maurofiorini ha scritto:Credo che difendere un figlio sia istintivo. Forse si è portati a credere che, visti i sacrifici, l'impegno, la fatica impiegati nel crescerli si ritiene impossibile avere generato dei mostri.Deb81 ha scritto:A giudicare da determinati risultati, evidentemente, il solo procreare non fa un genitore, e laddove viene fatto del male ad altri, mi sento in diritto di giudicare.maurofiorini ha scritto:Io credo che tutti possano dire la loro, ci mancherebbe, tanto i preti, ad esempio, non fanno altro che parlare di famiglia e di figli....Dico anche che certe cose si capiscono meglio quando si ha esperienza diretta, ciò che mi irrita sono i giudizi assoluti, tipo "tutta colpa della famiglia", mentre la famiglia è uno solo dei numerosi soggetti che incidono sulla crescita.
Non ho colpevolizzato la famiglia, nè ora nè la volta scorsa, anche perchè in entrambi i casi si tratta di individui abbastanza grandi, o comunque già in grado (anche legalmente) di agire e pensare in piena libertà. Un genitore può dare degli "imput", poi però subentrano tante cose, come il carattere, le esperienze, la personalità...
Quello che non tollero è il difendere a tutti i costi un figlio (proprio e non).
se una maestra sgrida un bimbo i genitori di oggi vanno a lamentarsi e sbraitano pure. quando andavo dalle suore la mia, 85 anni suonati, mi anzi ci riempoiva di sganassoni e dovevamo togliere il rossore dalla faccia perchè i nostri genitori se se ne accorgevano rincaravano la dose "se te le ha date è perchè c'era la ragione" e giù ancora!