Io sono andato via nel 2007 e rimpiango di non averlo fatto prima. Se non l'avessi fatto, oggi sarei come i miei ex colleghi, in cassa integrazione fino a giugno per quei pochi che ci sono rientrati mentre altri sono già in mezzo alla strada da 2-3 anni con mutui e famiglie da mantenere. Ovviamente inutile dire che tutto quello che sono riuscito a costruirmi andandomene (casa di proprietà, 2 auto, un piccolo appartamento in affitto) non avrei potuto farlo restando in Italia. Ho già maturato il requisito minimo per la pensione (10 anni di contributi) e molto probabilmente ci andrò prima di tanti miei amici rimasti in Italia. Non rientrerò in Italia neanche quando sarò in pensione, ma è probabile che trascorrerò 6 mesi in Irlanda e 6 mesi in Slovacchia. La cosa triste è che nessuno al governo attuale, nè nei precedenti se n'è mai fregato niente di tanti giovani che se ne vanno e si costruiscono un futuro all'estero, così come non se ne fregano nulla dei veri problemi del paese. Ma del resto se in Italia è legale essere pagati 4 euro l'ora per certi lavori, è legale essere precari a tempo indeterminato, mi chiedo come l'Italia possa definirsi un paese moderno, per me è solo la frottola che ci raccontano.