anche io sono d'accordo con te però credo che occorra avere anche una consapevolezza di quello che si ha e secondo me questo a tanti sfugge. Forse sono troppo severo verso me stesso ma avendo avuto un poco la fortuna di stare anche in paesi meno fortunati del nostro mi rendo conto che sono uno di quelli in minoranza nel mondo che ha goduto e sfruttato le risorse probabilmente 1000 volte di più di tanti altri abitanti del pianeta, un minimo di dubbio quindi mi sale e soprattutto mi sento in dovere di dover fare qualcosa, non vuol dire tornare nelle caverne ma qualche cambiamento secondo me è giusto farlo.
Certo che chi ha avuto la possibilità di vedere con i propri occhi, e non attraverso la televisione, come si vive in vaste zone del pianeta in cui sono molto meno fortunati di noi, si rende conto che viviamo una vita che a noi sembra normale e dovuta, ma che in verità è assolutamente insostenibile, e questo a danno non solo dei nostri figli e nipoti, ma anche di tutte quelle popolazioni che non hanno mai goduto del nostro stesso benessere.
Assodato questo, che si fa? La vedo molto dura, se non proprio senza speranze.
Convincere centinaia di milioni di persone, se non miliardi, a rinunciare al proprio stile di vita, che come detto viene considerato normale e dovuto, è una missione praticamente impossibile.