<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Harald Wester nuovo AD Alfa Romeo!!!! | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Harald Wester nuovo AD Alfa Romeo!!!!

Ecco chi avrebbe fatto una grande Alfamaserati.....oggi vogliono solo una romeofiatmaserati

Ed ora la Fiat dica una parola per Ghidella
Postato il 2007 in Fiat

Per la Fiat la settimana prossima si profila come la più calda e intensa dell?anno e c?è grande attesa per il discorso che Sergio Marchionne terrà giovedì 5 luglio, verso le 10, al palazzetto olimpico di Torino, in occasione del lancio della 500. Si parla di un intervento ?alto?, non legato semplicemente alla presentazione di un nuovo modello ma al ruolo che la Fiat vuole giocare in questo Paese negli anni a venire, partendo proprio da un?auto-simbolo che, parole dello stesso Marchionne, sarà il ?manifesto viaggiante? del gruppo torinese
La Fiat è cambiata moltissimo in questi quattro anni di gestione Montezemolo-Marchionne, con una completa rottura rispetto al passato e una serie di dichiarazioni molto esplicite in questo senso. Facciamo qualche esempio: Montezemolo ha detto più volte che fu un errore impedire alla Ford di comprare l?Alfa Romeo, con un rilancio che di fatto impedì la creazione di una vera concorrenza in Italia già vent?anni fa. Marchionne, dal canto suo, ha insistito sul fatto che la Fiat non deve occuparsi di politica e che è stato un errore occuparsene tanto in un recente passato.

Sono solo due citazioni, ma se ne potrebbero fare decine di altre che suonano come una presa di distanza dall?era Romiti. Manca, a nostro parere, un ultimo tassello: forse sarebbe il caso di dire che il feroce scontro che portò alla defenestrazione di Vittorio Ghidella, nel 1988, fu un momento buio di cui la Fiat ha pagato a lungo le conseguenze.

L?ingegnere di Vercelli, padre della Uno e della Tipo, ormai è un anziano pensionato che trascorre le sue giornate a pochi passi dal lago di Lugano, nella sua casa svizzera. La vita lo ha molto segnato, sia sul piano degli affetti familiari sia sul piano del lavoro, con vicissitudini che non è il caso qui di ricordare.

Ma aveva un disegno non poi così lontano da quello di Marchionne: pensava che la Fiat dovesse concentrarsi sulle automobili per restare un protagonista a livello mondiale nel business in cui era nata e cresciuta. La storia ha dimostrato che aveva ragione, ma allora fu scelta la strada della diversificazione indicata da Cesare Romiti. Che male c?è a riconoscerlo oggi?
 
Ma che cosa succede nel 1990? La risposta è semplice: dalla Fiat se ne va (o meglio: viene spinto fuori) Vittorio Ghidella. E il declino dell'auto, complice anche un po' di cattiva congiuntura, è quasi immediato.
In proposito c'è um aneddoto che spiega bene come sono andate le cose. Nel 1988 l'auto Fiat registra il suo maggior successo storico. Nell'insieme guadagna infatti 4 mila miliardi (di vecchie lire, ovviamente). Ghidella va dall'Avvocato Agnelli e gli illustra i risultati, comprensibilmente orgoglioso. E avverte: "Tutti questi soldi vanno immediatamente reinvestiti nell'auto perché sono in arrivo tempi brutti". L'Avvocato Agnelli sorride e consola Ghidella: "Lei è il solito allarmista". Dietro questo semplice scambio di battute c'è tutto il dramma successivo. La Fiat è una holding e nelle holding è evidente che i capi dei vari settori tirano a avere la quota maggiore di stanziamenti. Poi sta ai capi della holding dividere i denari. Nella Fiat il capo dell'auto era Ghidella, il capo della holding Cesare Romiti. E quindi, se Ghidella voleva i soldi per l'auto, Romiti, invece, vedeva l'auto come una delle tante attività della Fiat globale. Probabilmente, pensava anche, come fanno tutti i capi della holding, che era meglio fare anche dell'altro, invece di mettere tutti i soldi in uno stesso cesto.

Nel caso della Fiat, comunque, questa dialettica interna dura poco perché Ghidella alla fine degli anni Ottanta viene mandato via e i pieni poteri passano a Romiti, che di fatto diviene anche il capo dell'auto. E Romiti non è uno che capisce molto di auto. E' un amministrativo, è uno abituato a contare gli incassi e a lesinare, se si può, sulle spese. Soprattutto se si vede una congiuntura non troppo buona. E quindi si sta molto attenti ai soldi. E l'auto comincia a essere gestita al risparmio. Si deve fare una nuova Uno, ma nessuno la vedrà mai perché non viene fatta. Si deve fare un'Alfaromeo con trazione posteriore (usando i pianali della Maserati), ma anche questa non la vedrà mai nessuno perché non verrà mai fatta.
Insomma, si cerca di fare il bilancio con quello che c'è, stando molto attenti a risparmiare. Per di più ci si accorge che Ghidella non aveva un vero e proprio staff all'altezza di una casa come la Fiat Auto: era un accentratore e faceva tutto lui. Quando se ne va, si lascia alle spalle poco, come uomini di prodotto. "I suoi numeri 2 - si racconta sarebbero stati i numeri 20 in qualsiasi altra industria automobilistica". Ma a lui andava bene così.
Romiti, invece, un po' cerca di fare un mestiere che non è il suo (il fabbricante di automobili), un po' dentro Fiat Auto effettivamente non trova persone e strutture valide. E così l'auto Fiat, poco a poco, deperisce, si attorciglia intorno agli stessi modelli, invecchia insieme a Romiti e all'Avvocato.

Il risultato netto di tutto ciò è che gli utili Fiat si riducono drasticamente e che nel 1993 si rischia un vero e proprio collasso dell'azienda torinese.
La crisi (e la fine) dell'auto Fiat nasce, insomma, in quei 7-8 anni in cui Cesare Romiti è l'unica guida della Fiat, auto compresa. Al punto che quelli che arrivano dopo (e in particolare Paolo Cantarella, che diventerà amministratore delegato della casa torinese) sono certo colpevoli per quello che è successo, ma più che altro sono colpevoli di non essersi accorti che Romiti aveva passato loro un cerino acceso. Cerino che nella primavera del 2002 ha cominciato davvero a bruciare e a scottare le mani del vertice Fiat.
Insomma, la crisi è scoppiata adesso, ma le sue origini vanno ricercate negli anni Novanta, nel dopo-Ghidella, negli anni di Cesare Romiti. Dopo è successo semplicemente quello che era inevitabile che accadesse.
 
wilderness ha scritto:
No, no...sottovaluti le potenzialità sinergiche di questa macchina...
http://www.pinkstop.it/wp-content/uploads/2009/01/fiat-panda.jpg
:lol: :twisted:

La migliore per fare sinergie con Alfa e Maserati è questa!

fiatlinea4_20080619_1098357335.jpg
 
156jtd. ha scritto:
wilderness ha scritto:
156jtd. ha scritto:
Nasce il polo delle sportive Made in Italy.
Si parla di produzione e vendita delle Alfa con le piattaforme Chrysler e nei conce della stessa in tutto il mondo.
Forse la Giulia sarà ......Tp ma anche Ti e la 169 potrebbe sfruttare i pianali per una piccola maserati , Chrysler, Lancia e io non abbandonerei Jaguar visti i rapporti con Tata.

Io aspetterei JTD, prima di trarre giudizi...questo "Pandizza" anche me e te... :lol:

ci sono 12 marchi nel gruppo. E' inevitabile che ci siano molte sinergie.
Se si utilizzasse il pianale della 300c modificato per produrre Alfa, Chrysler, Maserati, Lancia e magari Jaguar a me non spiacerebbe affatto. poi ovviamente dipende tutto dalle qualità del pianale e di tutto il progetto in blocco come al solito.
P.s. è da anni che spero in una piccola Maserati, 169 e thesis su stesso pianale.
Se ci fosse una valida 169 a che cosa servirebbe avere l'analogo Maserati!
 
75turboTP ha scritto:
Romiti, invece, un po' cerca di fare un mestiere che non è il suo (il fabbricante di automobili),

senza polemica, ma qual'è mai stato il lavoro in cui romiti si è dimostrato competente?????? sarò giovane e non ne conosco i trascorsi prima di entrare in fiat, ma da quanto ne so ha sempre e solo collezionato fallimenti :lol:
 
moogpsycho ha scritto:
75turboTP ha scritto:
Romiti, invece, un po' cerca di fare un mestiere che non è il suo (il fabbricante di automobili),

senza polemica, ma qual'è mai stato il lavoro in cui romiti si è dimostrato competente?????? sarò giovane e non ne conosco i trascorsi prima di entrare in fiat, ma da quanto ne so ha sempre e solo collezionato fallimenti :lol:
Se non faceva fallimenti come poteva pretendere finanziamenti pubblici a fondo perduto ;)
 
75turboTP ha scritto:
Montezemolo ha detto più volte che fu un errore impedire alla Ford di comprare l?Alfa Romeo, con un rilancio che di fatto impedì la creazione di una vera concorrenza in Italia già vent?anni fa.

Infatti la forza di Audi, BMW e Mercedes è che si fanno concorrenza e sono obbligati a migliorarsi e a caratterizzarti in certi aspetti peculiari per mantenere una clientela acquisita.

Questo succedeva un tempo anche tra Lancia e Alfa....
 
Fancar_ ha scritto:
75turboTP ha scritto:
Montezemolo ha detto più volte che fu un errore impedire alla Ford di comprare l?Alfa Romeo, con un rilancio che di fatto impedì la creazione di una vera concorrenza in Italia già vent?anni fa.

Infatti la forza di Audi, BMW e Mercedes è che si fanno concorrenza e sono obbligati a migliorarsi e a caratterizzarti in certi aspetti peculiari per mantenere una clientela acquisita.

Questo succedeva un tempo anche tra Lancia e Alfa....
Quando lo dicevo io tutti pronti ad inventarsi cose totalmente irreali.....speriamo adesso che lo ha detto lui,ma prima di lui gli alfisti veri e la dirigenza alfa dell'epoca,qualcuno cambi posizione.....se sono in buona fede.
 
wilderness ha scritto:
156jtd. ha scritto:
Nasce il polo delle sportive Made in Italy.
Si parla di produzione e vendita delle Alfa con le piattaforme Chrysler e nei conce della stessa in tutto il mondo.
Forse la Giulia sarà ......Tp ma anche Ti e la 169 potrebbe sfruttare i pianali per una piccola maserati , Chrysler, Lancia e io non abbandonerei Jaguar visti i rapporti con Tata.

Io aspetterei JTD, prima di trarre giudizi...questo "Pandizza" anche me e te... :lol:

sono d'accordo con te,aspettiamo e vediamo,non c'e niente di scontato ne in un senso e ne in un altro credo...
 
comunque, se finalmenre avvenisse davvero il sospirato "accorpamento" tra il tridente ed il biscione, ritengo sia buona cosa e che porterebbe a vederne delle belle e bellissime
 
wilderness ha scritto:
Una breve biografia di Harald J. Wester

Harald J. Wester, nato a Linz am Rhein (Germania) il 26 febbraio 1958, ha conseguito il Master Degree in Ingegneria Meccanica nel 1986 presso l?Università di Braunschweig. Ha iniziato la sua carriera professionale alla Volkswagen AG (Wolfsburg) dove nel 1991 ha assunto la carica di General Manager dell?Ente Vehicle Research & New Concepts fino al 1995. Nello stesso anno è passato alla Audi AG (Ingolstadt) dove ha svolto la funzione di Program Manager per i modelli A2 & Veicoli Speciali sino al gennaio 1999. Successivamente è entrato alla Ferrari S.p.A. come Direttore dell?Ente Sviluppo Prodotto sino al gennaio 2002 quando è stato assunto dalla Magna Steyr AG in qualità di Group President Engineering e Chief Technical Officer (Ricerca, Sviluppo e Tecnologie). Nel 2004 è entrato in Fiat come Chief Technical Officer di Fiat Group Automobiles e, successivamente, C.T.O. anche di Fiat Group. A queste cariche ha aggiunto quelle di amministratore delegato della Maserati, nell?agosto del 2008, e amministratore delegato di Abarth & C., nel gennaio 2009.

Wv, Audi, Ferrari etc....
sulla carta si presenta bene!
Sperem
 
Fancar_ ha scritto:
156jtd. ha scritto:
wilderness ha scritto:
156jtd. ha scritto:
Nasce il polo delle sportive Made in Italy.
Si parla di produzione e vendita delle Alfa con le piattaforme Chrysler e nei conce della stessa in tutto il mondo.
Forse la Giulia sarà ......Tp ma anche Ti e la 169 potrebbe sfruttare i pianali per una piccola maserati , Chrysler, Lancia e io non abbandonerei Jaguar visti i rapporti con Tata.

Io aspetterei JTD, prima di trarre giudizi...questo "Pandizza" anche me e te... :lol:

ci sono 12 marchi nel gruppo. E' inevitabile che ci siano molte sinergie.
Se si utilizzasse il pianale della 300c modificato per produrre Alfa, Chrysler, Maserati, Lancia e magari Jaguar a me non spiacerebbe affatto. poi ovviamente dipende tutto dalle qualità del pianale e di tutto il progetto in blocco come al solito.
P.s. è da anni che spero in una piccola Maserati, 169 e thesis su stesso pianale.
Se ci fosse una valida 169 a che cosa servirebbe avere l'analogo Maserati!

posizionamenti decisamente diversi:

Per Lancia, Alfa e Chrysler si dovrebbe parlare di auto da 45 a 60 mila euro mentre proprio da 65mila in su potrebbe partire la piccola Maserati.
 
75turboTP ha scritto:
Fancar_ ha scritto:
75turboTP ha scritto:
Montezemolo ha detto più volte che fu un errore impedire alla Ford di comprare l?Alfa Romeo, con un rilancio che di fatto impedì la creazione di una vera concorrenza in Italia già vent?anni fa.

Infatti la forza di Audi, BMW e Mercedes è che si fanno concorrenza e sono obbligati a migliorarsi e a caratterizzarti in certi aspetti peculiari per mantenere una clientela acquisita.

Questo succedeva un tempo anche tra Lancia e Alfa....
Quando lo dicevo io tutti pronti ad inventarsi cose totalmente irreali.....speriamo adesso che lo ha detto lui,ma prima di lui gli alfisti veri e la dirigenza alfa dell'epoca,qualcuno cambi posizione.....se sono in buona fede.

Da quanti anni bazzichi questo forum? Non mi interessa sapere con quali nick ! ;)
 
Back
Alto