<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ho visto Rush | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Ho visto Rush

L'ho visto oggi. Sono tornato dal cinema appena 1 ora fa. Se avete un po' di pazienza leggete quanto segue.

Inizio subito col dire che per me è un bel film, che può essere bello anche per chi non ha mai visto un GP nemmeno in TV. Perché è soprattutto la storia di due uomini, completamente diversi, ma alla fine amici, due uomini che fanno lo stesso (rischioso) mestiere, con un approccio diverso e che hanno anche le loro storie d'amore. Ma anche due dominatori della stagione F.1 1976, due autentici fenomeni del pilotaggio.

Per i grandi conoscitori della storia della F.1, nel film c'è qualche errore e qualche mancanza, ma trattandosi di "storia romanzata" si può soprassedere. Vorrei dire poi che non è vero che non c'è Merzario (o meglio la comparsa che lo impersona): lo si vede, di spalle, mentre estrae Lauda dall'abitacolo insieme a Edwards, Ertl e Lunger, ed è riconoscibile dal retro-casco bianco con strisce rosse. E l'immagine è esattamente analoga alla realtà. Non c'è peraltro la consegna del famoso orologio da Lauda a Merzario.

Gli errori più importanti, parlo sempre per i fanatici e per chi ha una certa età e quel periodo di corse lo ha "vissuto", sono altri:
1) La gara di Monza non è girata a Monza, tanto che si vedono sali-scendi, mentre Monza è perfettamente in piano. E quella in Giappone non è in Giappone. Infatti, oltre al Ring, vengono utilizzati 2 circuiti inglesi
2) I 2.3 secondi che Regazzoni rifila a se stesso con la macchina di Lauda modificata da Lauda sono troppi.
3) Lauda non esordisce in F.1 con la BRM, come appare nel Film, ma con la March, dopo aver fatto anche 2 stagioni con la F.2 March.
4) I guanti OMP (non esistenti all'epoca) sono stati utilizzati per la sponsorizzazione della stessa (italiana) OMP.
5) Lauda al GP del Fuji non va via in elicottero a fine gara come si vede nel film, ma con una Rolls Royce già pronta nel paddock poco dopo il suo ritiro.

Magistrali i "colori" anni '70 e perfetta la ricostruzione dell'incidente del Ring, con vetture reali. Ottima quindi la sceneggiatura, che è di un vero maestro già premio Oscar. Anche l'atmosfera anni '70 (quando il sesso era sicuro e la F.1 pericolosa......) è perfettamente percepibile. I rumori delle F.1 sono perfetti perché reali, sono le vere F.1 del 1975 e 1976 e col surround il tutto è molto realistico. Ci sono poi due o tre dialoghi/scene commoventi, non svelo ovviamente quali.

Infine la recitazione: per me l'interpretazione di Hunt è eccellente, veramente bravi sia l'attore che il doppiatore italiano. Quella di Lauda è ottima sotto molti aspetti, soprattutto però "visivi" perché ho l'impressione che il doppiaggio italiano non sia dei migliori, soprattutto nel primo tempo. So infatti che l'attore (tedesco) ha lavorato molto per riprodurre l'inglese con accento austriaco di Niki Lauda.

C'è anche una scena esilarante, con due eccezionali attori campani. Sono perfetti nella recitazione, tanto che la scena sembra vera ...........................................
 
Ho letto questo commento, di un forumista internet, che quoto pressoché in pieno:

La parte dove il film vince, secondo me, sta nel grande lavoro degli attori e nella scelta ottima delle tempistiche che, in fondo, ti porta a tifare per tutti e due. Perché più che uno contro l?altro sono loro due contro la morte, contro la follia di quel circo. Quindi prima tifi per il figo (Hunt) perché è simpatico, e il professorino ti sta un po? sul caxxo?poi tifi per Lauda perché ha la testa sulle spalle ed è mago-genietto mentre l?altro è testa di................poi alla fine...magia: tifi per entrambi, dato che sei contento dell?incredibile recupero di Lauda ma anche della rimonta e dell?ultima epica gara di Hunt.
 
Visto! Forse mi ero fatto troppe aspettative e un pò mi ha deluso! :cry:
Gli aspetti che mi sono piaciuti sono la ricostruzione delle ambientazioni (perfettamente anni 70), la performance dell'attore che interpreta Hunt (anche se era più semplice interpretare hunt che lauda) e l'uso di qualche fotogramma originale per le scene delle corse.
Quello che mi è piaciuto meno o per niente è stata l'interpretazione di Lauda (Lessi su un giornale che l'attore fu scelto soprattutto per la somiglianza, non per bravura), alcuni dialoghi un po troppo romanzati, il doppiaggio pessimo (qui mi sono meravigliato perchè abbiamo dei doppiatori italiani bravissimi) e infine non mi è piaciuta l'apparizione del vero Lauda odierno alla fine (anche solo per un sec.) che mi ha dato l'effetto "vecchia signora del titanic", quindi come se fosse stato lui a raccontarci tutto il film...

Voto da 1 a 10: 6,5.

Un saluto a tutti!
 
vedi il bello delle cose. personalmente invece ho molto apprezzato l'immagine finale di Lauda.
detto ciò, il film mi è piaciuto molto, anche se alcune scene sono davvero crude e forse potevano essere meno dettagliate (il riferimento è alle cure ospedaliere).
spiace anche a me l'assenza di qualsiasi riferimento al grande Arturo Merzario.
 
Anch'io sono rimasto deluso dai doppiaggi italiani. Ed è veramente strano perché è proprio vero che i doppiatori italiani di solito sono bravissimi.
Penso che l'attore che ha interpretato Lauda sia in realtà bravo e meticoloso: è tedesco e ho letto che ha studiato molto il soggetto frequentando anche Lauda stesso per un certo periodo, anche per imitarne l'accento austriaco. Tutto ciò è stato rovinato, nella versione italiana, dal doppiaggio. C'è da dire però che nel primo tempo Lauda doveva apparire antipatico, cinico, quasi odioso, mentre nel secondo viene rivalutato molto come carattere, soprattutto dopo l'incidente, quindi l'attore ha accentuato queste connotazioni, con una bravura che appare però più nelle espressioni (e nel trucco dopo l'incidente) che nella trasposizione in lingua italiana.

I dieci minuti finali, con quei dialoghi (dove anche i doppiatori danno il meglio) e le sfuggenti immagini di...................................va beh, non diciamo tutto.............mi sono piaciuti molto, mi sono commosso.
 
Ho letto qualche critica feroce oggi da parte di alcuni lettori di Autosprint per le molte imprecisioni (ma anche alcuni convinti elogi). Però occorre ripetere, forse fino alla nausea, che questo non è un documentario, non siamo su "History Channel". E' "solo" un film e come tale va approcciato, un bel film, che Vi invito a vedere con mogli o compagne o amici non "impallinati" delle corse, perché se lo andate a vedere con la testa del fanatico di auto da corsa super-informato potrebbe sembrarVi inadeguato.

Forse solo una cosa in più avrei messo in evidenza: che il ritiro di Lauda al Fuji non fu per "paura", bensì, come confermato dal DS Audetto, per un preciso accordo tra i piloti prima del via, al quale si ribellarono solo Peterson e Regazzoni (ormai "scaricato" dalla Ferrari). Lauda, che aveva una Rolls già pronta a raccoglierlo, ebbe forse il torto di fermarsi troppo presto, perché poi smise di piovere e Hunt non si fermò.
Lui ha collaborato alla sceneggiatura fornendo preziose notizie e consigli (pare che abbia letto inorridito "la F.1 partì girando la chiave......"), quindi è probabile che abbia rinunciato a rivelare questo retroscena per rispetto verso l'amico scomparso James Hunt, e la sua memoria. Ciò gli rende onore. Peraltro è verissimo, come si vede nel film, il fatto che l'ing. Forghieri (che non sapeva dell'accordo) gli sussrrò nel casco "Alla Stampa diciamo che hai avuto un problema elettrico?" e lui rispose: "No, devi dire la verità, c'era troppa acqua sulla pista".
 
Alla fine, per essere un film destinato al grande pubblico, hanno raccontato la F1 di quegli anni in maniera straordinaria, la migliore possibile considerato il target, oltre le mie aspettative. Se avessero fatto un documentario strettamente tecnico lo avrebbero visto qualche centinaio di persone.
Io sono entrato al cinema molto scettico pensando di vedere dialoghi ridicoli e scene tipo astronavi che volano, invece niente di tutto ciò.
Essendo per metà tedesco, conosco Daniel Brühl, l'attore che ha interpretato Lauda, già da tempo. È molto bravo, ha passato molto tempo con lo stesso Niki, e ha studiato parecchio per preparasi al film. Ha fatto veramente un lavorone. Purtroppo il suo ruolo è stato penalizzato dall'antipatia del personaggio, da un doppiaggio italiano assolutamente inadeguato e dal fatto che il personaggio fico e simpatico era quell'altro.
 
L'ho visto ieri al cinema. Mi ha commosso ed è stato pure adrenalinico. Quell'adrenalina immaginifica che ho cercato invano nelle recenti cagate fantascientifiche.. ..l'ho trovata qui.
Bellissima la fotografia, i colori, i suoni, il ritmo. Tutto.
Non ho fatto caso al doppiaggio, m'è parso moscio forse... :rolleyes:

Costruire su una storia così serrata e ricca di corse e potenza una vicenda umana snocciolata ed articolata sopra tale scansione è stato magistrale, da grande regista.

Ecco, forse avrei indugiato meno sulle caratteristiche """private""" dei due piloti, l'uno dipinto come un pippaiolo e l'altro come una sorta di maniaco sessuale collezionista.
:?
Anche perchè è stata dura vedere tutte quelle donnine (o pezzi di ...) con la ragazza al mio fianco, senza esclamare o sobbalzare! :oops:

Un film così non lo vedevo da un bel pò di tempo.

P.S. per fortuna alla fine del film ho trovato un diesel e pure freddo.. ..e non una Civic Type-R calda e ben gommata. 8) :oops:
 
Si, c'è qualche scena "cruda", anche se quelle di sesso durano in fondo pochi secondi. Mi ha impressionato un po' vedere la rappresentazione del pilota in fin di vita (credo si trattasse di Cevert) con la tibia scoperta. Ma comunque non era chiaramente la scena vera, anche se realistica.

Credo che nell'analisi dei personaggi, vero "must" del film, non ci si sia scostati molto dalla realtà. Niki ha avuto alla fine due mogli e 4 figli, ma è stato sempre "monogamo". Hunt era notoriamente donnaiolo, fumava e beveva, ma in fondo era un bravo ragazzo, come si vede anche quando difende Lauda aggredendo il giornalista. Pare che la scena sia inventata (se ne sono lamentati i familiari) ma dà di lui una immagine comunque positiva come uomo. Si è goduto la vita fino a quando ha vissuto, purtroppo troppo poco.

E' un film paragonabile a Grand Prix solo come richiamo alle corse, però in Gran Prix la "storia", del tutto inventata, era un pretesto per far vedere scene di auto in corsa, mentre qui c'è l'esatto contrario, ovvero una storia del tutto autentica, con scene di gare ben riprodotte e F.1 anni '70 meravigliose, anche come "sound" (in surround) .
 
Signora Signora... Niki ha detto di mandale a Fanculo il prete.... Vuole parlarle!

Mi pare sia così la frase...
 
Quella frase si riferiva all'estrema unzione data all'austriaco dopo il noto incidente.

Si, ci sono esagerazioni nel linguaggio e nei gesti di Niki, un po' in contrasto con la sua indole compassata. Due "diti medi" mi sono sembrati non in linea con il personaggio, anche se può essere, del resto lui ha dato l'autorizzazione a ciò che lo riguardava.
 
Veramente Hunt ha pestato il giornalista per quella domanda a Lauda? Mi sono commosso, non ho mai visto tanto rispetto nella rivalità.
 
TestaoCroce ha scritto:
Veramente Hunt ha pestato il giornalista per quella domanda a Lauda? Mi sono commosso, non ho mai visto tanto rispetto nella rivalità.

In teoria: NO, dovrebbe essere una cosa aggiunta nel film e che non rispecchia la vera storia così come la mancaza di Merzario già citata
 
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