglio quando si ha esperienza diretta, ciò che mi irrita sono i giudizi assoluti, tipo "tutta colpa della famiglia", mentre la famiglia è uno solo dei numerosi soggetti che incidono sulla crescita.
A giudicare da determinati risultati, evidentemente, il solo procreare non fa un genitore, e laddove viene fatto del male ad altri, mi sento in diritto di giudicare.

Non ho colpevolizzato la famiglia, nè ora nè la volta scorsa, anche perchè in entrambi i casi si tratta di individui abbastanza grandi, o comunque già in grado (anche legalmente) di agire e pensare in piena libertà. Un genitore può dare degli "imput", poi però subentrano tante cose, come il carattere, le esperienze, la personalità...
Quello che non tollero è il difendere a tutti i costi un figlio (proprio e non).
 
finchè i giornalisti strillano Tragedia!!! quando il padrone di casa stende il ladro e poi gridano povero ragazzo a sto str....che picchia un vecchio di 80 anni........se era mio figlio non lo denunciavo, no no ci pensavo io :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted:
 
maurofiorini ha scritto:
E' difficile capire se ci sia stato permissivismo nel caso in oggetto, non conoscendo la amiglia del ragazzo, la violenza esisteva molto anche negli anni 70, quando ero "teenager", penso alla violenza politica.Pensando alla mia compagnia, ai compagni di classe, i genitori mediamente non erano permissivi, tutt'altro, essendo cresciuti durante il ventennio.
ok, poi però in casi analoghi a questo, parli con i genitori e ti rispondono:" ma no, mio figlio è bravo, qs cose non le fa, non è stato lui" come mai?
 
Deb81 ha scritto:
maurofiorini ha scritto:
Io credo che tutti possano dire la loro, ci mancherebbe, tanto i preti, ad esempio, non fanno altro che parlare di famiglia e di figli....Dico anche che certe cose si capiscono meglio quando si ha esperienza diretta, ciò che mi irrita sono i giudizi assoluti, tipo "tutta colpa della famiglia", mentre la famiglia è uno solo dei numerosi soggetti che incidono sulla crescita.
A giudicare da determinati risultati, evidentemente, il solo procreare non fa un genitore, e laddove viene fatto del male ad altri, mi sento in diritto di giudicare.

Non ho colpevolizzato la famiglia, nè ora nè la volta scorsa, anche perchè in entrambi i casi si tratta di individui abbastanza grandi, o comunque già in grado (anche legalmente) di agire e pensare in piena libertà. Un genitore può dare degli "imput", poi però subentrano tante cose, come il carattere, le esperienze, la personalità...
Quello che non tollero è il difendere a tutti i costi un figlio (proprio e non).
Credo che difendere un figlio sia istintivo. Forse si è portati a credere che, visti i sacrifici, l'impegno, la fatica impiegati nel crescerli si ritiene impossibile avere generato dei mostri.
 
Back
Alto