<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Gli stipendi Italiani tra i piu' bassi d'europa. | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Gli stipendi Italiani tra i piu' bassi d'europa.

99octane ha scritto:
renatom ha scritto:
Non me ne volere, ma purtroppo non te la sei guadagnata: i contributi che hai versato sono largamente insufficienti a pagarti la pensione fino ai 100 anni che ti auguro di raggiungere.
In realtà bastano per poco più di 10 anni.

Tanto è vero che il sistema è insostenibile e per i più giovani sono previsti trattamenti pensionistici molto meno favorevoli.

Non e' cosi' vero.
I contributi che uno versa non basteranno MAI finche' lo Stato li tiene sotto il materasso.
In Svezia, dove si pagano piu' o meno le tasse che si pagano da noi, tra dirette e indirette, la gente quando va in pensione ha un'impennata del tenore di vita. Da noi va in miseria. Perche'?
Bhe, in parte bisogna dire che e' perche' il nostro e' un paese vecchio, dove i vecchi occupano ogni livello del potere, dove ai giovani viene lasciato il meno spazio possibile, di conseguenza e' un problema, oggi, per un giovane andarsene di casa e mettere su famiglia. Hanno un bel dire che si fan pochi figli.
Ma il problema vero e' che mentre da loro i soldi per le pensioni vengono INVESTITI (con tutte le garanzie del caso) da noi uno versa 100 euro a 18 anni e, cinquant'anni dopo, gli rendono 100 euro. Se gli va bene e non li hanno sperperati in qualche spreco statale. Peccato che a quel punto 100 euro valgono come 10 euro di 50 anni prima. Ma sindacati e sinistre si sono sempre fermamente opposte a qualsiasi "speculazione capitalista coi soldi dei pensionati".
Adesso chi va in pensione con quattro cocomeri e un peperone puo' ringraziarli.

Dipende moltissimo dall'età a cui vai in pensione: se versi per 35 anni e poi vai in pensione quando hai ancora 30 anni di aspettativa di vita con una pensione dell'80% del tuo ultimo stipendio, di solito il più alto, come è il caso di molti, in particolare donne che hanno un'aspettativa di vita più alta, i contributi versati non bastano.

Possono bastare, ma bisogna andare in pensione più tardi.

Non so se hai una pensione integrativa o se hai guardato i coefficienti di trasformazione in rendita del capitale versato: c'è da mettersi a piangere.

Al tempo io due conti li ho fatti e il risultato è stato che andare in pensione con le attuali regole delle pensioni di anzianità, rispetto ad andarci con il contributivo o con un'assicurazione privata, che grosso modo si equivalgono come coefficienti, corrisponde ad un "regalo" di 200-300.000? per stipendi di 1500-2000 ?. I conti li ho fatti in maniera grossolana, ma non credo di avere sbagliato di ordini di grandezza.

E ricordiamoci che se c'è qualcuno che percepisce un reddito che non ha prodotto, c'è qualcunaltro che non percepisce il reddito che ha prodotto.

In questo caso la generazione degli attuali 60-70enni stà "rubando" soldi a quella dei propri figli e nipoti.

Magari qualcuno dopo glene ridà una parte per aiutarli a tirare avanti, ma a livello macro è così.

Sono cosciente di fare un discorso impopolare , ma questa è la mia opinione.

Politicamente mi considero dell'area democratica, ma ho il mio modo di pensare e su questa cosa la penso così.

In Italia nessuno ha il coraggio di toccare questa cosa, ma in tutto il resto d'Europa lo hanno fatto perché è ineludibile.

In Svezia non credo che sia possibile andare in pensione a 55 anni e inoltre, come penso saprai, la pressione fiscale e contributiva è ancora più alta che in Italia.
 
stratoszero ha scritto:
Kren ha scritto:
stratoszero ha scritto:
Kren ha scritto:
stratoszero ha scritto:
Kren ha scritto:
Non solo le partite IVA anche alcuni lavoratori dipendenti!

come fanno?
Qualcuno ti ha già risposto (secondo lavoro in nero e certificati di malattia falsi sono solo degli esempi).
Poi ci sono lavoratori che, d'accordo con il datore di lavoro (imprenditore) si fanno pagare gli straordinari in nero....e credo che questa sia evasione come quella del loro datore di lavoro.....

Il lavoro in nero è certamente evasione fiscale, ma non conosco nessun dipendente che lo sceglie: è un imposizione del datore evasore.
I certificati falsi non c'entrano con l'evasione delle tasse, ma sono una truffa.
Io ne conosco diversi (alcuni sono anche miei amici).
Un mio amico ad esempio ha chiesto ed ottenuto di ricevere gli straordinari fuori busta (ti parlo di circa 150-200 euro al mese) per evitare di pagare un assegno di mantenimento più alto alla moglie separata.
Ma ci sono altri casi e non sempre (anzi quasi mai è il datore di lavoro ad imporre la decisione).

Non divagare: io ho parlato di LAVORO in nero, non di accordi sottobanco sugli straordinari.
Perché non è lavoro in nero quello? Non è evasione fiscale? Se è qualcosa di diverso spiegamelo tu.
Se un elettricista non emette una fattura da ? 300,00 è evasione, mentre se un lavoratore dipendente si accorda per farsi pagare ? 300,00 fuori busta è qualcosa di diverso?
Suvvia! Se vogliamo essere sinceri con noi stessi diciamo che chi ha la possibilità evade (purtroppo!). E questo è vero nella stragrande maggioranza dei casi. Siano essi partite IVA o lavoratori dipendenti (se ne hanno la possibilità).
Se tu vuoi dire che evadono solo le partite IVA fallo pure ma non chiedermi di essere d'accordo, perché la realtà è un pochino diversa.
 
FedeSiena82 ha scritto:
Kren ha scritto:
Sarebbe bello che tutti pagassero in proporzione a quello che percepiscono.
E sarebbe altrettanto bello che qualcuno avesse la ricetta magica per debellare l'evasione.
Ma credo che l'eliminazione totale dell'evasione sia impossibile (la sua riduzione no).
Ma se hai la ricetta giusta, perché non provarla :)

Caro Kren, non ci vuole per forza una bacchetta magica per debellare l'evasione (o per lo meno per ridurla di molto).
Basterebbe che la Guardia di Finanza percepisse lo stipendio in base all'evasione scovata.. Mi spiego meglio: se un maresciallo prende 3.000 Euro al mese, da oggi in poi gliene diamo 1.000 e gli altri 2.000 (o più) saranno proporzionali alle mancate entrate tributarie che scopre. Lo stesso meccanismo applichiamolo a tutti i ranghi della G.d.F. in questo modo avremmo 2 effetti positivi:
- Un costo per lo Stato nettamente inferiore all'attuale.
- Un sensibile calo dell'evasione fiscale poichè la G.d.F. stessa è interessata a scoprire gli evasori.
;)

Poi, se vuoi, ti dico anche il perchè questa "ricetta" non viene provata dai governi. (però te lo dico in privato).
E' certamente un buon sistema che potrebbe essere tranquillamente applicato. L'unico dubbio che ho io è che c'é una propensione alla corruzione talmente alta che vanificherebbe tutto.
Non è bello vedere la GdF entrare da un fornaio, piuttosto che in un alimentari di un paesino per effettuare un controllo e vedere uscire gli accertatori con la borsa della spesa piena, senza aver fatto nulla (l'ho visto fare molte volte, abitando a ridosso di un tabacchino/alimentari).
 
Kren ha scritto:
stratoszero ha scritto:
Non divagare: io ho parlato di LAVORO in nero, non di accordi sottobanco sugli straordinari.
Perché non è lavoro in nero quello? Non è evasione fiscale? Se è qualcosa di diverso spiegamelo tu.

Non ho detto questo: semplicemente, io mi riferivo all' INTERO lavoro in nero, mentre tu hai risposto sugli straordinari in nero, che sono un'altra cosa.
 
stratoszero ha scritto:
Kren ha scritto:
stratoszero ha scritto:
Non divagare: io ho parlato di LAVORO in nero, non di accordi sottobanco sugli straordinari.
Perché non è lavoro in nero quello? Non è evasione fiscale? Se è qualcosa di diverso spiegamelo tu.

Non ho detto questo: semplicemente, io mi riferivo all' INTERO lavoro in nero, mentre tu hai risposto sugli straordinari in nero, che sono un'altra cosa.
Se ti riferisci al solo primo lavoro però il discorso a mio avviso è monco, perché io parlavo di evasione in genere. Comunque nel 90% dei casi chi ha il primo lavoro in nero lo fa perché costretto. Ci sono dei furbastri però (ed anche in questo caso ne conosco un paio, uno dei quali pizzicato sul fatto) che lavorano in nero e percepiscono una pensione di invalidità (falsi invalidi).
Il Tizio di cui ti ho detto, si vanta sempre che "il mondo è dei furbi"....
 
Kren ha scritto:
stratoszero ha scritto:
Kren ha scritto:
stratoszero ha scritto:
Non divagare: io ho parlato di LAVORO in nero, non di accordi sottobanco sugli straordinari.
Perché non è lavoro in nero quello? Non è evasione fiscale? Se è qualcosa di diverso spiegamelo tu.

Non ho detto questo: semplicemente, io mi riferivo all' INTERO lavoro in nero, mentre tu hai risposto sugli straordinari in nero, che sono un'altra cosa.
Se ti riferisci al solo primo lavoro però il discorso a mio avviso è monco, perché io parlavo di evasione in genere. Comunque nel 90% dei casi chi ha il primo lavoro in nero lo fa perché costretto. Ci sono dei furbastri però (ed anche in questo caso ne conosco un paio, uno dei quali pizzicato sul fatto) che lavorano in nero e percepiscono una pensione di invalidità (falsi invalidi).
Il Tizio di cui ti ho detto, si vanta sempre che "il mondo è dei furbi"....

OK, ci siamo chiariti. ;)
 
stratoszero ha scritto:
Kren ha scritto:
stratoszero ha scritto:
Kren ha scritto:
stratoszero ha scritto:
Non divagare: io ho parlato di LAVORO in nero, non di accordi sottobanco sugli straordinari.
Perché non è lavoro in nero quello? Non è evasione fiscale? Se è qualcosa di diverso spiegamelo tu.

Non ho detto questo: semplicemente, io mi riferivo all' INTERO lavoro in nero, mentre tu hai risposto sugli straordinari in nero, che sono un'altra cosa.
Se ti riferisci al solo primo lavoro però il discorso a mio avviso è monco, perché io parlavo di evasione in genere. Comunque nel 90% dei casi chi ha il primo lavoro in nero lo fa perché costretto. Ci sono dei furbastri però (ed anche in questo caso ne conosco un paio, uno dei quali pizzicato sul fatto) che lavorano in nero e percepiscono una pensione di invalidità (falsi invalidi).
Il Tizio di cui ti ho detto, si vanta sempre che "il mondo è dei furbi"....

OK, ci siamo chiariti. ;)
Perfetto! Ma guarda che per me non ci sono problemi! :D
Mi piacciono le discussioni (anche animate) purché, come nel nostro caso, ci sia rispetto reciproco. :D
 
Kren ha scritto:
Ci sono dei furbastri però (ed anche in questo caso ne conosco un paio, uno dei quali pizzicato sul fatto) che lavorano in nero e percepiscono una pensione di invalidità (falsi invalidi).
Il Tizio di cui ti ho detto, si vanta sempre che "il mondo è dei furbi"....

premesso che tutto questo discorso sulla evasione fiscale con il discorsi di partenza non c'entra nulla, farei una osservazione:
tra quelli che si trovano nella materiale condizione di potere cercare di sottrarsi al fisco (vale per i redditi da lavoro, ma anche per i redditi diversi e per le imposte indirette), alcuni lo fanno
forse molti
e questo è un male.

però ci sono anche quelli che si trovano nella posizione non di evadere, ma di condizionare in proprio favore le regole del prelievo fiscale
penso in primo luogo alle banche (ma anche a certe cooperative).

così che io pago una imposta sul mio reddito marginale oltre il 50%, e Unicredit credo intorno al 12% (e i miei sono quattro soldi, i loro sono pacchi di milioni)
così che i redditi da lavoro sono tassati pesantemente, e le rendite finanziarie enormemente di meno
e così via.

se un ragioniere di provincia suggerisce al suo cliente come evadere il fisco, rischia la galera (e ciò è giusto); invece i consulenti che consentono alle banche o alle coop di contribuire in modo risibile al fisco dello Stato, per compensarli li fanno consiglieri di amministrazione di qualche bell'ente pubblico (con stipendione pagato da Pantalone)
 
belpietro ha scritto:
Kren ha scritto:
Ci sono dei furbastri però (ed anche in questo caso ne conosco un paio, uno dei quali pizzicato sul fatto) che lavorano in nero e percepiscono una pensione di invalidità (falsi invalidi).
Il Tizio di cui ti ho detto, si vanta sempre che "il mondo è dei furbi"....

premesso che tutto questo discorso sulla evasione fiscale con il discorsi di partenza non c'entra nulla, farei una osservazione:
tra quelli che si trovano nella materiale condizione di potere cercare di sottrarsi al fisco (vale per i redditi da lavoro, ma anche per i redditi diversi e per le imposte indirette), alcuni lo fanno
forse molti
e questo è un male.

però ci sono anche quelli che si trovano nella posizione non di evadere, ma di condizionare in proprio favore le regole del prelievo fiscale
penso in primo luogo alle banche (ma anche a certe cooperative).

così che io pago una imposta sul mio reddito marginale oltre il 50%, e Unicredit credo intorno al 12% (e i miei sono quattro soldi, i loro sono pacchi di milioni)
così che i redditi da lavoro sono tassati pesantemente, e le rendite finanziarie enormemente di meno
e così via.

se un ragioniere di provincia suggerisce al suo cliente come evadere il fisco, rischia la galera (e ciò è giusto); invece i consulenti che consentono alle banche o alle coop di contribuire in modo risibile al fisco dello Stato, per compensarli li fanno consiglieri di amministrazione di qualche bell'ente pubblico (con stipendione pagato da Pantalone)
Straquoto
 
Per combattere l'evasione fiscale basterebbe avere un prelievo fiscale proporzionato ai servizi offerti (o viceversa).
:rolleyes:
Se ti devi pagare tutto, ma lo stato si contenta del 20% dei tuoi guadagni, va bene.
Se lo Stato ti offre tutto gratis, ma vuole il 75% dei tuoi guadagni, va bene.
Se lo Stato ti prende il 75% dei tuoi guadagni, e poi se ti serve davvero un servizio te lo devi pagare, come e' in Italia, NON va bene, la gente evade le tasse e cara e grazia che lo fa o saremmo da anni uno stato fallito.
 
99octane ha scritto:
Per combattere l'evasione fiscale basterebbe avere un prelievo fiscale proporzionato ai servizi offerti (o viceversa).
:rolleyes:
Se ti devi pagare tutto, ma lo stato si contenta del 20% dei tuoi guadagni, va bene.
Se lo Stato ti offre tutto gratis, ma vuole il 75% dei tuoi guadagni, va bene.
Se lo Stato ti prende il 75% dei tuoi guadagni, e poi se ti serve davvero un servizio te lo devi pagare, come e' in Italia, NON va bene, la gente evade le tasse e cara e grazia che lo fa o saremmo da anni uno stato fallito.

Ricordati sempre che alcuni evadono le tasse.
Molti le pagano.
E i furbetti, di solito, non hanno la punto di 10 anni.... ;)
 
Tutto quello che vuoi, pero' resta il fatto che se le tasse fossero all'altezza dei servizi, o i servizi all'altezza delle tasse, molta gente che cerca di scapolarla in qualsiasi modo invece pagherebbe, e molti sarebbero persin felici di pagare.
Ma quando e' palese che paghi un'inculata solo perche' ti tengono, letteralmente, la pistola alla testa, allora cerchi di scamparla come puoi, ed e' giusto farlo.
Mi spiace ma oggi come oggi ritengo chi paga le tasse in Italia un emerito fesso.
Io le pago tutte. :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
Purtroppo i miei mi hanno cresciuto bene. :rolleyes:
 
99octane ha scritto:
GheddoStella ha scritto:
99octane ha scritto:
Gli stipendi italiani sono inferiori persino a quelli dell'Islanda, che ha dichiarato bancarotta.
Ma si guardi a quanto paga l'azienda e quanto finisce nelle mani del lavoratore. Di chi e' la colpa?
Delle aziende che pagan poco?
O dello Stato che ruba troppo? :rolleyes:
E' colpa degli extracomunitari i quali si accontentano di 6-700 euro al mese anzichè i nostri 1000-1100 e di conseguenza il datore di lavoro in primis prende loro li, e poi abbassa i nostri di stipendi sennò quella è la porta. :evil:

E' "colpa" degli extracomunitari... o di qualcun altro?
Finche' il datore di lavoro dovra' pagare allo stato una somma pari a quella che ti da', poi e' chiaro che il lavoro nero prospera.

Il lavoro nero da noi prospera per la disonestà degli imprenditori e per gli scarsi ed inefficaci controlli.
Visto che non possiamo cambiare la prima caratteristica, per lo meno sarebbe bene che ci impegnassimo a contrastare la seconda.
Invece di cercare soluzioni semplicistiche, e visto che il bilancio dello Stato è in rosso (ossia si spende di più di quello che si incassa), volete voi dirmi dove lo Stato dovrebbe risparmiare per poter abbassare la spesa pubblica e conseguentemente diminuire le imposte?

99octane ha scritto:
La prima cosa da fare per combattere il lavoro nero e' abbassare la tassazione del lavoro.

No. La prima cosa da fare per combattere l'evasione fiscale è introdurre un meccanismo che incentiva la G.d.F. a scovare gli evasori.
 
FedeSiena82 ha scritto:
Il lavoro nero da noi prospera per la disonestà degli imprenditori e per gli scarsi ed inefficaci controlli.

Il lavoro enro prospera per la disonesta' delle tasse dello Stato.
Visto che non possiamo cambiare la prima caratteristica, per lo meno sarebbe bene che ci impegnassimo a contrastare la seconda.
Invece di cercare soluzioni semplicistiche, e visto che il bilancio dello Stato è in rosso (ossia si spende di più di quello che si incassa), volete voi dirmi dove lo Stato dovrebbe risparmiare per poter abbassare la spesa pubblica e conseguentemente diminuire le imposte?

Non meriti risposta, perche' non ce n'e' una civile da darti.
Verra' il tempo...
Il solo fatto che consideri automaticamente che se lo Stato e' in rosso la gente debba pagare piu' tasse la dice lunga.
La tua e' una domanda IGNOBILE, perche' sei in MALAFEDE e SAI BENISSIMO perche' succede cio'.
Se c'e' una cosa piu' odiosa di essere derubati, e' essere derubati E POI PRESI PER IL QLO! :evil:

99octane ha scritto:
La prima cosa da fare per combattere il lavoro nero e' abbassare la tassazione del lavoro.

No. La prima cosa da fare per combattere l'evasione fiscale è introdurre un meccanismo che incentiva la G.d.F. a scovare gli evasori.
Che scemo. Hai ragione. Per un attimo ho creduto di vivere in una nazione democratica. Naturalmente, se qualcuno non paga le tasse, si deve imporgli di pagarle.
A priori.
 
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