marimasse ha scritto:Quindi possiamo stare tranquilli: un secolo e mezzo di crescita esponenziale di attività industriali, inquinamenti, produzioni di rifiuti, numero degli esseri umani non possono avere alcun effetto sul clima. Possiamo quindi continuare a "svilupparci", anche nelle aree del pianeta in cui lo "sviluppo" è ancora modesto o addirittura nullo, senza preoccuparci affatto di eventuali conseguenze negative le quali, appunto, non ci saranno, visto che le attività umane non possono avere alcun effetto negativo sull'ambiente in cui gli esseri umani le svolgono.Gunsite ha scritto:tè ciàpa, accontentato....
Se lo dicono gli esperti...
Certo è curioso, però, visto che in qualsiasi altro contesto un ragionamento del genere verrebbe considerato insulso.
ci sei o ci fai?
quì si parla di co2, per il resto mi sono già espresso sopra.
la co2 è un gas molto utile, se fosse troppo basso la vita sulla terra sparirebbe, forse non ci avete pensato
un vulcano spara più co2 di 100 anni di industrializzazione
la temperatura terrestre è già stata sia più alta che più bassa di quella odierna
anche se la temperatura ora è un pelo più alta cosa significa? che è colpa dell'uomo? ma va la, non ci sono evidenze neppure lontanamente scientifiche, a parte le "furbate " (ad essere gentili) di ipcc e Gore vari....
spendere miliardi delle nostre tasse per arricchire qualcuno è ignobile e scandaloso, specie mentre ci sono posti di nazioni civili...si fa per dire.....sommerse dalla spazzatura perchè queste popolazioni pigliavano per il culo me che faccio la differenziata da circa 20 anni......Vediamo di interessarci di problemi seri e dei quali noi siamo sicuramente i responsabili (troppi rifiuti, troppa produzione di roba inutile, inquinamento delle falde ecc) e lasciamo perdere la co2.
comunque il signore del link era un gran capo dell'ipcc......non so se rendo.....