<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Guidatori giovani e recidivi | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

Guidatori giovani e recidivi

i genitori sono gli ultimi a saperlo

Ma se erano a cena insieme come facevano a non saperlo?
Avrà mica bevuto di nascosto sotto al tavolo?
Poi io non me ne intendo perchè sono astemio ma un tasso alcolemico di 1.4 si può davvero raggiungere bevendo 2 bicchieri di vino a pasto?
Secondo me al 99,9999% i genitori l'hanno visto bere sapendo che si sarebbe messo alla guida,magari loro hanno fatto altrettanto.
Io penso che se mettessero l'etilometro fuori dai ristoranti la metà dei clienti dovrebbe lasciare la macchina e andare a casa a piedi,cosa che farebbe automaticamente fallire il locale.
 
Ma se erano a cena insieme come facevano a non saperlo?
Avrà mica bevuto di nascosto sotto al tavolo?
Poi io non me ne intendo perchè sono astemio ma un tasso alcolemico di 1.4 si può davvero raggiungere bevendo 2 bicchieri di vino a pasto?
Secondo me al 99,9999% i genitori l'hanno visto bere sapendo che si sarebbe messo alla guida,magari loro hanno fatto altrettanto.
Io penso che se mettessero l'etilometro fuori dai ristoranti la metà dei clienti dovrebbe lasciare la macchina e andare a casa a piedi,cosa che farebbe automaticamente fallire il locale.



https://www.epicentro.iss.it/alcol/apd2010/Allegati/Alcol e sicurezza stradale/tabella_quantita.pdf
 
il tuo ragionamento fila, nin fa una grinza.....
ma quando a tuo figlio hanno tolto la patente piú di una volta, sai si che si fa canne e che beve, qualcosa un genitore dovrá pur fare no? o é pur vero che certi genitori hanno abdicato a svolgere il lavoro da genitori.
Poi, ovbiamente, ci sono gli irrecuperabili. Ci sono sempre stati, ma non cosí tanti.
non mi riferisco a questo caso specifico, parlo in generale

Quello per me sembra il caso di un comportamento recidivo e di cui i genitori erano a conoscenza, ci sono però tante piccole cose, sbagliate e dettate spesso dal incoscienza giovanile, di cui i genitori spesso neanche sanno, descrivere queste situazioni di disagio giovanile o assenza dei genitori a me sembra eccessivo
 
Ma se erano a cena insieme come facevano a non saperlo?
Avrà mica bevuto di nascosto sotto al tavolo?
Poi io non me ne intendo perchè sono astemio ma un tasso alcolemico di 1.4 si può davvero raggiungere bevendo 2 bicchieri di vino a pasto?
Secondo me al 99,9999% i genitori l'hanno visto bere sapendo che si sarebbe messo alla guida,magari loro hanno fatto altrettanto.
Io penso che se mettessero l'etilometro fuori dai ristoranti la metà dei clienti dovrebbe lasciare la macchina e andare a casa a piedi,cosa che farebbe automaticamente fallire il locale.

Non mi riferivo a questo che ti descrivi, io parlo di comportamenti che possono sfuggire all'attenzione dei genitori perché rientrano in quel minimo di indipendenza e responsabita che i genitori secondo me devono pian pianino riconoscere ai figli per un percorso di crescita Leggo che a 16 anni in una grande città uscire di sera è sbagliato, dipende, a me cominciavano a farlo fare andando a casa di un amico che distava 5 minuti a piedi, con attraversamento di strade e altri piccolo pericoli che però credo sia giusto che si cominci a fare affrontare ai figli, con la dedita educazione. In queste prime esperienze può anche capitare che si faccia qualche stupidaggine ma serve anche quella a far crescere.
 
Però sti ragazzi a casa a dormire ci andranno no?
Non ti accorgi se ha bevuto o fatto uso di sostanze strane?
Poi sapere se un figlio combina altre bravate magari sarà difficile,ma alcol e fumo lasciano delle tracce evidenti.
Quando ero ragazzo mia madre si accorgeva perfino se andavo a mangiare da mc donald dall'odore sui vestiti.
Senza entrare troppo nello specifico il figlio dei miei vicini di casa è un ragazzo giovane che esce spesso e volentieri oppure si intrattiene con gli amici sotto casa.
E più di una volta è capitato che arrivasse alle mie finestre (quindi un piano più in alto di dove abita la famiglia) un odore di fumo strano che non aveva nulla a che vedere con le normali sigarette.
Io non ho mai chiesto ai genitori se sono al corrente che il figlio fuma qualcosa di diverso dalle sigarette (poi se siano sostanze legali o illegali io non lo so) ma se dicessero di no mi verrebbe da chiedergli dove vivono.
Ma poi una madre che lava i vestiti del figlio non trova mai nulla?
Boh io sono convinto che in molti casi i segnali ci siano solo che ci si gira dall'altra parte.
 
Secondo me in misura minore.
Se penso ai miei compagni di scuola non me ne viene in mente nessuno che prima dei 14 anni avesse già l'abitudine di bere super alcolici.
Qualcuno fumava già prima delle superiori ma pochi.
Poi ovviamente se faccio lo stesso ragionamento pensando solo ai compagni di scuola delle superiori ne conto molti di più.

Forse semplicemente l'asticella delle cattive abitudini,come il consumo di alcolici e il fumo,si è alzata un po'.
Si comincia prima e ci si spinge oltre.

L'altro giorno ho visto fumare una ragazzina che a occhio avrà avuto 13 anni,io non sono bravo a valutare l'età dei bambini,magari era più grande ma era solo minuta quindi sembrava una bambina.
Quando avevamo quell'età noi non era una cosa tanto comune (anzi diciamoci la verità probabilmente avrebbe trovato qualcuno che le avrebbe fatto mangiare il mozzicone pur di farla smettere),oggi probabilmente c'è qualche genitore che addirittura difende la libertà dei propri figli di fumare e bere.

Nel frattempo è saltato fuori che il guidatore veniva da una cena alla quale erano presenti i genitori,che quindi l'hanno visto bere prima di mettersi alla guida e non hanno detto beo.
Magari avevano bevuto pure loro e appartengono al partito di quelli che pensano che due bicchieri non fanno ubriacare quindi si può tranquillamente guidare.
Non ti do torto. Ci sono persino dei ragazzini nel mio quartiere che a neanche 13-14 anni sono li in giro fino alla sera tardi oppure andare da soli in giro in città. Io, dopo aver distribuito dei volantini per uno spettacolo organizzato da dei miei amici, ho visto dopo una delle due repliche che una di quei ragazzini nel mio quartiere era li da sola. Che cosa ci possiamo fare se, rispetto a noi, in certe cose i ragazzini di oggi sono più precoci?
 
Recentemente un altro drogato/ubriaco, stavolta extracomunitario, ha ucciso una ragazza alla guida di una vecchia Twingo mentre azzardava un sorpasso con una 159. L'individuo era stato espulso e pochi giorni fa non si era fermato a un posto di blocco. Vorrei soffermarmi solo su quest'ultimo punto, tralasciando la mancata espulsione: quando ero piccino se non ti fermavi a un posto di blocco dei carabinieri come minimo ti ritrovavi inseguito e se non ti fermavi una smitragliata prima in aria e poi alle gomme te la prendevi, perché non è più così?
 
quando ero piccino se non ti fermavi a un posto di blocco dei carabinieri come minimo ti ritrovavi inseguito e se non ti fermavi una smitragliata prima in aria e poi alle gomme te la prendevi, perché non è più così?

Credo perché allora c'erano le BR e non fermarsi ad un posto di blocco faceva ipotizzare ad un terrorista in fuga.
Oggi se per disgrazia colpiscono qualcuno sono guai colossali.
Temo non possano usare l'arma da fuoco se prima non gli sparano contro.
 
Credo perché allora c'erano le BR e non fermarsi ad un posto di blocco faceva ipotizzare ad un terrorista in fuga.
Oggi se per disgrazia colpiscono qualcuno sono guai colossali.
Temo non possano usare l'arma da fuoco se prima non gli sparano contro.
Non sono così vecchio, mi riferisco agli anni 90. Non era poco comune vedere inseguimenti e colpi in aria per chi non si fermava.
 
Però sti ragazzi a casa a dormire ci andranno no?
Non ti accorgi se ha bevuto o fatto uso di sostanze strane?
Poi sapere se un figlio combina altre bravate magari sarà difficile,ma alcol e fumo lasciano delle tracce evidenti.
Quando ero ragazzo mia madre si accorgeva perfino se andavo a mangiare da mc donald dall'odore sui vestiti.
Senza entrare troppo nello specifico il figlio dei miei vicini di casa è un ragazzo giovane che esce spesso e volentieri oppure si intrattiene con gli amici sotto casa.
E più di una volta è capitato che arrivasse alle mie finestre (quindi un piano più in alto di dove abita la famiglia) un odore di fumo strano che non aveva nulla a che vedere con le normali sigarette.
Io non ho mai chiesto ai genitori se sono al corrente che il figlio fuma qualcosa di diverso dalle sigarette (poi se siano sostanze legali o illegali io non lo so) ma se dicessero di no mi verrebbe da chiedergli dove vivono.
Ma poi una madre che lava i vestiti del figlio non trova mai nulla?
Boh io sono convinto che in molti casi i segnali ci siano solo che ci si gira dall'altra parte.

Io non sto parlando di questo, io sto parlando del fatto che qualsiasi errore che si compie da giovane e per cui purtroppo ci scappa la tragedia viene derubricato come se compiuto da un abitue del delinquere e quindi diventa materia di moralizzazione più che invece materia da rifletterci sopra per evitare che ricapiti. A 16 anni non attraverso sulle strisce? Invece del riflettere sul modo di educare e far capire l'errore si passa a criticare la condotta di vita, supporre chissà che cosa si facesse nellw ore prima di aver attraversato male la strada, della mancanza della presenza dei genitori, a me sembra un esercizio ripeto di moralizzazione e che serve a distogliere l'attenzione dal affronfare la questione princiale
 
Non sono così vecchio, mi riferisco agli anni 90. Non era poco comune vedere inseguimenti e colpi in aria per chi non si fermava.

Credo che un esponente delle forze del ordine si trovi in quelle condizione non così spesso, poi di sparare colpi con l'arma di ordinanza è per fortuna un evento raro, anzi anche solo estrarre la pistola, che negli anni 90 i civili assistettero di frequente a quanto tu racconti francamente non mi risulta e comunque quella descritta è una procedura da evitare credo da decenni e decenni, giusto un determinati momenti storici poteva esser più presa in considerazione
 
Credo che un esponente delle forze del ordine si trovi in quelle condizione non così spesso, poi di sparare colpi con l'arma di ordinanza è per fortuna un evento raro, anzi anche solo estrarre la pistola, che negli anni 90 i civili assistettero di frequente a quanto tu racconti francamente non mi risulta e comunque quella descritta è una procedura da evitare credo da decenni e decenni, giusto un determinati momenti storici poteva esser più presa in considerazione
Visto di persona un paio di volte due inseguimenti, oltre 25 anni fa, una volta con colpi in aria per intimare, con successo, l'alt. In ogni caso a quei tempi non c'era internet quindi le notizie non sono più facilmente recuperabili, ma sui quotidiani e le TV locali ricordo che se ne sentiva parlare.. Se scappi da un posto di blocco, come minimo andresti inseguito e fermato. Altrimenti mi stai dicendo che servono solo per controllare chi non ha nulla per cui scappare.
 
Visto di persona un paio di volte due inseguimenti, oltre 25 anni fa, una volta con colpi in aria per intimare, con successo, l'alt. In ogni caso a quei tempi non c'era internet quindi le notizie non sono più facilmente recuperabili, ma sui quotidiani e le TV locali ricordo che se ne sentiva parlare.. Se scappi da un posto di blocco, come minimo andresti inseguito e fermato. Altrimenti mi stai dicendo che servono solo per controllare chi non ha nulla per cui scappare.

I posti di blocco sono istituiti in casi eccezionali, quando ad esempio si è alla ricerca di soggetti ben determinati, sono strutturati in modo che comunque se vengono forzati ci sono poi successivi modi per fermare chi doveva essere fermato sempre evitando pericolosi inseguimenti o l'uso delle ami da fuoco, anche e soprattutto a tutela dei civili che potrebbero essere coinvolti o degli stessi esponenti delle forze del ordine. I posti di controllo sono invece quelli che si fanno in un determinato momento nel ordine di servizio, e servono per un controllo di routine, spesso sono fatti da chi non è detto abbia mezzi e capacità per effettuare un inseguimento ed anche in questo caso più che mettersi a fare inseguimenti si ricorre ad altre procedure meno rischiose per tutti, anche perché in questo caso spesso chi non si ferma è lo sprovveduto che per paura di aver fatto piccole infraziono o perché si è dimenticato a casa la patente tira dritto, che nei posti di controllo capiti il pericoloso latitante è veramente una botta di fortuna.
 
Io non sto parlando di questo, io sto parlando del fatto che qualsiasi errore che si compie da giovane e per cui purtroppo ci scappa la tragedia viene derubricato come se compiuto da un abitue del delinquere e quindi diventa materia di moralizzazione più che invece materia da rifletterci sopra per evitare che ricapiti.

Ammesso che si tratti di una moralizzazione,cosa su cui non concordo,credo che sia il primo passo per evitare che la stessa cosa ricapiti.
Noi possiamo anche assumere che il ragazzo non avesse mai bevuto prima e che le ragazze non avessero mai attraversato in quel modo prima,però resta il fatto che l'hanno fatto ed è successo quello che è successo.
Non si tratta di fare la morale ma di rendersi conto che anche le raccomandazioni più semplici,quelle che si fanno ai bambini delle elementari,tipo guarda prima di attraversare in certi casi vengono ignorate.
Significa che qualcosa non va,il che non significa per forza che i genitori non siano stati presenti,ma qualsiasi sia il motivo resta il fatto che due ragazze si sono praticamente suicidate.
E il ragazzo invece ha consumato alcolici a una cena alla quale erano presenti i genitori e poi si è messo al volante avendo già alle spalle delle brutte esperienze.
Non facciamo la morale ai genitori ma non possiamo nemmeno dire che non potevano fare nulla almeno per evitare che bevesse o che si mettesse alla guida.
Poi magari non sarebbe cambiato nulla e le due ragazze sarebbero morte lo stesso investite da un automobilista sobrio.
 
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