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Gruppo Stellantis

Peccato per gli ingegneri gli operai, tutti coloro i quali hanno lavorato per anni con passione e dedizione. Chi può in questo momento sta andando (giustamente via)
Peccato per la mia amata Torino, già decadente, poi rinata, nuovamente rimessa in difficoltà. Se ricevi un regalo dalla città e non ti serve più, lo ridoni indietro, non lo vendi... senza contare che passare dal tridente alle cinesi rimarchiate...
 
mio padre stupito e affascinato dal Lingotto che visitò da giovane...
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Il capolavoro di Pierluigi Nervi

Fonte:https://scavengedluxury.tumblr.com/...co-pierluigi-nervi-la-rampa-fiat-lingotto/amp
 
Io vado controcorrente: per me una casa che produce e vende 26.000 vetture non può costruirle in 4 stabilimenti. Tre bastano e avanzano.

Occorre anche ragionare con la testa dell'imprenditore, non solo con quella dell'impiegato. Io dico con onestà intellettuale che avrei fatto la stessa cosa. Tra l'altro Ghibli e Quattroporte sono al capolinea, e saranno sostituite da un'unica vettura (credo elettrica). Che senso aveva quello stabilimento, lasciando semivuoto Mirafiori?
Immobiliare, Watson!

Penso che gli operai e gli impiegati connessi alla Ghibli e alla Quattroporte saranno stati in gran parte spostati negli altri stabilimenti, e magari qualcuno è stato mandato in pensione anticipata (esodo).

Secondo me Tavares si conferma ottimo AD.
 
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E anche il contrario, essere sbalzati a grandi distanze, magari entrambi i coniugi con figli, con i turni notturni e festivi non è un semplice trasloco da una scrivania ad un'altra.

Ovviamente, infatti ho detto “anche”, se no avrei detto “solo”.
La speranza è, come ho detto prima, che gli addetti a Ghibli e Quattroporte abbiano comunque “seguito” la catena di montaggio nel nuovo sito.
 
Tra l’altro io sono un ex impiegato/funzionario e ho un figlio imprenditore, e da bancario ho conosciuto centinaia di imprenditori, non solo come “carte” ma anche di presenza andando a visitare le aziende, quindi posso dire di conoscere ambedue le situazioni.

Una l’ho vissuta sulla mia pelle (compreso il passaggio da un “padrone” italiano a uno…francese), per quanto riguarda l’altra ho cercato e cerco, soprattutto oggi, di “mettermi nei panni” di chi la vive.

E non è certo una condizione più “facile” quella di imprenditore, in particolare oggi, in epoca di cataclismi epocali e di transizione energetica. Più fieno riesci a mettere in “cascina” e meglio è.
 
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Più fieno riesci a mettere in “cascina” e meglio è.
Buono e giusto se il fieno foraggia il bestiame per farlo procreare e prosperare insieme alla produttività. Meno se serve per fare quotazioni e dividendi. L'industria si fa coi soldi e fa fare i soldi, ma basandosi su ricerca, sviluppo, produzione, qualità, quantità, economia... cose che a Torino negli anni 80 ancora si vedevano, non solo in FIAT ed indotto.
 
Ghibli e Quattroporte sono al capolinea, e saranno sostituite da un'unica vettura (credo elettrica)
E già qui vedi tutto l'Heritage gettato alle ortiche. Ok che la clientela di queste auto è principalmente il professionista cinese che fa casa (con wallbox)-ufficio distante 5 km e può ugualmente farlo con una Cadillac Lyriq oppure (in futuro) una Celestiq... però diamine..
 
da bancario ho conosciuto
Ne conosco diversi anche io, e anche da cliente vedo chi fa "banca" e chi fa bilanci. La Banca, scritto maiuscolo, offre servizi, a pagamento, ma in ottica del cliente, grande imprenditore, piccolo risparmiatore, piccoli, medi e grandi capitali o debiti, mutui, investimenti, etc.

Invece vedo grandi gruppi bancari, come il mio, che chiudono agenzie in attivo, dimezzando le sedi già dimezzate pochi anni addietro, sopprimono sportelli, e ci può stare per uno come me che non ci va mai, un po' meno per un pensionato. Riducono pure i bancomat, che io uso poche volte l'anno, ma che altri usano abitualmente.

Per non parlare di certi consulenti e curatori interni, per fortuna non tutti.

Si è persa la finalità dell'impresa per inseguire l'utile, ma senza la spinta competitiva, più facile ridurre le uscite.

IMVHO per una azienda il capitale è quello umano e lo scopo è essere più bravi della concorrenza. Per questo occorre investire, progettare, cose che in FIAT ed indotto, un tempo, si vedevano chiaramente.
 
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