<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Giornata mondiale dell'ambiente 1972-2022 | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Giornata mondiale dell'ambiente 1972-2022

anche io sono d'accordo con te però credo che occorra avere anche una consapevolezza di quello che si ha e secondo me questo a tanti sfugge. Forse sono troppo severo verso me stesso ma avendo avuto un poco la fortuna di stare anche in paesi meno fortunati del nostro mi rendo conto che sono uno di quelli in minoranza nel mondo che ha goduto e sfruttato le risorse probabilmente 1000 volte di più di tanti altri abitanti del pianeta, un minimo di dubbio quindi mi sale e soprattutto mi sento in dovere di dover fare qualcosa, non vuol dire tornare nelle caverne ma qualche cambiamento secondo me è giusto farlo.

Certo che chi ha avuto la possibilità di vedere con i propri occhi, e non attraverso la televisione, come si vive in vaste zone del pianeta in cui sono molto meno fortunati di noi, si rende conto che viviamo una vita che a noi sembra normale e dovuta, ma che in verità è assolutamente insostenibile, e questo a danno non solo dei nostri figli e nipoti, ma anche di tutte quelle popolazioni che non hanno mai goduto del nostro stesso benessere.

Assodato questo, che si fa? La vedo molto dura, se non proprio senza speranze.
Convincere centinaia di milioni di persone, se non miliardi, a rinunciare al proprio stile di vita, che come detto viene considerato normale e dovuto, è una missione praticamente impossibile.
 
Ma a parte la cosiddetta "transizione ecologica" verso le auto elettriche, che IMHO costerà una cesta di miliardi per risolvere una frazione marginale del problema, a voi sembra che si stia facendo qualcosa di concreto?
qualcosa sì - per dire - l'azienda dove faccio consulenza qualche anno fa aveva speso (poco) per mettere pellicole ai vetri per ridurre la dispersione. Però avevano speso moltissimo per rifare l'ingresso.
Quest'anno hanno messo in cantiere la sostituzione degli infissi e la coibentazione.

L'impennata dei costi dei combustibili - non per impopolari tassazioni ma per effetti speculativi e geopolitici - credo darà una grossa mano al risparmio energetico*. Poi ovvio che nel nostro paese è sempre tutto molto più difficile.

* anch'io comincio a mettere in cantiere idee che avevo tenuto sempre un po' nel cassetto.
 
finora lo hanno fatto in modo locale e limitato. Anche se la desertificazione dell'Africa è un dato di fatto e motore di migrazioni che arrivano sino a noi.

Però i sistemi naturali non hanno necessariamente una risposta lineare: incassano sino a quando cedono irrimediabilmente.
L'esempio che a mio avviso più calza per la nostra società e quello di una città ai piedi di un monte e che cava alla sua base.
Ogni tanto c'è una piccola scarica e qualcuno dice che bisogna smettere di cavare.
Per molti sarebbe la fine del benessere visto che con quello vivono e quindi preferiscono rimandare. Che ci sono i sistemi di monitoraggio e che tutto va bene finora.
Poi un giorno arrivò una pioggia torrenziale e ....


Fra l'altro va ricordato che lo scioglimento dei ghiacci (specie artici) libera enormi quantità di CO2 .... ad un bel momento diventerà un ciclo auto-alimentato.


Mi ricorda quello che, caduto dal cinquantesimo piano....
Al decimo....:
" Per adesso tutto bene "
 
... viviamo una vita che a noi sembra normale e dovuta, ma che in verità è assolutamente insostenibile,...

Invece io ritengo che sia molto ma molto più dannoso continuare a consentire che centinaia e centinaia di Paesi nel mondo stiano tutt'ora utilizzando tecniche produttive che manco fossimo nel Medioevo. Si dirà che producono beni a basso costo che poi invadono i nostri mercati... benissimo. Agiamo su quello, piuttosto che impedire la mobilità di interi continenti credendo che qualche automobile in meno risolva il problema.
Il mondo occidentale, e l'Europa in particolare, ha già fatto enormi passi per il contenimento dell'inquinamento già dagli anni Settanta. Gli sforzi sono stati immani, ci sono aziende che hanno praticamente un bilancio neutro... peccato che il grosso delle emissioni arrivi da altre parti. L'Europa finirà per autodistruggere ampie fasce di produzione industriale in nome di risultati che non arriveranno mai, mentre altri si fregheranno le mani. Mia personalissima opinione ovviamente.
 
Non e' tanto quello che facciamo o non faccciamo noi
( Abbiamo gia' fatto in verita' )....
Sono le altre Nazioni, specie le emergenti che su questo punto,
ce la mettono giu' cosi':
" Voi Occidentali, dopo esservi comportati per decenni, come adesso negate a noi, avete raggiunto il benessere alle spalle nostre. No cari, adesso tocca a noi "
Onestamente faccio fatica a dargli, " tucur ", torto
 
...
Sono le altre Nazioni, specie le emergenti che su questo punto,
ce la mettono giu' cosi':
" Voi Occidentali, dopo esservi comportati per decenni, come adesso negate a noi, avete raggiunto il benessere alle spalle nostre. No cari, adesso tocca a noi "
...

Ok, quindi consentiamo che ancora per un paio di secoli si mettano a bruciare le streghe? A non lavarsi se non "a secco"? A non vaccinarsi contro il vaiolo? Ad impedire il voto alle donne perché tanto si faceva così? A vivere in buona sostanza come nel 1800, producendo un martello che costa 1 centesimo? No grazie, è una tesi che non regge.

Oppure facciamo così: va bene, vivi come nel Settecento ma resti isolato dal mondo, sia a livello culturale che commerciale. E' evidente che ciò non è fattibile.
 
producendo un martello che costa 1 centesimo?
anche qui, il cambio di valore del trasporto dovuto anche al caro carburanti, perché se portare il martello dall'altro capo del mondo all’Europa ne vanifica il vantaggio competitivo ...

se ci riflettiamo bene, il nostro benessere e consumismo (anche turistico) oggi dipende essenzialmente dal petrolio che essendo a buon mercato consente di bruciarlo senza pensarci troppo su.
 
Agiamo su quello, piuttosto che impedire la mobilità di interi continenti credendo che qualche automobile in meno risolva il problema.

tu mi parli di impedire la mobilità mentre probabilmente quello che occorre fare e rendere la mobilità più intelligente e sostenibile di com'è ora , ma non è l'unico settore su cui si deve intervenire , ogni paese ha più campi d'investimento in questo discorso e ognuno deve fare la sua di parte . Certo che se poi ognuno ritiene che il problema sia nel vicino è indubbio che non si fa molta strada.
 
finora lo hanno fatto in modo locale e limitato. Anche se la desertificazione dell'Africa è un dato di fatto e motore di migrazioni che arrivano sino a noi.

Però i sistemi naturali non hanno necessariamente una risposta lineare: incassano sino a quando cedono irrimediabilmente.
L'esempio che a mio avviso più calza per la nostra società e quello di una città ai piedi di un monte e che cava alla sua base.
Ogni tanto c'è una piccola scarica e qualcuno dice che bisogna smettere di cavare.
Per molti sarebbe la fine del benessere visto che con quello vivono e quindi preferiscono rimandare. Che ci sono i sistemi di monitoraggio e che tutto va bene finora.
Poi un giorno arrivò una pioggia torrenziale e ....


Fra l'altro va ricordato che lo scioglimento dei ghiacci (specie artici) libera enormi quantità di CO2 .... ad un bel momento diventerà un ciclo auto-alimentato.
Mah, certamente è possibile, rimane il fatto che, finora (sì, certo, finora) le condizioni medie di vita della popolazione mondiale stanno migliorando sotto tutti i punti di vista (magari non in Italia...). Le proiezioni IPCC degli scenari più verosimili non prospettano cambiamenti tali da risultare realmente catastrofici. Vale la pena comunque di modificare tecnologie e, anche, abitudini di vita? A mio avviso sì, soprattutto investendo molto in ricerca e, anche, con "spinte gentili" ai cittadini. Non vedo però, ad ora, una situazione che consigli un "penitenziagite".
 
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