Skurgaz ha scritto:
harada31 ha scritto:
Skurgaz ha scritto:
harada31 ha scritto:
Skurgaz ha scritto:
ITEQ ha scritto:
Skurgaz ha scritto:
Scusate l'ignoranza, quindi una bravo 1.6mjet 120cv euro 5 ready per essere omologata euro 5 va rimappata con un aggiornamento made in fiat?
Certo. C'è un articolo lungo 4 pagine su quattroruote di maggio. La prassi puo' essere ripetuta su tutte le DELTA (il 105 solo con DPF) e le Mito (sempre con DPF). Ciao
Beh, con questa logica allora anche la mia euro 4 con motore Ford PSA potrebbe diventare euro 5? Non che mi interessi non sono soggetto a blocchi del traffico...ma si fa per curiosità...
Certo...basta crederci..occorre volontà e fantasia... :twisted:
Beh, se un motore che viene dichiarato euro 5 ready per essere omologato euro 5 deve subire una semplice rimappatura (è un pochino un controsenso...non era già ready?), anche un euro 4 può subire lo stesso processo, magari con un cambio iniettori (ovvio più costoso). In ogni caso non mi interessa trasformarla, era solo una curiosità, se poi la trasformazione dovesse incidere negativamente su prestazioni e consumi, meglio tenerle euro 4.
Te l'ho detto..basta crederci che sia tutto
"cosi semplice"...
Ok, rimappare un'auto è una cosa semplice, ma magari non basta a renderla euro 5, io ragionavo in maniera semplicistica. Qualcuno sa ad esempio nel caso della Bravo oltre alla rimappa, quali caratteristiche hanno fatto si che sia stata dichiarata euro 5?
Mi sono informato un pò ultimamente, scoprendo che la cosa è relativamente semplice da spiegare ma, di contro, invece, molto complessa da realizzare.
Oltre ad ancune altre cosette e il corpo vettura, si tratta di aver raggiunto lo scopo soprattutto grazie all?utilizzo di innovative tecnologie di trattamento dei gas di scarico, come la nuova trappola per il particolato ravvicinata CCDPF (Close Coupled Diesel Particulate Filter) e il sistema I-EGR (Integrated Exhaust Gas Recirculation), che migliora il controllo della temperatura e il flusso dei gas di scarico, garantendo al contempo minori emissioni e riduzione dei consumi.
Per quanto riguarda il post-trattamento dei gas di scarico è stata di particolare importanza l?adozione di un dispositivo altamente innovativo quale il Close-coupled DPF, giacché tale componente ha realizzato una così efficiente integrazione tra il suo catalizzatore ossidante abbinato alla trappola del particolato e l'I-EGR che basta una rimappatina alla quinta iniezione (post-iniezione) per migliorarla ulteriormente senza nulla aggiungere, da quì, infatti, la necessità di fare un salto in assistenza per la rimappata prima di andare in motorizzazione.
Ma se volete sapere meglio cosa accade, dovete sapere che grazie all?adozione di nuove tecnologie costruttive dell'FPT ed alla migliorata ottimizzazione dell?efflusso interno del gas combusto che ha raggiunto, il post-trattamento dei gas di scarico affidato al Close-coupled DPF, consente di ottenere importantissimi vantaggi per il raggiungimento di vari obiettivi motore.
Relativamente alle emissioni migliora infatti l?efficienza di abbattimento inquinanti (HCNOx e particolato) in misura sensibilmente superiore a quella delle attuali configurazioni in produzione e, aspetto altrettanto importante, migliora inoltre la stabilità del livello di efficienza dall'abbattimento nel tempo (riduzione del cosiddetto parametro DF, deterioration factor), inoltre, la compattezza del componente permette di avere una minore contropressione allo scarico e conseguente riduzione di consumo, con relativa minor emissione di CO2.