AntonioS
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Forse.Se ripetono gli incentivi così come sono stati fatti sicuro....
Fra gli "appassionati" è tutto un festeggiare per quello che viene presentato come l'abbandono dell'elettrico, ma la realtà è un'altra. Se da un lato è certamente un bene che una transizione così radicale non venga imposta in maniera demagogica, dall'altro è altrettanto vero che l'elettrico, incentivi o meno, ha fatto e sta facendo passi da gigante. Nessuno lo dice ma negli ultimi 10 anni l'autonomia delle auto elettriche è triplicata; se continua così, fra non molto verrà a cadere uno degli ostacoli più grandi. In generale, all'automobilita medio importa assai avere il motore che fa brum brum, quindi non si farà troppi scrupoli a cambiare quando le auto elettriche diverranno pratiche e convenienti. Non penso che ci voranno mille anni affinché ciò accada e il 2035 o giù di li potrebbe essere un obiettivo naturale dettato dai progressi tecnologici e non imposto da qualche burocrate. Il rischio è che gli europei dormano e si facciano cuocere a fuoco nemmeno tanto lento dai cinesi.
In altre parole, un piano industriale oculato non può basarsi solo su gasolio, benzina e riciclo dei motori di vent'anni fa; deve continuare a spingere sulle batterie