BelliCapelli3 ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
angelo0 ha scritto:
Conosco la tua posizione al riguardo, la vendita sarebbe l ultima cosa da fare, solo se veramente si vuole fare qualcosa ma non ci si riesce.La Fiat non é che non ci riesce perché non li sa fare le macchine il guai é che vuole fare qualcosa che per portarlo al porto ci vogliono almeno altri dieci anni per non rischiare quattro soldi. Senno non si spiega come mai riesci a portare in Vita un marchio come chrysler morto di nuovo in piedi addirittura comprando , é non riesci a mettere su un auto che si puo dire sta quasi su strada. Da qui si capisce che non cé la volonta di fare nella direzione di fare andare avanti un marchio ch ealla fine puo farcela da solo.
I fatto che la G10 SW potrebbe essere un Flop, non é per la strategia un passo indietro ma un passo avanti, nel senso che tu offra il prodotto e fai propaganda accondenti un certo tipo di clientela. Vedi VAg quanti Flop ha messo su, solo che da questi Flop ha tratto vantaggi ch e oggi ne fanno quasi il numero 1. IL vero Flop per me é quando un modello viene abbandonato e non piu riproposto, si cosi come la 159 grande macchina ma finita nel nulla questo per me é un Flop.
La Golf SW, non é vero come qualcuno dice che vende male,i numeri fanno credere cosi,ma il vandaggio sta li che la gamma della Golf é completa,il fatto che ne vende 10000-15000 é un successo enorme se si pensa come si agrande la Gamma della Golf,poi se si pensa che la Giulietta come prima scelta arriva in tutti i mercati a stento 100000, e ne sono felicissimi parlando di successo beh, nella sua proporzione di Gamma Golf le 15000 anche se in tutti i mercati della Golf SW é un super successo.
Angelo sono d'accordo, ma non rientra nella mentalità fiat accettare eventuali flop. Vedi appunto l'immediata chiusure delle linee di Brera e Spider, e l'abbandono di 159, che sono solo gli ultimi esempi.
Mettici anche la Mito, il cui restyling è virtualmente già saltato, nonostante abbia doppiato la boa dei 3 anni di vita.
però alla Vecchia Ypsilon hanno regalato i fari lenticolari alla vigilia della sua morte! In pratica quello che non funziona non è Marchionne (o non solo lui) ma chi dirige ogni singolo marchio. Lancia aveva una gamma ridicola ma è sempre rimasto un marchio vivo,sempre in continuo rinnovamento malgrado ci si limitasse a ricarrozzare le Fiat. Un anno la Ypsilon,un pò dopo la Musa,poi il logo nuovo,poi la Delta,poi la nuova Ypsilon e la calandra nuova su tutta la gamma,la Musa restyling quando la gemella Idea non ha ricevuto altro che 2 cromature in più...e per finire l'inserimento in gamma dei prodotti Chrysler. In questi giorni quanta pubblicità vedete delle Fiat,Alfa e Lancia? io in tv sto vedendo un bombardamento di Lancia! Che voglio dire? che evidentemente Olivier Francois che ha in gestione i brand Chrysler e Lancia ha le idee ben chiare,s'è tracciato una strada e pian piano crede di arrivare al suo obiettivo cercando di seguire anche le direttive della casa madre. Stesso discorso per Ferrari,Maserati e Abarth....mentre tutto questo non si vede per AlfaRomeo e Fiat. Sotto i miei occhi gli unici 2 marchi in vera sofferenza sono proprio questi due,e Fiat stessa solo nella divisione europea perchè in quella brasiliana va alla grande! sembra un'altro marchio.
Allora la colpa è di Marchionne o di chi in questo momento sta dirigendo Fiat e Alfaromeo in europa? Secondo me la seconda perchè sennò non si spiegherebbe come mai tutto il gruppo comincia a fare progressi sia in europa che in america eccetto AlfaRomeo e Fiat. Ho molta più fiducia per la Lancia,aspetto la prossima generazione di vetture ma l'aspetto con più voglia perchè già adesso questo marchio mi trasmette qualcosa,mi lancia un messaggio,un modo di vivere,un modo di essere, e se questo lo sento già adesso con questa gamma eterogenea non posso che sperare in un futuro più roseo. Per l'Alfa questo non lo sento,sento solo tanta tristezza perchè nessuno vuole osare con questo marchio,
nessuno lo vuole reinventare,riportare agli antichi fasti! nessuno ha il coraggio di ripartire da carta bianca, da un punto zero.