<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> GEOMETRI per legge = ARCHITETTO E INGEGNERE??? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

GEOMETRI per legge = ARCHITETTO E INGEGNERE???

nator ha scritto:
ti quoto dalla prima all'ultima parola... quella della "confusione" delle competenze era fumo negli occhi... il vero problema sta nelle casse di previdenza
Non è il caso dei Geometri in quanto la CASSA dei GEOMETRI gode di OTTIMA SALUTE rispetto a quella degli ing e arch... è solo la ricerca di ampliare le loro competenze o INCOMPETENZE... :D
 
elancia75 ha scritto:
non sono figlio di papà ne membro/socio di club o "associazioni" particolari.

Nemmeno io...

Le occasioni sono fondamentali, come è fondamentale il saperle cogliere.
E' sbagliato tuttavia trincerarsi dietro la propria esperienza (maturata anche grazie alle occasioni che non tutti hanno nè possono procacciarsi) e non constatare la gravità della situazione generale attuale.
Perdonami, ma non volevo assolutamente trincerarmi dietro alcunchè: il momento è assolutamente difficile, sia per la congiuntura economica che per un cortocircuito del sistema che rende il nostro lavoro sempre più complesso. Proprio ieri ero a Roma, insieme ai miei colleghi ed al nostro avvocato, per una brutta storia di un lavoro finito male: parlando con l'avvocato, che rimarcava la bellezza della nostra professione, gli facevo notare che il 60% del mio tempo lo passo a scimmiottare la sua di professioni, tentando di pararmi il cu.lo; un altro 35% lo passo ad ottemperare ad obblighi burocratici sempre più folli e, se rimane del tempo, un 5% a progettare....(ma quest'ultima è sicuramente una stima per eccesso).
 
elancia75 ha scritto:
non sono figlio di papà ne membro/socio di club o "associazioni" particolari.

Nemmeno io...

Le occasioni sono fondamentali, come è fondamentale il saperle cogliere.
E' sbagliato tuttavia trincerarsi dietro la propria esperienza (maturata anche grazie alle occasioni che non tutti hanno nè possono procacciarsi) e non constatare la gravità della situazione generale attuale.
Ebbene si anchio mi aggiungo al gruppetto... ed è dura ma si resiste e si spera...
In ogni caso per adesso i progetti di restauro da presentare in Soprintendenza BBAA possono essere firmati solo da architetti... anche se c'è in animo di allarrgare questa possibilità agli ingegneri edili :shock:
 
batridro ha scritto:
nator ha scritto:
ti quoto dalla prima all'ultima parola... quella della "confusione" delle competenze era fumo negli occhi... il vero problema sta nelle casse di previdenza
Non è il caso dei Geometri in quanto la CASSA dei GEOMETRI gode di OTTIMA SALUTE rispetto a quella degli ing e arch... è solo la ricerca di ampliare le loro competenze o INCOMPETENZE... :D
Permettimi, ma INARCASSA (ing+arch) gode anche lei di ottima salute..
 
acrobat_68 ha scritto:
elancia75 ha scritto:
non sono figlio di papà ne membro/socio di club o "associazioni" particolari.

Nemmeno io...

Le occasioni sono fondamentali, come è fondamentale il saperle cogliere.
E' sbagliato tuttavia trincerarsi dietro la propria esperienza (maturata anche grazie alle occasioni che non tutti hanno nè possono procacciarsi) e non constatare la gravità della situazione generale attuale.
Perdonami, ma non volevo assolutamente trincerarmi dietro alcunchè: il momento è assolutamente difficile, sia per la congiuntura economica che per un cortocircuito del sistema che rende il nostro lavoro sempre più complesso. Proprio ieri ero a Roma, insieme ai miei colleghi ed al nostro avvocato, per una brutta storia di un lavoro finito male: parlando con l'avvocato, che rimarcava la bellezza della nostra professione, gli facevo notare che il 60% del mio tempo lo passo a scimmiottare la sua di professioni, tentando di pararmi il cu.lo; un altro 35% lo passo ad ottemperare ad obblighi burocratici sempre più folli e, se rimane del tempo, un 5% a progettare....(ma quest'ultima è sicuramente una stima per eccesso).
purtroppo è così infatti ora dovrei affrontare un problema normativo/giuridico molto NOIOSO e invece sono qui a ciattare ;)
 
acrobat_68 ha scritto:
batridro ha scritto:
nator ha scritto:
ti quoto dalla prima all'ultima parola... quella della "confusione" delle competenze era fumo negli occhi... il vero problema sta nelle casse di previdenza
Non è il caso dei Geometri in quanto la CASSA dei GEOMETRI gode di OTTIMA SALUTE rispetto a quella degli ing e arch... è solo la ricerca di ampliare le loro competenze o INCOMPETENZE... :D
Permettimi, ma INARCASSA (ing+arch) gode anche lei di ottima salute..
si ma quella dei geometri sta meglio ;)
 
skid32 ha scritto:
belpietro ha scritto:
elancia75 ha scritto:
Per belpietro, parole giuste per quanto tipiche di chi generalizza con luoghi comuni ed un velo di invidia nei confronti delle categorie succitate.

pensavo si capisse al volo il senso paradossale del mio post.
ve beh, vorrà dire che anche per quest'anno a Zelig non mi prendono.

ciò detto, se leggete il progetto di legge, si tratta di autorizzare la firma dei geometri anche per il calcolo strutturale ma limitatamente alle piccole costruzioni.
mica palazzi, dighe e ponti.
cioè, attività che in provincia fanno NORMALMENTE i geometri trovando poi degli ingegneri o architetti iscritti che prestano esclusivamente la firma.
(caso del tutto diverso dal tuo, in cui ti fanno fare veramente il progetto)

con il che non voglio dire che sia cosa positiva; dico solo che è meno assurda di quanto sembra a prima vista
più che altro mi preoccuperei che l'esame di abilitazione preveda la verifica di quelle capacità

sinceramente la pratica che descrivi tu non l' ho mai vista (ma sicuramente esistera') e non mi trova d' accordo....

sicuramente esistono geometri piu' bravi di alcuni ingegneri

la pratica te la posso confermare per certo.
non è una questione di bravura, ma di competenze (sviluppate con l'applicazione seria) e di responsabilità.

esempio: l'ingegnere abilitato può firmare qualsiasi cosa, ma l'ingegnere coscienzioso (ed è la norma) e responsabile sa dov'è il limite della sua competenza personale, ed oltre quel limite chiede lo strutturista.
il quale strutturista specializzato esiste proprio perché i suoi colleghi gli si rivolgono.

io sto facendo un restauro / risanamento, l'architetto è uno con i controfiocchi, quando si è trattato di consolidare un paio di strutture ha coinvolto un ingegnere strutturista, già pratico di interventi di consolidamento.
questa si chiama responsabilità.

io sono d'accordo che il titolo sia importante, ma purtroppo a volte si tende a dare eccessiva importanza al titolo rispetto alla capacità individuale.

parlo per me: io sono abilitato per difendere anche in Cassazione o avanti il Consiglio di Stato, senza limitazione.
però se mi arrivasse uno con una accusa penale criminale, oppure con un problema tributario, non accetterei mai l'incarico. a prescindere dal fatto di esservi abilitato.
perché so di non avere la competenza.
 
batridro ha scritto:
acrobat_68 ha scritto:
batridro ha scritto:
nator ha scritto:
ti quoto dalla prima all'ultima parola... quella della "confusione" delle competenze era fumo negli occhi... il vero problema sta nelle casse di previdenza
Non è il caso dei Geometri in quanto la CASSA dei GEOMETRI gode di OTTIMA SALUTE rispetto a quella degli ing e arch... è solo la ricerca di ampliare le loro competenze o INCOMPETENZE... :D
Permettimi, ma INARCASSA (ing+arch) gode anche lei di ottima salute..
si ma quella dei geometri sta meglio ;)
Non so che dati hai tu, ma non credo siano così differenti....
 
belpietro ha scritto:
skid32 ha scritto:
belpietro ha scritto:
elancia75 ha scritto:
Per belpietro, parole giuste per quanto tipiche di chi generalizza con luoghi comuni ed un velo di invidia nei confronti delle categorie succitate.

pensavo si capisse al volo il senso paradossale del mio post.
ve beh, vorrà dire che anche per quest'anno a Zelig non mi prendono.

ciò detto, se leggete il progetto di legge, si tratta di autorizzare la firma dei geometri anche per il calcolo strutturale ma limitatamente alle piccole costruzioni.
mica palazzi, dighe e ponti.
cioè, attività che in provincia fanno NORMALMENTE i geometri trovando poi degli ingegneri o architetti iscritti che prestano esclusivamente la firma.
(caso del tutto diverso dal tuo, in cui ti fanno fare veramente il progetto)

con il che non voglio dire che sia cosa positiva; dico solo che è meno assurda di quanto sembra a prima vista
più che altro mi preoccuperei che l'esame di abilitazione preveda la verifica di quelle capacità

sinceramente la pratica che descrivi tu non l' ho mai vista (ma sicuramente esistera') e non mi trova d' accordo....

sicuramente esistono geometri piu' bravi di alcuni ingegneri

la pratica te la posso confermare per certo.
non è una questione di bravura, ma di competenze (sviluppate con l'applicazione seria) e di responsabilità.

esempio: l'ingegnere abilitato può firmare qualsiasi cosa, ma l'ingegnere coscienzioso (ed è la norma) e responsabile sa dov'è il limite della sua competenza personale, ed oltre quel limite chiede lo strutturista.
il quale strutturista specializzato esiste proprio perché i suoi colleghi gli si rivolgono.

io sto facendo un restauro / risanamento, l'architetto è uno con i controfiocchi, quando si è trattato di consolidare un paio di strutture ha coinvolto un ingegnere strutturista, già pratico di interventi di consolidamento.
questa si chiama responsabilità.

io sono d'accordo che il titolo sia importante, ma purtroppo a volte si tende a dare eccessiva importanza al titolo rispetto alla capacità individuale.

parlo per me: io sono abilitato per difendere anche in Cassazione o avanti il Consiglio di Stato, senza limitazione.
però se mi arrivasse uno con una accusa penale criminale, oppure con un problema tributario, non accetterei mai l'incarico. a prescindere dal fatto di esservi abilitato.
perché so di non avere la competenza.

beh mi sembra diciamo le stesse cose piu' o meno
la competenza è sicuramente importante e il titolo da solo non serve come è vero che tutto cade se c' è zeru tituli
 
batridro ha scritto:
In ogni caso per adesso i progetti di restauro da presentare in Soprintendenza BBAA possono essere firmati solo da architetti... anche se c'è in animo di allarrgare questa possibilità agli ingegneri edili :shock:

è quello che intendo io come prevalenza del titolo sulla competenza: siccome il progetto va COMUNQUE approvato dalla sovrintendenza, che differenza fa se l'ha firmato un architetto o un ingenere?
se è ben fatto, rispettoso del bene e del contesto, e il professionista ha sensibilità e cultura, non sarà mica il professionista a guastare il risultato. no?

poi sono d'accordo che, statisticamente, la cultura del restauro manca agli ingegneri (perché non fa parte del percorso curricolare) e dovrebbe abbondare tra gli architetti, ma per progetti che comunque dovono essere poi valutati per come sono, e non per chi li ha fatti, la limitazione mi sembra puramente burocratica
 
skid32 ha scritto:
beh mi sembra diciamo le stesse cose piu' o meno
la competenza è sicuramente importante e il titolo da solo non serve come è vero che tutto cade se c' è zeru tituli
sì, stiamo dicendo più o meno le stesse cose.
 
acrobat_68 ha scritto:
elancia75 ha scritto:
non sono figlio di papà ne membro/socio di club o "associazioni" particolari.

Nemmeno io...

Le occasioni sono fondamentali, come è fondamentale il saperle cogliere.
E' sbagliato tuttavia trincerarsi dietro la propria esperienza (maturata anche grazie alle occasioni che non tutti hanno nè possono procacciarsi) e non constatare la gravità della situazione generale attuale.
Perdonami, ma non volevo assolutamente trincerarmi dietro alcunchè: il momento è assolutamente difficile, sia per la congiuntura economica che per un cortocircuito del sistema che rende il nostro lavoro sempre più complesso. Proprio ieri ero a Roma, insieme ai miei colleghi ed al nostro avvocato, per una brutta storia di un lavoro finito male: parlando con l'avvocato, che rimarcava la bellezza della nostra professione, gli facevo notare che il 60% del mio tempo lo passo a scimmiottare la sua di professioni, tentando di pararmi il cu.lo; un altro 35% lo passo ad ottemperare ad obblighi burocratici sempre più folli e, se rimane del tempo, un 5% a progettare....(ma quest'ultima è sicuramente una stima per eccesso).

:thumbup: Ok... infatti.

Il paradosso è che io avevo da progettare subito appena laureato come collaboratore per dei geometri (nel senso che mi davano carta bianca e pendevano dalle mie labbra). Pura progettazione. Adesso, che dovrei far carriera, sono infognato in uno studio che non mi dà più nulla e quei geometri non lavorano più.
Prima lavoravo giorno e notte, la domenica la passavo volentieri a lavorare... ...ma adesso fatico a far venire sera. :evil:
Vorrei mettermi in proprio, ma dove? A Bologna? Non ho agganci, quasi non ho rapporti di conoscenza con colleghi... ...non voglio vendermi la casa e fallire. Non c'è letteralmente più lavoro!
 
belpietro ha scritto:
batridro ha scritto:
In ogni caso per adesso i progetti di restauro da presentare in Soprintendenza BBAA possono essere firmati solo da architetti... anche se c'è in animo di allarrgare questa possibilità agli ingegneri edili :shock:

è quello che intendo io come prevalenza del titolo sulla competenza: siccome il progetto va COMUNQUE approvato dalla sovrintendenza, che differenza fa se l'ha firmato un architetto o un ingenere?
se è ben fatto, rispettoso del bene e del contesto, e il professionista ha sensibilità e cultura, non sarà mica il professionista a guastare il risultato. no?

poi sono d'accordo che, statisticamente, la cultura del restauro manca agli ingegneri (perché non fa parte del percorso curricolare) e dovrebbe abbondare tra gli architetti, ma per progetti che comunque dovono essere poi valutati per come sono, e non per chi li ha fatti, la limitazione mi sembra puramente burocratica
In effetti la limitazione è burocratica e specialistica, o almeno dovrebbe essere così, in maniera tale da avere:
1) professionisti fortemente specializzati in grado di dare un ottimo prodotto
2) garanzia per il committente
3) garanzia di concorrenza leale
 
belpietro ha scritto:
batridro ha scritto:
In ogni caso per adesso i progetti di restauro da presentare in Soprintendenza BBAA possono essere firmati solo da architetti... anche se c'è in animo di allarrgare questa possibilità agli ingegneri edili :shock:

è quello che intendo io come prevalenza del titolo sulla competenza: siccome il progetto va COMUNQUE approvato dalla sovrintendenza, che differenza fa se l'ha firmato un architetto o un ingenere?
se è ben fatto, rispettoso del bene e del contesto, e il professionista ha sensibilità e cultura, non sarà mica il professionista a guastare il risultato. no?

poi sono d'accordo che, statisticamente, la cultura del restauro manca agli ingegneri (perché non fa parte del percorso curricolare) e dovrebbe abbondare tra gli architetti, ma per progetti che comunque dovono essere poi valutati per come sono, e non per chi li ha fatti, la limitazione mi sembra puramente burocratica
si agli ingegneri manca la cultura del restauro tanto quanto agli architetti manca la cultura della razionalita'

piccolo esempio : progetto di un palazzo da parte di un architetto...a opere finite ci si accorge che mancavano le uscite di emergenza (per mauro65 il tutankamon :D)
 
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